Quando hai parlato del ritiro dal gruppo circa gli anni scolari, ho subito pensato a quante volte io abbia vissuto questi eventi. Da bambino qualche "amicizia " più o meno riuscivo a farmela, ma nel corso degli anni è sempre venuto meno. Ho visto fin troppe persone, e dalle quali non ho avuto altro che fallimenti sociali. Non mi sono mai integrato in alcun gruppo e provo solo riluttanza, disprezzo e diffidenza verso queste cose. Verso il contatto con l'altro, anche. Sebbene mi abbiano diagnosticato l'Asperger a 17 anni, in questi anni cruciali, vusto che lavoro, mi sto letteralmente costruendo una personalità di tipo schizoide fortemente basata sul distacco fisico ed emotivo. Inoltre pur provando piacere sessuale non riesco per niente a innamorarmi, poiché lo vivo come un qualcosa di inusuale, strano o per nulla percepibile. Però verso me stesso riesco a piacermi. Quindi non solo avverto questo senso di alienazione in un mondo che io considero caotico, ma il distacco e la schizoidia fanno tutto il resto. Le persone per me sono paragonabili alla spazzatura. Mi viene voglia solo di evitarle, anche quando esco, oppure mi chiudo emotivamente, oppure ancora mi ripeto la frase:"Fatti i cazzi tuoi" per estremizzare ancora di più questo distacco. Secondo me la sindrome di Asperger e il disturbo schizoide sono la stessa cosa. E lasciate le differenze. La compromissione sociale è fortemente aggravata in entrambi i casi; pochi Asperger si sposano o vivono indipendentemente. Gli schizoidi non provano interesse per ciò. Entrambi poi hanno delle passioni solitarie che possono coltivare, compreso me stesso con i libri, i videogiochi, i pesi (a casa mia). Ma soprattutto questa condizione neurologica, a mio parere può aumentare le probabilità di diventare schizoidi nell'età adulta, a prescindere da una diagnosi.
Asperger e disturbo schizoide non sono la stessa cosa ma hai colto molto bene la probabilità che la prima porti l'altra. Ma non necessariamente, come il corso di un torrente che si divide può sfociare in un altro disturbo o rimanere solo la situazione primaria senza evolvere in un disturbo più pernicioso
Mi hanno diagnosticata Plusdotata ma io non mi ci rivedo affatto, si il QI è molto alto ma non eccezionalmente alto e poi ci sono altre cose.. Dice il dottore lieve disforia nelle relazioni sociali, lieve? Una persona che a quasi 40anni non ha mai portato avanti uno straccio di amicizia lo chiamiamo lieve? Ora sto in coppia perché è l'unica persona che ho mai trovato che passa sopra tutte le mie "stranezze" e la mia chiusura sociale, grave non lieve.
Non c'è una diagnosi magari di neurodiversita' ad alto funzionamento o qualche altra diagnosi di personalità che abbia aiutato a spiegare le difficoltà di cui sopra?
In comunità non dicono altro che si isola e non socializza ma è sempre stato così non sio più che fare per favore mi aiuti nessuno non vuole capire a sapere la diagnosi SUA perché non riesce fare più di tanto le attività
Ti ringrazio della tua condivisione. Quando si parla di genetica si parla soprattutto di predisposizione ed essendo la sconfinatezza della materia si lascia sempre un punto interrogativo. Sono però interessato a quello che hai detto se vuoi implementare ne sarei grato