Chi vorrebbe un approfondimento su come alcuni bias (spero di averlo scritto bene) portino ad una discriminazione sistematica e se le persone al potere in certi casi hanno sfruttato questi bias a loro vantaggio per indottrinare l’elettorato su certi temi. 👇🏻
ciao Fede, piacere :) non so se fa al caso tuo ma ho trovato un video interessante qui. spero ti dia altri input interessanti: facebook.com/MensaItalia/videos/592691968348298/UzpfSTEyNTM5Mjc2NzE6MTAyMjM2MzgzNzMyODgwODI/
Spesso mi trovo, a differenza di altri miei coetanei, a non dare valutazioni troppo nette, ad esempio, su fatti di attualità, ed è vero, forse sottostimato il mio livello di giudizio critico ahahah o forse capisco che è difficile dare un’opinione perché è impossibile conoscere tutti gli aspetti di un avvenimento, o di una situazione, perché non conoscendola direttamente, bisogna affidarsi solo alle notizie. Quindi grazie, non ci avevo mai pensato, come sempre offrite spunti di riflessione interessanti😘
ciao rossella, grazie a te per il commento! ti consiglio i libri nella descrizione che ho citato anche nel video: li lessi all'università e mi hanno illuminato sul tema (anche se sono specifici sull'ambito marketing-comunicazione - io ho studiato quello). anche se datati credo valga la pena leggerli :)
Andrea Colamedici mi sta molto simpatico, ha una dialettica che rende piacevole ascoltarlo, ma perché non far discutere uno/a psicologo/a circa i bias cognitivi? Non sono informata sulla professione di Colamedici, ma da studentessa di psicologia credo che la filosofia abbia poco a che fare con la psicologia per l'appunto. P.S.: mia mera considerazione personale, siate gentili con i commenti pls
Perchè i bias non sono esclusivamente correlati alla psicologia. Dato che riguarda il pensiero, è nel territorio della filosofia, un esempio banale è il collegamento al pensiero socratico come ha detto andrea stesso. Il top sarebbe sentire tre persone che studiano psicologia, filosofia e sociologia, così si hanno tutti i punti di vista!
ciao cristina, piacere :) rispondo direttamente dato che la scelta sull'ospite è stata mia: condivido tutto quello che hai scritto ma ho scelto Andrea sia per quello che Broom Bed dice nel commento qui sopra, sia per motivi logistici (banalmente, ci era comodo avere Andrea per conoscenza, è competente in materia e avevamo tempi decisionali stretti). detto ciò, è chiaro che in questo genere di video i contenuti sono limitati: in 20 minuti è impossibile esaurire un tema, specie se variegato come questo. in generale, a mio avviso, la stragrande maggioranza degli argomenti può e deve essere interpretato con più chiavi di lettura possibili. diciamo che il massimo che possiamo fare in così poco tempo è lanciare degli input che poi possano essere approfonditi da chi ne avesse voglia. grazie per il commento!
Una sola cosa non mi è chiara e riguarda l'esempio ad inizio video: se il bias è un errore del pensiero che si allontana da una prospettiva realistica delle cose, in che modo il vedere spesso numeri doppi sull'orologio può essere considerato bias? Sono più propenso a pensare che l'interpretare questo fenomeno con "sono gli angeli" o "l'universo mi sta parlando" è effettivamente un bias, ma il semplice NOTARE il fenomeno è già di per sé un bias, anche se non ci si azzarda a dargli una connotazione irrealistica? Non so se mi sono spiegato...
ciao Simone, piacere :) il bias è credere di vedere sempre i numeri doppi quando magari ci rimangono maggiormente impressi quegli orari perché "particolari" rispetto ad altri che notiamo in percentuale significativa ma che tendiamo a non ricordare poiché orari "normali" grazie per il commento!
14:15 « Alcune informazioni sembrano essere neutrali ma non lo sono, e soprattutto da parte dell'informazione si tratta di essere responsabili, perché ogni informazione è educazione. "Non esistono fatti, esistono solo opinioni" (cit Nietzsche). Non c'è nulla che possa essere dato senza la disponibilità, di chi lo riceve, a mutare sé stesso. Non c'è nulla che viene dato senza un intento. Bisogna riflettere sull'intento : da parte di chi lo da, xk ogni informazione è educazione, e da parte di chi lo riceve xk altrimenti se dai per scontato il modo con cui gli altri ti toccano poi alla fine ti urtano e fanno quello che vogliono. » 12:07 - 12:47 ma allora questa benedetta eristica è quello che io - e penso chissà quanti altri - ho sempre chiamato " l'intuito"? sono curioso :)
Piacere mio Fred :D Questi discorsi li ho evidenziati xk, ascoltando la questione dei bias, ho pensato anche al mondo dell'informazione e alla sua attuale crisi, con il calzante problema della post-verità, le fake news ... Sull'intuito mi si è accesa in memoria la frase « La realtà non si capisce con la testa, ma con l’intuito e riportando il cuore nell’analisi di tutto » (T.T.) ma in tal caso l'intuito forse era inteso in un altro modo e metto però le mani (e i bias) avanti : non siamo in un mio campo di agile conoscenza ^^