Sei andata a cercarti un argomento difficilissimo da spiegare, ci sono parecchie cose che hai detto non proprio corrette ma davvero apprezzo il coraggio di affrontare un argomento così terribilmente ostico. Bello che tu abbia parlato anche del dmax, non è un parametro che conoscono tutti.
Grazie per questa bella infarinatura “generale” sull’argomento, dopo anni ed anni di fotografia in digitale, essendo da poco passato al medio formato, sto intrattenendo l’idea di fare qualche scatto in analogico e sto cercando di capire tutti gli step del processo, tra cui appunto la scansione dei negativi. Ora mi guardo anche tutti gli altri tuoi tutorial, Brava (e pure bella, che non guasta), continua così! 😊
Alice ho appena finito di vedere il video, che dire…vorrei che qui su RU-vid ci fossero più ragazze/i come te che portano contenuti utili, interessanti e di qualità ma, soprattutto, che lo fanno con tanta passione e un gran sorriso❤️ Detto questo sono sicuro che questo video sarà di aiuto per molte persone come, d’altronde, lo è stato anche per me stasera.
Grazie Alice per l'impegno che hai messo in questo video, immagino non sia stato facile per essere stata così esaustiva. Mi sono potuto fare un idea di quello che fa al caso mio. Al prossimo video!!!
Bestia che video! Complimenti e basta. Penso il miglior x me purtroppo rimarrà il mio laboratorio.. perché a investire questi soldi x uno scan non val la pena tanto vale passare al digitale.. oppure sviluppare a casa che sarebbe meglio!
Fujifilm Frontier e i Noritsu sono apparecchiature usate nei minilab, per questo sono relativamente poco diffusi e anche i foto amatori che sono riusciti a metterci le mani sopra (di solito dalla dismissione di negozi di sviluppo e stampa) sono pochi. Un altro apparecchio in uso nei minilab era il Pakon F-135, questo pur producendo file da 5 o 6 megapixel (ma molto buoni) era molto pratico perché catturava le strisce di pellicola da solo, le scansionava e ributtava fuori automaticamente, ma ha due problemi: il primo è che i prezzi dell'usato sono in impennata già da tempo, il secondo è che al pari degli scanner a tamburo, sono fuori produzione da tempo e da quanto so i driver per poterli usare sono compatibili al massimo con Windows XP il che significa che si deve tenere un vecchio pc appositamente per poterci lavorare. Purtroppo anche i Flextight sono fuori produzione da un pezzettino, basti pensare che la connessione principale era la Firewire, anch'essa soppiantata dalla USB 3.0 ormai da quasi 10 anni... Insomma tempi duri per la scansione. Come dici correttamente, oggi nell'ambito del nuovo troviamo gli Epson V600 e V800 (il secondo permette anche la scansione delle lastre di grande formato) per quanto riguarda i "piani", e Plustek, Reflecta e Braun per quelli specializzati sui negativi. Per Minolta, Nikon, Canon, vecchi Epson, ecc. bisogna cercare attentamente nell'usato sperando di trovare gli affari migliori. Poi naturalmente, occhio ai driver, essendo materiale datato, spesso non si trova il software originale necessario per farli funzionare sui computer recenti, ma per fortuna oltre a SilverFast esiste anche Vuescan che risolve parecchi problemi, sul sito poi c'è tutta una sezione di supporto in cui sono indicati i dati principali degli scanner compatibili, compresa risoluzione e tipo di collegamento al PC (utile per capire se lo scanner a cui si è interessati ha la USB, la Firewire o la SCSI). Della scansione con reflex parliamo un'altra volta... 😜
Ciao Alice, io ho il plustek e ti confermo che insieme al prodotto ti viene dato un software (SilverFast) per scannerizzare e modificare le foto a proprio piacimento (con delle funzioni molto interessanti). Il mio scannerizza fino a 8200 ppi, l ho pagato abbastanza però è un ottimo prodotto.
No. prima del Plustek ,invece, avevo preso uno di quelli della kodak da circa 200 euro , ma non mi ha soddisfatto per niente, costo troppo alto in relazione alla resa…
ciao! pure io col Plustek sto lavorando con SilverFart, ma sinceramente lo trovo orrendo, un'interfaccia e una usabilità pessima... per ottenere risultati soddisfacenti richiede veramente molto tempo e trovo praticamente impossibile replicare i settings, ogni volta esce una roba diversa... che rabbia! Sto valutando anche VueScan che mi pare ben fatto e molto più intuitivo, ma va acquistato separatamente eeeee nulla, ancora bestemmio con SilverFast :D
@@aliceinshot Io ho nuovo Plustek 8300i SE con SilverFast 9 e il software della Plustek (che ha però pochissimi e inutili funzioni), il SilverFast è graficamente anni 2000, ma è completissimo e da risultati perfetti, con il silverfast si possono usare tutte le funzionalità dello scanner, eliminazione di graffi e polvere tramite IR, ma soprattutto permette di salvare i file in DNG (senza le funzioni IR che si posso comprare a parte) e poterli lavorare su Lightroom o Photoshop con la massima risoluzione (7200dpi a 48bit), quindi è praticamente uno scanner professionale in tutto e per tutto, semplicemente bisogna avere un minimo di competenze di postproduzione, non lo consiglierei a chi si approccia per la prima volta al questo mondo. Ma a detta di molti e per quanto valga anche per me, questi prodotto della Plustek è ai livelli delle vecchie top gamma di scanner professionali della nikon (superiori qualitativamente alla coolscan). Ps. Oltre a Silverfast, esiste anche VueScan che è nettamente più intuitivo da usare e graficamente più moderno.
Ciao, sono nuovo alla fotografia analogica e ho ricevuto ieri il mio primo rullino scaglionato da un laboratorio (da cui dubito tornerò visto che mi hanno consegnato TIFF a 4 MPX). Sarei curioso di sapere quali sono i ritocchi da dare in post produzione. Il mio primo rullino è stato un Wolfen NC 500, sono super soddisfatto delle foto ma i colori mi sembrano molto più scarichi dei sample che avevo visto.
Ciao Alice, grazie, trovo la tua spiegazione molto utile e ben introduce un argomento sicuramente complesso. Posso chiederti quali sono i due laboratori di Milano che utilizzano lo scanner a tamburo virtuale? Vorrei provare. Grazie
Ciao! Io dopo averle provate tutte, ho trovato che la migliore soluzione è Fotografarle con Mirrorless, magari utilizzando il supporto retroilluminato per negativi Lomography Digitaliza+, obiettivo 100mm Macro e software Negative Lab Pro, che funziona anche come plugin di Lightroom.
In tanti me lo stanno dicendo, sinceramente mi piacerebbe provare Negative Lab Pro. Ho provato anche il supporto digitaliza della lomography e devo dire che quel cosino è comodissimo effettivamente! Magari un giorno mi convincerò e passerò al 100% allla scansione con macchina foto
io ho comprato circa un anno fa il V600, pagato 180 euro usato e in ottime condizioni e mi trovo bene. L'unica cosa è che non sempre preferisco la scansione del negativo rispetto alla scansione della stampa finale che mi arriva del laboratorio. Magari dico un'eresia, ma molto spesso il negativo lo trovo troppo "pulito" e preferisco digitalizzare e caricare sui social la stampa finale, che avendo un look decisamente più vintage, è un po' come se fosse la fine logica di un processo analogico (che poi non è, dato che i laboratori non usano di certo ingranditori e processi total analog, ma è un altro discorso), ma veramente dipende molto da pellicola a pellicola, e anche con la stessa pellicola mi variano molto i risultati che vengono consegnati, da periodo a periodo. C'è un tot di random nell'analogico che forse è anche un po' quel che ci fa restare affezionati alla pellicola, ed il motivo per cui il digitale diventa noioso. [ E D I T ] scusami se edito, ma spulciando il sito il sito del negozio al quale mi rivolgo per sviluppo e stampa, ho trovato queste precisazioni riguardo il laboratorio al quale si appoggiano: "Tutto il procedimento è completamente analogico. Lo sviluppo chimico avviene manualmente in macchina a telai con frequente rigenero dei liquidi. La stampa è effettuata tramite macchinario Polielettronica, la proiezione del negativo avviene attraverso un obiettivo, per cui l'ingrandimento è ottico. La stampa è effettuata su carta chimica Fuji Crystal Archive - processo RA-4 ed è possibile scegliere tra superficie lucida o satinata. Non si effettuano di conseguenza scansioni o altri procedimenti digitali.", stessa cosa per quanto riguarda il bianconero, e devo dire che per come escono le stampe, il sospetto (in positivo!) ce l'avevo, e confermo che per il look veramente vintage analogico che assumono le stampe, molto spesso preferisco scansionare loro piuttosto che il negativo e poi dover ricreare il look vintage in modo arficiale. Se poi per qualche motivo ho bisogno di più "pulizia" fregandomene del look analogico, ho sempre la possibilità di scannerizzare il negativo. Che dire, non posso far altro che esserne felice.
@@lellociao ciao Leonardo, io spedisco i rullini ad ars-imago a Roma e poi pensano loro ad inviarli al laboratorio, il quale dopo gli rispedisce indietro stampe e negativi, e per finire ars-imago restituisce tutto a me, insieme ad eventuali pellicole nuove che voglio acquistare.
Innanzitutto complimenti per il Canale. Una domanda, esiste anche lo scanner epson 1660 e 1670...si trovano a pochissimo prezzo. Sono utilizzabili, hai esperienza in merito?
Non ho mai scattato su diapositiva, mi ripeto ogni volta che dovrei provare ma i rullin che ho adesso a casa sono scaduti. Le diapositive non tengono bene la scadenza vero?
@@aliceinshot non lo so quanto reggono dopo la scadenza. Il kodachrome era una pellicola che aveva 15 Din 25 Asa poi erano diventati 64 Asa comunque erano sviluppate da Kodak . Fanno parte della storia antica.
Domanda: esiste al mondo uno scanner fotografico professionale con un caricatore di foto e negativi? Se una persona ha migliaia di foto e negativi da scansionare, è impensabile farlo una per una. Ci vorrebbe una vaschetta dove caricare il tuo bel mazzo di foto e lasciare che se le lavori pian piano una alla volta.
Purtroppo con la scansione della pellicola negativa a colori, da due esperienze che ho avuto con la Kodak portra 160 e la 400, trovare il bilanciamento del colore è veramente soggettivo, Infatti mi chiedo nelle scansioni dei negozi specializzati come fanno decidere qual è il bilanciamento giusto delle scansioni. Io scansiono con Reflex e obiettivo macro, per la conversione lightroom è più che sufficiente, Anzi io disattivo tutte le palette per non alterare il colore originale, Infatti qui è difficile giocando soltanto con le due slide del bilanciamento Del Bianco a trovare un colore coerente con la pellicola ci si va vicino ma è comunque un risultato molto soggettivo
Vero! Sono d'accordo, infatti anche quando vai a scansionare nei laboratori, laboratori diversi ti consegnano scansioni un po' diverse. Il bilanciamento dipende tutto dallo scanner/software che usano. Ho notato che nei laboratori dove vado io quando chiedo la scansione normale (non in alta definizione) tutti i toni tendono un po' al verde, non è male, ma non sono mai sicura se siano quelli "veri" del rullino
@@aliceinshot so usare molto bene lightroom, le inversioni le faccio da solo, e anche se prendi il punto di bianco sulla base arancione del negativo, ottieni colori completamente sballati, infatti chi stampa a colore usa tre filtri in base al tipo di negativo da stampare. Io per non alterare i colori disattivo tutte le palette di lightroom, oltre ad invertire la curva cerco di trovare una quadra senza toccare i colori e la grana, quindi è comunque tutto molto soggettivo però si può arrivare ai risultati abbastanza realistici basta non post produrre altrimenti è stato inutile godere dei colori naturali e chimici della pellicola, Ti ringrazio molto per i contenuti molto interessanti ma soprattutto per la tua passione, Ciao e ti auguro buona luce
@@massimilianomaggio5147 infatti non capisco sinceramente chi scatta a pellicola e poi opera postproduzioni spinte, magari sulla base di pellicole particolari e costose, andando ad alterare poi tutte le caratteristiche di quelle pellicole. Totalmente non sense per me.
@@aliceinshot ci sono delle stampe di riferimento, tipo colorchecker, ci sono della Kodak e della Fujifilm, sono dei provini di colore stampati su supporto trasparente tipo pellicola, secondo gli standard IT8. Cosi puoi creare il rpofilo dello scanner. I colori veri della pellicola puoi tirarli fuori in questo modo, ma probabilmente non ti piacerebbero. Alla fine il risoltato "bello" che vedi quando vai tipo da GhisaLab è una loro interpretazione del colore, che da dei buoni risultati e ti permette di perdere meno tempo, ma non sono i colori veri della pellicola :)
Bel video, una carellata completa, trattata giustamente in maniera un po’ superficiale ma parlarne dettagliatamente non era il tuo scopo. Personalmente ho provato sia con la reflex montata su treppiede, obiettivo macro zoom e lavagnetta luminosa, sia con un mini scanner (il sistema più rapido ma con il problema che lo scanner non copre il 100% del fotogramma) ed anche provando app per cellulare che invertono automaticamente il negativo ma i risultati sono stati pessimi. In programma l’acquisto di un Epson perfection v600.
Ciao, anche io uso la reflex con i tubi di prolunga e non ottengo grandi risultati…anche io pensavo di prendere un Epson V600 ma sotto il video scorso di Alice e già dalle mie conoscenze, la scansione con la fotocamera se fatta bene è migliore dello scanner, vai sotto al suo video e ti troverai un commento abbastanza lungo…ti schiarisci un po’ le idee. Se fatta bene semmai vale di più com la fotocamera…vedrò anche Io!!. Buona serata.
@@Andrew-ro7xj ho le idee abbastanza chiare, so quello che voglio ottenere e con che qualità e perché. Non uso tubi di prolunga ma un direttamente obiettivo macro.
Noo! le app che invertono non bisogna mai usarleee! Ahaha Secondo me se la scansione con macchina fotografica non ti ha soddisfatti potresti provare si l'epson v600 oppure il plusteck oticfilm. Forse il plusteck costa di più però si potrebbe provare a comprarlo da amazon, provarlo un paio di volte e se non soddisfa restituirlo tramite il servizio di reso di amazon 🤔 Sicuramente per fare "bene" la scansione con macchina foto ci vuole del tempo per esercitarsi
Già la scansione, nel mondo analogico, è un po' una bestemmia (sempre di trattamento digitale si parla) ma alcune volte utile per avere almeno un'anteprima grossolana di uno scatto prima di stamparlo (con ingranditore e chimiche in camera oscura ovviamente). Ma il metodo con le reflex o le mirrorless non lo sopporto proprio... A sto punto scatto direttamente con la macchina e evito di scattare in analogico. Non parlo di risultato finale (anche se poi il 90% di chi digitalizza un negativo ci mette le mani con ligthroom, psd, ecc...) ma di metodo. L'analogico è analogico e basta.
