grazie! bel video come sempre. hai il link di una tavoletta lei decente? anni fa ne usavo una per un progetto ma non era molto uniforme e si vedevano i singoli led
Ottimo video ed ottimo contenuto, sono un neofita e non sapevo di questi frame di calibrazione, sto tentando da varie sere ad usare la funzione Live Stacking dell'asi air plus e dopo il primo frame non stacka più nulla, forse con i frame di calibrazione risolvo! Grazie ancora e continua così!
Argomento interessante, nel caso si volessero correggere solo i difetti presenti nel nostro treno ottico (nel caso di foto con tempi minimi di luna o pianeti), pare di aver capito che occorra fotografare i flate frame, da cui è possibile ricavare il valore di flat (un coefficiente) per ogni singolo pixel . La correzione pare avvenga dopo aver calcolato il rapporto tra il valore del pixel del light frame e il valore di questo "coefficiente di flat," può consigliare un software o App di piccole dimensioni che svolge esclusivamente questa operazione e che da informazioni per ogni pixel del valore di light frame , flat frame e Immagine correta ?
Mamma mia... Ottima spiegazione. Una domanda: mi puoi dire, per piacere, la cronologia dell'acquisizione dei frames? Cioè va bene: light-dark-bias-flat? Ultima domanda: sul canale trovo come si fa lo stacking di una foto del Deep con questi frames utilizzando deepskystacker e come si fanno i relativi master sempre utilizzando lo stesso programma? E un master frame è la somma dei vari frame? Grazie Marco.
Ciao Armando! Nel tutorial sulla via lattea mostro DSS e come mettere i vari frame di calibrazione. Lui poi fa tutto il resto, non devi preoccuparti dei master frame. :) L'ordine giusto è, per praticità: light (ovviamente :D), flat, dark, bias. Se usi una camera con controllo della temperatura i dark e i bias puoi farli sostanzialmente quando vuoi, anche a casa, in caso di reflex invece no, devi avere la stessa temperatura e quindi farli a fine serata!
Ottima spiegazione come sempre! Mi sono accorto della presenza di vignettatura sui miei light e la ritrovo anche sui flat, quindi dovrebbe eliminarsi. Approfondiresti il tema vignettatura? (Perchè si crea, cosa comporta, come evitarla)
Ciao Cristian e grazie! La vignettatura nasce dal fatto che il percorso della luce è influenzato dalla struttura del treno ottico che spesso determina il flusso massimo nelle regioni centrali del sensore e via via diminuisce verso i bordi. È un po' come quando guardi dallo spioncino della porta, i raggi convergono di più verso il centro offrendo un'immagine più luminosa (e spesso più nitida). ☺️ In presenza di grosse ostruzioni come un paraluce molto grande o di altro tipo, questo effetto aumenta di conseguenza. Questo è detto in termini semplici e che possano rientrare nella lunghezza di un commento youtube 😄
Ciao marco. Una domanda sui Flat. Se a fine sessione, inizio i Flat, ma nel frattempo poco prima ho fatto il Meridian flip, questi ovviamente risulterebbero capovolti rispetto ai light. Quindi, al momento della somma su PIXI, devo ruotare di 180° i Flat? O la cosa è irrilevante? Grazie mille come sempre
spiegazione molto fluida e dettagliata, una cosa però, quando scattavo con la reflex ero comunque costretto a fare i bias per eliminare quel fastidio banding orizzontale dovuto al rumore elettronico...
Ciao Nicola! Sì immagino tu abbia una Canon che presenta il classico banding orizzontale, che software usi per l'elaborazione? Pixinsight ha uno script ad hoc che puoi usare alla fine di tutto il processo di elaborazione :)
Ciao Marco! Ottima spegazione. Quando parli (5'10") dei flat con cmos e reflex spieghi che non è importante la temperatura ma, se non ho capito male, riferendoti ai CCd questo sembra essere importante. Ho sempre creduto che per un flat la temperatura non avesse nessuna importanza , neanche per un ccd. Mi puoi spiegare perchè nei ccd questa è da considerare? Grazie!!
Ciao Maurizio! Ci sono alcuni sensori anche CMOS che sono più sensibili alla temperatura anche per esposizioni molto corte, se ti interessa più in dettaglio guardati la puntata sul rapporto SNR - brevi vs lunghe esposizioni 😊
Altro ottimo video Marco! Ho rencentemente acquistato una asi294mc pro... e il meteo per ora mi ha permesso soltanto di montarla su un obiettivo e giocare a bilanciare la mia montatura. Tuttavia ho pensato che potrei sfruttare queste giornate per costruire una dark librari, visto che posso controllare la temperature del sensore da software. Ho chiesto questa cosa sul gruppo FB delle camere ASI, e la risposta è stato che tutto il mondo già lo fa. Che addirittura la gente le mette in frigorifero per raggiungere temperature più basse... vabbeh, sono arrivato tardi come al solito. Però non sono ancora del tutto convinto che sia tutto così semplice. Per questo ti chiedo cosa ne pensi. Un conto è raffreddare il sensore. Lo raffreddo a casa (23°) fino a 0° o lo raffreddo quando vado in montagna (5°) fino a zero, poco cambia a parte la potenza assorbita dal TEC. Tuttavia in montagna a 5° non è solo il sensore a raffreddarsi. Ma anche ADC, amplificatore, elettronica read-out; tutti componenti che possono introdurre rumore a varie temperature e che non possono essere termoregolati. Ora nessuno ha lo schematico dettagliato dell'interno di una asi294, per cui come possiamo essere sicuri che la termoregolazione del TEC sia sufficiente per costruire una dark library a casa che sia veramente utile per quando siamo sul campo alle più svariate temperature ? Che ne pensi ? P.S. volevo postare questa domanda su FB, ma nella tua pagina privata Astropills pare non sia possibile postare domande o quant'altro (non sono tanto uno smanettone di FB tra l'altro.. a volte troppo dispersivo).
Ciao Alvise! Io non mi porrei quel problema temperatura sulle altre componenti, il sensore è quello che è più affetto dalla componente termica. Quindi vai tranquillo di dark library come faccio anche io! :)
Ciao Marco. Aggiungo una cosa che ho scoperto usando la mia Canon M5. Fare i flat a iso bassi può comportare problemi nella calibrazione di light fatti a iso più alti. Ho indagato la faccenda e facendo accurati test e misurazioni (con pixinsight) ho riscontrato che nella Canon M5, i valori ISO a 100 e 200 hanno curve di risposta identiche tra loro ma nettamente differenti da quelle, pure identiche tra loro, che si misurano a iso 400, 800 e 1600. Questo rende impossibile la calibrazione, che i software fanno partendo dal preupposto che ci sia corrispondenza nella linearità della risposta. Non è così. Non ne caso della Canon M5, almeno. Giustissima la tua indicazione sul fatto che l'istogramma rappresentato sul display della reflex non corrisponda a quello reale - io ho l'impressione che la rappresentazione sulla reflex sia su base logaritmica e con la troncatura del valori più bassi e più alti. Ho rilevato differenze enormi - sempre sulla mia Canon M5. In pratica, un valore di luminosità (reale, lineare) pari al 45% del massimo, come consigliato per i flat, lo si raggiunge quando l'esposimetro (della mia M5) indica +2 stop.
Ciao Carlo, molto interessante questo fatto della M5, onestamente non ho mai verificato con la mia D750 e sarei curioso di sapere se c'è la stessa problematica con i flat. Premetto che gli unici ISO usati con la reflex in astrofotografia sono stati 800 e 1600 e non ho mai avuto problemi di calibrazione. Come dici tu le macchine fotografiche fanno uno stretch dell'immagine diverso, usando una funzione logaritmica, pertanto solo PixInsight ti dà la reale funzione di distribuzione del segnale. Grazie mille per questo spunto molto interessante!
Ciao Marco. Vorrei chiederti se posso fare i flat con il tablet appoggiato sul telescopio, naturalmente con una fotografia assolutamente bianca. Grazie
Ciao Marco, molti astrofotografi, che possiedono camere cmos raffreddate, fanno i " dark " a casa e non sul campo perchè dicono che possono riprodurre le condizioni ambientali di scatto in funzione del raffreddamento attuato. Io non ho capito bene come sia possibile. Se sto facendo una sessione astrofotografica con una temperatura ambientale di 10 gradi C ed il raffreddamento è impostato a - 10 gradi rispetto alla temperatura ambientale, significa che il sensore è raffreddato a zero gradi? Quando sono a casa devo riprodurre una temperatura ambientale di 10 gradi per avere dei dark ottimizzati con un raffreddamento del sensore di -10 gradi ? Grazie per una risposta.
Ciao Giuseppe! Con le camere raffreddate imposti la temperatura target alla quale vuoi portare il sensore e non il delta. Pertanto se dici -10, il sensore verrà raffreddato fino a raggiungere quella temperatura. Conviene farli a casa con calma a patto di poter raggiungere quella temperatura. Se ad esempio la notte ci sono 10 gradi e riesci a lavorare con la camera e -10, ma di giorno ce ne sono 20 e la camera fa fatica ad arrivare a -10, lì può essere un problema. Molti infatti mettono la camera in frigo 🤣 Non sto scherzando
Ciao, una cosa mi sfugge. Quando parli dei flat dici di usare la stessa apertura dei lights ma montando la reflex sul telescopio (quindi senza ottica) non ho alcun controllo sull'apertura (infatti la macchina mi da F ... lampeggiante.) Come si puo Grazie fare?
Ciao Giuseppe! Sì certo, non c'è bisogno che la camera sia attaccata al tele per i dark e bias, solo per i flat la cosa è di fondamentale importanza :)
Sì, puoi fare gli sky flat che sono il metodo naturale e classico di farli! Però alle 8 è già tardi, non deve esserci il sole, si fanno di solito all'aurora, prima che sorge il sole. Punta allo zenith, vuoi evitare gradienti assolutamente :) Spegni l'inseguimento, così in fase di somma il sigma clipping ti scarta eventuali stelle visibili!
Ciao! Domanda forse banale sulla libreria dark. Una volta acquisiti "n" scatti e ottenuti i master dark per un dato "tripletto" di valori (temperatura, iso, durata posa) ha senso conservare i singoli scatti e tenere solo i master?
Una domanda al volo per il discorso flat, io avrei una tavoletta led per copiatura, ma sfortunatamente non ce l'ho dietro con me in queste ferie, però ho un caricabatteria a luce solare, che da un lato ha anche la funzione torcia LED, praticamente un pannello che copre esattamente la lente. Essendo una torcia, potrebbe essere troppo forte o va bene lo stesso per fare i flat?
Ciao Tiziano! Le torce non sono proprio indicate più che altro per la configurazione delle luci led che hanno all'interno, come sono disposte. Non emanano luce uniforme come una tavoletta purtroppo!
@@AstroPills potrei però usarla combinata ad una maglia bianca o comunque un panno bianco di fronte alla lente? Perché di luce ne fa molta sebbene nasca come powerbank.
@@AstroPills Meglio allora non farli e provare senza? O farli e vedere cosa viene fuori, ed al massimo rifare lo stacking senza, se il risultato è pessimo?
Ciao Riccardo! No, quella funzione scatta un dark subito dopo il light e lo sottrae dal light stesso, ma va assolutamente disabilitata perché ti ruba tempo prezioso per i light e soprattutto i dark vanno acquisiti e trattati separatamente :)
@@AstroPills Volevo domandarti la stessa cosa della riduzione rumore automatica della reflex, ma vedo che anche altri hanno avuto lo stesso mio dubbio.
Ciao io sono un neofita alle Prime armi e avrei bisogno di qualche Consiglio mirato hai per caso Facebook così che mi possa spiegarti meglio quale il problema è parlarne assieme?
@@AstroPills allora partiamo dall inizio. Come attrezzature ho una nikon d53000 un adattatore per la makkina fotografica e due telescopi rifrattori ovviamente più i vari okulari . Sono cmq iscritto ad un gruppo su Facebook però aimè nn ho l'aiuto mirato al mio scopo, praticamente nn capisco perché non riesco a vedere nulla con il telescopio quando metto insieme i vari pezzi ossia Okulare adattatore e nikon tutti assieme collegati con il telescopio mentre se vado per fuoco diretto senza Okulare vedo chiaro l'oggetto che sto osservando spero di essere stato delucidante
No, anche con i CCD i tempi dei flat devono essere tali per cui l'intero range lineare del sensore sia coperto nel singolo frame. C'è una delle ultime puntate dove approfondisco questo argomento se ti interessa! :)