Going196mph without cognition? 

Ciao Edo, mi chiamo Carlo Carminati ci siamo visti sui campi gara, e sono ahimè uno dei tre piloti coinvolti nell'incidente di domenica scorsa. Io non sono un professionista come te ma un po di esperienza ce l'ho dato che frequento le piste da oltre 20 anni, e da tempo con i colleghi ci domandiamo - dopo aver perso amici e colleghi - perché non cambia nulla? È evidente che le cose non son più come una volta, quando il pilota dava del lei alla pista e alla moto,, le persone oggi sono spregiudicate e si buttano in quello che non conoscono senza consapevolezza e nessuno li ferma... Io ho pagato le conseguenze di questo tipo di comportamento leggero, perché se il pilota che ha rotto si fosse fermato non saremmo qui a parlarne, e invece ho trovato un ostacolo in piena traiettoria a full gas sul rettilineo del mugello a 292 kmh. Risultato sono vivo per grazia divina con diverse fratture e purtroppo la possibilità di proseguire col nostro amato sport inevitabilmente compromessa. Condivido tutto ciò che hai proposto, aggiungo solo che istituirei anche una licenza x i team, perché motori che fumano per tutto il weekend non sono ammissibili. Grazie x il tuo contributo, che spero gli enti preposti stavolta prendano seriamente iin considerazione

We're working to be back with English subs. In the next days this video will be available with subs. Sorry 🙏

Condivido. Soprattutto il discorso dell’accesso a certi tipi di gare senza esperienza (ranking), affollamento della griglia e warm up

Ciao Edo, non so se ti ricordi io ti conosco e ci incrociavamo in pista ancora da quando correvi contro Stevis Bressan che conoscevo perché preparava la moto nella mia stessa officina. Sono perfettamente d'accordo con te su tutto nonostante abbia fatto il percorso totalmente opposto al tuo cioè essere un amatore che ha iniziato tardi e poi anche smesso presto di correre garette amatoriali e già 10 anni fa si vedevano e mi facevano incazzare questi 40/50enni con la tuta replica motogp in pista girare con milloni da 200 cavalli senza aver fatto nessuna gavetta, senza nemmeno anche la semplice esperienza di capire la propria moto semplicemente perché tu ti eri trovato a smontarla e rimontarla dopo una caduta, piuttosto che partivi dalle piccole cilindrate minori come era capitato di fare a me. Gente che nei pareggiamenti rischiava di tirarti giù ad ogni curva, perché piantati in curva quando tu col 600 guidavi come un indiavolato e loro poi aprivano sul rettilineo dandoti 30 metri, che rischiavano ti tirarmi giu in staccata per chiusure di anteriori perché io staccavo profondissimo, e che dopo 6 giri boccheggiavano calando di 3sec il tempo sul giro! Situazioni IMBARAZZANTI, che continuano tuttora. Persone poco allenate, lente nei riflessi e in generale poco professionali nel girare in pista perché prive di formazione agonistica (perché ovviamente se tu a 40/50 anni approcci alle moto potrebbe essere che nella tua vita non sappia neanche che cosa sia l'agonismo e non abbia mai praticato alcun altro sport in forma agonistica con tutto ciò che ne consegue di mancanza di abitudini, di meticolosità, di preparazione mentale, di maniacalità nell'essere competenti e capire tecnicamente ciò che hai sotto il sedere, tutte cose che lagonismo di qualunque disciplina ti insegna ad avere) Però mi sono anche reso da tempo conto che il problema principalmente è uno solo, che tu hai messo in secondo piano: i soldi! Quando le moto (non lo sport motoristico attenzione perché quello era sempre stato) sono diventate costosissime o facilissime da guidare (prima si girava con moto semplici da manutentare perché dovevi essere in grado di capire e sistemare tutto sulla moto, e non potevi guidare una 500sbk 2t perché ti ammazzavi se non eri un professionista) c'è stata una continua corsa a garantirsi la dignità (o peggio una reputazione) cioè il tempo in pista pagandoselo coi soldi, acquistando moto più veloci possibili. Equeste moto, cioè le 1000 come giustamente dici tu, noto che inevitabilmente da 10 anni possono permettersi solo persone di una certa età e anche con una certa disponibilità economica. Perciò, In realtà io ci vedo un responsabile in tutto questo ed è un responsabile molto grosso e molto in alto che solo a cascata poi coinvolge tutta la struttura più bassa. Cioè le federazioni sia nazionali che internazionali e gli organizzatori! Perché sei tu cambi regolamenti anno dopo anno permettendo alla fine oggi E comunque anche già dieci anni fa (ma rispetto invece al passato che era diverso) di correre con regolamenti Open dove l'importante è che ci siano 600cc o 1.200cc e poi uno sulla moto può fare qualunque cosa, è chiaro che stai mettendo in atto un meccanismo dove c'è una gara senza limiti alla elaborazione. E sparita in questo modo la categoria stock, che era già diventata supersport, perché la Supersport era diventata SBK e 600open. Gare in cui chi ha più soldi e può continuare a spenderli li spende. Quindi anche per un semplice trofeo del cavolo o per un track Day li in pista con le gomme slick, con la centralina elaborata, con €10000 di preparazione ad una moto che già di base magari costa €30.000 ed è già una superbike con le ruote stradali e la targa quando esce dal negozio! Perciò se devo trovare un responsabile oltre a queste persone viziate che nella vita vogliono solo apparire invece di divertirsi con moderazione e incompetenti che guidano le moto, sicuramente lo trovo negli organizzatori e nel mondo del Motorsport perché è troppo comodo per aumentare le file dei clienti e per aumentare il giro di soldi e di business far diventare il Motorsport alla portata di chiunque (stessa cosa avvenuta nello sci sulle piste, nel diving e tante cose che fanno figo) e una gara al rialzo a chi spende di più!!

tutto super condivisibile, sono un umile motociclista della domenica che si diverte in pista, senza fare gare, aggiungerei che il problema del portare a casa la coppetta c'è anche nei vari trackdays con i vari organizzatori, secondo me i pareggiamenti nelle giornate di prove non dovrebbero esserci in quanto fanno perdere un sacco di tempo a chi vuole girare (praticamente il pomeriggio è dedicato a quello) e alimentano il senso di sfida nei partecipanti (spesso senza capacità) che porta a strafare, considerando anche il fatto che essendo relativamente lunghi la gente arriva stanca agli ultimi giri, bisognerebbe avere delle statistiche in mano, ma credo che la maggior parte dei brutti incidenti avvengano nei pareggiamenti

Hai fatto il miglior video sull'accaduto , proponendo soluzioni accorate , sei davvero appassionato e si vede. Continua così.

Hai ragione! Spesso si sottovaluta troppo la pericolosità dell'aspetto tecnico! A pensarci molti incidenti fatali sono dipesi da cause riconducibili a mezzi non in ordine, in primis i freni! Ricordo che al corso volevo fare gli ultimi giri di pista anche se avevo poche pastiglie, ma tu mi hai preso le chiavi dicendo "tu con quelle pastiglie non entri". Li per li ci ho riso su, ma poi ho pensato come una banalità poteva cambiare radicalmente l'esito di una giornata in pista, anche solo per un dritto in ghiaia.

Sono nel campo da quando sono nato, sono anni che insegnò la mia esperienza e condivido tutto quello che dici, il problema principale è la mentalità del "pilota". Comprare un paio di guantoni da box non fa di me un pugile, comprare un paracadute non fa di me un paracadutista.... Bisogna che inizino a regolamentare il motociclismo, anche per la giornata in pista di libere, ho rischiato più li che in anni di gare..... Speriamo in un motociclismo migliore, anche se i rischi rimangono a prescindere

Ho corso con le 1000 , purtroppo ho iniziato direttamente con quelle , e non posso che condividere ogni singolo punto che hai elencato , la penso esattamente come te. Aggiungo che per gli amatori deve essere ridotto il numero di giri e si deve creare più interesse verso le moto più semplici da guidare con il quale ti diverti sicuramente di più, impari di più e risparmi anche qualcosina già partendo dal costo della moto stessa.

Ciao Edo, anche io ho assistito ad un incidente mortale sempre nella coppa Italia e sempre con un 1000, ed è una cosa toccante. Sono pienamente d'accordo con quello che hai detto però il punto è che girare nei track day è diventato costoso e complicato per le poche date a disposizione, mi piacerebbe che si potesse girare di più, a costi più contenuti anche nelle piste minori. Credo che se girare nei track day fosse più accessibile toglieremo anche un sacco di morti per le strade perché, chi non si sfoga in pista con un 1000 lo fa per i passi di montagna ed è ancora peggio.

Io non ho mai fatto gare "amatoriali" per un fattore economico e di "fermite acuta" ma spesso nelle prove libere o anche in strada ho visto troppa negligenza sui mezzi e ancora peggio nell'abbigliamento e sul fatto che non tutti dovrebbero improvvisarsi "piloti SBK" sono d'accordo vanno fatti dei controlli un attimo più accurati per evitare certe disgrazie. Tante forse troppe volte si sente dire che puoi essere "un pericolo per te e per gli altri" ma la gente non capisce (o fa finta) che una disgrazia equivale a "uccidere o farsi uccidere" dopo la disgrazia non ti alzi e vai casa. Detto questo non posso che essere pienamente d'accordo con le tue parole. Riguardo la regola del 107% sono d'accordo ma se proprio vogliono "fare cassa" chi organizza le gare di fare due gruppi per categoria se proprio si vuol dare la possibilità di fare correre "tutti" contando che dimezzi gli eventi durante il weekend qualche categoria doppia di cilindrate piccole per gli emergenti la si può fare.

bravo Edo, d'accordo su tutto da meccanico, a forza di sentire queste storie di piloti che hanno incidenti con conseguenze irreparabili, mi è anche un pò passata la voglia, è sempre una tragedia sentir parlare di quando succede agli altri, ma se succedesse a me, non so se riuscirei poi a dormire tranquillo.. il mio mestiere è fatto di cose che non si possono sbagliare, e tanti non si rendono conto di questo, abbiamo in mano la vita delle persone! Molti hanno troppa leggerezza e non ci pensano.

Bravo Edo, pienamente d'accordo con ogni singola parola.

Più che “punti per pareggiamento” io parlerei di più licenze o patenti: Una per neofiti: ss300 e Twins o comunque moto “lente” Intermedio: ss600, 3 cilindri 760 e qualche 900 più lento Avanzato: 0 limiti Bisogna però dimostrare che in una giornata hai un passo e le capacità di sapere che hai tra le gambe. Edo, video bellissimo. Hai detto tutto ciò che pensavo e mi hai anche messo una mano sulla coscienza

Aspettavo un tuo video a riguardo perché sai affrontare questi argomenti con la giusta calma e serietà. Condivido tutto, aggiungo solo un aspetto che sto notando molto negli ultimi 2 anni (vado in piata dal 2017). C’è tanta tanta tanta voglia, smania, ossessione di fare risultato. Nelle sessioni di prove libere trovi piloti che fanno sorpassi assurdi, molto rischiosi, per non perdere troppo tempo o avere pista libera. Altri che tirano lunghi pur di non farti passare o che ti chiudono la traiettoria neanche fosse l’ultima gara del campionato SBK! Ecco su questo secondo me voi piloti e RU-vidr dovreste aiutarci, siamo amatori, paghiamo per correre in pista, che siano prove libere o gare, il giorno dopo spesso si torna a lavorare e se rompiamo qualcosa, il portafoglio è il nostro. Quindi se tutti pensassero più a divertirsi piuttosto che ad “ottenere la coppetta”, sarebbe meglio, secondo me. Perché è vero che nei trofei c’è la gara, c’è agonismo, ma se gli incidenti (anche gravi) capitano nelle sessioni di prove libere, evidentemente anche la mentalità con cui si entra in pista è sbagliata. E qui concordo con te sul fatto delle sanzioni. Nelle giornate di prove libere presumo che non ci sia nessuno a controllare il comportamento dei piloti in pista.

Buon giorno Edoardo, io sono Marco un appassionato di moto da più di 40 anni dal motocross alla pista e quello che hai espresso nel tuo video lo concordo completamente. Per me ormai il motociclismo soprattutto la velocita e diventato un bel business e più gente c'è e più soldi si guadagnano, quindi la vedo dura un cambiamento rapido.

Concordo al 100%. Hai fatto una analisi lucida e completa. Non credo serva aggiungere altro. Anzi si: ma in FMI non esiste una safety commission che analizza e vigila?

Edoardo, concordo in tutto quello che hai esposto, sono cose giuste e da fare, a mio avviso però chi DEVE attuarle deve avere una struttura organizzativa professionale, con uffici, personale pagato per far rispettare tutte le regole previste e personale pagato per analizzare e modificare le regole. Non è più fattibile affidarsi all'amatore anche per chi organizza le gare, prima ci deve essere una struttura adeguata a monte, che poi faccia avvenire l'evoluzione di cui parli.

Edo, lasciamelo dire, il fatto che tu venga dalla gavetta, passando proprio per trofei amatoriali, ti ha fatto a mio avviso centrare perfettamente tutta la situazionene. Analisi impeccabile, lucida e reale ma soprattutto proposte che, anche solo ad applicare un paio, farebbero una enorme differenza. Io spero che il sacrificio di questi ragazzi non sia invano ma che porti ad una rivoluzione seria e concreta

Ciao Edo, hai detto tutte cose sensate e condivisibili. Non frequento dall’interno del paddock il mondo dei vari trofei e campionati, quindi non posso dare consigli in questo ambito. Frequento però le piste sia come commissario di percorso che come “pilota” durante le giornate di prove libere, perciò due paroline riguardo a queste giornate vorrei spenderle. Anche perché i piloti amatori che partecipano ai campionati sicuramente hanno iniziato a correre durante queste giornate… Secondo me è da fare un cambiamento alla base della piramide: è necessario creare CONSAPEVOLEZZA innanzitutto a chi si approccia alla pista e a chi è alle prime armi, e cambiare la visione e la cultura della “giornata in pista” a tutti coloro che in generale frequentano i circuiti nelle giornate di prove libere. Sono convinto che la pista debba essere aperta ed accessibile a tutti, a patto che ci siano REGOLE precise e CRITERIO. Troppa gente ormai fa a gara a chi ce l’ha più lungo… che senso ha girare con moto che non si riescono a gestire completamente? I cambiamenti devono partire dalle federazioni e dagli organizzatori: - Organizzare turni o meglio giornate DEDICATE ed ESCLUSIVE ai neofiti e a tutti coloro che usano la moto in strada e si fanno la pistata una o due volte all’anno. - Corso o lezione teorica obbligatoria con esame finale in cui viene spiegato TUTTO quello che serve per girare in pista: controllo del vestiario, controllo della moto, comportamenti da tenere e da evitare nelle varie situazioni, con esempi reali e video di situazioni realmente accadute. - Dopo aver superato l’esame teorico si passa a quello pratico. Bisogna saper dimostrare di padroneggiare i comportamenti da tenere in pista (entrata in pista fuori traiettoria, rientro in pit con mano o gamba alzata, no traiettorie assurde, cosa fare in caso di problema tecnico…) - Rilascio di licenza BASE a chi supera entrambi gli esami. Si potrebbe creare un sistema di licenze scalare o a punti: ad esempio la licenza BASE 1 permette di partecipare alle giornate di prove libere ma con una moto con determinate caratteristiche di potenza massime. Dopo, sempre per esempio, 10 giornate (oppure dopo aver dimostrato di essere scesi sotto un certo tempo sul giro) si può ottenere la BASE 2, con relativo incremento di potenza del mezzo, e così via. - Licenze ovviamente obbligatorie per tutte le giornate di pista. Hai la licenza base 1? Allora puoi partecipare solo alle giornate di circolazione turistica. Se più esperto e hai la base 2? Allora porte aperte per girare con gente più esperta. - Maggior potere ai direttori di prova e maggiore istruzione per i commissari di pista, per poter valutare episodi pericolosi e per poter prendere provvedimenti. Questo implicherebbe la creazione di un organo di controllo, non si vuole arrivare ai livelli della F1 ma se un pilota esce dalla pit lane e si pianta in curva 2 mentre sopraggiungono altre moto beh allora non ci sono scuse… - Severità e sanzioni incisive in caso di trasgressioni. Secondo me questo potrebbe aiutare a far cambiare il modo in cui molta gente vede la pista, porterebbe più consapevolezza e potrebbe eliminare tanti problemi…

Il check dell'abbigliamento veniva fatto anni fa anche per le prove libere e persino in piste come Varano ( tute divisibili, tute compromesse da cadute, paraschiena, stivali e guanti racing altrimenti non si accedeva ai turni ed ho sempre ritenuto giusta questa procedura) . I pareggiamenti li ho sempre fatti e li ho sempre ritenuti formativi oltre che più divertenti e bilanciati per le effettive capacità di ogni singolo conducente. Condivido in pieno ogni sillaba del tuo pensiero riguardo la sicurezza e soprattutto riguardo l'incoscienza o la poca umiltà di alcuni individui che non capiscono che le moto, soprattutto quelle attuali sono delle calibro nove cariche puntate alle tempie. Ho frequentato diverse piste per molti anni facendo pareggiamenti e qualche garetta e ho sempre dato importanza ad avere una moto a posto di sospensioni, freni e gomme, ben manutentata, addirittura facendomi tutti i lavori da solo per essere sicuro fossero fatti con criterio. Inoltre ho sempre dato molta importanza ai briefing e a ciò che veniva consigliato e spiegato e così facendo mi sono sempre divertito, crescendo fino ad arrivare ad un buon livello di velocità ma soprattutto imparando a rispettare le regole e quindi non provocando alcun rischio per gli altri utenti. Negli anni però ho visto decine di volte gente con moto 1000 all'ultimo grido con livree da moto gp tappetini, furgoni che sembravano team ufficiali seduti su poltrone che neanche Bagnaia all'Interno dei box per non parlare delle sgasate prima seconda nel paddock a rischio di investire qualcuno e fare strage , provocare incidenti in pista perché non sapevano nemmeno le regole o cosa significhi una bandiera o l'altra, o piantarsi in fondo al rettilineo con la leva del freno a fondo corsa e l'olio freni dot 4 non spurgato e con 20000 km e le pastiglie originali cristallizzate o la catena in tensione tipo trial sparata in faccia al povero di turno che arrivava da dietro, per non parlare dell'abbigliamento. Speravo fosse migliorata un po' la situazione negli anni ma siamo sempre alle solite deduco😅😅

Bravo Edoardo, condivido in pieno tutto!! È uno sport troppo complesso e con troppe variabili per essere gestito e regolamentato come attualmente viene fatto... speriamo che in futuro vengano attuate almeno alcune delle migliorie che hai giustamente elencato. Anche perché poi, sopratutto, alla fine è un divertimento e il giorno dopo la maggior parte dei partecipanti vanno a lavorare...

Ottime riflessioni, come sempre. Io inizierei aumentando la consapevolezza durante i trackdays. Eliminazione delle giornate open pit (che ho fatto e sì, sono lento) obbligando alla divisione in categorie ed al l'uso del trasponder. Obbligo del "log book" come i subacquei dove, a fine giornata, l'organizzatore della pistata timbra i tempi sul giro registrati dall'amatore o pilota che sia. (Nota: senza log book non entri in pista) Lo storico dei tempi crea la classe di appartenenza del pilota e dà quindi la possibilità di accesso ai trofei solo quando si raggiungono certi risultati. Il rispetto delle regole. Come in UK se non rispetti le bandire vieni buttato fuori e, in caso di recidiva, l'organizzatore ti bandisce. Nelle mie poche uscite ho visto gente farsi il giro in più dopo la bandiera rossa, mentre la gialla proprio non se la fila quasi nessuno. Vanno mandati via e sì, gli episodi riportati sul log book sopracitato; se fai solo l'idiota è giusto che ti venga impedita la possibilità di far male a qualcuno che si sta divertendo. Credo non sarebbe troppo costosa o complessa da attuare una soluzione così. Grazie ancora per il tuo impegno.

Ho 51 anni e, dopo 19 anni di 'pausa', sono tornato a girare in pista proprio quest'anno. Avendo esperienza pregressa della pista e una lunga esperienza su strada (dove non ho mai interrotto) all'inizio ero tentato dal farmi un 1000 da pista, poi ho capito che, alla mia età e senza una preparazione fisica adeguata, sarei stato io in balia della moto... e mi son detto: ok mi faccio un bel 750 Suzuki che è un compromesso ideale per me e mi diverto. Ora non ho altro la conferma di aver fatto la scelta giusta, ma poi conta anche la testa che ci metti quando giri in pista. Le performance degli attuali 1000 sono per pochi, c'è poco da fare... Per avere una pistola occorre il porto d'armi, per guidare un 1000 in pista occorre qualcosa di simile. Oltre a questo trovo che una seria riflessione debbano farla tutti gli organizzatori che pur di spremere al massimo la 'macchina' non si fanno problemi ad ospitare troppi piloti in pista in contemporanea. Si dovrebbe essere molto più severi... Mi è capitato di girare a Vallelunga in un gruppo con ben 50 iscritti!!! C'era talmente tanto traffico in pista che sembrava di essere sulla Tiburtina. Non va affatto bene.

Concordo, e sono uno di quelli che non ha licenza pur frequentando da tanto la pista è sarei ben felice di sostenere un esame con una relativa patente a punti.

Pienamente d’accordo! Bel video come sempre

Da ex Pilota ed anche mano destra come organizzazioni , tutto quello che dici e pura verita , spero si risolva , gia ai tempi , gli amatori , in mezzo ai amatori piu veloci e sempre stato un problema , e pochi ascolatano i briffing ( amatori) a presto ciao Pipo un Abbraccio Edo , io ai tempi impazzivo , e ti capisco .

Sono d’accordo con tutto ciò che hai detto ma purtroppo è sempre il dio denaro a comandare su tutto Mio figlio ha partecipato a quel campionato nella categoria avanzata Noi l’abbiamo fatta la nostra parte,abbiamo dato una svolta dopo 20 anni di gare Abbiamo messo tutto in vendita e abbiamo smesso In pista siamo quasi arrivati ai livelli delle strade quindi basta Si fa Enduro amatoriale in mezzo alla natura senza competizione Troppe famiglie che piangono i loro cari per colpa di gente che alla prima difficoltà non sa come fermare la moto o addirittura con motori sfondati senza rendersi conto che non sono soli Grazie di tutto Ciao

Anche da parte mia approvo pienamente tutto cio che hai detto e spero che davvero ci sia il cambio sopratutto su come poter accedere alle gare vere

Totalmente da sottoscrivere. Come per i bambini che iniziano a gareggiare in moto ci deve essere anche per gli amatori adulti una sequenza obbligatoria di cilindrate, velocitá e/o tempi personali per poter accedere alle categorie superiori. Speriamo che qualcuno ti dia retta...

Ciao Edo. Le soluzioni che proponi sono tutte corrette. Io le condivido tutte in pieno. Soprattutto ridurre il numero dei partecipanti. Quando si faceva la Sport Production, su 120 piloti solo 40 facevano la finale, gli altri tornavano a casa. Da sempre son lento e serenamente accetterei di non partecipare alla finale: tornerei a casa più motivato a fare meglio la prossima volta. Sono molto triste per gli accadimenti del mugello, Nicola era davvero una persona eccezionale.

Mi sono avvicinato a questo sport da poco e non ho abbastanza esperienza per conoscere i problemi ma il dibattito è sempre utile e il contributo di gente come te è fondamentale. La federazione deve interrogarsi ed intervenire.

un pensiero per chi ci ha lasciato! Edo ai detto tutto, il tuo pensiero e le tue idee sono giuste a mio parere. Non posso dirti di più perchè dai padok sono fuori dagli anni 97/98, vado a vedere varie gare internazionali e amatoriali, quello che vedo da fuori genitori esaltati e gente esaltata che sembrano di essere pronti per la gara del mondiale, che a mio avviso questi attegiamenti dovrebbero rimanere sulla psp!! porta avanti i tuoi progetti e fatti sentire!!! 💪💪💪💪

Ciao Edo, da amatore non posso non condividere le tue osservazioni, soprattutto quelle relative alle verifiche tecniche: frequento solo prove libere e ho fatto 1 solo pareggiamento ma anche in queste giornate ho visto motori che esplodono o perdono il tappo dell'olio, con conseguenze molto pericolose. A partire dal 2023 ho investito 3K euri in una tuta su misura con airbag e credo che siano soldi ben spesi per la mia sicurezza. Poi è vero che i rischi non si possono ridurre a zero, sicuramente limitare di parecchio. Serve più ragionevolezza e meno foga, per il bene di tutti. Un saluto, Mauri

Bravo, sono tutti suggerimenti corretti e di buon senso. I cambiamenti sono difficili da affrontare e da accettare, ma poi ci si abitua. Spero davvero che chi ha il potere faccia qualcosa.

Che dire Edo, sono d'accordo al 100% su tutto quello che hai detto nulla escluso. Bravo continua cosi a promuovere la nostra passione in sicurezza..... Ti aspetto sempre a Monza nel mio studio in via appiani 25 :-) sei delle mie parti passa a trovarmi ;-)

Gran video Edo. Sante parole! D'accordissimo su tutti i fronti!

Hai perfettamente ragione su tutto ! Bravissimo.

Ciao Edo. Siamo nel 2023 e siamo ormai abituati a restrizioni di ogni tipo e questo ad essere sinceri non ci piace. Il motociclismo è uno sport meraviglioso quanto pericoloso. Sono d’accordo con quanto dici. Chi corre deve avere come minimo frequentato un corso e conseguito un patentino. Non c’è verso. Dovrà essere così. Tutto questo a prescindere da ogni considerazione circa l’ultimo incidente al Mugello di cui non conosco esattamente le dinamiche e il livello di esperienza dei ragazzi purtroppo coinvolti. Un abbraccio alla famiglia del ragazzo che ha perso la vita

Grazie per questo video, sono totalmente d'accordo su TUTTO. Spero che le cose possano cambiare.

Tutti punti condivisibili. In molti sport il ranking è lo standard per accedere a competizioni di livello crescente, vedi Beach volley, tennis. Nel mio piccolo da amatore che frequenta i track day crono mi ritrovo spesso in categorie con piloti che palesemente dichiara tempi assurdi per poi essere fermi o piloti con moto con 100 CV in più, (a Misano!!): organizzatori SERI non aspettano nemmeno un turno per gli spostamenti altri le mezze giornate o addirittura nulla! Ho visto briefing concessi sulla fiducia a prime esperienze. Marshal ridotti all’osso e scarse segnalazioni. Questo di certo riduce la sicurezza ed il divertimento.

Concordo!.grande EDO. ALCOL TEST OBBLIGATORIO, VISTO I FIUMI DI BIRRA CHE CIRCOLANO NEI PADDOCK

Per accedere ai vari campionati sarebbe da accedere a in database dei track Day ( che al momento non hanno) in modo che se giri in determinate piste sopra un certo tempo non puoi partecipare, mettiamoci anche le manovre azzardate durante che fa la gente....e come dici tu anche qualcosa con i punti.....se tu raggiungi un certo punteggio nei track Day puoi partecipare a campionati.....diciamo che le soluzioni si trovano ma penso che dall'alto non so se gli interessa.....sicuramnte l'airbag obbligatorio è da estendere a chiunque voglia entrare in pista.....alla fine siete voi piloti che dovete battere i pugni a chi di dovere 💪💪💪

sono d'accordo con tutto quello che hai detto però aggiungerei/cambierei altre 2-3 cose. La prima è la patente a punti ma tipo Formula 1 dove devi avere tot punti per correrci e li si guadagna dalle formule minori, applicato alle moto i piloti devono partire dai campionati piccoli tipo 300 e piccoli prototipi, farsi la gavetta e per esempio i primi 10 della 300 possono salire sulla 600. La seconda cosa è tipo visto che ci sono tante categorie spalmarle su 2 weekend dove il primo per i piloti più lenti e il secondo per i più veloci facendo un esempio con il tuo Campionato dove ci sono più di 40 piloti, i primi 20-25 corrono nel secondo weekend e i restanti nel primo. comunque speriamo che questo video arrivi alla federazione o altri enti

Parole sante , condivido in pieno, ho un 1000 e la consapevolezza ed l'umiltà di capire che il mio limite può essere un pericolo per gli altri. Credo che in primis i piloti debbano fare uno step di pensiero, si può rischiare in proprio ma non mettere in pericolo gli altri. Grazie Edo

Ciao, sono stato incuriosito dal tuo video e l'ho visto fino alla fine, sono d'accordo su tutto quello che dici e proponi per il settore amatoriale pur non essendo motociclista. Le proposte sono sensate e frutto di esperienza. Complimenti davvero

Il problema è molto semplice: le parole gara e amatoriale sono un ossimoro. L'amatore può entrare in pista (altrimenti come impara) ma non può fare una gara, almeno non fino a quando non ha imparato come si gira in pista e come si può cercare il limite proprio e della moto. Oltre a questo non si organizzano gare con le moto più potenti e veloci sul mercato sulla pista più veloce di tutto il circuito mondiale con piloti pressoché privi di esperienza.... fare una cosa del genere è follia allo stato puro. Le gare per amatori, se proprio le si vogliono fare, si fanno disputare a Magione, Franciacorta, Varano .... piste piccole e lente e con moto altrettanto lente, Yamaha 300 e simili. Tanto divertimento con poca spesa e molta più sicurezza.

Condivido pienamente il tuo pensiero.Non entro nei commenti.Le regole dovrebbero essere piu' restrittive e i controlli migliorati.E poi non si entra in pista senza aver dato esame di abilitazione.

Bel video Edo; grazie! Le tue proposte sono in larghissima parte condivisibili; quella con cui faccio fatica ad essere d’accordo, sempre che non ti abbia frainteso, è la necessità della licenza per i track day. Richiederla diventerebbe una barriera all’accesso ad esperienze che se fatte con organizzatori professionali, aiutano a crescere le capacità e la consapevolezza di chi va in moto; soprattutto chi ci va molto sporadicamente per pura curiosità e capire il proprio livello. Magari si potrebbe vincolarle in alternativa a dei corsi di guida su pista di diverso livello; per esempio è la tua prima volta in pista? Bene fai un corso di guida in pista seguito da istruttori specializzati e dopo che ne hai seguiti un paio (diciamo ha fatto 4/5 giornate piene in pista ad imparare come fare) ti guadagni l’accesso ai track day liberi.

Nulla da aggiungere, concordo pienamente con le tue proposte! Grazie per il lavoro e i contenuti che porti.😊

Ciao Edo, come sempre centri in pieno l argomento. La prima cosa che ho pensato anche io è stata proprio l accessibilità e quanto sia "vera" la licenza attuale. Detto ciò resto senza parole a sentire cose come "non c è controllo dell abbigliamento o del mezzo" controlli veri...

Ciao Edo, nel mio piccolo vorrei contribuire alla discussione. Ovviamente sono tutte ottime idee, ma alcune si scontrano con ciò che fa girare il mondo: il vil denaro. Mi spiego. Prendiamo la Coppa Italia al Mugello: il week end di gara ha un costo fisso (noleggio autodromo con tutti gli annessi e connessi che varia a seconda, appunto, dell'autodromo) quindi, più trofei riesci ad infilarci e più la quota a trofeo si riduce, al contrario meno trofei e più costa il singolo trofeo da spalmare fra i partecipanti e il guadagno dell'organizzatore. Stesso discorso per il numero di partenti: meno partenti, maggiore costo a partente... Le regole più restrittive, l'eliminazione delle sottocategorie e il 107%, che ritengo sacrosanti, vanno contro gli interessi degli organizzatori, quindi figurati se le metteranno mai in atto. Togliere il giovedì? Altri soldi in meno... Sai te quanti anni è che chiedo in federazione di mettere esami per poter avere la licenza? Sono un direttore di gara... Non so se anche qui è un problema economico o organizzativo, perchè organizzare sessioni d'esame per migliaia di piloti è costoso e richiede risorse umane che non so se ci siano... Airbag obbligatorio... non si riesce a mettere obbligatorio il "paracollo" nel cross se non per i mini, figurati... ma forse è fra le cose più fattibili. Antidoping, sarebbe auspicabile, ma anche lì... chi copre i costi? Riguardo la licenza obbligatoria per i track day, sai che credo che nel cross fosse così solo durante il covid? Per me ora non esiste più questa selezione. Se poi ti riferisci alla licenza sport (ogni anno cambia nome, quindi sicuramente ora si chiama diversamente) non è una vera e propria licenza, non puoi farci gare, ma almeno ti dà una copertura assicurativa minima. Credo di aver scritto anche troppo, scusa il pippone.

Non c’è niente da fare, il nostro caro Edo ha ragione su tutto, l’unico vero e consistente problema è che per quanto noi persone che abbiamo visto sto video siamo d’accordo su quanto detto la vedo molto dura che queste argomentazioni possano arrivare ai piani alti e soprattutto possano fare la differenza in questo sport. Spero vivamente di sbagliarmi per il futuro di questo sport che tanto amo.

Condivido al 100% tutto quello che hai detto... Purtroppo la situazione si è evoluta in meglio per certi aspetti e peggio verso altri... I brifing nelle prove libere nel 2000 li facevano dopo qualche anno hanno smesso di farli per poi riprenderli Ho iniziato a frequentare le piste nel lontano '98...e non è cambiato nulla ..allora prendevi un 1000 ti iscrivervi e gareggiavi ed ora è uguale ... Ed è triste dover sempre tirare la riga quando succede qualcosa di grave... Ad oggi siamo a 5 ...e ciò è ancora più grave

Concordo al 100% ma dimentichi il giro di affari che ci sta dietro

Bravissimo Edo, sempre molto corretto e logico in tutte le considerazioni...come non condividerle dalla prima all'ultima

Molto bene il discorso sul giovedì pre gara, me ne sono occupato per lavoro (avv.) e purtroppo si verificano troppi incidenti. Un amatore che va in pista una volta l’anno non può trovarsi in mezzo a gente che correrà la coppa Italia due gg dopo… Anche se è vero che chi sa muoversi in pista ecc non ha mai difficoltà a sorpassare un pilota più lento. Comunque si risolve con turni dedicati ai piloti…

...io per girare al Mugello ho fatto più di un corso a vari livelli, proprio con la Promo Racing. E alla fine - pur girando in 2.08 - non mi sono mai sognato di fare delle gare, perché quelle sono un'altra cosa. La moto è divertimento e rischio ma, mentre per il primo non c'è limite, per il secondo un limite ci deve assolutamente essere, altrimenti poi succedono le tragedie in pista e in strada.

Null'altro da aggiungere! Parlo da appassionato di moto,motorsport ed amatore pistaiolo fino a qualche anno fa...Pienamente daccordo su tutto quello che hai detto!

Analisi totalmente condivisibile e lucidissima. Ad onor del vero, i problemi evidenziati hanno una portata tale che il primo pensiero è "con tutti sti casini solo 5?" (meno male sia ben chiaro, ma è un miracolo che non siano molti di più). Come sempre, l'intenzione di aumentare la possibilità per tutti di fare una cosa, porta dietro la conseguenza di schiacciare verso il basso il livello. Se giochi a bocce (con tutto il rispetto), i rischi sono di un certo tipo, se lo fai con le moto, diventano tutt'altro. Aggiungo una considerazione a latere: anche sulle patenti stradali, esiste il problema. I vari livelli di A perdono totalmente di significato perché nessuno entra nel merito. Non è che per il fatto di avere una certa età allora sai guidare un 1000 con 200 cv: non voglio sembrare un pasdaran ma forse sarebbe ora anche lì di essere un po' più rigorosi, a partire dalle case produttrici, e in modo diverso per tutte le potenze. Ad esempio, vuoi comprare un v4s o una R1? Compreso nel prezzo il corso obbligatorio di una giornata presso scuola accreditata in pista. Se non lo fai, non ritiri la moto (possono anche farlo i concessionari col supporto delle case per l'usato e si può immaginare qualcosa anche per le vendite tra privati tipo non permettere il passaggio di proprietà se non c'è l'attestato del corso). Intendo dire in generale che più si diffonde la cultura della sicurezza a partire dalla consapevolezza di cosa si ha tra le mani e più si avrà un movimento che andrà nella giusta direzione che indicavi tu nel video.

Io ti dico semplicemente porta avanti il tuo giustissimo pensiero e tra sformalo in realtà. Ciao.Edo... ti ho visto domenica in autostrada ... erano le 17.00..sulla Brennero

Pienamente d’accordo con quello che hai detto !!

Senza parola e completamente d'accordo con il tuo discorso, non c'è una logica nel loro modo di muoversi se non per soldi

Non trovo corretto perche alcune cose tipo meno trofei e meno piloti in griglia, farebbero lievitare i costi di iscrizione ai trofei, già insostenibili. Sono d’accordo su più esperienza e preparazione fisica. Al momento vedrei bene aggiungere queste regole: Licenza ottenibile dietro un corso con esame dteoria di una giornata (regole e comportamento) Visita medico sportiva implementata per categorie superiori. Riduzione dei giri (Mugello esempio da 10 a 6) per le categorie amatoriali Accesso alla categoria 1000 solo dopo 2 anni di esperienza in categoria inferiore. Sono delle semplici regole che non provocherebbero problemi per organizzatori e piloti ma aumenterebbero un bel po la sicurezza.

Bravissimo…bel video, difficile non concordare con la tua disamina. io nel mio piccolo mi ritrovo a 41 anni dopo più di vent’anni di moto, dopo aver posseduto anche, diversi cosiddetti “milloni” a girare, gustarmi e divertirmi con un 675 . Video come spesso fai, davvero utile e pieno di sacrosante verità..👋

Ciao Edo, condivido ogni parola che hai detto! È ora (tarda) che si intevenga a regolamentare per bene questo sport. Oggi i 0 che acquisti da un concessionario sono delle vere 18:21 18:21 18:21 moto da sbk e non è tollerabile che a guidarle siano persone non all'altezza, quesro per la sicurezza di tutti

Edo sono d’accordo in pieno con gli argomenti trattati in tutti i punti basterebbe un po’ di competenza acquisibile con un po’ di attenzione per rendere questo sport più sicuro e più divertente e non una gara a chi è più coraggioso e sopravvive al week end. 👍

Io ricordo ancora la mia prima volta in pista (a Castelletto di Branduzzo): abbigliamento e moto in ordine (all'epoca non c'era l'airbag), metto la casacca arancione e... e uno mi passa al tornantino all'esterno per poi chiudermi... ho visto la morte in faccia! Un paio di mesi dopo, vado a Franciacorta in una giornata in cui buttavano dentro tutti e... e dopo 10 giri mi son detto "CIAO!" non avendo la tecnica, non avendo l'esperienza, non avendo nemmeno il talento, sono uscito ed ho detto "Le prossime, solo se c'è qualcosa ESCLUSIVAMENTE per i neofiti! Tempo dopo ho saputo di ore apposite per loro e ci sono andato. Sempre fermo ero (anche se nel mentre avevo fatto un corso) ma almeno non mettevo né a rischio la sicurezza degli altri (andando molto più lento di chi ha più esperienza, è più bravo, ecc.) né la mia. E quando tempo dopo ho preso la pitbike, ho iniziato ad andarci infrasettimanalmente, quando non c'era nessuno e quindi potevo piano piano imparare mettendo in pratica ciò che mi avevano insegnato in alcuni corsi. Edo, quello che dici purtroppo io l'ho visto anche solo nelle giornate di prove libere...

sono d'accordissimo su tutto!!! e una vita che dico che serve una licenza a punti e che guadagni punti ogni volta che vai a girare.. chissa quando sarà possibile fare aderire tutti gli organizzatori

Condivido a 360 gradi, un abbraccio ai famigliari di chi non c'è più, e un grosso in bocca al 🐺 per una pronta guarigione a chi si è infortunato!

BRAVISSIMO EDO, dai detto tantissime cose giuste, io come commissario fado tantissimi casi di bandiere non rispettate e cambi di direzione pericolosi, gente che ha preso il patentino del 50cc, e il giorno dopo li vedi con 1000cc salire in pista rischiando di farsi male, sia a se stessi che ad altri. Ci sarebbero anche molte cose da approfondire, ma preferisco non dirle tramite un commento P.s. sono commissario del Cremona circuit

devo essere onesto, il fatto che ci siano scuole che non insegnano mi ha messo paura

Sono pienamente d'accordo con te edo però a quel punto i professionisti o ex professionisti non dovrebbero correre con gli amatori

Mi sento di condividere QUASI tutto: hai fatto un'ottima analisi dei problemi e hai proposto soluzioni interessanti, ma io ho perso fiducia nella Federazione, in quanto ha come unico scopo quello di incassare. Ed è per questo che accetta le iscrizioni da chiunque e promuove chiunque agli esami per diventare Istruttore Federale!!! Purtroppo essere oggi un Istruttore Federale non è sinonimo di capacità ad insegnare, nè di professionalità. Esistono Scuole composte invece da Istruttori qualificati che davvero insegnano agli allievi come si guida una moto. Alla Federazione non conviene ridurre i partecipanti, limitare gli iscritti, mandare a casa chi non supera i controlli, semplicemente perchè facendo così non incassa. Gli stessi dirigenti della Federazione non sono gente appassionata, non sono motociclisti.

D'accordo su tutto Edo, ma ormai le moto campionati etc è solo business, nessuno si concentra a migliorare lo sport, ma solo a renderlo più redditizio

Perfettamente d’accordo. 3 Settimane fa sono stato preso in pieno a Cremona da un fenomeno con in mano un v4 che non era nemmeno suo. Moto distrutta e non ho camminato una settimana. Forse qualcuno non dovrebbe andare nemmeno ai trackday

Super video completamente d’accordo su tutto

Bravissimo. Ottime idee tutte condivisibili

Non parlo delle gare perché non ho le competenze. Partecipo solo a track Day da qualche anno,e da amatore condivido in pieno un briefing con annesso esame da sostenere 1 volta l anno, così si elimina il briefing di inizio giornata che serve a poco o niente,e tutti devono avere un minimo di conoscenza di regole (il briefing on line poi è troppo una pagliacciata).

Pensavo fosse un video acchiappa click.. invece mi hai convinto praticamente su tutto, ottimo ottimo!

Muy buen video Edo! Clarito como el agua, mejoras cada día! Daaaale hermano, a por ello! ✌🏻

Grazie Edoardo per aver fatto un video che non solo tocca dei punti importanti e sensibili per noi appassionati, ma per averlo fatto senza essere critico ma piuttosto propositivo.

Video molto molto bello. Complenti.

Basta il buon senso per capire che la tua analisi è giusta e le tue proposte corrette. Occorre solo farle presenti in federazione e trovare il modo di sostenerle coinvolgendo tutti i protagonisti.

Tutto perfetto e concordo, In un mondo perfetto funzionerebbe tranquillamente. Dove i costi sono alti per organizzatori (noleggio pista e personale) mandare a casa piloti e ridurre categorie porterebbe sempre meno persone a correre perché non appagante dal risultato per la spesa alta alla partecipazione senza la possibilità di girare in moto. Col tempo porterebbe la morte dei campionati Un ranking a punteggio col tempo porterà a un livellamento dei piloti e magari meno partenti nella gara e dividere in gruppo A e B esageriamo C come si fa nel cross E comunque non va preso sotto gamba va usata la testa

Ciao. Condivido le tue idee... e credo che anche nelle semplici prove libere moto in pista, ci vorrebbero più controlli soprattutto sui piloti improvvisati con sorpassi azzardati, con moto demolite che non frenano e perdono olio...infine aggiungo che ci vorrebbero più piste per girare, a prezzi piu accessibili, per togliere dalle strade gli smanettoni di turno, e girare in sicurezza in un circuito...

Ottimo video, purtroppo gli stessi problemi ci sono in altri sport motoristici, tipo il motocross che praticavo fove la situazione e anche peggio

Hai ragione su tutto Edo...sono contento che ci sia chi dice queste cose, perché io non capisco come possa la gente di 50 e più anni, (come me), pensare di poter andare a quasi 300😮...io sono uno dei tantissimi che vanno in pista una volta al mese, ma mai mi sognerei di andarci con una moto da 200cv

Praticamente hai raccontato il caso Naska…persona inesperta, partita con il 1000 e alla fine gli è andata “bene”..( un piede che quando invecchierà sarà una bel handicap)

Ottima critica costruttiva!

Ciao Edo..mi soffermo solo sulla critica agli RU-vidr, dicendo che se ci foste stati quando ho iniziato io ad andare in pista (25 anni fa) avrei speso meno soldi e fatto la metà delle cazzate e magari avrei fatto un corso in pista dei quali al tempo non sapevo nemmeno l’esistenza. Detto ció, ti dico BRAVO, sono d’accordo con tutto quello che hai detto.

Oltre alla tristezza per la perdita di una vita, vorrei fare un abbraccio a tutti quelli coinvolti in questi incidenti. Che dire Edo, ti farei immediatamente presidente della federazione! O meglio responsabile di tutto il settore velocità, dalle minimoto alle SBK1000. Non hai cannato una parola, i tuoi concetti sono stati esposti molto bene, speriamo vengano letti da chi di dovere. Io mi diverto con le moto storiche ed ho visto cose inenarrabili... speriamo finisca tutto il pressapochismo che gira intorno ai poveretti che capitano in mano a "preparatori" che è meglio facciano altro. D'accordo anche su una sorta di licenza a punti che permetta di passsre categoria solo a chi effettivamente abbia le carte per farlo (come la vecchia licenza junior). Un saluto e grazie per tutto quello che fai per il nostro mondo😊

Favorevole a tutti gli spunti che hai citato! inoltre io ho fatto un passo indietro con la cilindrata perché non mi sentivo a mio agio con le 600... quindi favorevolissimo a partire dalle cilindrate piccole! come han fatto tutti i PRO

Sono troppo a margine di questo mondo. Ho fatto 4 giornate di corsi in pista, sempre noleggiano. Ora capisco un po' di più gli atteggiamenti di chi mi faceva da istruttore. Ne deduco che ne vediate di tutti i colori. In bocca al lupo a tutti

Ciao Edo! Nulla da aggiungere. Direi tutto perfetto. Speriamo "qualcuno" ti dia ascolto. Complimenti ottimi contenuti.

Per non parlare della gente che le birre se le bevono pure in pista, qualcosa di imbarazzante. Non ho mai corso con moto grosse ma solo con le pit e gia in una realta così piccola si riscontrano gli stessi problemi. Sopratutto molte persone senza la consapevolezza di se stessi e delle proprie capacità. Inoltre si confonde molto spesso cavalli con divertimento, quando il divertimento viene dal sentirsi a proprio agio sulla moto e sentirsene padrone. Grande Mazzuoli

Che dire, d'accordo su tutto. Bisognerebbe organizzare anche delle selezioni ad inizio stagione per poter valutare le capacità velocistiche. Nel senso che, anche se sono 30anni che vai in moto e sei riuscito ad avere la licenza, devi dimostrare di saper gestire la velocità . In più, come per la patente, oltre una certa soglia di età non corri con quello che vuoi

Parole sante !!! Considera che addirittura nel tennis, se vuoi partecipare ad un torneo di prima categoria, devi avere un punteggio minimo. In quel caso non perché sia pericoloso, ma perche un neofita in mezzo a professionisti, rovina solo il torneo a tutti. Non basta comprate la racchetta di 400 euro ed iscriversi. È allucinante che per il Motorsport, dove c'è in gioco la vita, non sia cosi

Tutto molto bello edo, il 90% delle cose che proponi richiede molti soldi, tempo e personale dedicato che non c'è minimamente.

Ciao, grazie molto interessante. Un consiglio: avrei lasciato le due liste problemi e proposte sempre in sovraimpressione senza farle apparire e scomparire. Ciao!