Mi pare una spiegazione molto chiara e delucidante rispetto il concetto vero del pensiero di Francesco, chiarezza che rimane e diventa conoscenza od inizio di questa, sul tema.
La grandissima virtù di Cacciari è la sua onestà intellettuale e il desiderio di dialogo libero. Oltre queste virtù che sono tipicamente cristiane e manifestazione della sua profonda italicità, la sua enorme conoscenza e capacità di sintesi. Notevole campione italico. Mille grazie a Lui
Prof. Cacciari, sono un suo fan e la ringrazio per gli insegnamenti che ci dà con i libri ed i suoi interventi in TV. Questa volta però, con l'intervento su San Francesco non mi trova d'accordo. Infatti, il figlio del ricco Bernardone, per me, checché se ne dica di stigmate, abbandono delle ricchezze del padre, mettersi un saio e andare con il cordone e sandali istituendo l'ordine dei poveri, parlando anche con gli animali, tutte cose che appartengono alla fantasia popolare e dei costruttori del santo, c'è da precisare che partecipò ad una crociata portsbdusi dietro anche giovinetti, diversi morendo per strada, e si recò ad una città assediata dai cristiani, e l'assedio crea danni, per imporre la religione cristiana. Imporre? Ma come è possibile imporre un credo , soppiandandobe un altro con la forza dell'assedio.? Poi lasciò i beni del padre, invece che prenderli e distribuirli ai poveri morti di fame. Tant'è che poi, evidentemente alla fame anche lui, andò in giro come mendicante, chiedendo di tutto da chi ne aveva, in quanto prodotti dal lavoro della terra dai contadini che lavoravano, come poteva lavorare anche lui e produrre, invece che chiedere l'elemosina o perdere tempo parlando con i lupi. Storiella alquanto ridicola e, in molte parti , anche falsa. La invito, se ancora non l'ha fatto , a leggersi il libero " Il commercio dei santi" ed anche "Ossa maledette". Per quanto riguarda Bergoglio le chiedo perché non è tornato in Argentina da quando è diventato Papa e perché nessuno parla della diatriba fra lui e monsignor Viganò. Con la più alta stima e cordialità.
In questo bell'intervento di Cacciari mi sembra di capire si indichi il seguente dilemma: mi domando se non sia legittimo pensare che solo in un mondo, una cultura, dove la fede in dio "era possibile", solo lì fosse stato possibile essere così assolutamente spogli di sé stessi come lo era Francesco; così assolutamente 'antiistituzionali', così assolutamente per l'altro. Perchè, mi domando, non è la fede stessa lo spoglio di sè? Non è il moto proprio di chi ha fede, di chi può aver fede, il totale abbandono-sacrificio di sè, la totale apertura all'alterità? Se la fede è sacrificio di sè, è possibile davvero il sacrificio di sè senza fede? Allora se oggi cinismo, relativismo, nichilismo la fanno da padroni, come può essere possibile avere la "stoffa" per essere per l'altro? Penso che quando Cacciari intergetta i suoi "è difficile" "è difficilissimo", si riferisca a questo paradosso (senza fede essere per l'altro), si riferisca al compito-se non forse impossibile certo difficilissimo-di fronteggiare, accettare il paradosso stesso, e così rivestendosi di questo paradosso proprio per questo dimostrarsi (come Francesco) aperti al diverso da sè: diventare una società "francescano-nichilista".....?
Riflessione notevole, di fondamentale importanza soprattutto in questi tempi molto superficiali dove ci si ferma subito di fronte alla lupa e la si addomestica con grande astuzia per renderla servile, senza nemmeno avere il coraggio di lanciare un’occhiata oltre l’ostacolo. Piu’ ci penso e piu’ mi rendo conto di quanto l’umanita’ sia ormai diventata strutturalmente incapace di partorire nuovi giganti. Quella “frasetta” di Gesu’ che per debolezza facciamo finta di non aver sentito (o Dio o il denaro), oltre ad aver visto molto molto lungo perche’ ha colto l’essenza del conflitto di una fede che deve trasformarsi in fiducia e conseguentemente in una vita coerente con il messaggio, e’ di un’incredibile attualita’. La scelta che continuiamo a fare e’ evidente dai risultati, ci creiamo l’inferno con le nostre stesse mani. Grazie Prof. Cacciari.
Massimo Cacciari avrebbe potuto, invece del sindaco, fare il patriarca di Venezia ....Però non è detto che non possa fare il papa. È già successa una cosa simile a un certo Ambrogio 😊😀
Spero c'è no torna ciel injoraze vi auguro una vita più miljore del ciel mondo ci vole vvole nude e la morte coperoale e une mistero del mistero ci more no rinashe prede une alter pore cuanti une perdono more e se lui a lashato le cose belle i sue belle cose vengen conoshete da la conosheza del un persona umano c'è lasher pase né la vita dej paseardhesi
Bella appassionata profonda lezione, ma meglio , meditazione, come la definisce il presentatore, o anche contemplazione, della figura di S. Francesco (e del meraviglioso Cantico, nonché della fede e del dogma), da parte di un vero cultore che ha pure tratti , e non soltanto fisici, francescani.
Conoscendo i anieli tereste e no conosheni morte scdal di stare né injoraza il umano more por la vita no more né se no qe istrimisemce lashateni la maledetta lupa por la lupa po' mledire po' sepre lupa padrona per c'è i conoshe i maledetto lupi
Perché Maledetta lupa e no maledetti lupi dove la differenza ce i branco sono a ntorno a lupa dove stanno a Shu panta a eser patato seza a no consapevolezza di lupa
Vedere ce no nesiste federal d por we ricato Fraqesco po vedere I loro Frateli rush e dare la riceza AJ popujve ce porte da casa via no ne pezo la casa di loro ce vua Toledo e no ogji ci conoshe Dion e dia e conoshe se ci e diov
A parte la retorica dell'accusa di buonismo di tutte le destre unite, non lo sa cacciari che la narrazione della "guerra giusta" esiste da sempre a scopi a maggioranza elitari di saccheggio e depredazione dell' altro ? E che proprio la storia insegna questo (fermo restando che basarsi in assoluto sulla storia, spesso presunta, non e' dimostrazione ne di giustizia, ne di destino).