Così è nato il mio odio per le società di consulenza: Ti racconto tutto (migliori e peggiori) 

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Hai descritto la mia situazione lavorativa attuale. Ho accettato 2 anni fa di lavorare per una delle aziende che hai citato, che sinceramente non conoscevo nemmeno e certo, quindi, non mi sono lasciata convincere dalla "pressione sociale" dello studente universitario anche perché io sono laureata da un bel po' di anni e vado per i 41. Mi hanno proposto di fare la software developer, e in effetti cosi c'è sul contratto, ma in realtà di software e soprattutto di sviluppo non ne ho visto neppure l'ombra. Mi hanno sbattuto su vari progetti senza darmi il tempo né la possibilità di approfondire nulla e adesso mi hanno messo a fare assistere clienti, lavoro per me demansionante e fonte di continuo stress. Sto infatti rimuginando sulla necessità di fare dei corsi di specializzazione, mi guardo intorno e vedo tante tecnologie nuove di cui non so assolutamente niente, e mi chiedo se ancora possa considerarmi una programmatrice, nonostante la laurea e gli anni passati di esperienza. Questi contenuti mi stanno aiutando a fare un po' chiarezza su tante cose, e di questo ti ringrazio.

appena uscito da 1 anno e 3 mesi di kpmg ascoltate questo buon uomo

Sono d'accordo con te Valerio, io lavoro in una delle big4 e mi ritrovo perfettamente con quello che dici, anche perché sono pensieri che faccio pure io dopo 3 anni di esperienza da consulente! In ogni caso, penso che sia una buona scuola per i neolaureati, visto che sono pochi quelli che hanno veramente un'idea chiara di quello che vogliono fare "da grandi", ma il problema principale rimane quello che hai detto anche tu, ossia che si sceglie una determinata posizione e poi ti ritrovi a fare tutt'altro! Una cosa che però vorrei aggiungere, è che dipende anche in quale Paese lavori per loro. Per esempio in Belgio hanno l'easy Friday (lavorano mezza giornata) ed in altri rispettano la work-life balance(Olanda,Grecia), mentre in Italia trovo che la loro cultura aziendale sia alquanto tossica. Poi siccome le società di consulenza sono aziende fatte di persone, ovviamente dipende sempre anche dal carattere delle persone con cui dovrai lavorare quotidianamente e dal tipo di progetto/ambito.

Lavoro 10 anni nel settore IT, 6 dei quali come consulente per soluzioni di cybersecurity, fatto 3 job hopping nel frattempo e transitato per 2 Big four. Valerio, sottoscrivo TUTTO quello che hai detto. Se siete neolaureati, laureandi o già oltre la soglia del primo contratto di apprendistato firmato, ascoltate quest'uomo, parole sagge per valutare con i giusti strumenti ed in maniera critica strutture e dinamiche aziendali del mondo consulenziale. Avrei voluto scoprirti 10 anni fa :)

Sono laureato in economia e sono circondato da anni da consulenti con la spocchia del so-tutto-io. La cosa buffa è che gli stessi passano la totalità del loro tempo ad assistere a meeting farlocchi e a preparare slide su powerpoint come si faceva alle scuole medie. Questo sarebbe essere grandi professionisti? Mah... Uno di loro una volta ha persino ammesso a mezza bocca di non saper far nulla. I consulenti strategici sono dei grandissimi venditori di fumo. La vera consulenza in ambito corporate è quella legale e fiscale. Mi sono sempre domandato cosa valga il giudizio di ragazzi neolaureati che non hanno mai aperto neanche un negozio di fiori in vita loro. Cosa ne sanno di come si gestisce un'impresa?

Sono d’accordo, il problema è che se dopo aver studiato 6 anni ingegneria se nessuno ti prende a parte le big 4 piuttosto che stare a casa preferisco andare li. Le top società di consulenza che dici tu sono per l’1% degli studenti.

Grandissimo Valerio. Sono cose che io dico da anni!!!

Valerio sei un grandeeeee ❤❤❤❤❤ ti manderò tutti i miei amici 🎉

“La consiglio nella misura in cui sappiamo perfettamente le mansioni che andremo a svolgere e del progetto su cui andremo a lavorare”… si vabè, un neolaureato che non ha mai lavorato secondo te sa come funziona il mondo del lavoro e sa pure su quali progetti potrebbe essere staffato

La consulenza fa rima con sofferenza, ti insegna senza dubbio la resilienza e se riesci a lottare bene impari tanto, il mio consiglio è: finché stai assorbendo hard skill va bene, quando si appiattisce la situazione devi cambiare. Passare al cliente o come statale diverrà un naturale passaggio, ma evitare completamente la consulenza è come evitare la gavetta... è più quello che perdi, la serenità subito può costare cara nel lungo periodo. Sicuramente sono d'accordo sulla questione della rivendibilità, è sempre quella la chiave giusta. Posto pubblico o cliente non ti daranno mai quello che ti serve per il futuro, solo sondare il mercato e studiare ti saranno d'aiuto.

Anch'io appena laureato avrei voluto entrare in società del genere, ma per fortuna non è successo. L'università ti fa il lavaggio del cervello, per cui ti sembra il massimo della vita diventare una brava rotellina del sistema. Invece bisogna cercare di essere indipendenti al massimo. Con gli anni capisci che se badi al sodo, aprire una tua ditta di impiantistica idraulica o elettrica fa guadagnare il triplo. Se poi vuole fare il dipendente, secondo me ha più senso il settore pubblico

È cosi che nascono i Villain!

Verissima la frase "vai a diluire le tue competenze" . Lavoro da tanti anni le settore, la maggior parte in aziende di consulenza(presso le solite che conosciamo), poi in aziende di prodotto e devo dire che c'è un abisso tra i due approcci. Ognuno con i suoi pro e contro

Io le odio e non so neanche bene perché. Alcuni motivi sparsi, prima ancora di guardare il video: - massima espressione del capitalismo - spersonalizzazione totale della persona, che si riduce a un puro lavoratore a cui l'azienda succhia l'anima - paghe da fame e mesi di lavoro straordinario (a volte non pagato), gavetta di anni per il miraggio di una promozione Spero di non dovermi mai rivolgere a loro e non dovermi piegare a questo mondo, ma non so se sarò in grado di scappare per sempre...

Finalmente qualcuno che lo dice...basta ipocrisia!!!!

Sono scappato dalla consulenza su Ms Dynamics perchè il lavoro che facevo lo poteva tranquillamente fare un diplomato

Condivido la quasi totalità delle tue osservazioni. Aggiungo 3 cose: 1) Passare ad un'azienda cliente è un'attività spesso protetta ormai da qualche anno da accordi "no competition" che fungono da deterrente economico 2) Ottenere specializzazione in Italia è comunque molto difficile per una scarsa tendenza alla formazione generalizzata 3) Ho rifiutato un lavoro di consulenza più pagato del mio lavoro perchè non sapere da che cliente andrai è un grosso problema, considerato che devi fare molti km ogni giorno rischiando di andare in un postaccio.

Hai parlato perfettamente del mondo della consulenza. È una trappola per neolaureati, a meno che non marcino lì dentro per tot anni sperando di entrare nell'azienda cliente per la quale lavorano. Ho conoscenti ed ex colleghi che si sono bruciati la carriera iniziale così. Competenze troppo generiche e poco spendibili in un altri contesti per la quale hanno studiato, ma che non hanno mai messo in pratica a tot anni dalla fine degli studi.

Un'arma a nostra disposizione con un buon contratto solido è la cambiale di Fantozzi memoria. Con quella (mutuo, mutuo per ristrutturazione ecc.) si possono comprare asset immobiliari che assicurano il bene rifugio e rendite passive a basso rischio. Al sud Italia, si intende, quindi serve anche lo Smart working

Ne vogliamo parlare del body rental?

Io che lavoro in Be (azienda vista min 1.40 circa) come Front-End Dev da 2 anni non ho mai avuto problemi. Qualsiasi HR è vaga, che sia azienda madre, di consulenza ecc. sia in ambito dev, che altro. Se nel mio CV e linkedin c'è scritto che voglio fare altro, perché mi scrivi per una cosa che non voglio fare? Ed ho ricevuto offerte idiote anche da gente NON che fa consulenza. Ho visto più stressati gli interni che noi consulenti.

Cosa ne pensi della Consultancy in GRC?

*IL job *IL job title

Dopo quasi 6 anni in consulenza (al dì là che questo video è un buon sunto), mi vien da dire che se vuoi imparare a programmare (parlo da sviluppatore web BE) e farlo bene ti conviene imparare a farlo da solo con progetti personali... spesso e volentieri sul lavoro si impara quasi più cosa non fare che cosa fare, complici cambi di personale, ping pong tra progetti, mancanza di formazione, e scadenze irrealistiche, che spesso portano al workaround del porkaround per portare a termine una consegna senza nemmeno capire come e perchè si è trovata la soluzione. Non ho esperienze in aziende di prodotto, ma diverse in consulenza e raramente ho visto vera e propria prioritizzazione sulla qualità quanto sulla velocità e quantità per massimizzare il profitto nel breve termine (con risultati spesso opposti nel medio lungo termine, purtroppo).

Hai dimenticato uno dei problemi principali: straordinari non pagati 😅

EY come azienda ?merita?

Ma i video estratti dall'intervista pubblicata qualche giorno fa?

❤

👏👏

90 minuti di applausi

Dopo questo video una bella iscrizione al canale è meritatissima

Le MBB sono lontane dall‘essere delle boutique

Che video pazzesco. E quanta verità... Faccio un po' il pignolo. In realtà, come dici alla fine, anche le classiche hanno rami di revisione e strategia. La revisione comunque serve ovunque e impari. Il problema è che, faccio il capitan ovvio, gli straordinari spesso non vengono retribuiti e ci sono orari fuori da ogni logica. Io mai stato in queste società, ma mi sono rapportato con revisori... roba che tu alle 20.00 stai mangiando il tuo risotto e ti arriva l'email da loro. Una volta stavo a letto a leggere un libro e mi è arrivata l'email alle 22.30 sempre da loro, email che ho ignorato palesemente e aperto il giorno dopo.

Concordo pienamente con tutto ciò che è stato detto da Valerio, anche perché l'ho vissuto sulla mia propria pelle. Ho lavorato in 3 anni per una Big 4 come Software Engineer, quando ho voluto cambiare realtà, ho avuto molte difficoltà avendo alcuni GAP che non ho potuto sopperire in alcun modo, se non abbassando le pretese.

rifiutato settimana scorsa 2 proposte per colloqui conoscitivi proprio in due realtà di body rental: attualmente posso lavorare da remoto praticamente quando voglio, quando vado in sede ho alloggio e viaggio pagato, perché dovrei barattare la mia libertà?

Per giocare: circa a minuto 1.30 hai parlato di job title "ingannevoli" quando mi chiami il video "Così è nato il mio odio per le società di consulenza..." per poi negarlo alla fine (non ti sto giudicando, così funziona...). Senza entrare nel merito: il tuo discorso mi sembra molto superficiale e spero che tu abbia almeno X anni di esperienza in consulenza per farlo. Per me il discorso è molto più variabile e parlerei di persone, dinamicità, esperienze, progetti e clienti senza mai generalizzare. Anche io quando ero all'Università avevo tutti questi "preconcetti": ora come ora difficilmente entrerei da un cliente con cui sto lavorando. Enjoy bro!!

meglio il posto pubblico, stipendio fisso, buoni pasto e agevolazioni varie. Altroché la consulenza

A mio parere ci sono varie gradazioni di quello che dici. In big4 sponsorizzano sempre i propri talenti perché in realtà è un ambiente di continua crescita, il proprio prodotto è il "know how" tramandato da chi è entrato prima di te e la carriera è molto ben delineata dall'inizio (sai già da stagista che nel giro di 3 anni sarai senior, salvo casi eccezionali). Poi la fuffa dipende da che posizione prendi, io sono in audit e sapevo da subito cosa avrei fatto, noi puoi però far loro una colpa se sfruttano job title tipo business analyst se tutti i polli neolaureati cercano quello.

"Scegliere di lavorare per una società di consulenza". Ah perché, c'è scelta?

hmm, non condivido la tua idea e ti spiego il perché la realtà è esattamente il contrario di quello che hai detto: Premessa: io ovviamente parlo del mio ambito, finanza. Ho iniziato a lavorare dopo la laurea in uno studio buotique di consulenza M&A nel quale impari tantissime cose, tutte insieme ed in poco tempo. Il problema è che fai fatica a specializzarti in qualcosa di specifico proprio perché devi saper fare tutto e non hai il tempo materiale di focalizzarti troppo su qualcosa, il deal deve andare avanti e non puoi soffermarti troppi giorni su un aspetto specifico del lavoro. Di ciò ne ho avuto la prova quando ho fatto un colloquio di lavoro in una big4 per una posizione da senior, il ruolo era specifico in Valutazione d'azienda, ovviamente è qualcosa che faccio a lavoro ma non la faccio mai così precisa e intensamente come la fanno loro di quel team proprio perché loro fanno solo quello mentre io devo fare i salti mortali e portare avanti tutta la procedura e non solo quello che è il 10% del lavoro finale. Detto ciò posso riassumere come segue: Iniziare subito in big4 ti insegna sicuramente tante soft skills (altrimenti se non le impari non sopravvivi e molli dallo stress), il problema è che ti stagna subito in qualcosa di specifico e non impari il resto, ad esempio se entri da revisore, farai solo revisione, non farai MAI valutazione d'azienda o pricing di prodotti finanziari, ristrutturazione del debito etc, per ogni funzione c'è un team specifico specializzato in quello ed in teoria diventi fortissimo solo in quello che farai continuamente tutti i giorni per i primi anni. Se entri in boutique impari tutto, vedi tutto ma non ti specializzi in nulla o comunque il tempo per specializzarsi è molto più lungo delle big4.

Anche job title: supply chain. E poi leggi e fai altro

Visto tutto questo astio contro le società di consulenza faccio un po' il bastian contrario: dipende molto dal settore e dall'azienda. Io sono un consulente (come si poteva immaginare) per la sicurezza sul lavoro e le job description non sono così vaghe, anzi le aziende di consulenza sono il luogo dove c'è più competenza perché ti trovi di fronte a tante situazioni diverse, c'è la pretesa di fare le cose bene, per esempio di andare a leggere i decreti parola per parola per capire cosa dire al cliente e si possono sviluppare competenze verticali quanto si vuole. Dopodiché io con le aziende di consulenza come deloitte non ho mai avuto contatti quindi quello potrebbe essere un mondo a parte

Troppo generico Valerio... Capisco l'odio ma far interpretare il messaggio che fare reportistica/testing sono competenze di "serie b", lo vedo un po' eccessivo. Io sul testing ci ho costruito tutta la mia carriera, ho iniziato come software tester, poi mi sono occupato di test automation ed adesso mi occupo anche di AI. Poi trovarli dei tester in ambito di Microsoft Dynamics, ci vuole una grande conoscenza del prodotto e spesso è impossibile applicare test automation perché non sei padrone del prodotto quindi non puoi modificare gli elementi sulla pagina web

tutto vero, fanno schifo

tanto fino a che non sei dal cliente non sai come gira il mondo.