Julie, io ti seguo da anni e ti supporto, e come te adoro anche io i libri di Amèlie Nothomb. Mi spiace quindi dover scrivere questo commento, ma devo proprio chiederti di provare a non mettere sempre l'articolo davanti al suo cognome perché dopo i mille saggi letti sul femminismo e il podcast di Ilenia sui nomi delle donne, lo trovo molto fastidioso😅. È abbastanza dire "ho letto questo di Nothomb", togliendo i superflui "della Nothomb/sulla Nothomb/la Nothomb". Non ti sto facendo una critica ovviamente, è solo un accorgimento verso il modo di chiamare un'autrice di questo calibro 🙌
Curiosità : Come mai non è rispettoso? È una svalutazione della donna perché si depersonalizza l'identità? Anche sui libri di grammatica italiano si scrive che è lecito usare l'articolo dinanzi ai cognomi - nomi femminili! Es. La Paola/ la Rossi (la professoressa Rossi)
@@user-ks8ww1zl8w Mi permetto di risponderti con ciò che so io: si cerca di non mettere l'articolo di fronte ai cognomi femminili, specialmente come spesso accade nominando personalità importanti, perché è una forma di colloquialismo che al maschile invece non è in uso (non diciamo "il Barbero" o "il Renzi", ma diciamo "la Cantarella" o "la Boschi"). Così come ad esempio l'usanza di chiamare per nome le donne e per cognome gli uomini (vedi la dicotomia tra "Kamala" e "Biden" super usata durante le elezioni negli Usa). Si cerca insomma, attraverso il linguaggio, di non prendersi confidenza e di mantenere una distanza professionale pari a quella che già usiamo con gli uomini. Questo discorso non riguarda quindi l'uso dell'articolo di fronte ai nomi propri, cosa che al nord si fa in maniera indiscriminata per maschili e femminili, e nel resto d'Italia più spesso solo coi femminili (ma per la grammatica italiana è quasi sempre errata, almeno secondo la Treccani, anche se nel parlato si fa). Spero di essermi spiegata :)
@@user-ks8ww1zl8w lo trovo molto fastidioso, principalmente perché si fa con i cognomi femminili. Trovo fastidioso sentir dire "La nothomb" come se fosse una COSA, un OGGETTO, e non una persona. È raro sentir dire "il calvino. Ho letto un libro del calvino." sembra perdere importanza l'autore o l'autrice con questi articoli davanti. Altrettanto trovo fastidioso e irritante chi non coniuga al femminile le cariche lavorative (il mio capo - ma é una capa, l'ingegnere - ma é un'ingegnera, e via dicendo).
Ogni santa volta che faccio un ordine di libri inserisco sempre anche uno o due della nothomb. La adoro assolutamente e metafisica dei tubi è stato magnifico.
Sono proprio felice che "L'isola degli alberi scomparsi" ti sia piaciuto così tanto. Io ero partita con zero aspettative perché non conoscevo l'autrice: se non fosse stato per il gruppo "le ragazze book club" forse non l'avrei mai letto. Fatto sta che dopo quel libro ho praticamente acquistato quasi tutte le sue opere 😂
Io di Elif Shafak ho appena finito "La bastarda di Istanbul" che è stupendo!!! Racconta in una saga familiare del genocidio degli armeni. Un romanzo stupendo che le è quasi costato 3 anni di carcere in Turchia
Assolutamente si al video sulla Nothomb. Mi sto pian piano convincendo a comprare qualcosa di suo, ma non so da dove iniziare perché avrei paura di leggere qualcosa che mi faccia poi desistere nel conoscerla più a fondo.
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti è stato uno dei miei recuperoni del periodo primaverile e l'ho amato. Gli altri grandi amori , sempre recuperi, sono stati "La Promessa" di Galgut , "Lascia che il mondo giri" di McCann ( che è stato riedito da feltrinelli con il nuovo titolo, prima era qualcosa tipo il mio bacio vada al vento) e "Stoner " di Williams. Ho invece odiato ( so che per alcuni può essere un sacrilegio ma tant'è) Storie di ordinaria follia di Bukoswki e Ipazia di Silvia Ronchey.