Buonasera, si potrebbero cortesemente integrare i chiarimenti illustrati nel video con le risposte dell' Agenzia delle entrate agli interpelli n. 287 e n. 383 del 2019? grazie
Tinteggiature della Pareti esterne con cambio colore è manutenzione ordinaria o straordinaria. E' importante tale classificazione non per definire il titolo edilizio (cel o CILA), ma per stabilire se è possibile usufruire della detrazione del 50 % nel caso di villetta singola. Se è manutenzione ordinaria si può presentare la Cel ma non si può usufruire della detrazione 50%....
Altra faccia della medaglia. Se la tinteggiatura esterna viene classificata come manutenzione ordinaria, in caso di abitazione in fitto, la quota dell'intervento sulle parti comuni spetta al proprietario dell'unità immobiliare o al conduttore? Lo stesso problema nasce per la sostituzione della pavimentazione di un balcone che se classificata come manutenzione ordinaria la spesa viene addebitata al conduttore....
Nel caso di ringhiere, voce 10, mi viene in mente che sovente ci chiedono di sostituire gli ancoraggi dei piantoni nella soletta balcone con sistemi a "collo d'oca" per agganci su piastre sul frontalino, in modo da evitare infiltrazioni e quindi distacchi ecc. ecc. Sembrerebbe in M.O ma a mio avviso, anche se potrebbe rientrare come rinnovamento e messa a norma (perché magari con l'occasione si porta ad altezza giusta), dovrebbe essere una modifica di facciata e quindi modifica dei prospetti SCIA
SUGGERIMENTO ARGOMENTO: quelli che in veneto chiamiamo "casotti da caccia". Piccoli appostamenti (spesso 1 m2 o meno in legno o lamiera). Credo li abbiate pure in Toscana. Come considerali? In Venento tanta confusione (prima ed libera, oggi presentare un piccolo elaborato con indicazione della posizione cge li "autorizza" per 5 anni, non e' chiaro se serve un tecnico). Come si possono considerare secondo TU? E norme paessagistiche? Per sismica vedo meno problemi (ricadono sono 20 mq e peso copertura sotto 0,5 KN...). Mi piacerebbe avere un suo parere.
@@carlopagliai grazie…quindi rimanendo nell’esempio del controsoffitto…se è strutturale posso sistemarlo in edilizia libera, ma certo non rimuoverlo completamente e rimetterlo da zero. Poi mi verrebbero altre domande a cascata da ignorante ma semplice appassionato…tipo, un controsoffitto riportato nel progetto architettonico del titolo edilizio è per definizione “strutturale “? e quindi non realizzabile con un cartongesso facilmente amovibile e riposizionabile.
Ma in pratica noi paghiamo i politici più di 10k al mese, sono più di 300 li in mezzo e poi devono fare 1 cosa: le leggi e le lasciano a metà? Metà cose nel testo unico e metà nel glossario? Io non lo so, ma io prendo 2 lire e mi occupo spesso di redare documenti di documentazione informatica e se nelle redazioni o nelle analisi che faccio, facessi un casino del genere, mi butterebbero fuori dopo 2 minuti.
Buonasera Carlo, faccio riferimento al minuto 9.50 dove si parla della copertura. su questo punto relativamente ad un nuovo inserimento di strato isolante sotto il manto rifatto, uguale al preesistente io riterrei che la parola " inserimento" di strato coibente sia da intendere come nuovo inserimento, il tecnico del comune sostiene che se prima non c'era non posso inserirlo in edilizia libera, quale è il suo punto di vista? grazie