A 100 anni dalla scomparsa, avvenuta il 7 maggio 1924, ricordiamo Guglielmo Mattioli, il più importante musicista reggiano della sua generazione.
Federico Bigi Ewerhart interpreta il suo Inno Religioso in la bemolle sull'organo Bigi della Chiesa di San Francesco da Paola di Reggio Emilia. Un sentito ringraziamento a don Matteo Bondavalli che ha permesso la realizzazione del video nella Chiesa di San Francesco da Paola, oltreché a Sauro Rodolfi, inesauribile fonte di informazioni relative al compositore reggiano.
***
NOTE SULL'AUTORE
Gugliemo Mattioli "frequentando le pubbliche scuole elementari, ebbe la disgrazia di ferirsi il mignolo della mano destra sì gravemente con una penna d'acciaio, da doversi assoggettare all'amputazione del dito" (L'Organo Italiano, p. 4). Nonostante la mutilazione, iniziò lo studio del pianoforte che seguì col tempo anche il contrappunto e l'organo. Dopo il diploma di composizione a Bologna rientrò a Reggio ove dal 1882 fu docente di canto, composizione e pianoforte alla scuola civica di musica, riuscendo poi ad aprire una scuola di organo nell'istituto per i ciechi. Nel 1894 a Bologna conseguì a pieni voti il diploma di organo; insegnò organo a Parma, poi su chiamata di Mascagni lavorò al liceo musicale di Pesaro. Dal1901 fu a Bergamo, assumendo la direzione della cappella musicale di S. Maria Maggiore e quella dell'istituto musicale Donizetti. Acclamato per le sue composizioni da Boito, Bossi, Franchetti e Dubois, dal 1908 fu professore di composizione e di organo al liceo musicale di Bologna, diventandone poi anche direttore interinale. Presidente dell'Accademia filarmonica di Bologna dal 1916, fu un fiero sostenitore del movimento ceciliano, ed interpellato più volte come perito per il restauro di strumenti storici.
***
NOTE SULLA COMPOSIZIONE
L'Inno Religioso in Lab, pubblicato sul periodico "Musica Sacra" del 1891, è una composizione legata al cosiddetto "Movimento Ceciliano" che nell'Italia degli ultimi lustri XIX secolo iniziò a riformare tutto il repertorio sacro vocale e organistico, sorretto poi dal motu proprio del 1903, emanato da San Pio X.
L'Inno, di ampio respiro cantabile, è articolato in un tema principale a cui se ne contrappone un altro in fa minore e di carattere opposto: entrambi sono caratterizzati da una figurazione puntata sul IV tempo, che si ritrova in varie forme lungo tutta la composizione, quest'ultima permeata di cromatismi di effetto espressivo. Dopo alcuni scambi fra i temi, irrompe un ritornello trionfale, alla dominante, di grande slancio e sonorità, e dopo alcune progressioni segue una risposta più sommessa.
Riproposizione in forme variate dei due temi, modulando su tonalità differenti, cui segue la riproposizione variata del ritornello alla dominante che sfocia in una coda dove si ritrovano ancora delle rielaborazioni dei temi, sostenuta da un pedale di tonica. Essa viene ripetuta come una sorta di eco, in un'atmosfera via via più eterea, di forte ispirazione d'oltralpe (cfr. Sonate per organo di Mendelssohn), che nelle ultime battute riprende vigore, anticipando il fortissimo finale che conclude la composizione in un'esplosione sonora trionfale.
***
ALTRI LINK
► Biografia di Guglielmo Mattioli a cura di Sauro Rodolfi
www.treccani.it/enciclopedia/...
► Il canale RU-vid de La Mantovana
ru-vid.com...
***
DISPOSIZIONE FONICA
I - Organo Eco
Flauto in selva 8'
Principale 4'
XII
XV
XVII
XIX
XXII
Viola da Gamba 8'
Voce Flebile 8'
Fagotto 16'
Corno inglese 8'
II - Grand'organo
Principale b. 8'
Principale s. 8'
Ottava b. 4'
Ottava s. 4'
XV b.
XV s.
XIX
XXII-XXVI-XXIX
Voce umana
Flauto b. 4'
Flauto s. 4'
Flauto in XII b.
Flauto in XII s.
Flauto in XVII b.
Flauto in XVII s.
Tromba b. 8'
Tromba s. 8'
Pedale
Contrabbasso 16'
Basso 8'
Ottava 4'
Bombarda 16'
Trombone 8'
Il Grand'Organo e l'Eco sono posti in Cornu Epistolae, mentre il Pedale è in Cornu Evangelii. La trasmissione è completamente meccanica
TEMPERAMENTO: Lindley
CORISTA: 440 hz.
6 май 2024
