Per essere un pochino più rispettosi, li chiamerei nativi americani e non indiani d’America.e poi non mi sentirei di liquidare il più grande genocidio di massa della storia dell’umanità in maniera così sbrigativa.le colonie statunitensi hanno letteralmente fatto a pezzi centinaia di migliaia di nativi il nome di valori e interessi spregevoli. Molti infatti parlano delle riserve che gli americani hanno concesso ai nativi come una forma di risarcimento Frutto di un gigantesco senso di colpa. In ogni caso, il lavoro che sta svolgendo su questo canale è encomiabile, continuerò entusiasticamente a seguirlo.
Mi permetto di consigliare due bellissimi romanzi di Valerio Evangelisti: "il collare di fuoco" e "il collare spezzato", ambientati in Messico durante la guerra per l'indipendenza e contro gli Stati Uniti