Tratto dal concerto unplugged registrato a Lugano per la televisione svizzera nel 1982, una delle canzoni più belle del grande Guccio. (L'audio è leggermente fuori sincrono, scusate)
grandissimo guccio,artista d'altri tempi che non si è mai venduto il culo per i soldi ed è rimasto sempre lui,sempre uguale..puro,genuino,straordinario poeta..come lui più nessuno
canzone stupenda, purtroppo poco conosciuta forse perché troppo lunga per gli standard attuali. Grande cantautore e grande LP (Radici) con tanti capolavori.
Che meravigliosa canzone,mi fa viaggiare nei luoghi magici e poetici della mia infanzia.Grazie all'amore mio che me l'ha fatta ascoltare Alessandro ti amoooooo.Grande Guccini :D
docidi mesi, dodici età diverse, dodici momenti carichi di emozioni, dodici icone di un poeta menestrello. Noin ci sono parole per dire che Guccini è un aplificatore di emozioni. Buon ascolto e meditate...con calma.
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana, l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana... Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità. Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze, lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse...
Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato Fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato Sono distese lungo la pianura bianche file di campi Son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza Lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza Nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo Porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana L'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore Come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera Il nuovo amore getti via l'antico nell'ombra della sera, nell'ombra della sera Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore Mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio In un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro Con le tue spighe doni all'uomo il pane, alle femmine l'oro, alle femmine l'oro O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone Riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore Mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età Dopo l'estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza Nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze Lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti Lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada Te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte Lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre Ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Già famoso all'epoca... e da diversi anni. Quarant'anni di carriera e decine di canzoni ormai parte -a pieno titolo- della letteratura italiana, non solo della musica. Chissà cosa pensa, uno come Guccini, quando va a letto, la sera, e pensa alla sua vita. Non mi pronuncio, ma credo abbia ben poco di cui rammaricarsi.
una delle piu belle canzoni deidicate alla natura.... un inno a chi ci nutre ci conforta ci ama la natura stessa che noi uomini di merda stiamo facendo di tutto per distruggerla......
non so se tutti hanno capito ottobre, la tua grande bellezza, nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza... grande guccio! eh bravo Cilormo ;)
@AresCEP Non credere, Ares: Guccini, dopotutto, è uno che vive della sua arte e l'ama profondamente; non credo rifiuterebbe un segno di apprezzamento ufficiale, se offerto con sincerità e rispetto (non tanto per adulazione).
Io invece adoro le immagini descrittive di ottobre. Lungo i miei monti come uccelli tristi fuggono nubi pazze, lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse... Tantopiù che, nonostante ci sia nato, ho sempre ritenuto che l'autunno fosse pieno solo di pioggia e di colori marci, questa strofa lo rivaluta decisamente...
In verità Guccini stesso spiega la poeticità del testo nel libro intervista scritto con Massimo Cotto ( Un altro giorno è andato, edizione Giunti) a pagina 80, ogni mese e ogni riferimento sono cenni a dei poeti nascondendo a volte il loro nome nel testo oppure citando passi stessi di poesie dei suoi preferiti poeti. Tra l'altro questa canzone fu massacrata dagli studenti rivoluzionari dell'epoca che la vissero come troppo "pascoliana" (cito la Zanzara, rivista must di allora).
Guarda, di sicuro so che Cenni e Folgore sono due poeti medievali da lui apprezzati, anche perchè entrambi avevano scritto una ballata sui 12 mesi. Aprile (crudele) e Cristo la Tigre sono citazioni di T.S. Eliot (nel primo caso Eliot cita a sua volta Cantembury Tales, nel secondo cita John Donne), poi Guccini stesso dice di dover molto alle poesie contadine come si vede nelle formelle del duomo di Modena. Questo è quello che è scritto nerl libro quantomeno, detto dirattemente da Guccini.
Scherzando-scherzando, questo signore è sulla cresta dell'onda da QUARANT'anni. Neppure Mina può dire altrettanto. Magari mi sbaglio, ma la voce di Wikipedia non cita nemmeno uno straccio d'onorificenza. Possibile che l'Italia, per quanto rappresentata scandalosamente dai suoi politici, non riconosca i meriti culturali di questo cantautore-poeta?
Io amo vecchioni, manfredi, de andrè, de gregori ... (a parte il de gregori da calypsos in poi, che è uno scandalo...), ma guccini a parte rari casi trovo che sia davvero solo un simpatico rompiballe avvinazzato. . . ;)
beh io credo che non ci siano metri per definire poesia. ma se ti trasmette emozioni, allora si e poesia...io riconosco tre poeti e poeta de andre e poeata charles monroe schulz e poeta guccini
@caravaggio1959 Certamente son tutti eccezionali, ma Gaber, Faber e il Guccio rispetto a tutti quelli citati mi colmano il cuore di gioia (pur essendo grandissimi anche tutti gli altri). Tra i cantautori "moderni" credo che: Capa, Vinicio Capossela, i Baustelle e i 99 Posse (pur essendo di un genere totalmente diverso da quello del Guccio) siano tra i migliori. Per la musica (ma non tutta), la cucina e l'arte italiana credo che ogni abitante del "Bel Paese" debba essere fiero di farne parte.
@jessevanwinden si, e soprattutto e'capace di suonare qualsiasi cosa,pur avendo una chiara predilezione per il jazz, e quasi tutti gli strumenti. personaggio piuttosto "esaurito", ma geniale come pochi..
@xMeNgMaDTv no, non sprecherò il mio tempo a pensare degli insulti da urlarti contro.... 1) se non ti piace "quel ciccione obeso" perché mai se passato di qui? 2) se pensi di avere recato un'offesa a "quel ciccione obeso" ti sbagli di grosso..... hai solo dimostrato la tua completa ignoranza. Inutile scervellarsi nei più disparati insulti da scagliarti contro, se un ignorante e con questo commento l'hai dimostrato nulla è peggiore dell'ignoranza, crogiolatici pure dentro se ti da piacere
ciò che ignoro sono gli stronzi e le cagate, quello è un mondo che davvero ci tengo ad ignorare. ma ciascuno ha il suo habitat, tutti hanno diritto a vivere ^^ tu non parlare di poesia se non sai cosa sia... perchè trattasi di qualcosa di diverso e più duraturo della cacca che mangi per colazione come fosse un buondì motta pucciato nel latte... e avresti dovuto scrivere questa "è" poesia, ignorantello... :p scrivi meno sms, e mangia meno pupù.....
@ildiodellamusica non prenderti troppi meriti con inutili giustificazioni. Se pensi di essere tanto superiore ti invito a non scrivere i tuoi commenti a video "di basso livello" come questo. Per tutte le persone normali, il "di basso livello" è ironico :D
