L'ex filanda Centazzo di Prata di Pordenone, un tempo pulsante di vita e di lavoro, rappresenta oggi un'importante testimonianza di un'epoca che ha profondamente segnato il territorio.
L'edificio che ospitava la filanda ha una storia affascinante. Inizialmente, era una villa di villeggiatura, ma a partire dall'inizio del Novecento venne convertita in un'importante azienda industriale. La famiglia Centazzo di Maniago, che ne acquisì la proprietà, intuì le potenzialità del settore tessile e decise di investire nella produzione della seta.
La Filanda Centazzo divenne ben presto un punto di riferimento per l'economia locale. L'allevamento dei bachi da seta offrì ai contadini della zona una fonte di reddito aggiuntivo, mentre la filanda impiegò centinaia di donne, garantendo loro un'occupazione stabile.
L'innovazione tecnologica fu un altro elemento distintivo della filanda. Tra le prime in Friuli, adottò la caldaia a vapore per riscaldare i fornelli e fornire la forza motrice. Questa scelta permise di ottimizzare i processi produttivi e di aumentare la quantità e la qualità della seta prodotta.
Nonostante il suo ruolo fondamentale nello sviluppo economico della zona, la filanda Centazzo, come molte altre realtà industriali, subì le conseguenze della crisi del settore tessile. La produzione cessò e l'edificio cadde in disuso.
Oggi, la filanda è un bene di grande valore storico e culturale. Le sue mura raccontano una storia di lavoro, di ingegno e di passione. Negli ultimi anni, si è riacceso l'interesse per la sua riqualificazione, con l'obiettivo di trasformarla in un polo culturale e creativo.
Fonti:
* Pordenone with Love: Filanda Centazzo
* Storiastoriepn.it: 1919 - 2019: 100 anni per il futuro. Dal 1919 al 1953: le tappe fondative della Camera Confederale del Lavoro di Pordenone
11 сен 2024
