Nell'80 lavoravo in radio,feci in tempo a metterlo in onda un paio di volte prima di vedere i carabinieri portare via il disco.Pero' ebbi il tempo di fare un paio di nastri che ho ancora.Grande Signor G,ci manchi......
in che zona dello stivale ti trovavi quando venivano nel toglierti il disco?nn so nel 80,ma negli anni 90,so che era vietato metterlo in radio,e a roma cera sempre un unica radio,che lo metteva fregandosene di tutto
@@corsaroroma490 Emilia Romagna,il disco è uscito se non ricordo male nei primi mesi del 1980 in formato 12 pollici registrato solo da un lato,copertina completamente nera con solo il nome e il titolo e nulla piu',arrivarono le forze dell'ordine perchè uno dei nostri collaboratori si azzardo' a mandarlo in onda,e chi lo conosce sa che prendeva di mira i potenti di allora e ci andava giu' pesante con Moro.Come dici tu nel decennio successivo vigeva ancora il divieto di trasmetterlo e se devo dir la verita' a parte in rete anche dopo e tutt'oggi non l'ho mai piu'sentito.
@@micuzzu67 E' vero,sai le visite del furgone della polizia postale,(all'epoca si chiamava escoradio) che tiravano su la loro bella antennina direzioalee e vedevano sull'oscilloscopio quanto sbandavi di frequenza e quante armoniche spurie buttavi fuori abbiamo avuto?Poi con un trasmettitore da 1Kw che per quell'epoca era come avere una F40 Ferrari,una settimana si' e l'altra pure arrivavano,si piazzavano nella piazza del paese e ti facevano le.....radiografie.Comunque avevano un gran bel furgone super attrezzato,ho avuto l'onore di salirci per vedere come andavamo.Per forrtuna mai preso multe.Bei tempi!
@@mauriziozeccara643 eheh! i mezzi di comunicazione sono sempre stati sotto controllo, poi è arrivata Internet e abbiamo fatto la fine che vediamo (fake-news, bufale, complottisti, ...), non so che è peggio
Anno 2022, ascolto questa canzone dopo tanto tempo dall'ultima volta, all'alba dei miei prossimi 62 anni, e penso che Gaber sia stato davvero una spanna sopra tanti, per non dire tutti
Non c'è nemmeno da fare un paragone con quella monnezza di adesso chiamata rap o trap. Questi di adesso sono solo pseudo rivoluzionari con tutti gli agi e vizi.
Ero in teatro quando la presentò! L'unica volta in vita mia in cui ho visto il pubblico gelato da quello che sentiva! Solo Lui poteva cantare queste cose, solo Lui aveva il coraggio di dirle in pubblico! Ci manchi, grande Giorgio!
In uno dei dischi di teatro-canzone dal vivo, non ricordo quale, ad un certo punto, in mezzo a una canzone, dice "Gli uomini si sono sempre occupati del potere sulle cose...", e si sente il pubblico fare voci di apprezzamento, si distinguono parecchie voci femminili. Poi, dopo una brevissima pausa: "Le donne, di quello sulle persone". Silenzio in sala.
Provo invidia solo per chi ha avuto la possibilità di vedere gocce di splendore che io purtroppo mi sono perso: un pezzo di teatro, un concerto, una notte speciale... Gaber
La prima volta che ho ascoltato il disco,appena arrivato sono rimasto...gelato,e ho capito subito che mandarlo in onda era mettersi nei guai,infatti come ho gia' raccontato....disco sequestrato.
@@concettatasca8612 Ma vedi,Rino non attaccava direttamente e muso duro,senza peli sulla lingua i politici come faceva Gaber,era piu' ironico.Gaber ci andava giu' pesante,sul disco c'è un'attacco furibondo verso Moro, che era stato ucciso se non ricordo male tre anni prima, che ti lascia di ghiaccio,e a quell'epoca ci voleva del coraggio,e Gaber lo ha avuto.
Ringraziamo Gaber per averci lasciato questo "monumento" musicale, fatto di rabbia, costernazione, sale, lacrime e sangue. 14 minuti di parole sbattute in faccia ad un Paese ipocrita e imbelle. Un Gaber che qualcuno non si aspettava così brutale e sublime. Il signor G ci ha lasciato troppo presto..
@@mauriziozeccara643 penso che Battiato abbia preso unnpo' spunti musicale di questo brano per la sua shock in my town...me la ricorda molto. Grandi amici, Gaber fu il suo primo produttore
Le sue parole su giornalisti, politici, buonismo ipocrita, conformismo etc....sono attuali e profetiche. La sua arte e la sua musica erano delle analisi spietate ma realistiche sull'uomo, sulla società. E oggi valgono ancora più di allora....
E nessuno si aspettava che Gaber avesse due palle grosse così come dimostrò ideando e cantando una canzone lunghissima e di una violenza e di una chiarezza mai ascoltata.
Ringrazio, mia madre, per avermi sempre fatto ascoltare grandi ARTISTI. Ho 19 anni e sono davvero pochi coloro che ascoltano, musicisti grandi e immortali, tra i miei coetanei, come il grande Gaber!
Hai pefettamente ragione anche se pur molto discutibili i politici di allora erano dei "professionisti della politica",adesso siamo in mano a dei "dilettanti allo sbaraglio",roba da Corrida di Corrado.Peccato che le loro.....performance si abbattono negativamente su tuitti noi.
@@mauriziozeccara643 Dici bene, però non dimentichiamoci che l'Italia, si è sostenuta con chi ha lavorato sodo e ha pagato e tutt'ora paga per tutti, e non con i parassiti, politici in primis. La maggior parte di essi, non pensa al bene del Paese ma alla loro carriera e al proprio conto in banca.
Ricordo una sua intervista pubblicata dall'espresso in quegli anni, quando la canzone usci dopo molteplici lotte con la censura. Giorgio disse che l'aveva scritta in un momento di particolare isolamento, lui parlava di solitudine. Diceva che quando ti senti solo, non appoggiato da nessuno, allora esplodi con maggiore violenza. La canzone infatti lascia trasparire una sostanziale disperazione. E' una canzone stupenda dove lui si mette a nudo con grande amore e grande coraggio. Quanto ci manca....
Grande, immenso Gaber! Ho quasi tutti i suoi dischi, ma questa non la conoscevo. Se lui l'ha scritta,come ha dichiarato,in un momento di grande sconforto, di isolamento, devo dire che si sente. Si sente, Giorgio, e mi dispiace! Ci manchi tantissimo!
Bene , allora devo scrivere anch'io una canzone, perché mai come in questo momento, mi sento di appartenere all' 1% delle persone...siamo eremiti nel aver capito il GRANDE INGANNO
Ho ascoltato questa canzone per la prima volta questa sera . Sono esterrefatta è incredibilmente attuale ancora oggi . Carissimo Gaber quanto ci manchi ma soprattutto quanto ci mancano le tue canzoni . Unico e incredibilmente sempre attuale anche fra 20 anni . Condivido ogni singola parola . GRAZIE GIORGIO GABER
@@barbaradethierry7171 Io, 65 anni, certe situazioni le ho vissute in prima persona. Mi permetto di consigliarti un altro capolavoro meno potente ma ugualmente attuale e profondo, si chiama " Benvenuto il luogo dove "
Uomo illuminato, mandato in questo mondo per illuminare le menti della gente. Oggi sarebbe oscurato più che nel passato. Oggi la sincerità, il coraggio,etica , morale, onesta, libertà. Tutto questo oggi è un reato. Giorgio non è morto è vivo più che mai.
concordo. ma ricordo benissimo quando usci fu accolta dalla persone dai partiti dai media da un fronte unito d'imbecilli dove il più sano aveva la rogna
@@maurapusceddu9712 grande Gaber primo produttore e grande amico di Franco Battiato che penso abbia preso spunto da questo brano musicale per la sua shock in my town..me la ricorda un po' musicalmente...
Ma quale dell' '80 questa canzone...era attuale prima di nascere...è nata attuale, vive attuale e non morirà mai, resterà sempre attuale...Io se fossi Dio, di quel Dio che ho bisogno come di un miraggio c' avrei il coraggio di dire che al mondo ci vorrebbero più Giorgio Gaber...grazie Gaber...
Ammiro e pensavo di conoscere Gaber mi sbagliavo, oggi 11.9.2921 ho ascoltato per la prima volta questo brano mi inchino alla grandezza di questo Artista.
@@elisirambrosia5847 Presa singolarmente, questa rimane forse la più grande canzone italiana di sempre. È normale che se dobbiamo giudicare in termini di album i CCCP sono tra i migliori.
Ascoltando questo brano, mi rendo conto, di non essere poi così fuori posto, quel disagio che spesso ti assale, quella sensazione di smarrimento, di non essere conforme alle aspettative della società. Grazie Sig. G. 💜
È indubbio che questo capolavoro andrebbe aggiornato perché il marciume in ogni campo si è moltiplicato all'ennesima potenza! Dai Signor G che sei nel regno di Dio mandaci la seconda facciata!!!
@@maurizioborsetti6480 Sì la conosco ma il mio pensiero alludeva al post "94 ovvero al ventennio del caimano ed al conseguente funerale della politica. Ventennio che ha visto la discesa in campo della Ombretta, che credo, oltre al disgusto, abbia procurato anche qualche turbamento al nostro amato Signor G!!
@@ugomastroianni7473 stai ancora a pensare al caimano?... pensa piuttosto ai 5 stelle, alla transizione del pd dai lavoratori al trans gender fluid e al trans umanesimo, alla costituzione annullata, alla dittatura sanitaria, i tso imposti, i coprifuochi... il caimano 😱...sembrano un paradiso quei tempi a confronto
Una curiosita: "La guerra di Piero" di De Andrè e "Com'è bella la città" di Gaber sono gli unici esempi di testi di canzoni d'autore riportati da un'antologia letteraria adottata nelle scuole superiori. In un'intervista in TV, però, Gaber prese le distanze dall'iniziativa: "Mi fa ridere l'idea di far studiare un testo di canzone come fosse una poesia, non ha senso scorporarlo dalla musica, soprattutto nel caso della canzone in questione".
Grande. Lo ascoltavo da ragazzina, ma certo non capivo molto,anche se.... Si è più coraggiosi più incoscienti e più grandi da piccoli, che da "grandi coglioni/e.grande gaber. Non riposare in pace, ma guerra ovunque tu sia.
@@simonecatellani77 esatto,proprio così,è troppo scomoda perché critica molte categorie di persone ma ha ragione da vendere,il signor G. Ho 48 anni e non ho mai capito perché in radio,sia oggi che in passato,non mettevano quasi mai canzoni di Gaber.Posso capire questa,che può sembrare pesante,anche se a me piace moltissimo,ma tutte le altre?..La radio,anzi,le radio italiane fanno veramente schifo,per questo non ascolto mai la radio,solo porcate commerciale e orrende che più brutte non si può.Poi oggi,con questa trap,che chiamarla musica è offendere la musica,siamo finiti veramente nel baratro...e il futuro non mi lascia ben sperare.
Etwas vom Besten was ein italienischer cantautore hervorgebracht hat. Ehrlich, authentisch und politisch in Ordnung. Solche mutige Personen fehlen heute.
Canzone di una potenza sconvolgente, ancora oggi, nel 2021. E la versione live è ancora meglio. Confesso di non essere d'accordo con tutto quello che dice il testo, ma questo è un dettaglio. Se la libertà è partecipazione, allora Gaber ha partecipato dicendo il suo, offrendoci la sua visione e la sua esperienza. La cosa importante è questa.
@@simonettaviel2544 Su Moro ci sono due aspetti da distinguere. Se parliamo di bilancio politico non sono d'accordo con la condanna senza appello di Gaber; la storia si è incaricata di dimostrare che quel che è venuto dopo era molto peggio. Nella rivendicazione di poter esternare la massima coerenza ed evitare di santificare l'azione politica di un uomo con il quale si dissentiva sono invece pienamente d'accordo. Se non la condivideva prima, non si vede perchè avrebbe dovuto condividerla dopo. Siamo sulla linea di "libertà è partecipazione". Ognuno apporta il proprio contributo, che non può essere mai verità assoluta, ma nello stesso momento della declinazione pubblica è esso stesso affermazione della libertà. La canzone poi è eccessiva in diversi punti, ma è chiaramente (e giustamente) provocatoria. Comunque sia, adoro questo pezzo.
@@finepix64 Per quel che ne so io , Moro era " un Buono uxxiso dagli Ameri cani" 🤔, poi .. se lo si vuole catalogare come un" Berlusca" (è stato eliminato , politicamente parlando,solo perché intralciava i voleri del Deep State) non lo so. L'Italia è in seticcemia , sarà dura sopravvivere . Non lo so se risorgeremo dal marciume dilagante. Buona fortuna🍀🐞
@@finepix64 È la superstizione per cui quando uno crepa non può essere criticato, tipo Marchionne, o Vanzina, capo del cinema del degrado italiano ecc.
Si parla di strategia della tensione, di stragi di stato, di repressione dove la democrazia cristiana e i suoi esponenti sapevano bene il ruolo dei servizi e dei neofascisti. Si parla di "vent'anni di cancrena italiana" non di un pensiero politico diverso. Perché sennò non ci capiamo...
un genio che purtroppo non c'è più , ha provato ha cambiare il mondo e a far capire in che direzione andasse il mondo ma ancora oggi non abbiamo capito niente , ci sputiamo addosso GABER sei un genio un mito
Un Uomo come Giorgio Gaber ti fa venire il sospetto che ...forse è stato una reincarnazione di Dio. Sicuramente per il coraggio e le verità affermate . Ci manchi tanto, Signor G. Riposa in pace. ☮️
Avevo 17 anni quando venne pubblicato questo disco; ero giovane ma già da qualche anno ascoltavo Gaber che andavo a vedere al Teatro Lirico di Milano tutte le volte che potevo. Non so come ne venni a conoscenza - forse lo sentii alla radio o magari grazie a un passa parola - comunque corsi a comprarlo. Ancora oggi lo conservo gelosamente con la sua busta in cartone nero e l'unica facciata incisa (anche se non possiedo più uno stereo per ascoltarlo.....). Ci si sentiva un po' carbonari a possederlo. La sua attualità non mi stupisce affatto visto che l'umanità è sempre la stessa e gli italiani pure.
Testo completo - Chiaro che ho fatto copia incolla, adoro Gaber ma non metto il testo perche' mi sento superiore, semplice condivisione per chi apprezza. Io se fossi Dio e io potrei anche esserlo sennò non vedo chi. Io se fossi Dio non mi farei fregare dai modi furbetti della gente non sarei mica un dilettante sarei sempre presente. Sarei davvero in ogni luogo a spiare o meglio ancora a criticare appunto cosa fa la gente. Per esempio il piccolo borghese com'è noioso non commette mai peccati grossi non è mai intensamente peccaminoso. Del resto, poverino, è troppo misero e meschino e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda. Per questo io se fossi Dio preferirei il secolo passato se fossi Dio rimpiangerei il furore antico dove si odiava e poi si amava e si ammazzava il nemico. Ma io non sono ancora nel regno dei cieli sono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi Dio non sarei così coglione a credere solo ai palpiti del cuore o solo agli alambicchi della ragione. Io se fossi Dio sarei sicuramente molto intero e molto distaccato come dovreste essere voi. Io se fossi Dio non sarei mica stato a risparmiare avrei fatto un uomo migliore. Sì, vabbe', lo ammetto non mi è venuto tanto bene ed è per questo, per predicare il giusto che io ogni tanto mando giù qualcuno ma poi alla gente piace interpretare e fa ancora più casino. Io se fossi Dio non avrei fatto gli errori di mio figlio e sull'amore e sulla carità mi sarei spiegato un po' meglio. Infatti non è mica normale che un comune mortale per le cazzate tipo compassione e fame in India c'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna che viene da dire “Ma dopo come fa a essere così carogna?” Io se fossi Dio non sarei ridotto come voi e se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante. Purtroppo l'occasione di morire simpaticamente non capita sempre e anche l'avventuriero più spinto muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto. Io se fossi Dio farei quello che voglio non sarei certo permissivo bastonerei mio figlio sarei severo e giusto stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto e se potessi anche gli africanisti e l'Asia e poi gli americani e i russi bastonerei la militanza come la misticanza e prenderei a schiaffi i volteriani, i ladri gli stupidi e i bigotti perché Dio è violento! E gli schiaffi di Dio appiccicano al muro tutti. Ma io non sono ancora nel regno dei cieli sono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Finora abbiamo scherzato. Ma va a finire che uno prima o poi ci piglia gusto e con la scusa di Dio tira fuori tutto quello che gli sembra giusto. E a te ragazza che mi dici che non è vero che il piccolo borghese è solo un po' coglione che quell'uomo è proprio un delinquente un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia e che ha tentato pure di violentare sua figlia. Io come Dio inventato come Dio fittizio prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico: speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo, cara figlia. Così per i giornali diventa un bravo padre di famiglia. Io se fossi Dio maledirei davvero i giornalisti e specialmente tutti che certamente non sono brave persone e dove cogli, cogli sempre bene. Compagni giornalisti avete troppa sete e non sapete approfittare delle libertà che avete avete ancora la libertà di pensare ma quello non lo fate e in cambio pretendete la libertà di scrivere e di fotografare. Immagini geniali e interessanti di presidenti solidali e di mamme piangenti. E in questa Italia piena di sgomento come siete coraggiosi, voi che vi buttate senza tremare un momento. Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti e si direbbe proprio compiaciuti. Voi vi buttate sul disastro umano col gusto della lacrima in primo piano. Sì, vabbe', lo ammetto la scomparsa dei fogli e della stampa sarebbe forse una follia ma io se fossi Dio di fronte a tanta deficienza non avrei certo la superstizione della democrazia. Ma io non sono ancora del regno dei cieli sono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi Dio naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente nel regno dei cieli non vorrei ministri né gente di partito tra le palle perché la politica è schifosa e fa male alla pelle. E tutti quelli che fanno questo gioco che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso come la lebbra e il tifo e tutti quelli che fanno questo gioco c'hanno certe facce che a vederle fanno schifo che sian untuosi democristiani o grigi compagni del Pci. Son nati proprio brutti o perlomeno tutti finiscono così. Io se fossi Dio dall'alto del mio trono vedrei che la politica è un mestiere come un altro e vorrei dire, mi pare Platone che il politico è sempre meno filosofo e sempre più coglione. È un uomo a tutto tondo che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo che scivola sulle parole anche quando non sembra o non lo vuole. Compagno radicale la parola compagno non so chi te l'ha data ma in fondo ti sta bene tanto ormai è squalificata compagno radicale cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino ti muovi proprio bene in questo gran casino e mentre da una parte si spara un po' a casaccio dall'altra si riempiono le galere di gente che non c'entra un cazzo. Compagno radicale tu occupati pure di diritti civili e di idiozia che fa democrazia e preparaci pure un altro referendum questa volta per sapere dov'è che i cani devono pisciare. Compagni socialisti ma sì, anche voi insinuanti, astuti e tondi compagni socialisti con le vostre spensierate alleanze di destra, di sinistra, di centro coi vostri uomini aggiornati nuovi di fuori e vecchi di dentro compagni socialisti, fatevi avanti che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti fatevi avanti col mito del progresso e con la vostra schifosa ambiguità ringraziate la dilagante imbecillità. Ma io non sono ancora nel regno dei cieli sono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi Dio non avrei proprio più pazienza inventerei di nuovo una morale e farei suonare le trombe per il Giudizio universale. Voi mi direte: perché è così parziale il mio personalissimo Giudizio universale? Perché non suonano le mie trombe per gli attentati, i rapimenti i giovani drogati e per le bombe. Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia. Io come Dio, non è che non ne ho voglia io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili o addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili ma come uomo come sono e fui ho parlato di noi, comuni mortali quegli altri non li capisco mi spavento, non mi sembrano uguali. Di loro posso dire solamente che dalle masse sono riusciti ad ottenere lo stupido pietismo per il carabiniere di loro posso dire solamente che mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente. Io come uomo posso dire solo ciò che sento cioè solo l'immagine del grande smarrimento. Però se fossi Dio sarei anche invulnerabile e perfetto allora non avrei paura affatto così potrei gridare, e griderei senza ritegno che è una porcheria che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia. Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili: di noi posso parlare perché so chi siamo e forse facciamo più schifo che spavento di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento. Ma io se fossi Dio non mi farei fregare da questo sgomento e nei confronti dei politicanti sarei severo come all'inizio perché a Dio i martiri non gli hanno fatto mai cambiar giudizio. E se al mio Dio che ancora si accalora gli fa rabbia chi spara gli fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque se gli ha sparato un brigatista diventa l'unico statista. Io se fossi Dio quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana è il responsabile maggiore di vent'anni di cancrena italiana. Io se fossi Dio un Dio incosciente, enormemente saggio c'avrei anche il coraggio di andare dritto in galera ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora quella faccia che era. Ma in fondo tutto questo è stupido perché logicamente io se fossi Dio la Terra la vedrei piuttosto da lontano e forse non ce la farei ad accalorarmi in questo scontro quotidiano. Io se fossi Dio non mi interesserei di odio e di vendetta e neanche di perdono perché la lontananza è l'unica vendetta è l'unico perdono. E allora va a finire che se fossi Dio io mi ritirerei in campagna come ho fatto io.
Lui era libero. Chi deve fregiarsi di un etichetta per sentirsi qualcosa, è un pezzente. Lui era un uomo. Lui era Io, non dio. Pensare con la propria testa, non farsi piegare dagli stereotipi, fa passare da "matti" e da bastian contrari. Io sono abituato ad esserlo. E si che non sono certo il modello di uomo libero. Ma dico ciò che penso. Sempre...se ne vale la pena.
Una canzone che mette con il deretano scoperto, anche chi (eventualmente) portasse la cintura di castità moderna! Gaber è Accademia, non solo teatro canzone
Sono in possesso di una copia originale comprata nel lontano 1986 presso la festa dell'Unità per 5000 lire. Un Ep inciso solo da un lato. Immenso Gaber!
Semplicemente stupendo!! Un politico qualunque se sparato da un brigatista diventa un grande statista…. Innominabile verità che si potrebbe tranquillamente traslare al giorno d oggi
Sono del 62 ma e' la prima volta che ascolto questa canzone....non ho parole....penso che mancano due settimane alle prossime elezioni....ed é più che mai attuale....e penso che mi ritirero' in campagna
Geniale, sono passati 32 anni da quando ha scritto queste parole, eppure denuncia le cose di oggi. Sono passati 32 anni ma non sembra sia passato neanche un secondo. Mi sa che ci siamo presi un po indietro...
La prima volta che l'ascolto , complimenti perché sara' sempre attuale, siamo nel 2021 . SEMPRE PEGGIO I GOVERNI . Ma dobbiamo essere liberi, vivi, e positivi.
questo pezzo e' da insegnare a scuola , a prescindere dalle idee che posson esser condivise o meno, un capolavoro di pensieri e parole, musica ed interpretazione , grande!!! Grazie Signor Gaber ...
Cazzate. Per entrare in un monologo del genere ed intravederne ed apprezzarne la direzione e il metodo ci vogliono come minimo una trentina d’anni di esperienza alle spalle. E parecchia cultura.
canzone di una potenza enorme! gaber è uno dei pochi che ha sempre avuto le palle di dire quello che pensava..e questa ne è la dimostrazione! verissima e meravigliosa..
Testo di potenza e violenza inaudite. Per molti versi, rispecchia in pieno la mia visione del mondo. L'incomprensione, la solitudine, forse la maledizione ( e la presunzione) di sentire certe cose con chiarezza, non possono che portare all'isolamento.
Mica è una 'visione del mondo' (Weltanschauung), ma una semplice canzone di critica sociopolitica. Andare a vivere in campagna e essere contro la politica parlamentare non mi pare una visione del mondo, ma una cosa neanche tanto rara. Poi capisco che in quest'epoca d'ignoranza basti sentire i cantautori per farsi un'idea della realtà, ma vabbè. A me la canzonetta poi sta molto simpatica comunque.
Intelligenza soprannaturale, sentimenti feroci, parole taglienti... Come lame affilatissime.. . Riflettere, riflettere, riflettere sulle sue parole, lasciarle entrare nelle nostre ciscienze
Sicuramente Gaber,appartiene a quella fascia di musicisti evergreen.I suoi messaggi sono attuali e coinvolgenti.La genialità di questo grande cantautore ha contribuito alla crescita di altri cantanti.Grazie Gaber!!
Rispettando tutte le opinioni espresse dopo l'ascolto di questa canzone credo che Gaber abbia raggiunto il suo risultato : stimolare pensieri e parole della gente. Poi l'agire di conseguenza è solo a discrezione di ognuno di noi. Non esiste una verità assoluta . Buona vita a tutti .