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Buongiorno. Mi consenta una domanda anche se non inerente a questo video. Lo scorso anno ho piantato un melo Fuji (astone di 1 anno a radice nuda). Una decina di giorni fa, ho tagliato i tre rami scelti per formare le branche principali ed ora, nella zona del taglio, fuoriesce una sostenza marrone completamente liquida. Suppongo sia linfa, ma: - ha la stessa consistenza dell'acqua e non è per nulla appiccicosa; - è normale che un melo "pianga"? Ho anche Golden, Granny Smith, Gala, Elstar, Calvilla Gianfarina, potati nello stesso periodo, ma non rilevo alcuna fuoriuscita. Per contro, mi capita regolarmente con kiwi e viti, ma con drupacee e pamacee sarebbe la prima volta. La ringrazio per i preziosi video che pubblica e per una eventuale risposta alla mia domanda.
Buon giorno prof. questo mio intervento non è finalizzato a criticare la sua tecnica di impostazione del guyot ma ad apportare una valutazione tecnica personale relativamente alla possibilità attendere ancora un anno prima di stendere sul filo di banchina il capo a frutto. Questo per farsi che la pianta (essendo di 2 anni ) possa svilupparsi sia nel fusto che nell' apparato radicale. Dal video parrebbe che la giovane vite abbia dei diametri non sufficienti per sostenere la carica di gemme derivanti dagli speroni e dal capo a frutto. Personalmente poterei la giovane vite solo a due speroni. Così facendo mi troverò l' anno successivo ad avere tutti i tralci dotati di buona vigoria. Colgo l' occasione per salutarla e invitarla alla riflessione. Domenico
Gentile Prof., innanzi tutto un grazie per i suoi video sempre molto interessanti e completi. Avrei un quesito da farle: secondo Lei potrebbe essere fattibile speronare in maniera alternata? Nel senso di lasciare un solo sperone, ma alternarlo un anno a destra e un anno a sinistra e viceversa il capo a frutto, con l'obbiettivo di contenere la ramificazione. Grazie.
Salve Emanuele, con un solo sperone, la pianta si sviluppa solo da un lato e l'anno successivo non avendo lasciato il secondo sperone, non si ha la possibilità di scegliere il capo a frutto dall'altra parte. Lavorando su due canali laterali, invece, alternativamente si può sceglie il capo a frutto un anno sulla destra e uno sulla sinistra
@@mikovel Grazie per la risposta. Sono un neofita della potatura, e sto cercando di imparare anche grazie ai suoi preziosissimi video. Riguardo la domanda, riflettevo sul fatto di lasciare uno sperone ed un capo a frutto contrapposti, con la speranza che l'anno successivo lo sperone generi un capo a frutto mentre, dall'altro lato, il tralcio che ha prodotto fornisca, alla base, un germoglio utilizzabile come sperone. E così, in maniera alternata, tutti gli anni. Un saluto e grazie.
Buongiorno Professore. Riguardo la formazione del fusto, Lei ha detto che i tagli sono stati fatti in estate. Sulle mie viti di due anni, invece, li ho fatti ora, non la scorsa estate, sempre rispettando il taglio di rispetto, per poi andare ad eliminare il secco il prossimo anno, terminando, quindi la formazione del fusto. Oramai ho fatto così, ma per il futuro, cosa è meglio? Grazie per la risposta
Ciao Mikovel, è quasi tutto giusto. Tuttavia debbo dire che nel taglio a sinistra c'è un errore: tu lasci la prima gemma verso l'alto e la successiva verso il basso. ma va fatto il contrario: si lascia una gemma rivolta verso il basso più una gemma e poi si taglia. Oppure la prima e la terza gemma rivolte verso il basso più una (la quarta), e poi si taglia. Questo perché la gemma verso il basso garantisce la continuità del percorso della linfa, mentre la gemma verso l'alto può rappresentare il futuro capo a frutto. Spero di aver spiegato bene...grazie comunque!
Salve Gigi non c'è errore in quanto è presente un'altra gemma rivolta verso il basso subito dopo la corona dal lato opposto al tralcio che si vede nel video
@@nuragicaMente forse non si vede bene ma guarda verso l'alto, mentre dietro il tralcio appena sopra la corona c'è un'altra gemma rivolta verso il basso che non si vede, in definitiva sullo sperone ci sono tre gemme.
@@nuragicaMente ma se la prima gemma che guarda verso il basso è molto distante dal fusto la regola va comunque seguita? I miei dubbi risiedono nel fatto che posso allontanarmi dal fusto
Carissimo, dal minuto 07:50, se ho capito bene si taglia il capo a frutto che ha prodotto (taglio del Passato) resteranno i due speroncini che avranno 2 tralci ognuno, di cui uno sarà capo a frutto, e gli altri 3 che tagli avranno? È possibile fare uno schizzetto con carta e penna su questo particolare? Grazie Domenico
Ciao Simone. Da quello che ho capito servono per spostare il capo a frutto dalla sinistra ad addestra e se non si lascia il sperone di riserva come fai a farlo? Se si lascia il sperone e il capo a frutta da una parte, in 20 anni ,minimo avrai 20 centimetri di legno spostato dal fusto . Mentre se se si alterna il capo a frutta e di conseguenza anche il sperone avremmo 10 centimetri da un lato e 10 da l'altra parte 🙋🏼♂️😉
@@matteopastore609 l'altezza del primo filo può variare in base al punto in cui è inserito il capo a frutto. in genere va messo a circa 20 cm sopra il punto d'inserzione del capo a frutto in maniera di poter agevolmemte fare la curvatura del tralcio produttivo. grosso modo a 1 metro da terrra
Grazie oggi ho potato per la prima volta 5 viti. 4 vecchie e abbandonate (un pasticcio ) . 1 era giovane più piccola di questa . Ho fatto come ha spiegato lei . Proprio così . 😊grazie ancora .
Ho visto il tuo video e sempre apprezzo la tua opera, molto meritoria di aiuto professionale a tutti coloro i quali vogliono mettere in pratica le arti del mondo agricolo. Nella esecuzione degli innesti a marza, un vecchio innestatore mi raccomandavadi mettere la prima gemma della marza esterna sulla via della linfa, per un evidente sviluppo. I nostri agricoltori, mi riferisco nella mia, della provincia di Bari, parlano della via dritta della linfa, distinguendo la femmina dal maschio dei tralci. Sottolineo che questa teoria, dai giovani agricoltori è un discorso perso, senza alcuna professionalità. Chiedo, come osserva un iscritto, se la scelta delle gemme rivolta verso il basso è prioritaria, e se va fatto un lavoro certosino di scelta del legno...
La prima gemma deve essere rivolta verso il basso e la seconda verso l'alto per il motivo che il tralcio nato dalla gemma rivolta verso sarà scelto come al capo a frutto, che dopo andrà asportato mentre il tralcio nato dalla gemma inferiore andrà speronato. In questo modo anno dopo anno il flusso della linfa non sarà ostacolato dai coni di disseccamento che si troveranno sempre nella parte superiore.
Salve avevo lasciato 4 gemme x impostare a guyot bitalerale e avevo accecato le altre gemme fino alla base del tronco ,però ho notato che alcune piante hanno fatto il nuovo germoglio solo 2 in cima mentre le altre 2 niente ,come posso riprendere la pianta magari di inverno con la potatura
ammiro la sua calma e pazienza e la professionalità nello spiegare le cose dote che pochi prof anno nessuno nei corsi di potatura ci spiegava di lasciare i monconi anzi dicevano di tagliare raso invece nel suo video lei ha ragione così il secco non arriva a daneggiare la vite il guio ramificato è molto valido, la cosa bella che lei sperimenta e modifica le procedure complimenti e grazie di ciò che divulga
Grazie Sergio nel mio lavoro ho sempre cercato di trasmettere le mie conoscenze agli studenti, ma come si sa non sempre i giovani hanno voglia di imparare e la passione per fare. Provo molta più soddisfazione adesso che mi rivolgo alle persone adulte. La ringrazio per il commento.Saluti
@@mikovel sono io che la ringrazio ho 67 anni ho imparato dai suoi video molto di più in questi ultimi anni di quelli passati che con passione ho sempre cercato di imparare anche frequentando dei corsi, dunque ripeto grazie per il tempo che ci dedica a noi appassionati di botanica innesti e potature
Ottimo video. Se volessi potate per fare il guyot semplicd, avrei dovuto fare solo il primo sperpne a destra e avrei tolto il secondo soerone che si vede nel video?
@@matteopastore609 personalmente mi sento di consigliarle due speroni. dal punto di vista produttivo non cambia niente, ma la pianta avrà una vita produttiva più lunga negli anni.
scusi Domenico, lei dice di fare la curvatura a chiudere del capo a frutto, ma non l' ha fatta, perchè ? Se facciamo la curvatura a chiudere per evitare l' allontanamento dei tralci produttivi dal fusto, non si formerebbe un affastellamento con i due tralci dello sperone, che si sovrapporrebbero ai tralci produttivi del capo a frutto ?
non ho fatto la piegatura a chiudere perché era il primo anno d'impostazione del Guyot e il capo a frutto non era sullo sperone ma ancora sul tronco. l'anno successivo, quando ll capo a frutto sarà scelto su uno dei due speroni, la curvatura sarà fatta a chiudere.
Una domanda, da amatore profano, ho acquistato delle viti italia da tavola in vaso; siamo a settembre e domando se posso già metterle in piena terra .... grazie.
@@edoardopompeo1729 salve Edoardo, le piante in vaso possono essere messe a dimora quando si vuole, l'importante quando si svasano, non rompere il pane di terra.
@@mikovel , buonasera prof. ho letto la sua risposta , aggiungo, la vite da tavola che m'interessa e' la varieta' uva italia o victoria !!!! Puo' andar bene ???? GRAZIE PROF. !!!!! La seguo sempre !!!👍😉
@@rosariodangelo3684 Salve Rosario, l'uva Italia è un vitigno vigoroso e fertile, predilige sistemi di allevamento espansi e potatura lunga. Il Guyot può andar bene, ma possono andar bene altri sistemi più espansi come la pergoletta doppia, o il tendone. la scelta del sistema poi è condizionata dalla fertilità del terreno e dalla disponibilità di acqua. In genere nel centro sud si tende ad ottenere forme più ridotte rispetto al nord dove il clima è più piovoso.
salve,io poto da 40 anni,e dopo il ritorno al guyot avvenuto ultimamente stò cercando di impostare la vite in questo modo per cercare di evitare quanto possibile i grossi coni di essiccamento.Essendo riluttante a lasciare 2 speroni anche perchè la piega del mio vigneto ha una direzione e non la cambio ogni anno per più motivi ,domando:è possibile ottenere lo stesso risultato alternando il capo a frutto una volta sul razzolo ed una volta sul capo a frutto ?? dico questo anche perchè sovente trovo dei capi ottimi sulle prime gemme del capo a frutto che normalmente scelgo ,così facendo il razzolo torna su se stesso .Secondo lei si potrebbe raggiungere lo stesso risultato ??
salve Paolo, lo scopo di aprire due canali laterali è quello di evitare che i coni di disseccamento possano intralciare i canali linfatici. Agendo con due canali, quando si elimina il capo a frutto vecchio, questo sarà fatto sempre sulla parte superiore dello sperone per cui i vasi linfatici della parte inferiore saranno sempre liberi. Per verificare il percorso della linfa è sufficiente strisciare la mano sul tronco dal basso verso l'alto, quando arriva allo sperone strisci la mano anche sotto lo sperone; ecco quello è il percorso della linfa. Provi a fare questa operazione su un guyot tradizionale con testa di salice e si accorgerà che il percorso della linfa non è lineare perché ostacolato dai vari coni di disseccamento. Credo che se sceglie come nuovo capo a frutto il primo tralcio basale inserito su legno di due anni senza lasciare il secondo sperone, l'anno successivo deve tornare per forza sull'unico sperone rimasto oppure continuare a scegliere il capo a frutto di nuovo sulla testa di salice. I ripetuti coni di disseccamento sulla testa di salice prima o poi chiuderanno i vasi linfatici e la pianta non risponderà più con nuovi tralci. Con due speroni, scegliendo il capo a frutto un anno a destra e uno a sinistra, la piegatura la può fare sempre dalla stessa parte, l'unico inconveniente può essere che, a lungo andare, se la distanza tra una pianta e l'altra è poca, alternativamente potrebbe perdere l'ultimo punto vegetativo.
Le gemme vogliono fra 6 e 8 ,con quel tipo di potatura il capovolto partira decisamente male e tutta la forza andrà ai corneti,e il peggio modo di allevare il guiot,e sopratuto quella pianta non ha la forza per soportare quella potatura
Immagino che lei usa ancora i vecchi sistemi di potatura con la testa di salice. dovrebbe aggiornarsi un po per non essere costretto ogni anno a sostituire un gran numero di piante che non rispondono più con nuovi getti, o magari le capitozza perchè hanno raggiunto il filo di banchina.
normalmente per il Guyot semplice la distanza tra le file va da 80 cm a 1 metro occorre duplicare per il doppio tenendo presente che il capo a frutto può essere lasciato più o meno lungo a seconda della fertilità del terreno lungo
Grazie. Ho perso mia papà da qualche mese e mi sembra d'aver dimenticato tutto quel che mi ha insegnato. Le sue spiegazioni mi stannno ridestando . Grazie ancora.
Buonasera Prof. Spiegazione semplice e chiara come sempre. Vorrei farle una domanda: circa 10 anni fa ho preso una talea radicata alla base del tronco di una prugna. L'ho messa in terra ma non mi ha fatto ancora frutti, se non qualcuno (parlo di 3 o 4 frutti). Nella potatura di allevamento e in quelle successive ho cercato di seguire le sue indicazioni. I 3/4 frutti che ha portato, sono della qualità della pianta madre, è di colore verde ma non dovrebbe essere la regina claudia. Devo ritenere che sia selvatica e se si, potrei innestarla con un mirabolano? La ringrazio anticipatamente. Renato irilli.
Per fare un lavoro fatto bene il capoafrutto deve star sotto gli speroni, non il contrario..per una questione di "pompaggio" delle linfe..la pianta pompa" il capoafrutto perchè il più lontano dalle radici..e lascia deboli gli speroni..se fai il contrario, avrai un capoafrutto medio, senza pomparlo troppo, e degli speroni belli con dei tralci belli ogni anno.. Speroni in alto e capoafrutto in basso..se non puoi fare questo cerca almeno di avere.gli speroni(quello del capoafrutto incluso)sulla stella "linea"... Esperienza di potatura di oltre 120 anni...😉
salve Fabry mi dispiace contraddirla ma la sua teoria fa parte della vecchia scuola di potatura della vite, che porta alla formazione della testa di salice dove di anno in anno la vite di alza fino al punto di superare il livello del fil di ferro, ricorrendo, poi, alla capitozzatura della vite per allevare un un eventuale succhione che nasce sul tronco. Lo sperone deve stare sotto il capo a frutto sui canali laterali in maniera che ogni anno quest'ultimo venga tagliato sulla parte superiore del canale, lasciando sempre libero il passaggio della linfa nella parte inferiore.
@@mikovel noi potiamo cosi da generazioni..come dico io..e le piante stanno sempre alla stessa altezza, non superano mai il filo di ferro e nessuna testa di salice viene formata e nessuna branca decapitata....è evidente che voi avete studiato sui testi....ma in pratica mi sa che non siete tanto esperti.. Il lavoro di potatura è un arte che veramente pochi conoscono sulla pratica. Personalmente ho 37 anni, e ad imparare a gestire alla perfezione la potatura col metodo che mi ha insegnato mio padre e mio nonno ci ho messo 10 anni e oltre, e ancora oggi faccio qualche piccolo errore... Le piante non vanno impostate come dice Lei per svariati motivi. Ps io ad oggi lavoro ancora su piante di 40 anni fa..quindi diciamo che se non sapessimo potare queste piante non sarebbero ancora in produzione. Le spiego, per evitare di tagliare sul legno vecchio, e di decapitare le branche..noi lavoriamo molto sfruttando le corone, e i cosidetti rami da foglia del primo anno, poi lei sa che ci sono oltre ai rami da foglia anche i rami da frutto...in pratica si fa un alternaza di tralcio da foglia per lo sperone, e per il capoafrutto si va con il tralcio fruttifero..in pratica lavoro sempre alla stessa altezza , non taglio mai su legno vecchio ma sempre su legno di massimo 6 mesi..,( raramente, ma molto raramente su legno di 12 mesi..)..deve essere proprio un caso estremo)..lavorando come le dico io le piante vivono sino a quando il mal dell esca non se le porta via..abbiamo piante di 50 anni e oltre che fanno ancora il loro dovere.. Come ho detto a qualche "professore".."io ho da perfezionare, lei deve proprio imparare"non se la prenda ma io ho imparato da persone molto molto pignole e perfezioniste...mi spiace ma quello che fa lei nel suo video è sbagliato il capoafrutto deve stare allineato o sotto il livello degli speroni per fare in modo che la pianta non venga sovracaricata "a zone"..il discorso è bello lungo, anche perche ci sono diversi fattori sia umano(incapacita di alcuni operatori) sia ambientale (quali vento e gelate),..Le posso dire che a me non bastera una.vita per arrivare alla perfezione nella potatura, ma cerchero di avvicinarmici.. Inoltre i nuovi impianti che abbiamo hanno circa 12 -15 anni..sono stati impostati a 20 cm sotto il filo, e ancora oggi stanno a 20 cm senza teste di salice, senza decapitare nessuna branca.. Provi a fare quel che le dico..imposti la pianta a forma di "V" o di "U"(due speroni e capoafruttp incluso), o a forma di Doppia "W"(3speroni e capoafrutto incluso), lavori sulle corone e sul ramo da foglia al primo anno, usi il capoafrutto medio, e vedrà che con il minimo lavoro, il minimo dei tagli avrà piante sempre perfette, allineate al filare(per la vendemmia meccanica), piante sempre alla stessa altezza e sempre produttive.. pochi fanno il lavoro come lo facciamo nella nostra aziendina di 10 ettari..SALUTI.
Rispetto alla pianta del video che inizialmente aveva quattro tralci, due andavano curvat e due speronati. L'anno successivo ogni sperone porterà due tralci di cui uno va piegato e uno speronato
@@mikovel praticamente nella vite del video si sarebbe spronato i 2 tralci più bassi dx e quello sx e i 2 più alti lasciati a frutto uno legato a dx e uno sx grazie x le risposte
Grazie Domenico! E' possibile speronare una vite di grosse dimensioni "sperando" in una germogliazione sul tronco "vecchio" (sui 4/5cm di diamentro) oppure così facendo si fa solo danni?
La vite possiede delle gemme latenti che sono state inglobate nel legno e rimangono vitali anche per molti anni. queste possono essere risvegliate da fatti traumatici come una energica potatura. Tuttavia la vite mal sopporta tagli di grosso diametro poiché produce un cono di disseccamento che viaggia verso il basso pari al doppio delle dimensioni del taglio. Pertanto, siccome queste gemme non sono visibili dall'esterno risulta difficile individuare il punto in cui tagliare. meglio sarebbe tagliare, se c'è un tralcio, sopra di esse lasciando il legno di rispetto lungo almeno il doppio del suo diametro.
