Megalopolis mi ha fatto piangere, sono rimasto in sala letteralmente da solo a vedermi tutti i titoli di coda con il sorriso stampato in faccia, altro che Manny di Babylon
Il padrino è Shakespeariano in quanto ha al suo interno sia gli aspetti della tragedia familiare che quelli della tragedia politica: i due piani sono inscindibili perché si giustificano e si plasmano l'uno con l'altro, proprio come Amleto o Macbeth ad esempio
Minuto 1:05:13. Il Pasco voleva dire "Questo cinema potrà sembrarvi un po' strano ma ai vostri figli piacerà". Cit. Bellissima puntata come sempre ma prossima volta vi prego, un po' di più su Dracula che è il mio film preferito in assoluto
Un film super sperimentale, Coppola decide di rimescolare le carte e riscrivere le regole cinematografiche, e per farlo si libera da qualsiasi vincolo produttivo dell'industria cinematografics capitalista. Megalopolis può piacere o non piacere, ma bisogna accettare che sia un'opera d'arte pura e non un'opera-prodotto come vengono considerati ad oggi tutti i film. Per me l'importante non è se l'esperimento sia riuscito o meno, ma semplicemente il fatto di fare l'esperimento in sé, perché in un mondo attuale in cui il cinema viene sempre più considerato come un industria che deve fatturare, Coppola ci ricorda che il cinena è anche arte, soprattutto arte, e come ogni arte, per evolversi in nuove forme deve rompere le regole precedenti, sperimentare, anche correndo il rischio di non essere compresi da i propri contemporanei ma consci di lasciare qualcosa ai posteri. E anzi soprattutto nella settima arte che esiste da solo 100 anni questo processo è fondamentale per non fossilizzarci su schemi comodi che funzionano e ci piacciono, basta guardare ad altre arti molto più antiche come la pittura e la musica per vedere come ogni nuovo genere, ogni nuova corrente necessita di una rottura con le regole del passato e di una fase di non comprensione da parte del pubblico.
comunque secondo me la parola chiave di Megalopolis è un'altra: onestà. onestà intesa come rispetto verso chi verrà dopo, onestà intellettuale per il proprio percorso e il personale retaggio autoriale, ma soprattutto (come avete già detto voi) onestà nel sapersi sempre mettere fuori dalla propria zona di comfort e andare alla ricerca di un nuovo modo per costruire una narrazione cinematografica, nuovi temi da trattare e via dicendo, rimanendo (per l'appunto) onesti nel riconoscere che a 80 anni non si deve più pensare di poter cambiare il mondo, ma si può comunque dare inizio ad un nuovo modo di intendere il futuro, per noi prossima generazione di cineasti
Un film che non può essere catalogabile in bello, brutto, buono, capolavoro ecc... Questo è un film di cui bisogna parlare, bisogna fare dibattito, perché non è banale, nel suo essere citazionista ed essersi ispirato giustamente a film del passato è originale, affronta molte tematiche, molte sono le domande e poche le risposte, perché è giusto che sia così, dobbiamo essere noi o i nostri figli a rispondere a tali domande. Viene accusato di essere confuso ma non è assolutamente vero, è un film anzi molto lineare, che ha un montaggio e di cosneguenza una narrazione diversa dai canoni di cui siamo oggi abituati, questo è Coppola mica pizza e fichi, questo è un film che per chi non conoscesse il regista non può piacergli, quantomeno è difficile, perché c'è tutto Coppola, dal Padrino, ad Apocalypse Now, da Rusty il selvaggio, a Tucker, fino ad arrivare a Un'altra giovinezza, è così pieno di chiavi di lettura che ripeto il gusto personale qui passa in secondo piano addirittura. Raramente a livello visivo ho assistito ad un film genere, l'effetto Iride non lo vedevo da non so quanti anni e solo Coppola me lo poteva rimettere in scena dopo il suo Dracula credo. Parlare dell'America imperialista attraverso gli occhi dell'antica Roma e delle sue usanze è geniale ed unico nel suo genere.
Wowww ma quante puntate stanno uscendo! Bravi Ragazzi, sempre un piacere ascoltarvi❤ Siete sempre più super, chissà cosa c’è in quelle tazze😂 (scherzo😅)
Scusatemi, sono un vecchio rompiballe, vorrei correggere il ragazzo che dice " La conversazione cita De Palma ". E' inesatto. Occhio alle date, La conversazione è del 74, e Blow out è dell' 81. La Conversazione è basata su delle citazioni a Blow up di Antonioni. Comunque, siete simpatici ragazzuoli
Ciao! Nono ma hai ragione, ma PASKO voleva dire quello, ne avevamo parlato anche fuori puntata, poi forse non si è capito bene ma voleva proprio ribadire che De Palma cita Coppola! Comunque grazie dell’appunto :)
Molto bravi al solito 👍. Solo una cosa, La sottile linea rossa è ambientato nella Seconda guerra mondiale, fronte Pacifico. Vi ascolto con piacere. Grazie.
Il padrino si allontana molto dalla concezione di cinema classico, sotto ogni punto di vista ovviamente mantiene le caratteristiche del cinema degli anni 30/40 ma lo porta avanti di 100 anni ad esempio la scena dell’ attentato a Don Vito ha un punto di vista dall alto, e Gordin Willis che voleva una visione più classica dal punto di vista della regia chiede a Coppola di chi sarebbe quel punto di vista dall alto,e Coppola dice non lo so quello di Orson Welles forse(che se pur facendo cinema nel periodo classico è uno di quella che si allontana moltissimo dal quello stile, riconducibile più a un Billy wilder per esempio)
Ragazzi siete bravi ed è sempre piacevole sentirvi parlare ma vorrei muovervi in una critica costruttiva: Gradirei che una preparazione un po’ più completa sugli argomenti che trattate. Mi spiego, voi stessi nei primi minuti sottolineate una conoscenza generale della filmografia di Coppola ridotta ai soliti due tre film e poi siete voi i primi a non avere visto molti dei suoi film più belli e sottovalutati. Il vostro ruolo dovrebbe essere quello di far scoprire certi film e di dare chiavi di lettura originali, giovani e fresche su figure cosi importanti nella storia del cinema, specialmente su FRANCIS FORD COPPOLA. Sentirvi fare tutte queste gaffe, sorvolare cosi tanti titoli importanti per poi finire a parlare sempre dei soliti due tre film è un po’ triste. The Rain People, Un sogno lungo giorno… giusto per fare due titoli non possono essere ignorati se si vuole parlare di un maestro come Coppola. Per chiudere, siete in 3, potreste dividervi gli argomenti su cui prepararvi e riuscire a dedicare un episodio molto più completo e interessante a un Maestro della settimana arte, chiunque esso sia. Ps: Anche io ho sentito l’intervista a cui fa riferimento Pasko di Coppola che cita Shakespeare riguardo il Padrino.
Concordo assolutamente. Questi video sono sempre intelligenti e interessanti, li guardo o ascolto sempre con piacere e mi danno sempre molti spunti di riflessione. Ma certe gaffe inquinano sempre un po' il discorso, anche perché facilmente evitabili con un minimo di approfondimento. In questo caso ad esempio era così impossibile guardarsi almeno Rain People e Un sogno lungo un giorno prima di imbarcarsi in un discorso sul Coppola degli anni 70?
Ciao Lorenzo, innanzitutto grazie del commento, super apprezzate le critiche costruttive, sempre. In realtà Pasko nello specifico quei 2 film li ha visti e se ne voleva parlare, a volte semplicemente nel mood podcast non riusciamo a coprire tutta la biografia di un autore, avendo anche un "tempo limitato". Ci facciamo anche prendere dal momento e dai temi che in quella circostanza si rivelano forti nella chiacchiera, proprio perché c'è molta spontaneità nel ritmo. Detto ciò, come sai, cerchiamo sempre di parlare di più opere possibili, di fare un viaggio quanto più completo possibile e di proporre anche opere meno note. Forse in questo caso ci siamo fatti un po' sfuggire il tempo, ma appunto trattandosi di una puntata podcast a volte accettiamo che si tratti comunque di un viaggio libero. Sicuramente ne faremo un'altra su Coppola in futuro, oltre al fatto che stiamo sviluppando nuovi format. Comunque grazie mille dello spunto, davvero
Forse coppola in quel suo improvvisare, buttarsi in progetti e generi di cui non ha il pieno controllo, può ricordare soltanto fellini e per far ciò devi avere una conoscenza del mezzo filmico incredibile
Grazie! Mi fanno sempre una 💩 perché a me Il padrino parte terza mi piace, vedo anch'io che non è a livello dei primi due ma per me rimane comunque un bellissimo film
@@Marucine711 concordo, soprattutto tutta la prima parte e il finale. La seconda metà effettivamente precipita un po', nonostante abbia comunicato qualche elemento figo. Come la confessione con il prete
a me Megalopolis ha annoiato a morte per quanto le premessi erano ottime, tante idee e messaggi e sotto trame che a metà film ti domani dove porteranno ma scopri che sono lasciate li senza approfondirle , avrei tagliato 20 minuti qua e là , e Driver per me a metà film diventa insopportabile dove parla a suon di citazioni r con un discorso a fine film che non mi è andato giù
Come fai ad approfondire delle tematiche di cui non puoi andare oltre, siete troppo fissati sul dover sapere dal film stesso ogni cosa che racconta ma il cinema è lettura anche e no non sono lasciate lì a caso