La storia del ricco e fertile feudo di Graines risalirebbe al 515, ad opera di Sigismondo il Santo, Re dei Burgundi (Primo sovrano barbaro ad essere Santificato dalla Chiesa cattolica). Il castello, secondo alcuni studi recenti, risalirebbe all’XI secolo.
La località di Graines, venne scelta per la sua posizione strategica, collocata all’incrocio di importanti vie di collegamento tra la Svizzera, la Valle del Lys e la Valle centrale.
Sino al XIII fu di proprietà dell’Abbazia di Saint-Maurice d’Agaune nell’attuale Vallese svizzero.
A metà del 1400 il castello fu ristrutturato e fortificato, e fu una delle roccaforti di Caterina di Challant e Pierre d’Introd.
Nel XVI, passò ai Savoia e, infine, alla famiglia Passerin d’Entrèves.
L’ultima guarnigione a presidio del castello risale al 1615, in seguito, venuta meno la valenza strategica e militare del sito, il castello cadde gradualmente in stato di abbandono.
I ruderi del castello sono arrivati fino ai giorni nostri grazie all'opera di conservazione e ristrutturazione di Alfredo d’Andrate e Giuseppe Giacosa agli inizi del 1900.
Dal 1984 è di proprietà dalla Regione Autonoma Valle D’Aosta.
La leggenda del Tesoro sepolto :
Una leggenda narra che sotto i ruderi del castello vi è sepolto un tesoro. Una notte, un pastore che riposava nei pressi del castello, sentì una voce misteriosa che gli sussurrò nell’orecchio il punto esatto dove scavare per trovare il tesoro, raccomandandogli però di abbandonare il luogo prima che all'alba il gallo cantasse per la terza volta. La notte seguente il pastore seguì le indicazioni e si mise a scavare scoprendo l’ingresso di un cunicolo, dove al fondo trovò il tesoro. Accecato e distratto dalle numerose ricchezze non si accorse del canto del gallo e perse la cognizione del tempo, rimanendo così intrappolato insieme al tesoro.
6 май 2024