Il problema è che se devo passare per rabbia, frustrazione e bestemmie allora mi dedico a qualcosa (tipo la matematica ricreativa o qualche libro "difficile") che alla fine mi lasci qualcosa di più della semplice padronanza di un videogioco. I souls andrebbero catalogati sotto il titolo di un libro di Herzog: "la conquista dell'inutile".
Faccio un'osservazione banale. Studio lettere e di solito questo approccio analitico (direi accademico) di un medium lo uso e lo leggo in relazione a opere letterarie (o cinematografiche o musicali, nella mia esperienza personale). È una gioia enorme vedere che anche i videogiochi cominciano a essere fonte di studi accademici. O comunque sono felice che testate all'altezza (com'è everyeye) facciano video in cui compiono un'analisi accademica del medium. Lo so, sono già molti anni che avviene questa cosa, ma fino a oggi non avevo mai trovato un video in questo senso su youtube con migliaia di visuals e mi ha reso davvero felice, perché per decenni il mondo accademico ha schifato il mondo "nerd", senza rendersi conto che in realtà hanno molti punti di contatto
Ti ringrazio per il commento, sono un professore universitario (oltre che autore dell'articolo legato a questo video). In realtà in ambito universitario c'è da diverso tempo interesse per i videogiochi. Già nel 1996, in Italia, uscivano pubblicazioni di docenti universitari in cui si parlava anche di prodotti come Myst. Il problema è che spesso l'accademia è una "torre d'Avorio" che comunica poco all'esterno ciò che fa. E a volte, per quanto possa sembrare paradossale, erano gli studenti (di certi corsi e discipline) a esser molto meno interessati dei loro docenti. È una cosa che sta man mano cambiando, comunque. Io seguo sempre più tesi e progetti sui videogiochi e mi scrivono da tutta Italia per chiedermi consigli bibliografici sulle loro tesi videoludiche. E c'è tutto un mondo di altri docenti che fanno altrettanto
Uno dei miei generi preferiti e che mi hanno cambiato la visione di quello che può essere un gioco, con i souls ho imparato il piacere è l’importanza di leggere tutte le descrizioni/documenti nei videogiochi che offrono un ampliamento di conoscenze non indifferente se fatta come si deve
Non commento praticamente mai, ma volevo giusto fare i complimenti per lo script del video e il modo in cui sia stato posto l'argomento: ho trovato estremamente affascinante sviluppare la tematica sulla base della letteratura accademica e di settore unita alla storia del mercato. Davvero tantissimi complimenti, spero che si vorrà continuare su questo filone anche per altri argomenti o generi del videoludo. Nota a margine: nonostante la passione per il genere, alcuni titoli mostrati a schermo non li ho riconosciuti, e mi chiedevo spesso di quale prodotto si trattasse. Sarebbe carino aggiungere in post-produzione titolo, data di uscita e sistema di gioco mostrato, per dare completezza al narrato!
Ti ringrazio molto per il commento (sono la persona che ha scritto l'articolo legato al video). Visto che insegno in università, l'approccio accademico è per me la base. Ho toccato in varie altre occasioni la questione dei generi videoludici, ne parlo spesso anche a lezione. Offre tanti spunti differenti
@@francescotoniolo Rinnovo i complimenti allora! Il tuo nome non mi è nuovo comunque, anzi, ricordo di averti incontrato in una fiera e di aver acquistato le tue pubblicazioni "Le anime oscure", quindi ora decisamente si spiega tutto! :)
@@link_5837 ottimo, mi fa molto piacere sentirlo. Probabilmente ci saremo visti durante gli anni in cui ero PhD student. In quel periodo giravo parecchio per le fiere, coi miei libri sui Souls. Ora con tutte le docenze universitarie, le consulenze e il resto ne faccio meno, ma quei due saggi li ho di recente ripubblicati in un'edizione ampliata.
Dark Souls è il motivo per cui sono diventato un videogiocatore. Mi rimarrà sempre nel cuore e per me penso che rimarrà per sempre un'opera meravigliosa. Insomma, devo molto a questo sottogenere
Bel video, dettagliato ma chiaro, mi piace molto questa spiegazione e dissertazione "accademica" su di un genere o etichetta videoludico, spero che lo farete anche per altri generi o etichette
Io lo definirei "un gioco d'azione con elementi ruolistici e strategici che basa il suo gameplay su cappa e spada", dove per cappa intendo anche il parry e le armi da fuoco che bloccano entrambi l'incedere degli attacchi nemici e aprono uno spiraglio per poter accedere al proprio turno di attacco.
Non ho mai giocato un dark souls, ma ho giocato diversi "souls like", come Mortal Shell, Salt and Santuary, Hollow Knight, Elden Ring, penso che recupererò la saga di Dark souls. Bel video come sempre.
Sono stato studente di Francesco qualche anno fa e sono felicissimo che ora stia collaborando con voi. Spero ci possano essere sempre più contenuti in futuro con lui, riesce a rendere interessante e affascinante tutto quello che spiega!
Anche Tunic ha un sistema di progressione a falò con gli shortcut che si ricollegano ad esso. Per me è più un Soulslike per questo che per la perdita delle "anime" con la morte. Oppure Hollow, con la sua lore silenziosa e affascinante, così come la libertà di andare in diverse zone alla Bloodborne o Dark Souls 1. Quindi per me la definizione è: narrativa ambientale, falò e shortcut con mappa interconnessa e libertà esplorativa (limitata) in prima battuta, in seconda, non fondamentale, combattimenti all'arma bianca in terza persona.
Io come opzione non fondamentale avrei messo anche la narrazione ambientale, un gioco di ruolo a turni con una narrazione di quel tipo faticherei a definirlo soulslike
Si però la difficoltà è un po' un falso mito eh. Nei primi (diciamo Demon's/DS1/DS2) era più che altro una questione di capire cosa fare (quando) e dove andare, ascoltando npc magari ma era anche vitale guardarsi attorno, osservare il mondo di gioco, esplorare, il che li rendeva quasi giochi di pura avventura e scoperta, poi certo la "gestione", gestione delle risorse, le scelte (torno indietro a livellare o proseguo? e cosa livello?, etc etc) scelte sulla build. Ma nn proponevano praticamente mai risoluzione di enigmi/puzzle complessi per proseguire (come poteva essere in Soul Reaver, nei primi TR, RE, etc) e anche il gameplay non era assolutamente complesso e nn richiedeva chissà quale abilità pad alla mano. Per questo nn mi trovo d'accordo quando definiti difficili. Le cose cambiano da Bb in poi, struttura sempre più "lineare" (per quanto il LD sia cmq notevole) meno bivi e scelte, e più enfasi sull'azione con un gameplay più frenetico e con mob e boss più aggressivi rispetto al passato. In DS3 sono evidenti le influenze di BB, fino poi arrivare a Sekiro che secondo me arriva all'eccellenza, il picco massimo in questo con il suo CS, qui davvero o diventi bravo tu....o diventi bravo tu xD, e la soddisfazione che ne deriva è immensa x quanto mi riguarda e forse ineguagliata (nonostante sono anche un giocatore di Action "consumato"). ER è un ritorno al passato, all'origine se vogliamo, l'OW cerca di ritornare a quel senso della scoperta e avventura che forse si era un po' perso (secondo me fallendo...ma è un altro discorso e opinione personale). Questo secondo me è un po' lo storico From discorso "soulslike" o meno a parte. Infine preferirei si prosegui sulla linea di Sekiro e BB piuttosto che con quella Souls (ma temo nn sarà così visto il successo di ER).
Dark souls 2 lo reputo il più difficile, ma non per motivi di "preggio", ma una difficoltà artificiale. Nemici che fanno un agguato a praticamente 2 metri della boss fight, trappole che non possono essere schivate, nemici che non puoi vedere a distanza, schivata che diventa inutile per un bel po' di livelli. Per il resto, il motivo del perché vengono definiti difficili, ci sta, alcuni boss sono picchi di difficoltà, ma è anche vero che la gente dimentica che sia anche un RPG, ovvio che una spada non potenziata faccia meno danni, ti renda la bossfight più lunga e frustante etc
@@tungsteno8725 Si beh, su DS2 hai assolutamente ragione, però dai, è anche quello che volendo (sapendo) si rompe più facilmente, almeno prima di ER, ciò nn toglie che quello che dici è verissimo. La strada poi per arrivare da certi boss dei dlc...l'inferno in terra, li davvero nn so cosa si fossero fumati xD. Sisi, vero anche che alcuni boss sono dei picchi di difficoltà (a volte anche un po' improvvisi e leggerissimamente fuori contesto eh....eh).
Dark souls 1 era considerato difficile da tutti semplicemente perché é un gioco che non ti tiene per la manina, infatti ti va a buttare subito nel mondo di gioco senza dirti cosa fare, dove andare, non poter scegliere la difficoltà, senza mappa ne segnalini ecc ma nel complesso di difficoltà non sono nulla di eclatante i souls, tutto il difficile sta nella prima partita perché non sai nulla ma quello é prerogativa di tutti i giochi, si impara con l esperienza 😅
Semplificando al massimo: action RPG dall'elevata difficoltà, non per un pubblico "casual" ma penso che ci si sarebbe potuti risparmiare il termine "Soulslike". Soulslike usato dalla massa implica talmente tante caratteristiche che equivale a dire "clone di un gioco della From Software", non un genere. Se fossi uno sviluppatore di videogiochi mi incazzerei nel vedere taggato un mio gioco come "soulslike".
Bhe al momenti si chiama così perché non si è ancora trovato il termine adatto, proprio ad inizio video hanno spiegato che questa cosa successe proprio con Doom e tutti gli altri giochi che erano soprannominati letteralmente cloni di Doom è una cosa normale e non credo che agli sviluppatori bruci il culo visto che è chiaro che si ispirino ai souls per creare i loro giochi, anzi io mi incazzerei di più vedendo come certe case di sviluppo usino proprio il termine soulslike per proporre poi giochi che non valgono metà dei souls ma che grazie alla dicitura soulslike vendono di più
Commento prima di vedere il video: Ieri ho comprato Sekiro, mi sta piacendo un sacco, punterò al platino anche se sarà dura visto che, da quel che ho letto, in Sekiro parare e deviare è uno dei punti principali nei fight mentre la schiavata è un po' secondaria in confronto agli altri soulslike dove la schivata è più principale, ho letto così quindi non ne sono sicuro, detto questo appena avrò platinato Sekiro (se ci riuscirò) Elden Ring sarà il prossimo soulslike che giocherò per la prima volta
Sekiro però è un souls-lite, cioè rimangono gli elementi classici dei souls come falò, nebbie nelle arene delle bossfight, hub centrale, fiaschetta curativa, messaggi da altri giocatori ecc... ma non ha componenti GDR e il gameplay è puramente action.
Il problema dei videogiochi sono le personalità, doom e wolfestain nonostante hanno lo stesso genere sono due giochi completamente diversi anche nelle meccaniche di gioco , il problema dei soul like cloni che al momento non ci sono titoli che si ergono a capolavori tolti ovviamente quelli di from, ci provano e ne escono molti ma per ora sono quasi tutti mediocri o titoli che dopo un mese te lo scordi anche nella testa. E non è solo una questione di meccaniche ma anche il level designer e l'approccio alla trama di from che si abbinano insieme cosa che purtroppo nessun gioco clone riesce a fare nonostante ci provano.
Ho provato a dare una mia definizione personale di Soul-Like: Gioco action GDR, o con soli elementi GDR, simil metroidvania/zelda like (o derivato), che pone enfasi su un sistema punitivo basato su checkpoints e perdita permanente/semipermanente di risorse. Spiego: Senza sfociare nell'argomento "che cos'è un GDR?", mi sembra palese che appartenga a questo genere. Però esistono anche titoli come Sekiro e Jedi fallen order, che fanno parte dei souls like ma hanno solo alcuni elementi ruolistici. La derivazione metroidvania/zelda like si vede nell'esplorazione. Certo, non arriviamo minimamente agli stessi livelli, tuttavia si può vedere lo stesso schema. Esplorazione progressiva in cui l'ottenimento di un "tool" o scorciatoia porta a sbloccare vie/aree/segreti, anche tornando in aree già esplorate ma con sezioni precedentemente inaccessibili. Ma a rendere il genere davvero tale è il sistema checkpoint/punizione. Ogni gioco ha il suo modo di gestirlo (vedi Blasphemous o Sekiro), ed alcuni titoli (come tunic) posseggono questa meccanica senza rientrare totalmente nel genere. Per finire, non penso che la difficoltà faccia il genere, poiché si tratta di un elemento totalmente personale. Un genere è dato da regole e meccaniche obbiettive senza varianti personali. Anche la trama e lo storytelling non fanno il gioco, quindi escluderei qualsiasi aspetto narrativo, perché in quel caso andremmo a parlare di genere letterario
i souls sono gradi e bellissimi giochi che purtroppo anno una difficoltà alta, e ti fanno pure bestemmiare. quando riesci ha passare per andare avanti c'è una grande soddisfazione e felicità. sono una bella impresa da portare ha termine questi giochi, e poi alla fine arriva la soddisfazione.
Aggiungerei cos'era un souls e come finalmente si è evoluto mantenendo le idee originali ma levando un pò (quel che basta) di frustrazione che era gratuita ed esagerata.
Ma in realtà io gli ho recuperati tutti in anni recenti e devo dire che i souls non li ho mai trovati così difficili alla fine lo sono soltanto ad un primo approccio manuna volta che hai imparato a giocare vai avanti che è una meraviglia l'unico souls che davvero non trovato frustate è stato dark souls 2 ma perché aveva una difficoltà forzatamente alta
Genere comunque che non tutti possono apprezzare... Ci vuole molto tempo per padroneggiarli, molto tempo da dedicargli e possono essere apprezzati solo da chi mette il Combat davanti a tutto il resto. Non possono piacere a chi ha un'ora al giorno per svagarsi o chi predilige storie e racconti.
Ho finito tutti i souls (alcuni anche più volte) e devo dire che sono unici e geniali,sono molto di più di semplici action rpg con un livello di difficoltà alta.... Non so come spiegarlo, ma più mazzate prendo più ho voglia di giocare per dimostrare (a me e a miyazaki) che posso farcela... Un genere che si ama o si odia, ma un genere che dal nulla ha fatto la storia dei videogiochi
Ingiusta la vita a volte. In Blade of Darkness(2001), avevamo un gameplay solido anche se non perfetto, grande atmosfera, tanta tattica, ottima grafica per l'epoca, 4 personaggi diversi con una propria storia e caratteristiche di gameplay e 4 mappe diverse dove iniziare l'avventura... ignorato dai più. Poi arriva Dark Souls e tutti a sbavare dietro. Non voglio essere polemico, ma credo che ancora oggi Severance Blade of Darkness sia il "vero Souls".
Se in futuro il "soulslike" porterà a un genere stabile, probabilmente ci sarà chi etichetterà Blade of Darkness in quel modo. Proprio come gli FPS prima di Doom sono stati etichettati in questo modo (o come i survival horror prima di Resident Evil). Tutto è possibile.
Se etichettare un gioco prima era difficile figuriamoci ora che ti ritrovi fps,elementi gdr,dialoghi,mondi aperti. Addirittuta l fps souls like.. Open world,open map,micromappe non comunicanti.. ma vedo che pure tra sviluppatori non si intendono😂😂
vabbe definire onesta il gameplay dei souls non sarei cosi d'accordo ,ci sono trappole ogni angolo e molte volte per capire come andare avanti devi per forza morire quindi try and error quindi proprio onesta no
In realtà ci sono quasi sempre in giro indizi che ti fanno capire la trappola, ed anche se non li noti ti danno quasi sempre il tempo di reazione. Chiaramente non sono giochi per chi “rusha”
L'unico souls effettivamente così è il 2 che infatti è sempre stato criticato da morire ma gli altri non sono così impossibili fra indizi che ti dà il gioco e indizi che ti danno i segni lasciati dai giocatori o dalle loro morti il 99% delle trappole sono intuibili poi ovvio che se vuoi correre in maniera ignorante senza guardarti un attimo in torno finisci per morire come un pirla però per l'appunto basterebbe guardarsi due secondi in trono
Un soul e un gioco me chi ama farsi picchiare e dopo averne prese tante ribellarsi! 😂 Io li ho giocati e proprio l'altro ieri ho finito lives of P ma sinceramente posso affermare che non hanno senso 😅
In pratica un gioco dove devi bestemmiare e mentre bestemmi le m......e devi anche trovare i dettagli sui nemici, per comprendere qualcosa della storia unendo i pezzi trovati anche in giro nel mondo. Se poi lo finisci e non hai compreso nemmeno il 50% della trama. Devi aspettare che sul tubo qualcuno faccia dei video per spiegarti o aiutarti a comprendere qualcosa dove tu 1 hai pagato 2 hai bestemmiato per finirlo 3 ti ha lasciato l amaro in bocca per non aver compreso quasi nulla.
Bel video, ma bisogna dire che, ad eccezione di Elden Ring, gli altri Souls non sono giochi open world. Spesso hanno un mondo composto da vari percorsi interconnessi in modo anche abbastanza intricato, ma questo non li rende open world.
Il concetto di "open world" si è evoluto nel tempo e non ha sempre mantenuto gli stessi, identici confini. Per questa ragione (nell'articolo legato a questo video) avevo voluto riportare anche quell'aspetto, nonostante non corrisponda a quello che è l'impiego attualmente più diffuso dell'etichetta. In un discorso sulle problematiche definitorie come questo, era sicuramente uno stimolo ulteriore per riflettere sulle categorie mentali che abbiamo
Cosa sono i souls? quel genere di giochi che scartavetra le palle in modo assiduo da cinque anni, super giu, a questa parte...dove ti giri e giri ci sono souls like...è il loro momento...ma per fortuna, mia e di chi non ne è attratto, sta per finire....ovviamente è giusto che, anche questo genere, abbia avuto il suo momento di spam.
Soulslike è una buzzword, un termine che usano i markettari che vogliono attirare la fetta di pubblico che ama i titoli di fromsoftware, non a caso tutti i cosiddetti "soulslike" prodotti dalle altre case (tolto nioh che fa una cosa diversa e ha un combat system diverso e ben fatto) mancano tutti il punto di cosa rende grandiosi i giochi di from, e tirano fuori titoli che alla meglio sono brutte copie della formula originale. Ci sta utilizzare il termine souls per far riferimento in modo rapido alla formula fromsoftware, ma ormai mi viene la nausea ogni volta che sento gente parlare di 'soulbornering' o cagate simili... Fromsoftware crea semplicemente giochi con un identità forte, thats it. Basta cercare di cavalcare l'onda del successo di altri per catturare la loro nicchia >w>
Fatto male? Gameplay ben congegnato, level design spettacolare, ambientazioni pazzesche, mondo di gioco non banale. Cosa c’è di fatto male in un Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring e Sekiro? (Tralasciando ovviamente gli inevitabili difetti)
@@davidefontana6509 tecnicamente, i giochi from sono al limite della sufficienza, cosa che si palesa soprattutto se prima o dopo giochi roba come un the last of us, o un rdr2(generi e tipologie imparagonabili si, ma mi riferisco solo al lato tecnico). C'è un riciclo infinito di contenuti, soprattutto su Elden ring, mezzo giustificato dalla mole del gioco, ma tant'è. Hitbox e cpu vergognose, so che è facile uscirsene dicendo "eh ma è voluto per renderlo più difficile" per me, è ingiustificabile che il nemico di turno sia un manichino che si attiva/blocca unicamente in base alla distanza e che ti possa colpire attraverso oggetti apparentemente solidi. Ogni tanto c'è del platforming, che già 30 anni fa sarebbe risultato obsoleto, vedasi la torre di caelid per fare un esempio. L'assenza, parziale, della fisica, ogni cosa che tocchi o non sortisce effetto oppure si rompe/muore. La pressoché inesistente interagibilità col mondo(mi riferisco all'ambiente) che ti circonda, che si ricollega a quanto detto poche righe fa. Sbilanciamenti vari, come la cometa di azur, goccia riflessa, fiume di sangue ecc. Se vogliamo, molti di questi difetti li ritroviamo spesso nei giochi ubisoft, loro però vengono derisi da anni(giustamente) a differenza dei souls.
@@davidefontana6509 Dark Souls 1 è un bel gioco fatto malissimo, il fatto che un nemico possa colpirti attraverso un muro quando tu sei pure lontano da quel muro non è un gioco difficile è un gioco fatto male e basta e chi lo nega è solamente un fanboy, mentre Sekiro non è un soulslike è un gioco action.
@@TheAbysswalker8888 bisogna ricordarsi anche l'anno di uscita di quel gioco e lo stato di from software al epoca, sicuramente non sarà qualche bug a renderlo un gioco fatto malissimo aveva sicuramente i suoi limiti tecnici ma non esageriamo
@@mat.phoenix di fatti non ho citato nel mio messaggio che il gioco è difficile. Bisogna solo apprendere le meccaniche di gioco, come ogni altro gioco. Semplicemente è il giocatore che è suscettibile non appena ci sono tecnicismi al di fuori dai suoi standard
@@ilprincipetimido Non è quello... Anche portal ha meccaniche e tempistiche tutte sue ma non è frustrante o fallato nei suoi sistemi... Il problema dei souls non sono le meccaniche ma la perfezione che è richiesta al giocatore, in alcuni casi non supportata, poi, come si deve da un sistema reattivo (spesso in casi di cloni mal riusciti ma anche di compenetrazioni ed hotbox casuali a cui from ha abituato il pubblico). Ognuno si diverte come vuole, sia chiaro ma la domanda è proprio lì... Ci si diverte davvero? Riprovare una boss fight 500 volte per due mesi è ancora considerabile svago? Forse per qualcuno si. Per me no.
@@mat.phoenix "per me no". Fine. Sappi chi il tuo contrario si diverte, smentendo che un boss vada affrontato un numero spropositato di volte. Informati di più
@@TheAbysswalker8888 io ci gioco esattamente come tutti gli altri giochi la differenza sta che su i souls non si capisce nulla ne le missioni secondarie ne la trama principale .
@@michelecoletta7470 Praticamente trovi gli NPC in giro per il mondo di gioco e quelle sono le missioni secondarie, tu pensa che in Elden Ring alcune di queste ti sbloccano pure altri finali, assurdo se ci pensi.
Riassumo in breve! Una guida epica per imparare le bestemmie più colorite mai inventate dall' uomo e contribuite all' economia globale Delle corporazioni con la distruzione e in seguito l acquisto di un nuovo controller.👉🏻
