C'è un motivo per il quale i film di Villaggio non sono mai stati proposti all'estero, un popolo appecorato come il nostro non ha eguali. Altro che università...
@@caipi8429 Non e' vero, sono stati proposti eccome all'estero. Esistono versioni sottotitolate in russo, per esempio. Pare che la' lo apprezzino, e non mi pare che i russi siano particolarmente appecorati.....
A me fa impazzire il"Ciao Diego, ciao" detto da Calboni inchinandosi con un servilismo e viscidume inarrivabile!😂 E poi neanche cagato di striscio! Scena geniale! 🔝
10:42 Il momento più profondo di significato della filmografia del genio che fu Paolo Villaggio. Un momento che si distacca dalla comicità della serie ed unisce tutti gli italiani, nessuno escluso, a metafora delle piccole e grandi ingiustizie che tutti noi, volenti o nolenti, viviamo e di cui siamo vittime, la quale nel suo "piccolo" è un grido di non sottomettersi ai soprusi di un mondo che ci schiaccia e ci tratta (vuole) come numeri e non più come persone. Una scena che ci invoca di non schiacciare per quest'ultimo chi siamo VERAMENTE. PER NOI STESSI E PER I NOSTRI CARI! A prescidere del ceto a cui apparteniamo, genere ed opinioni politiche. Ed allora, se devo scegliere un frammento cinematografico del suo personaggio simbolo, questa. Senza dubbio. Grazie Paolo per questa gemma così sottovalutata ma allo stesso carica come non mai di significato! ❤👍
Memorabile la scena breve e sfuggente, all'arrivo in casa Catellani... Le mani anonime che arraffano i cioccolatini sul tavolo... Ecco, questa scena è l'immagine della nostra società... 😂😂😂
Non l'avevo mai notato. Salce è stato un po' come Kubrick i suoi film vanno rivisti tante volte per cogliere tutti i dettagli tipo questo che non sono mai banali
Una società bombardata 2 volte in 30 anni. Villaggio aveva previsto lo switch da subpersonalita depressa/istrionica anni 60/70 (un finto rinascimento) a quella depressa/borderline degli ultimi 40 anni, genio!
un'opera d'arte e una prestazione da grandissimo attore di Paolo Villaggio... un crescendo implacabile e drammatico, da brivido. La camera che sbanda per sottolineare la tensione e l'umiliazione, quasi da film di guerra... la fissità della moglie, il background fatto di pupazzi asserviti, la prevaricazione fisica del potere che ti sta addosso e ti sbeffeggia, il rimpicciolimento in crescendo dell'umiliato fino alla vera e propria riot, rivolta, ancora più feroce perchè intellettuale, mentale e non fisica, introdotta da un momento di silenzio veramente assordante... sono stigmi da capolavoro irripetibile
@Pandora59 Eppure ha fatto una vita di sorprusi, umiliazioni, e frustrazioni, per cosa? Per il lavoro fisso? Per la televisione per la macchina? Mettersi con la prima donna di paese che si conosce e andare a convivere subito. Eppure è senza soldi, e vanno avanti i raccomandati, poi ovvio i film di Fantozzi sono al limite della assurdità ma qui non è lontano dalla verità. La vita di Fantozzi è il cammello di Zarathustra, fai una vita che non ti appartiene per una sicurezza futile, assurda. Non vale per tutti
@@Pandora59non sono mai riuscito a comprendere esternazioni come questa; nessun rimprovero nei tuoi confronti, comunque. Sono giovane, con un posto fisso. Per ottenerlo, quand'ero ancora più giovane, e i miei coetanei si divertivano, lavoravo per pagarmi gli studi di una facoltà universitaria che è tutt'altro quella delle merendine. Non è mia intenzione pregiarmi di nulla, ma, tirando le somme, i giovani si lamentano del mondo del lavoro, tuttavia: cos'hanno davvero fatto per garantirsi una degna posizione all'interno di esso? Fatica e sacrificio ripagano, sempre. Senza considerare i casi di raccomandazione e similari, un posto di lavoro fisso, e degno, non cade dal cielo.
@@CristianoMobileDeviceio sono agricoltore/datore di lavoro. Condivido quello che dici. Spesso tutti si lamentano ma non fanno nulla per costruirsi la vita. E il lavoro è parte integrante della vita. Manca la voglia di lavorare, non il lavoro.
@@ConnieFurnari si chiamano orgoglio e dignità che anche nella persona più insicura e carente di autostima, in certe situazioni limite finiscono per venir fuori
Cmq permettetemi di elogiare l'interpretazione eccezionale di Liú Bosisio, che nei commenti sembra dimenticata... È un personaggio fondamentale in questa scena, anche se la sua non è una parte prettamente comica è indispensabile alla narrazione, ed è recitata in maniera magistrale. Grandissima.
Ciao Diego ciao...il personaggio lecchino e tutta la serie di personaggi che impersonificano tanti tipi di persone...insomma VILLAGGIO è stato un genio!!!
Troppo forte Villaggio!! A me la scena epica è stato dopo il 38'esimo coglionazzo, il ghigno della sua faccia ,l'indifferenza nel dire posso fare un tiro? e la vittoria finale da grande campione del biliardo facendo rosicare il direttore!!!!
Oooh, finalmente qualcuno che lo ha capito, complimentoni Gianni : ho sempre detto che la figura più triste nel film è Calboni (il finto integrato)...ogni volta che tentavo di spiegarlo mi guardavano straniti !
Nel film 😂 nella realtà è un bastardo schifoso e sua madre è una vecchia puttana che si è trombata arabi, muli pecore elefanti. E la domenica anche i bisonti 😂😂😂
Un fantozzi vincente, che azzera la figura di potere. C'è da imparare...potremmo.. Volendo. Non essere più il popolo preso x i fondelli. Ma servirebbe abbandonare i divani, le ferie, le comodità. Essere uniti x cambiare qualcosa.
Il mondo del lavoro passato e presente a prescindere che sia pubblico o privato. Funziona ancora cosi: ba avanti il Calboni della situazione e la meritocrazia è pia illusione
Devi citare la fonte quando usi parole di altri, in questo caso Frankie HNRGY, canzone: "Quelli che ben pensano." quindi, "Sono tanti, arroganti con i deboli e zerbini coi potenti" non è farina del tuo sacco.
Paolo Villaggio è stato un grande maestro della vita degli ultimi e dei sopprusi che ogni giorno dobbiamo subire.C'"è un detto "quando i privilegi di pochi saranno yn diritto di tutti allora sara vera democrazia e giustizia"Bravissimo Villaggio❤❤
Villaggio ha espresso in maniera puntuale ed esatta il 90% degli impiegati in Italia. Io faccio l’Amministratore Delegato di una multinazionale e sono spesso inorridito ed infastidito dal servilismo che mi circonda… mi adopero in ogni modo per debellarlo, ma non ce la faccio…
Per la mia esperienza lavorativa: mai annullarsi per avere dei consensi dai superiori e dai colleghi. Lavorare con coscienza ma senza vendersi, abbrutendosi a ruolo di sciacallo o prostitutendo la nostra anima o dignita'. Viva Fantozzi e sua moglie!!!
Purtroppo anche io lavoro in una multinazionale e ci sono manager a cui piace il servilismo. Meglio un si che una soluzione, meglio sbagliare, ma essere d'accordo che costruire un rapporto basata sul lla fiducia.
Eroico. Il gesto d'orgoglio dell'uomo vessato, vittima di un sistema reprobo, che però riesce ad elevarsi anche solo per un momento su, ad anni luce al di sopra della platea di asserviti e di angarioni. Tanti (non tutti) hanno capito i molteplici livelli di lettura dei primi due film di Fantozzi (il primo in particolare), e qui se ne ha davvero un esempio più che emblematico. Regia di alto livello, con inquadrature enfatiche degne di una scena di film di guerra d'antan girato a bordo di un sottomarino in preda al nemico. Una delle scene più commoventi ed esaltanti di tutto il cinema italiano.
Be in somma.. Ha chiuso a 51 a 49 con un Triplo filotto reale ritornato con pallino.. Cioé... Era l'unica soluzione prendere la vecchia e scappare!! 🤔 Non poteva fare altrimenti
Il servilismo ed il leccaculaggio non esiste solo nel ruolo dell'impiegato ma ahimè è presente in qualsiasi lavoro da dipendente,è pieno il mondo di gente viscida e senza palle purtroppo,tra l'altro se andiamo bene ad analizzare questi individui la maggior parte sono persone che manco sanno fare il proprio lavoro.
una delle rare occasioni dove poteva sfruttare l'incapacita di giocare a biliardo ( perche prima non sapeva giocare ) e salire di livello aziendale bello tranquillo e si e lasciato sfuggire pure quell'occasione ghiotta XD
11:25 si rifà sul povero Filini, insultandolo, che è l'unico vero amico che ha, perché non può ribellarsi al padrone: comico e triste allo stesso tempo...
In realtà la ribellione di Fantozzi è al suo apice e l'insulto a Filini è un ulteriore schiaffo in faccia al servilismo becero dei suoi colleghi. Non solo Fantozzi decide di giocare sul serio dimostrando la sua superiorità tecnica ma scimmiottando Cattelani rivolge l'appellativo coglionazzo ad un suo simile ergendosi anche solo per pochi secondi al di sopra di tutti i presenti nella stanza (con grande gioia di sua moglie Pina). Peccato che il moto di ribellione naufraghi tristemente quando Fantozzi decide di rapire la vecchia incapace di affrontare l'ira di Cattelani.. l'ennesima occasione persa dall'impiegato medio, che piuttosto di compiere fino in fondo la propria rivalsa, cede alle sue paure e delude se stesso e tutti i suoi simili
Ha dipinto un affresco immutato nel tempo. Oggi si potrebbe ambientare un Fantozzi in tutte le aziende medio grandi anche se penso che nel mondo delle agenzie interinali verrebbe meglio.