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Perfetti questi video che spiegano i dettagli e vanno a fondo sull'argomento in questione. Se ne possono fare all'infinito e noi li aspetteremo uno dopo l'altro con entusiasmo.
Per l ennesima volta, caro Roberto ti confermi completo e chiaro, con spiegazioni semplici ma efficacissime. Complimenti x la gestione di questi video/ podcast ...number one
Un servizio veramente interessante! Da quando sono nato l'impero romano mi scorre nelle vene .. diciamo soprattutto da Avgvsto ad Alessandro Severo e la tarda repubblica ma anche il primo-basso impero e l'impero romano d'oriente. Essendo già uno studioso moltissimo lo conosco ma c'é sempre da imparare, ad esempio la "clavicvla" dell'accampamento non la conoscevo .. geniale, semplice , efficace, ROMA!
Un video davvero interessante : delle spiegazioni chiarissime che permettono di apprezzare l'ingeniosità dei Romani nell' edificare gli accamppamenti. Grazie a te Roberto
Interessantissimo, proprio l'altro giorno osservavo gli accampamenti della LEG X FRETENSIS nei pressi di Masada,e si notano le particolari porte a Clavicula doppia ribassata. Complimenti Roberto!
Troppo bello, anche piu dettagli su tutto perché facevano tutto in brevissimo tempo. Ci vuole una serie dove spiegate nel mentre anche se si lavavano i panni. Fantastico. Linee di rifornimento, reperimento materiale etc etc. Era di dimensioni esagerate un accampamento, l organizzazione dev essere un aspetto affascinante!
Ave Roberto Tritius, ci vorrebbe pure un video sulla costruzione dei ponti, come avveniva, poiché ancora oggi ad esempio in Turchia, i ponti romani sono ancora in piedi, mentre quelli che vengono costruiti oggi fanno abbastanza pena.
@@andreaorecchia3982 infatti e poi un tempo usavano materiali base come rocce ecc. Cose perenni naturali e non miscele e strutture di ferro che usano oggi usavano solo il calce struzzo loro E spemdevano anche molto i romani
Cin video come questo si riesce o posso ad immedesimarsi con le legioni e gli uomini che le componevano, sudore e anche sangue erano i compagni di quei nostri passi che sono senza dubbio i nostri eroi e gli esempi a cui tendiamo, grazie Roberto per aver cancellato per noi il tempo che ci separa dai Legionari romani.
Grazie Roberto, bellissimo video. È sempre un piacere ascoltare argomenti nuovi. Grande Trizio aspetto con tanta gioia il prossimo video. Un caro saluto una tua legionaria. Ave 🙋♀️
Bellissimo video, completo ed esaustivo In Lomellina ove abito vi è il paese di Valle Lomellina, cui il nome attuale deriva da Vallum ( fortezza - arroccamento ) infatti il territorio Lomellino in epoca preistorica e protostorica era composto da terrazzi alluvionali, chiamati Dossi, collinette sabbiose, coperti di boschi e circondati da paludi e i Romani presenti in zona, che resero cittadini di Roma le tribù Liguri ivi presenti lungo il Ticino, il Terdoppio, l'Agogna e il Sesia, sfruttarono molto bene questa caratteristica naturale per la costruzione dei loro insediamenti Ancora bravo e ottimo canale, fai sempre uno splendido lavoro 😀
Video sempre molto interessanti 👍👍 . Finora però la miglior minaccia (ovviamente in tono bonario) riguarda la ....posca 😂😂😂😂. Complimenti per i contenuti
Ciao Roberto, come sempre lezione bella ed esauriente ma ho qualche domanda: 1) Misure di un accampamento contenente una legione, 2) Tempo necessario alla costruzione del fossato e palizzata, 3) L'accampamento veniva situato o no vicino a boschi dai quali ricavare alberi per i pali? 4) Abbandonando l'accampamento questo veniva disfatto e gli alberi bruciati per non lasciarli ai nemici? Se ti è possibile aspetto una risposta, anche per arricchire il tema. Grazie
Tempo :un paio d ore vedi i giovani drogati di oggi. Gli alberi crescevano in mezzo alla sabbia, vedi guerre coi parti. Si, quando scappavano ognuno prendeva il proprio tronco da portare a Roma... citrullo😏😏
La pronuncia romana del _vallum_ diventava 'uallum,' che con l'andare dei secoli, in inglese diventa _wall,_ proprio come il celebratissimo album dei Pink Floyd.
Ciao Roberto, molto chiara la tua espirazione, ma manca un po' sulla lunghezza..la durata per farlo...il tempo ... Ecc ecc ....ma non preoccupatevi interesante come sempre... forse sarà l'opportunità per la 2 parte! Mille grazie
La panoramica dell'accampamento all'inizio del video mi ha richiamato alla mente le mie visite ad Arbeia, il campo al limite orientale del Vallo di Adriano che oggi è alla periferia di Newcastle, in Britannia (pardon: Inghilterra).
Bellissima spiegazione. Manca un modo. Come facevano a scavare? Oggi ci sono le pale meccaniche, e le difficoltà? Tipo terra fangosa,Come li superavano? Grazie
Pala e olio di gomito. Come facevano i fanti durante la prima guerra mondiale. E se il fossato romano era profondo 90 cm, le trincee lo erano almeno il doppio. Altre tempre. Noi, abituati a leve, pulsanti e joystick non andremmo da nessuna parte...
bravo! sfido chiunque a trovare un video dove si spiega come si scavino le trincee al giorno d'oggi o anche solo nella grande guerra..con quelle del periodo romano non si poteva chiedere di meglio🙂👊
Penso che a prescindere la magia non sia mai esistita veramente,certo,è vero che i romani erano un popolo estremamente superstizioso ma non bisogna cadere nell'errore di credere che i romani fossero stupidi,tutt'altro,già all'epoca esistevano intellettuali e letterati che si dichiaravano apertamente refrattari ad ogni culto religioso,comunque i maghi Otelma,le Wanna Marchi ed altri ciarlatani della loro risma sono sempre esistiti e sempre esisteranno in qualunque epoca.
La parola vallum in Britannia con i tempi diventa wall, che significa muro. L'Impero romano era molto piu' grande di come si sa, comprendeva colonie nel mare baltico, Lithuania, Latia, Latavia, Pinimundi, Riga ha la strada centrale con il nome di Cesare Augusto.
@@antoniorossi490 I nomi stessi te lo dicono, baltico deriva da nome romano bianco o bello. latvya dal latini, pini mundi dal nome mondo dei pini, li le strutture si facevano in legno, percio non e' rimasto niente.
Ciao Roberto Sarebbe interessante capire come si organizzavano per realizzare quelle opere. Chi le faceva (civili artigiani ausiliari ....) quanto tempo impiegavano, gli strumenti....
Ciao Roberto, anche se la domanda risulta banale, ma come facevano a conficcare un palo a due metri di profondità usavano delle semplici mazze o avevamo attrezzi specifici? Grazie
In realtà il termine "" conficcare "" in questo caso è inappropriato. Se pensiamo a conficcare un palo, ci viene in mente un ombrellone da spiaggia che affonda grazie alla forza. In realtà veniva scavata prima la fossa, poi veniva adagiato verticalmente il palo ( tenuto fermo da due corde alla sommità, spinte in punti opposti ) e si procedeva a ricoprire la base con il terreno scavato in precedenza che veniva compattato.
Infatti, visto che io mi sono costruito un Castrum vero a grandezza reale, non venivano messi i pali verticali. Veniva fatta una struttura di palli verticali distanti uno dall'altro minimo un metro e mezzo circa, forse anche due metri. Questi pali verticali o erano accoppiati in parallelo distanziati 3 o 4 cm fra loro, oppure avevano una scanalatura dove venivano inseriti, orizzontalmente le tavole. È un sistema molto più facile e rapido. Inoltre è più difficile da da abbattere. La storia dei tronchi in verticale si ritrova nei limes o attorno alle torri di guardia, ma non nei castra. Guarda il mio Castrum, Castrum romano La Crucca a Sassari.
@@saveriopasseri8776 in realtà è facilissimo scavare. Ci sono ragazzi asiatici che costruiscono a mano tante cose in natura e fanno scavi fino a 3 metri di profondità usano bastoni di legno e infatti una lala non va bene per fare scavi profondi perchè sollevarla è un grande sforzo mentre scavare con bastoni di lgno aiuta a penetrare il rerreno sempre più duro e con un secchio si prende la terra ammorbidita e la si porta fuori Ci vuole tempo ma facendo così uno si occupa di portare il terreno morbido fuori e un altro perfora il terreno duro mentre la pala fa fare lo sforzo dell affondo e di sollevarla ogni volta.
Che meraviglia di video, sto leggendo dei romanzi di Harry Turtledove (laureato in storia bizantina all'UCLA dove ha conseguito un dottorato di ricerca), che riguardano una Legione Romana e mi ero sempre chiesto com'erano strutturate le fortificazioni provvisorie.
Scusa Trizio, io mi aspettavo anche quali attrezzi usavano, chi scavava, chi tagliava gli alberi, chi trasportava gli attrezzi durante gli spostamenti, ogni quanto costruivano le palizzate. Domande tecniche insomma. Grazie!
Bel video però consentimi un po’ di critiche: Dimensioni del campo e capacità di ospiti Ti riferisci anche al campo giornaliero? In quanti ci lavoravano ( diciamo almeno 6000 per una legione) Quanto tempo serviva per scavare il fossato fare il “berm” perimetrale e la palizzata e ovviamente i 4 varchi ( grande tecnica nel realizzarle. Potresti fare il video 2 il primo ( questo) basi di tecniche costruttive ed il secondo schedula di costruzione e destinazione d’uso.. Grazie
Grazie come sempre e complimenti per il video. Alcune considerazioni e una domanda. Nei suoi romanzi dedicati a Tito Labieno, Andrea Frediani a proposito di accampamenti ci spiega come all'interno la distanza delle tende dal vallo era determinata, in modo che non potessero ricevere colpi e proietti incendiari dall'esterno; l'accorgimento della clavicula era adottato anche nelle porte delle mura cittadine; in una descrizione dei numerosi "impedimenta", tratta da un testo originale, avevo letto che ogni legionario trasportava anche un palo, magari non troppo voluminoso, per poter erigere un accampamento d'emergenza in qualsiasi momento. La cosa mi colpì moltissimo; è verosimile? Un caro saluto e buona giornata!
Ottimo video ma penso che dovrai farne un altro....oggi infatti credo tu abbia parlato di accampamenti fissi o comunque duraturi....quelli che i legionari tiravano su ogni sera dopo la marcia erano diversi....se non sbaglio ogni legionario si portava due pali dietro....grazie per tutto il lavoro che fai
Caro Roberto Trizio, ti chiederei un favore: potresti, per piacere, fare un video sulla pratica "onore delle armi"? Ho letto che è una pratica introdotta dagli antichi romani, potresti farci un approfondimento? Grazie infinite....
Una domanda. Ho visto un video in cui si parla dei "knocker up" inglesi, persone che venivano pagate dai lavoratori del 1800 per essere svegliati la mattina per andare al lavoro. Una sveglia era un oggetto troppo costoso e questa era la soluzione trovata, pagare tutti una persona che faceva al mattino il giro del quartiere bussando alle finestre delle case con una lunga stecca di bambù per arrivare anche al 1° o 2° piano. C'è qualche notizia sul come si svegliavano i romani antichi la mattina? Forse gli schiavi per i ricchi, ma i poveri?
Ripeto. Per come siamo messi oggi, chiunque riuscisse a ricreare lo spirito dei Legionari Romani e la loro organizzazione, potrebbe conquistare il mondo con quattro Legioni.