DIABOLIK CHI SEI? (2023) - Trailer Ufficiale HD 

È il primo commento sensato che leggo in 3 anni. Poi i gusti son gusti ma dire che la regia o gli attori non sono stati all'altezza significa non aver letto mai Diabolik. Da persona che legge ininterrottamente da ormai 20 anni sono ampiamente soddisfatto e non vedo l'ora di questo 3 film

@@DenisLaVoceDellaNutrizione, ti ringrazio per il complimento al mio commento. Ti capisco, anche io da 3 anni a questa parte leggo solo commenti negativi in merito all'approccio scelto dai Manetti per portare al Cinema un Fumetto come Diabolik. E' vero quel che dici anche tu, i gusti son gusti, ma qui si tratta di un vero e proprio accanimento, molto ma molto poco coerente. Mi spiego meglio, fino all'altro ieri (si fa per dire), tutti erano con i fucili puntati nei confronti dell'adattamento cinematografico di Diabolik datato '68, quello diretto da Mario Bava per intederci. Io l'ho sempre considerato un grande film, un capolavoro della Pop-art, del Futurismo e della Psichedelia, ma a parte alcuni elementi e soluzioni visive, tutto si può dire, tranne che sia un adattamento fedele della versione cartacea. Infatti all'epoca venne accolto con fredezza dal pubblico, mal recensito dalla stampa e disconosciuto dalle stesse Sorelle Giussani. Mi ricordo di averlo scoperto quando ero poco più che adolescente, dopo anni di letture della mitica collana a fumetti, all'incirca nel 2010. Rimasi molto sopreso, perché fino a quel momento avevo sempre "immaginato/desiderato" una versione con attori in carne ed ossa. Mi piacque moltissimo quel film, pur riconoscendone le sostanziali modifiche, eppure, un po' per la regia geniale di Bava, e le sue "magiche" trovate visive low budget, ne ho sempre riconosciuto la grande qualità. Tanto che rimasi sorpreso, quando i pochi commenti che lessi al riguardo della pellicola, erano tutti molto negativi (parlo anche di articoli e post più recenti, dal 2000 in su), a parlarne bene eravamo in quattro gatti. Poi, all'improvviso, tutti, da quando il primo capitolo cinematografico firmato dai Manetti è approdato nelle Sale, si sono ricordati della qualità ineccepibile dell'adattamento di Bava (cosa che ha fatto piacere anche al sottoscritto ci mancherebbe) e della sua fedeltà assoluta al materiale cartaceo (aspettate un attimo, mi sono perso qualcosa? ... Fedeltà!? ... Dove? Quando?). "La nostalgia Canaglia" degli uttimi anni, ha invaso anche Clerville e anche gli stessi detrattori, che improvvisamente si sono ricreduti e "Danger: Diabolik" è stato riconosciuto come "Cult" a tutti gli effetti (cosa buona e giusta!). I film dei Manetti, invece, che la fedeltà ce l'hanno stampata nel DNA, vengono spernacchiati in lungo e in largo, perché i due fratelli non si sono piegati alle nuove esigenze di mercato. Quelle che impongono di seguire certe mode e tendenze, rendere Diabolik, un antieroe/super-ninja, sulla falsariga dei cinecomic supereroistici d'oltreoceano, con un po' di Ethan Hunt, il tutto condito da esplosioni alla Michael Bay. E invece no, i Manetti sono rimasti fedeli alla versione originale, remando coraggiosamente e orgogliosamente (e in questo caso l'orgoglio ci sta tutto) controcorrente rispetto ai gusti attuali (piuttosto discutibili il più delle volte). Sono sicuro al 100% che la maggior parte delle critiche negative, vengono da pseudo recensori, youtuber che dicono di aver letto i fumetti, ma che secondo me, o non hanno mai sfogliato i volumetti, oppure ne hanno letto qualcuno mooolto superficialmente. Tra questi, uno dei commenti negativi che mi ha colpito molto ( e di certo non in positivo), parlava di un Diabolik (quello di Marinelli del primo film nello specifico), troppo freddo e misogino (riferendosi al suo rapporto con Elisabeth). La cosa più sconcertante è che aveva più e più volte ribadito nella LIVE, di essere un lettore dei fumetti di Diabolik. E' vero che nel corso del tempo, il personaggio di Diabolik ha subito una significativa evoluzione, ma nei primi due volumi, era quasi inumano, glaciale più di un iceberg il cambiamento è inziato a partire dal terzo numero. Un altro colpo al cuore è stato il confronto tra questi film e la serie TV "fantasma" di Sky Cinema. Con quel "Concept Trailer" palesemente "Fake", perché non c'era un'idea concreta alla base, bensì, è stato solo un inutile ed eccessivo sperpero di soldi, solo per girare e montare un Trailer sulla base del "Nulla". Non c'era una sceneggiatura, non era stata avviata una vera e propria produzione per un'ipotetica "Prima Stagione", niente di niente. Il Budget di quella "mattata" è stato da capogiro, quasi quasi più costoso dei 2 film dei Manetti messi insieme. Inoltre, era stata pesantemente criticata la serie animata di qualche anno prima, ma poi, all'improvviso andava bene una Serie TV targata Sky che si avvicinava molto di più al prodotto animato (con le sue trovate supereroistiche/futuristiche) piuttosto che al Fumetto? Gli stessi che parlano di follia produttiva perché i Manetti hanno voluto ricostruire un'ambientazione anni '60, anzichè ambientare al pellicola nel presente. Quando la follia produttiva di quella Serie, portò (successivamente alla realizzazione del trailer spendaccione) alla costruzione del set di Clerville a Cinecittà, orchestrata del grande Dante Ferretti, e che ha occupato quasi tutti i teatri di posa per mesi. Il tutto mentre gli sceneggiatori erano rimasti "incartati" all'episodio pilota, che sarebbe dovuto essere diviso in 2 parti da 50-60 minuti circa. Non c'era nenanche un vero e proprio piano per il casting, o meglio, i soldi erano tutti finiti sperperati in scengografie e alla fine, a poche settimane ( tengo a precisare) dell'inzio delle riprese (con un cast fantasma a quanto pare), tutto è stato cancellato. Eppure c'è ancora gente che ricorda con ammirazione e rimpianto quell'enorme presa in giro di Sky Cinema, mah! ... Penso che quando, tra diversi anni, uscirà un nuovo "remake/reboot", la Trilogia dei Manetti, magari sarà rivalutata e riscoperta, un po' come accaduto con Mario Bava e il suo film lapidato e quasi dimenticato fino all'altro ieri e poi improvvisamente riconosciuto come "Cult" grazie all'effetto "Nostalgia Canaglia". Naturalmente, spero che la rivalutazione avvenga molto prima, magari proprio con questo Terzo Film, ma in rete già ho letto commenti pregiudizievoli, quindi penso che molto probabilmente l'andazzo sarà il medesimo delle due precedenti pellicole. Dipendesse da me potrebbero andare avanti e adattare tutti gli altri volumi, o ancora meglio, a proposito di serie, visto l'esperienza dei Manetti con Coliandro, potrebbero utilizzare quel tipo di formato televisivo per tante altre avventure di Diabolik. Un po' ci spero, mai dire mai, chissà ...

​@@DenisLaVoceDellaNutrizionedire a dei fan di Diabolik che non sono veri fan è sicuramente un grave errore. Un mio amico che ha letto per intero e legge tuttora Diabolik ha pesantemente criticato i film fin dalla prima scena del primo film, quando Diabolik stesso guarda negli specchietti durante l'inseguimento, perché Diabolik dice di se stesso che non guarda mai negli specchietti. A parte questi dettagli da nerd, io che non sono fan ho apprezzato le atmosfere ma certi momenti erano telefonati e degli attori salvo pienamente solo Mastrandrea, il suo Ginko è perfettamente convincente e mi è piaciuto molto. Per il resto, pessima la recitazione delle comparse, che risulta molto falsa. Avrebbero dovuto ridoppiarsi!

Finalmente qualcuno che la pensa come me. Ho adorato soprattutto Ginko all'attacco. Dovrebbero fare un film di Diabolik ogni anno!

@@alessandroarsuffi9227 Il film lo hanno tradotto perfettamente su schermo le ingenuità sono volute e adattate dalla versione cartacea. Io non lo trovo per niente un difetto, anzi. La cosiddetta recitazione che tu chiami "falsa", è (nei casi richiesti) volutamente sopra le righe. I Manetti hanno diretto questi film con una cura maniacale, come se fossero usciti da una realtà alternativa degli anni '60. La scena dell'inseguimento è semplicemente perfetta, diretta come un tipico inseguimento del periodo. Purtroppo le maggior critiche arrivano dal fatto ci si immaginava un cinecomic il più possbilile vicino alle produzioni DC o Marvel, ma Diabolik ha uno stile e dei tempi completamente agli antipodi.

anch'io l'ho apprezzata molta

Finalmente l'ho visto. In poche parole: ottima conclusione della trilogia. La regia dei Manetti è sempre riconoscibilissima, l'atmosfera è sempre molto fumettosa, che a parer mio è il punto di forza di questi film e la trama è molto avvincente. Spero che questa trilogia venga rivalutata in futuro, e riesca a liberarsi da tutta la m***a da cui è stata ricoperta in questi anni. Non la merita proprio! Faccio spoiler solo per dire un difetto che ho riscontrato. +++++++SPOILER+++++++ A parer mio c'è poca chimica tra Gianniotti e la Leone. Sembrano distanti, anche quando sono nella stessa inquadratura. Questo si sente soprattutto nella scena finale, che avrebbe meritato un bacio fra i due e non un semplice abbraccio (bacio con cui si concludono numerosi albi della serie).

Preferivo Luca Marinelli. Il primo episodio il migliore secondo me

Queste critiche sulla dizione(a Mastrandrea poi), quando i Manetti hanno giocato volutamente sull'accento dei personaggi (e sì, parlo anche di Monica Bellucci). Ma lo avete mai letto un volumetto di Diabolik in vita vostra, oppure no?

@@alessandropitocco7386 si effettivamente ascoltando un albo di Diabolik la voce di Altea è molto simile a quella del film ho un ricordo vago I primi 100 numeri li ho ascoltati tutti

Sai benissimo cosa intendevo dire, a maggior ragione se hai "letto(non ascoltato)" i primi 100 numeri. A proposito, è un peccato che tu non sia arrivato al 107, altrimenti, anche solo in modalità "muto", avresti apprezzato le immagini di questo trailer. I Manetti hanno voluto trasporre su schermo quei dialoghi così impostati, didascalici e sopra le righe.

@@alessandropitocco7386 ma ci sono attivato al 107 Ma cosa c'è da apprezzare? Clerville è una città immaginaria francese Dall'accento di Mastandrea e di Marinelli prima sembrava un quartiere di Testaccio

@@massimosapuppo5620 Avevo capito che ti fossi fermato al numero 100, se sei arrivato al 107, tanto meglio. Comunque precisiamo che le Giussani hanno creato una immaginaria città italiana, sotto mentite spoglie francesi, dove si paga addirittura in lire, pensa un po'. E dove ad esempio, molti nomi e cognomi sono scritti in inglese italianizzato. Quello che il fumetto è su carta, è stato trasposto fedelmente anche (e soprattutto aggiungerei)in questo. Comunque (a mio avviso) mascherano benissimo i loro accenti sia Marinelli, che lo stesso Mastrandrea. La voce di Marinelli è glaciale, priva di empatia, inquietante, come del resto si conviene al "Re del Terrore".Si gioca anche con una sottile ironia, figlia dei dialoghi. Scelta consapevole, presa di peso dalla serie a fumetti. P.S. Anche l'accento di Altea, è un finto accento di una donna nobile dell'est, volutamente sopra le righe ...

@earthydracthedutchangeldra8415 Eh già, non sbagli a pensarlo. I primi due sono tratti da due storie a fumetti(soprattutto il primo), molto importanti, ma il terzo è tratto dal numero 107, un numero "Leggendario" in cui vengono finalmente svelate le origini del "Re del Terrore". Per forza di cose è il più intrigante.

@@alessandropitocco7386 aàaah bene bene

Ma amico mio,è solo la storia di Diabolik! Se hai seguito i suoi fumetti, vedrai che ce n'è uno che s'intitola proprio così, del resto i veri appassionati del Re del Terrore, tanto da seguirne anche i films,lo sanno tutti questo episodio, è solo una trasposizione dall'albo al cinema. L'ambientazione? Diabolik è talmente longevo ormai che il suo (loro,anche di Eva)range si spalma sui 60 anni di storia, ed ecco allora che all' inizio l'idea dell'E Type e dell' ID di Ginko (che poi ha sostituito nel tempo fino ad arrivare alle moderne C5),non è così peregrina;poi,negli anni chiaramente si è adattato ai tempi, sino ad oggi, dove sembra sappia usare benissimo gli strumenti più moderni, e non potrebbe essere altrimenti. Bravi Manetti, bel film,belle ambientazioni, per noi appassionati è la realizzazione di un sogno, dopo il film del 1.969,peraltro ben fatto.❤

Si, si, capisco benissimo, infatti, l’essenza del fumetto (anche se ne ho letti solo tre della collana) e del fatto che rispecchiava l’andamento dei tempi. Il mio era solo un parallelismo mio personale, vedendo che criminali ancora più spietati prendono il sopravvento e uccidono il criminale simbolo della generazione precedente (più il look palesemente anni ‘70, rispetto a quello “sessantesco” dei due film prefedenti)…

@@nikfabbi87 condivido il giudizio ❤

@nikfabbi87 Pienamente d'accordo.

@@nikfabbi87Questa tua intuizione è assolutamente corretta, anche perché qualche accenno anni '70 (anche solo dal punto di vista musicale) lo si inizia a percepire anche nel secondo. Lo score di Pivio e Aldo De Scalzi ne è l'assoluta testimonianza.

Leggo Albertazzi e mi trattengo dal citare Aldo in Chiedimi se sono felice 😂

A me è piaciuto secondo me era una bella trama. Poi, de gustibus

Il Trailer sembra rispettare perfettamente la storia e le atmosfere del fumetto (come i primi due), ma in questo caso, soprattutto, sembra rifarsi perfettamente al numero 107. Giusto con qualche piccola libertà, che però a quanto sembra non tradirà l'opera cartacea, ma la arricchirà, perlomeno in funzione del medium cinematografico.

@@alessandropitocco7386 Grazie

@@DragoNero-fb3vy Figurati

Come non hai visto? Nel primo e nel secondo lo ha fatto

“Senta, è previsto che si vedano dei dinosauri nel suo Parco dei Dinosauri?”

Ne hanno fatti non uno, ben due e pensa che è in dirittura di arrivo anche un terzo film, che più Diabolik di così non si può. Francamente (con rispetto sia chiaro) questo tuo commento non lo capisco, che cosa intendi per "vedere Diabolik"???

@@Starwebs Questa poi ... Vabbè, mi sei simpatico giusto perché hai citato uno dei miei personaggi preferiti, interpretato da uno dei miei attori preferiti in uno dei miei film del cuore. Diabolik è talvolta, una presenza oscura, onnipresente ma suggerita dalle atmosfere, dagli abitanti di Clerville che lo temono (o come nel caso di Ginko, ne sono ossessionati). Ad esempio ,l'unica aggiunta al secondo film, tratto dal numero 16, è la presenza di Altea, tutto il resto (tradotto in ambito cinematografico dai Manetti) segue fedelmente la storia del fumetto in questione, compreso il minutaggio di Diabolik.

@@alessandropitocco7386 Potrà anche essere un espediente narrativo che funziona sulla carta, ma al cinema tutto ciò non ha il minimo senso. Il personaggio c’è eppure non lo percepisci, e non solo per lo strettissimo minutaggio. Dovrebbe emanare fascino, carisma… invece ci si limita alla superficie rendendolo una presenza di contorno, in cui a momenti manco ti ricordi che ci sia anche lui nel film. Il cinema NON è il fumetto. Per quello si parla di adattamento.

@@Starwebs Allora che dici, proviamo a dirlo anche a Robert Rodriguez che questo espediente non funziona? Funziona in base a quanto si è disposti a sospendere l'incredulità. La verità è che Diabolik, pur essendo una lettura accessibile a tutti. soprattutto nel corso degli anni è diventato un prodotto di nicchia. Un fumetto iconico ma solo per appassionati. Anche perché è rimasto fedele alle sue origini classiche e i Manetti hanno "A-D-A-T-T-A-T-O" il fumetto con un approccio cinematografico di stampo classico, tutto qui. Magari questo non lo rende per tutti, ma per molti altri ha funzionato. Inoltre tendo a precisare che il da me apprezzato Diabolik di Bava che è diventato suo malgrado il nuovo termine di paragone per i film dei Manetti, ma anche lì le trovate erano soprattutto estetiche, la recitazione si affidava molto alla magie visive del Maestro Mario Bava. E ripeto, ne parlo con tutto l'amore e il rispetto che ho per quel film.

Wow! Per un nanosecondo mi hai fatto sognare di essere un tizio della 01 Distribution, poi sono tornato immediatamente alla realtà, dove nella vita faccio tutt'altro che lo sponsor della 01 (che comunque saluto con affetto). Sono semplicemente appassionato di un fumetto che si chiama Diabolik, di cui attendevo l'adattamento cinematografico, tutto qui. Se a te non sono piaciuti questi film, pazienza, lo stesso fumetto è iconico ma di nicchia, solo per appassionati. Controllando un po' in giro, mi sembra che esista ancora la libertà di parola, a me questa Trilogia (fino al secondo film perlomeno), sta piacendo. Non ho pre-confezionato nulla, ho espresso semplicemente la mia opinione. Prima di dirle certe cose, scorri tutti i commenti, perché quel "gioielli di rara bellezza" a cui ti riferisci lo ho argomentato, non l'ho messo così a caso. Poi puoi pensare tutto quello che vuoi in merito a questi film, e puoi anche essere in totale disaccordo con tutto quello che ho scritto. Però, sarebbe opportuno leggere attentamente prima di dare un giudizio. P.S. E comunque , se il mio primo commento può essere utilizzato come sponsor dalla 01, beh ne sarei non orgoglioso, orgogliosissimo. Però, pretendo come minimo una percentuale!🤣🤣🤣😅

Diabolik vende 3,2 milioni di copie l'anno (tre edizioni mensili - un nuovo numero e due ristampe - ed edizioni speciali), alla faccia della nicchia @@alessandropitocco7386

Tra i confezionamenti C’è anche chi ha cattivo gusto e ha realmente apprezzato le didascaliche trasposizioni di Diabolik al cinema ..

@@CutTheBeardToWatch Cosa ci sarebbe di "cattivo gusto" in queste pellicole? L'incredibile ricostruzione delle atmosfere anni '60 (ma anche '70)? L'aver adattato fedelmente l'opera cartacea delle Giussani(compresi i dialoghi "volutamente" didascalici)? Comprendo benissimo che come approccio quello dei Manetti non possa mettere tutti d'accordo, ma verso i primi 2 film c'è un accanimento assurdo, come quello di "presunti" appassionati lettori, che però devono aver dimenticato tutto dei volumetti a fumetti. Perché l'elemento più inattaccabile delle pellicole dei Manetti, è proprio quello della fedeltà all'opera cartacea. La stragrande maggioranza, invece, si aspettava una sorta di Mission Impossible all'italiana, oppure, qualcosa che richiamasse i supereroi d'oltreoceano. Ma i Manetti hanno fin dall'inizio fatto presente la loro volontà di trasporre su schermo la serie a fumetti delle Sorelle Giussani (niente di più e niente di meno). Questo significa che il loro approccio sarebbe andato contro determinati gusti e mode attuali. Guardando al Cinema Classico. Perché Diabolik è questo, un personaggio iconico, che viene da un immaginario "Classico" e continua ad esserlo nel corso delle nuove pubblicazioni. Prendere o lasciare. Comunque, eccomi, presente! Ho apprezzato il lavoro dei Manetti Bros.! Felice di far parte di quell'1% di italiani che ha cattivo gusto in ambito di Cinema, che non vuole omologarsi alle mode e ai gusti attuali. E ci tengo a precisare, che le prime due pellicole sanno comunque guardare al futuro del Cinema Nostrano, ma da un punto di vista atipico.

​@@CutTheBeardToWatch Cattivo gusto? Sulla base di cosa poi? Anche perché non mi sembra di essere rimasto sul superficiale ma di aver argomentato il perché ho apprezzato le prime due pellicole dei Manetti. Sono un appassionato lettore dei fumetti di Diabolik e penso che sarebbe stato molto più facile per i registi tradire lo spirito originale dell'opera, ambientandola ai giorni nostri. Rendendo Diabolik un antieroe, più "eroe" che "anti". Invece se ne sono infischiati di convenzioni e mode attuali. Ovvio che questi film non avrebbero accontentato tutti, perché come la "mitica" serie a fumetti, anche la versione cinematografica dei Manetti è di nicchia. Noto sempre più che di Diabolik si ha un'idea un po' distorta, con aspettative, nei riguardi di queste pellicole, che non hanno niente a che vedere con il personaggio e le sue avventure fumettistiche.

Esatto. Il sottotitolo è però dovuto dal titolo del volume "Leggendario" numero 107 da cui è tratto.

Mi oerdoni ma il Diabolik di Mario Bava non era affatto conforme al fumetto, in nulla. Bocciati i personaggi, pessima la trama e ridicola la trasposizione di Diabolik. Che poi piaccia l'ambientazione e alcune scene pop art é un conto, ma non era affatto il re del terrore. Qui nella trilogia invece c'è tutto, anima e corpo.

​@@mariasonialimpido237concordo pienamente 😄😄😄

Il Batman più vicino al fumetto per te è quello di Adam West?

Io invece le informazioni su Diabolik le ho reperite per "osmosi" Grazie a mia nonna che è da sempre una sua sfegatata fan , tant'è che a casa conserva ancora una quarantina dei fumetti sul leggendario genio del crimine

Se leggi i fumetti come ho fatto io dal 1965 al 1980 capirai che sto film non ciazzecca niente col fumetto originale. L'unica trasposizione cinematografica valida è il DIABOLIK del 1968 con un cast di attori stellari internazionali, musica di Ennio Morricone e grande somiglianza anche caratteriale tra gli attori e i personaggi della serie cartacea

​@@giacomomastrantonio7540e vero non c'è somiglianza dei protagonisti della serie fumetto ma con tanti attori anche stranieri che ci sono possibile non trovare attori somiglianti mah😄😄😄

@@giacomomastrantonio7540 AHAHAHA certo, quella campy del '68 del pur grande Bava è proprio fedele ma dai!!🤣🤣🤣 Allora per te il Batman di Adam West era il migliore 😂

È un errore di montaggio nel trailer. Nel film quella frase ha senso. Un fastidio guarda...quando montano i trailer così è veramente insopportabile

Eccoti qua. Mi sei mancato

D'accordo sulla Bellucci e su questo nuovo diabolik (avessero mantenuto l'attore del primo...questo è proprio inespressivo e monocorde, l'altro invece rispettava in perfetta linea il personaggio di diabolik, e non lo dico da lettore dei fumetti, lo dico perché rispecchiava perfettamente l'idea del ladro spietato...questo rispecchia i cani)... ma Mastandrea il lavoro lo sa fare. Sa come comportarsi, sa recitare ed entra in parte anche nei momenti peggiori. Per me il primo, nonostante i problemi di ritmo, era un buon film, d'atmosfera, con musiche ben azzeccate, attori secondari buttati là a recitare sopra le righe in maniera talmente esagerata da risultare quasi una parodia (e non lo dico nel senso positivo) ma quelli principali che davano alla molto bene la senzazioni che i personaggi dovevano creare (anche la Leone, che nel 2 era diventata una bambola di pezza a recitare, nel primo aveva il suo fascino), la regia funzionava (perché i Manetti sanno dirigere) quindi, con i suoi problemi, il primo film l'ho trovato discreto...il secondo era abbastanza brutto. Ma sai cosa funzionava del secondo film (l'unica cosa)? Ginko. Mastandrea, in mezzo all'immondizia, era l'unico che non si perdeva, dava sempre il suo per fan funzionare il personaggio e ricreare le sensazioni di un uomo stanco ma instancabile, distrutto ma indistruttibile, nella sua continua lotta contro Diabolik. Era l'unica che funzionava la parte di Mastandrea.