LA POLVERIERA DEL LIBRO CELIBE
Video diretto, girato ed editato da Leonardo Baldini (2017) ritrae una visione intimista di un processo di cambiamento. Le riprese sono state girate durante i lavori di cantiere del progetto di rigenerazione urbana che ha investito la ex-polveriera di Reggio Emilia per conto di La Polveriera s.c.r.l. su progetto di CAIRE Consorzio con Marcel Mauer.
Il percorso soggettivo dell'autore viene guidato dalla musica del Libro Celibe, progettato da Giorgio Battistelli nel 1976 e realizzato da Giuseppe Bussi per l'interpretazione di Simone Beneventi, libro presentato al pubblico insieme al video dal 12 al 15 ottobre 2017 in occasione della terza edizione di FARE LIBRI 5 - Il Festival del Libro d'artista a Reggio Emilia, versione italiana del "Festival del libro de artista e della piccola edizione" dell'Associazione ILDE.
Giorgio Battistelli Il libro celibe (1976)
per un esecutore (movimenti di fogli sonori e non)
Nel 1976 Giorgio Battistelli era poco più che un ragazzo agli inizi della sua carriera di compositore. Lo affascinavano l’alchimia, la psicologia e le macchine celibi di Marchel Duchamp. Ispirato al geniale avanguardista francese, al concetto di un’opera capace di vivere in piena autonomia, liberata dal vincolo matrimoniale con l’interprete, Battistelli inventa un libro che é partitura tridimensionale, che si rende performance nel semplice, connaturato gesto dello sfogliare. Questa azione, infatti, rende performative l’una dopo l’altra le pagine sonore del “libro celibe”, costruite dal compositore con carta, cartone, pelle, metallo, legno. Una partitura-libro che non necessita di esecuzione ma che puó diventarlo, che é già musica nella stessa materia di cui è fatta, racconto sonoro svincolato dall’appuntamento con la risonanza. Una partitura-opera d’arte creata da Battistelli con sguardo surreale e orecchio patafisico in quattro copie: due esemplari sono stati venduti a collezionisti europei, due sono rimasti all’autore. Perché “Il libro celibe” é tale in quanto opera visiva che muta in opera musicale, se stimolata dall’interprete. Manipolando, strappando, appallottolando, sfregando, grattando in infinite modalità di tocco, tutte minuziosamente previste nella partitura-racconto tracciata dall’autore, ecco che la lettura del libro diviene drammaturgia di suoni, racchiusa in questa silenziosa scatola sonora, evocata dalle mani in azione sulle pagine, che esaltano la specifica essenza di ciascuna, sino al gioco di prestigio dell’illusione finale: da quelle stesse dita la musica poi svanisce, sparisce sottile soffiata via poco a poco, per tornare al tutto muto dell’opera in quanto tale.
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In 1976 Giorgio Battistelli was little more than a boy at the beginning of his career as a composer. He was fascinated by alchemy, psychology, and the celibate machines of Marchel Duchamp. Inspired by the brilliant French avant-gardist, by the concept of a work capable of living in full autonomy, freed from the bond of marriage to the performer, Battistelli invented a book that is a three-dimensional score, which is rendered performance in the simple, inherent gesture of leafing through it. This action, in fact, makes performative one after another the sound pages of the "bachelor book," constructed by the composer from paper, cardboard, leather, metal, wood. A score-book that does not need to be performed but can become so, that is already music in the very material of which it is made, a sonic tale freed from the appointment with resonance. A score-work of art created by Battistelli with surreal gaze and pataphysical ear in four copies: two copies were sold to European collectors, two remained with the author. Because "The Celibate Book" is such as a visual work that mutates into a musical work when stimulated by the performer. Manipulating, tearing, crumpling, rubbing, scratching in infinite modes of touch, all meticulously provided for in the score-narrative drawn by the author, here is that the reading of the book becomes a dramaturgy of sounds, enclosed in this silent sound box, evoked by the hands in action on the pages, enhancing the specific essence of each, until the sleight of hand of the final illusion: from those same fingers the music then fades, disappears subtly blown away bit by bit, to return to the silent whole of the work as such.
17 сен 2024
