FABBRICANTE DI LACRIME e altri fenomeni  

Dici Cinema Therapy?

Non penso che si possa dire a monte che un prodotto è automaticamente di serie b se contiene un determinato elemento, in questo caso gli adolescenti. C'è in giro tanta spazzatura, è vero, ma questo avviene quando chi ci lavora non ne ha cura perché dice "tanto è per ragazzi" o ci mette troppo paternalismo, cercando di parlare ai giovani senza riuscirci. Nel cinema ci sono esempi eccelsi come i Goonies e nelle serie tv le prime stagioni di Stranger Things, che hanno attirato grandi e giovanissimi, ma non dimentichiamo fenomeni come "Un professore" o "Mare Fuori" che, per quanto a noi grandi possono non piacere, fanno tanto clamore tra i ragazzi, quindi vale la pena per are di capire come mai.

@@aurorapiaggesi Ti ringrazio della risposta. Non penso affatto che i prodotti per giovani siano a monte di serie b poiché, come dici tu, ci sono esempi di grandi opere come quelle che hai citato, ma anche Breakfast Club o il più recente The End of the Fu***ing world, prodotti che ho apprezzato e amato in quanto complessi e per nulla banali, soprattutto a livello di scrittura. Il punto della mia questione è che queste opere rappresentano una piccola percentuale e che se chiedi ai giovani un paragone tra queste opere dalla dubbia qualità, come appunto Mare Fuori o élitè (serie piena di cliché e di storie banali) preferiscono quasi sempre queste ultime. Un po' come nell'arte contemporanea, arte quasi completamente concettuale, poco apprezzata perché a detta dei più "non bella". Da laureato in cinematografia e aspirante sceneggiatore tutto ciò mi lascia veramente perplesso, soprattutto se penso alla leggerezza e la superficialità con cui gli autori trattano temi adolescenziali, credendo di avere di fronte dei decerebrati. P.S. sono giovane anche io 😂.

@@EmmanuelPetra Io da adolescente guardavo un sacco di troiai, soprattutto su MTV (bei tempi) ma in mezzo a quei troiai ogni tanto spuntavano delle perle. Il gusto si affina con il tempo e con un catalogo variegato di visione e in questo, secondo me, i ragazzi andrebbero un minimo guidati, sviluppare un senso critico sia per il contenuto che per il contenitore. Questo tanto purtroppo lo fanno i genitori (se in casa si vede solo Uomini e Donne, le peggio fiction Rai e non si legge, la vedo dura) e, anche se in parte minore, le scuole. Quello che dispiace della Rai è che un tempo si ergeva a fonte educativa, proponendo contenuti di alta qualità culturale (modello BBC). Ora guarda più allo share che ad altro e si abbassa al livello medio di gradimento. Un problema complesso che non si risolve semplicemente. Secondo me chi scrive ha il dovere di, in primo luogo, non mandare messaggi tossici e di formare i ragazzi, ma senza annoiarli, perché se no si corre il rischio di perderli. Se io dovessi scrivere qualcosa per loro (Dio ce ne scampi) cercherei di stare tanto in mezzo a loro per conoscerli e imparare le cose che stanno loro a cuore.

​@@aurorapiaggesi Che ricordi su MTV con Beavis e Butthead o Daria. Come in ogni ambito anche la televisione e il cinema badano più alla quantità che alla qualità, in Italia soprattutto. Alla tua lista aggiungerei Un posto al sole, le soap in onda sulla Mediaset e i romanzi di De Giovanni (non tutti) rovinati dagli adattamenti. Se poi aggiungi che chi scrive, in alcuni casi, non legge nemmeno la frittata è fatta. Sul fatto che il gusto si affini col tempo sono assolutamente d'accordo, il problema sorge quando provi a fare il passo più lungo della gamba passando, ad esempio, da UPAS al Padrino senza una transizione nel mezzo, cercando di apprezzare subito con occhio critico e diverso un prodotto del genere, ovviamente fallendo e "gettando la spugna subito". Così facendo il gusto dello spettatore non si potrà mai evolvere. Se la gente capisse la qualità del lavoro (scadente) che c'è dietro forse cambierebbe un po' la musica. Comunque concordo su tutto, soprattutto su ciò che dici verso la fine. Scrivere mi ha educato veramente tanto ed è veramente divertente, Aristotele aveva decisamente ragione quando parlava di "Uomo Artistico", basta pensare a ciò che diceva nella sua "Poetica" per capire il nostro discorso.

pruuuu

Eh, la fantasia umana è inarrestabile. Nei vari fandom esistono questi AU (=Alternate Universe) dove i personaggi di una determinata storia vengono decontestualizzati e messi a fare altro. In questo caso, nella fan fiction originale di E.L. James, Edward non era un vampiro ma un magnate ricco e con le vogliette, e Bella era la studentessa alle prime armi. Giusto un pretesto per continuare ad avere storie dei propri beniamini e vederli fare cose che nel testo originale non avrebbero fatto.