Grande Massimiliano il papà di mia nonna paterna e disperso sulla quota 208 nella 11 battaglia dell Isonzo agosto 1917 cadde sul campo dell onore il suo nome e inciso nel sacrario dei 100mila dispersi a redipuglia onore a tutti i combattenti, mio nonno paterno servi nell'Africa korps a el Alamein ma tutti nella mia famiglia servirono questo stato che ora ci deride facendosi invadere da tutta la feccia mondiali io bersagliere 4-89 W L'ITALIA
"I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avean disceso con orgogliosa sicurezza". Un capolavoro...!
@@kaphetiere Si ma è stata l'Austria-Ungheria (con l'aiuto tedesco) a rompere per la prima volta lo stallo al fronte e a invadere territorio italiano (dunque discendere nelle valli). Vedi disastro di Caporetto. Dopodiché l'esercito italiano ha costretto alla ritirata l'invasore, sì per coraggio e valore ma probabilmente aiutato dal generale collasso del nemico dovuto anche ad altre cause.
Ciao che vittoria siamo stati gli unici vincitori e alla conferenza dopo la guerra ci trattarono dà cani dopo che abbiamo mandato in soccorso truppe nostre ai francesi in disfatta e scatenato 1 offensiva inutile x alleggerire i francesi e inglesi sul fronte occidentale e alla fine ci hanno ripagato con 1 trattamento da pidocchiosi dovevamo stare neutrali o stare con gli imperi centrali ci davano lo stesso i territori che volevamo in cambio della neutralità ,ma gli inglesi ci fecero grandi promesse mai mantenute ed eravamo l'ago della bilancia il nostro fronte attirò truppe che altrimenti se impiegate sul fronte occidentale avrebbero schiacciato la Francia, forse a scuola non lo insegnano ,cmq vittoria i mie bisnonni c'erarano onore ai caduti e tornati vivi tutti eroi
Italiani un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigatori così com'è scritto sul Palazzo della Civiltà Italiana a Roma. Italia e Italiano in piedi!
Sono un uomo sensibile, forte e fragile. Il mio sangue Italiano mi rende forte, tenace e combattivo. Nonostante la mia ex giovinezza, la vita mi ha fatto capire che la vera forza non appartiene alle persone che non cadono mai, ma a quelle che quando cadono si rialzano più forti di prima, guardando avanti, con le mani ben ferme sul timone della vita. Io sono così. In realtà non posso fare a meno di essere così come sono! Sapete perché!? Perché sono Italiano con la I maiuscola!
Mio nonno classe 1896 era nella III Armata comandata dal Duca d'Aosta. Due medaglie d'argento una di bronzo promosso sul campo. Serbo con nostalgia e amore i suoi racconti ed ogni tanto guardo la sua gavetta.
@@aviatoriintrepidi6873 "Volgean la testa al feretro le vacche, verde, che al morto su la fronte i fiocchi ponea dei fiori candidi, e le bacche rosse su gli occhi. Il tricolore!... E il vecchio Fauno irsuto del Palatino lo chiamava a nome, alto piangendo, il primo eroe caduto delle tre Rome." (G. Pascoli, "Al corbezzolo")
Ogni volta mi emoziono quando sento il bollettino della vittoria e penso a mio nonno sopravvissuto al Piave ed ai suoi racconti della guerra. Aveva la sua medaglia al valor militare ed il tricolore del Regno dItalia dietro di se. Orgogliosamente Italiano dal profondo del cuore...Sempre🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹 ITALEXIT
@Simone Sarubbo Be’, ammettiamo pure che l’unica cosa buona che han fatto i Savoia sia l’unità d’Italia: o che Le sembra poco? Basterebbe questo per essergli grati in eterno, nonostante le colpe, indubbie e gravi, di Vittorio Emanuele III. L’unità è la base di tutto: senza, non saremmo nulla.
@@maso1008 moti unitari c'erano già stati nel '48 in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia anche senza il Piemonte. Certo non si può negare che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e solo i Savoia ci sono riusciti dopo 1500 anni di occupazioni straniere.
Sentire questa MARCIA REALE..e come rivedere Mio nonno pluridecorato...alle sfilate del 4 Novembre ....Lui che di guerra ne aveva fatta tanta ma con indiscussa fede patriottica ..partito Marzo 1915..congedato Dicembre 1918.. Classe 1885. Carissimo Nonno non Ti ho mai dimenticato un momento...ne Te..ne tanto meno i tuoi racconti di guerra sempre vivi nella mia memoria. Fulgido esempio di Patriota tutto di un pezzo. W L'ITALIA.
I miei nonni patrioti perché hanno combattuto tutta la guerra, dicevano : " o parti o ti fucilano". Forse suo nonno era un militare di carriera. I miei nonni erano contadini analfabeti della Nurra di Sassari. Non sapevano neanche dove fosse Trento e Trieste. Il loro motto era ed è tuttora " SA VIDA PRO SA PATRIA". Saluti. Salvatore.
@@benedictuspaterpatrum idem non si può dimenticare 1000anni di storia dei Savoia i loro palazzi li stiamo usando noi, rifugio in montagna regina Margherita l'ho usiamo noi,santuario d Oropa l ho usiamo noi loro hanno fatto tanto ci sono migliaia di cose fatte da loro che utilizziamo noi
Immaginate la scena. Famiglie intere, folle riunite nelle piazze ad ascoltare il banditore che proclamava quanto sopra, persone nelle piazze che gridavano "la guerra è finita abbiamo vinto". Abbiamo vinto cosa? E finita cosa? Cosa c'era da festeggiare? Certo sul momento si festeggiava ma ora col senno di poi viene da piangere al pensiero dei nostri eroi caduti. Alpini, fanti tutti!. Eroi!. Il bollettino della vittoria rimane scolpito nel marmo o bronzo di targhe commemorative in alcuni nostri Comuni.. cercatele... cercate i monumenti ai caduti e volgete un sorriso e un pensiero ai nostri eroi. Fanti abbandonati dalla scala gerarchica inetta!. Onori!.
L'Italia...Il paese che ha fondato la storia dell'umanità, dall'arte alla scienza. Un popolo che ha sempre lottato, per la libertà e per la giustizia. Un paese con il miglior cibo, cultura e monumenti rispetto al resto del mondo. Un popolo unito non dall'uguaglianza, ma dalla diversità, che ci rende unici ognuno con dialetti e tradizioni diverse radicate da sempre. Un paese molto anziano, che porta con sé, la saggezza, la saggezza di chi ha visto la durezza della vita con i propri occhi. L'Italia non è di sicuro perfetta, direi che, il vero problema che porta molte persone a disprezzare la nostra terra sono i politici, che cercano solo di farci odiare a vicenda. La verità è che l'Italia è un'esperienza, qualcosa di unico nel suo genere, che non troverai da nesssun altra parte al mondo e con questo non intendo solo le grandi opere musei o statue, ma intendo l'aria italiana nella sua purezza. Un aria di spensieratezza, calorosa, che ti abbraccia come se facessi parte della famiglia; un aria che non pensa ai problemi futili, ma alla gioia e la felicità di vivere...senza troppe complicazioni. Semplicemente, senza mondo non c'è Italia, ma senza Italia, è come se mancasse l'intero pianeta.
Quanti miei parenti hanno combattuto lassù nel 15-18. Ho ascoltato più d'una volta questo brano con mio padre... brividi fino alle lacrime. Grazie per questo solenne e magnifico audio storico del gen. Diaz e della vittoria italiana ❤
Mio nonno Ragazzo del 99 combattente sul Monte Grappa. Cavaliere di Vittorio Veneto. Appena diciott'anni e mandati in trincea. Orgoglioso di lui e di tutti i fanti del Regio Esercito 🇮🇹
5 novembre 2021. Con un giorno di ritardo (Dio mi perdoni) eccomi di nuovo ad onorare la nostra Vittoria e quell'immenso sacrificio. Il sacrificio di migliaia e migliaia di giovani vite che hanno vergato col sangue, a imperitura memoria, le parole che già campeggiavano, dorate, sul soffitto di Palazzo Madama: SEI LIBERA, SII GRANDE. Grazie di tutto, Eroi.
@@aviatoriintrepidi6873 Che vuoi? Pensi sia fascista? Fra l'altro non vedo il motivo di rallegrarsi per una sconfitta militare che ha segnato la fine della nostra indipendenza.
Brividi. Onore al grande generale Diaz, e a tutti gli eroi soldati in grigioverde del Piave e del Carso, tre miei bisnonni furono tre combattenti in grigioverde. 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Non solo a loro anche agli operai che lavoravano strenuamente per assicurarsi che ai nostri valorosi combattenti l'arrivo di munizioni, armi e cibo, non dimentichiamoci neanche di loro
onore a tuo nonno valoroso uomo e valoroso soldato, i nostri nonni hanno combattuto per il nostro futuro, il tuo a Vittorio Veneto ed il mio in Egitto ad El Alamein. Onore ai Nonni, onore a te Signor Mirto.
Sono cresciuto " Italiano" senza che nessuno mi abbia ad essere tale. Io sono cresciuto tale per via naturale. Giurai fedeltà " Alla Patria" - non monarchia né repubblica - nella mani di mio padre e di mio nonno, al Colle dell' Assietta, dove cadde un nostro avo. E ora, dopo passati 60 anni, ancora grido " VIVA SAVOIA"
Conosco questo annuncio poiche'un mio antenato la ripeteva spesso. 4 anni di guerra ferito e decorato. Gli volevo molto bene. Era integerrimo e molto caritatevole.
+Johnny-Walker Io se fossi in te carissimo Johnny ! Avrei scritto viva gli Italiani .. Non credi che lo meritano col sangue che sputano oddiernamente ?
@maschinenpistole40 Abito in Francia da tanto tempo ma sono sempre rimasto italiano e ho refiutato la naturalisation francese, VIVA L'ITALIA VIVA IL RE
Io questo bollettino lo leggo tutte le mattine sulla facciata del municipio della mia città e a mio parere ritengo sia un testo che tutti dovrebbero leggere almeno per ricordarci quello che eravamo
il Momento piu' Alto di tutta la Storia d'Italia!!!!Onore ai caduti della grande Guerra ,a tutti quegli Uomini che hanno difeso strenuamente la patria contro il Barbaro Invasore,onore agli sbarbatelli del 99'!!!Viva l'Italia !!!!!
I miei due bisnonni: 1) Il conte Alfredo Galanti (1899-1952) 2) Genzano Carnassale (1899-1981) parteciparono entrambi alla prima guerra mondiale. Alle battaglie dell'Isonso e di Vittorio Veneto sotto il comando di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta. Vennero decorati e promossi
Mio bisnonno invece di morire negli assalti tornò a casa, forzando I posti di blocco dei carabinieri e sparando....sopravvisse ad una guerra assurda ed inutile...gli altri morirono per poco, come del resto buona parte della gioventù europea. La guerra é una merda
napalm78 nessuno lo nega, ma permettimi di esprimere il mio rispetto e venerazione a chi l ha combattuta coprendosi di onore, a chi pur senza onore è tornato anonimamente a casa ma con un carico di sofferenze enormi, a chi senza colpa alcuna è stato condannato da esecuzioni sommarie. Che la guerra sia una merda è un ovvietà, che i nostri Soldati caduti e non vadano commemorati rispettati e onorati è parimenti un ovvietà a mio avviso, della quale purtroppo troppo spesso ci si scorda
Una guerra è sempre una cosa sbagliata, ma chi ha combattuto per 3 anni una guerra del genere,dura,cruenta,con condizioni di vita inumane per gli italiani, come per gli avversari credo,va comunque rispettato e ricordato. Sono scomparse generazioni di giovani di ragazzi di figli di mariti.Viva l'italia e sopratutto gli italiani che se motivato e ben comandati non sono secondi a nessuno
Mio nonno c'era, orgogliosa di essere italiana e sua nipote, sono cresciuta con i suoi racconti di trincee,di assalti alla baionetta,di freddo,fame,di gas che accecavano,lui giovane meridionale,nelle montagne del nord,con il mare e la sua famiglia nel cuore,ha fatto il suo dovere fino all' ultimo, anche quando i gas lo accecarono completamente.
W l'ITALIA !! un abbraccio a tutti i figlioli di mamma , sotto la mitraglia austro ungarica hanno incontrato la morte. Mi spiace l'indifferenza ,avevano paura!!!!!!!!! eppure se adesso usciamo e andiamo e.. Ho fatto il militare a Pordenone , ad Aviano, e ho sentito il flebile lamento , i nostri figli , e la Montagna si fece scura, si alzo' un vento strano. E la Eco dei figli piu' bellli ""Siamo qui...non dimenticateci..""!! Cristo è risorto e loro sono in Lui, ricordiamoli e ..preghiamo. Scusate, non c' è paese piu piccolo d'Italia che non ha intitolato le sue vie , vicoli, stradelle, ai nostri eroi. W Il 4 novembre , W l'Italia. Mai piu' GUERRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ogni volta che vado a Roma , passo all' ALTARE DELLA PATRIA a salutare i SOLDATI . solo una volta ho trovato l' ingresso chiuso , per manutenzione , ho appoggiato la fronte alla porta e ho parlato ai RAGAZZI . una mano mi si è appoggiata sulla spalla e ho sentito AMEN . Era un agente digos che piangendo , mi dava ragione
Metelli giuseppe , mio nonno, classe 1894 ha combattuto sul grappa con il 6 rgt bersaglieri. Altri due fratelli , leone 1896 e angelo 1899 hanno fatto la guerra . Tutti e 3 ebbero la fortuna di tornare casa dove li aspettavano la sorella maggiore leonilde 1992 con i fratelli emilio 1901 ,battista 1904 ,francesco 1906 ,enrico 1909. Erano orfani ,i genitori erano morti nel 1911. Questi erano giovani eroi , non quelli che scappano oggi dalle guerre ... questa famiglia sparsa nel bresciano ha dato lasciando anche Mio nonno un figlio in russia . Primo classe 1922 e pietro classe 1938 nel 1961 restava sotto una valanga al passo resia , era nel 5 rgt alpini a silandro gruppo bergamo . Viva l italia . Metelli felice ... presente. .
Onore ai nostri bisnonni... Due alpini e un cavalleggero per me, purtroppo l'altro Kaiserjäger trentino che poi si é fatto la prigionia in Russia (non si fidavano a lasciarli nello loro valli contro i fratelli italiani)
Occorre prescindere da evidenti imprecisioni grammaticali, frutto di comprensibile retorica e cogliere il vero significato del Bollettino di quella che resta l'unica nostra vittoria. VIVA L'ITALIA.
onore ai nostri giovani…. belli e belli, in ogni paese d'ìItalia le medaglio d'oro… al sergente Ardigo'…. al caporale bianchini, al giovane bordon , 19 anni ma.… italiano!!!
Mia nonna mi raccontò di questo momento, mio nonno era un ragazzo del 99. Ricordo quella luce nel raccontarmi che la guerra era finita. Mi ha insegnato che la nella guerra non c'è Italia o Germania et similia, ci sono solo disperati che vogliono tornare a casa.
Da tramandare ai posteri le gesta di Raimondo Scintu e della Sassari: il poema epico scritto dal coraggio di uomini che da semplici pastori si impadronirono con la loro indomita forza dello scettro Asburgico facendone preda e tracciando un segno senza tempo negli annali delle Forze Armate: sul mare, il Conte di Premuda vendica l'affronto di Lissa, affondando a mani nude 2 corazzate imperiali, dirigendo contro un'intera squadra navale con un motoscafo di legno,che ora riposa al Vittoriale,strumento della forza e del coraggio di un ufficiale di Milazzo
in onore di mio nonno Balboni Ferdinando,nato a Cento classe 1896 che dal fronte dell'Adamello fu tra i primi a liberare Trento.Oggi,che anch'io ho raggiunto una certa età,avrei voluto trasmetter i ricordi di ciò che mi raccontava, ai miei nipoti,ma loro hanno gli smartphone.Forse è meglio così,speriamo solo che duri e che certe prove di amor patrio non siano più richieste ma ho i miei dubbi.Presto toccherà a loro.