Allora ho praticato pesca subacquea in apnea, per 35 anni sia in inverno sia in estate praticamente tutto l'anno e anche con tempo pessimo. Non è assolutamente semplice, ci vuole tanta esperienza, e sopratutto tanto allenamento mentale, e serenità. Una cosa che bisogna distinguere è apnea a secco e in acqua, sono due cose completamente diverse. Se si comparono i tempi di una apnea a secco (e parlo per una persona con un allenamento medio) rapportati a quelli di una apnea dinamica in acqua, questi ultimi sono di gran lunga inferiori. E giustissimo il metodo esposto nel video, occorre saper respirare, bisogna inspirare prima con la parte inferiore e poi con quella superiore, respiri profondi e lenti. Un errore enorme che si può commettere ed è anche un grave errore che può avere conseguenze, è l'iperventilazione, mai. L'iperventilazione è una pratica non solo pericolosa, ma che non rende nei tempi di apnea, io a volte la praticavo, ma meglio lasciar stare. La respirazione deve essere lenta e profonda. In un commento ho letto delle contrazioni diaframmatiche, quelle sono pericolose, mai e poi mai aspettare prima della risalita le contrazioni, sono il preludio per andare incontro a una sincope, occorre sempre risalire prima della loro comporsa, personalmente le riuscivo a gestire e risalivo dopo due tre contrazioni, ma rischiavo perché per tutta la risalita era un continuo, ma questo però quando pescavo sui 10, 15 metri (pesca all'aspetto), oltre fino ai 25 mi sono sempre anticipato nella risalita. Altra cosa molto importante e chi ha esperienza potrà confermare, quando si fà la trattenuta e poi si inizia la discesa cercando di fare il minor sforzo possibile, quindi la capovolta deve essere fatta in modo lineare senza fare sbuffi, man mano che si scende, una volta raggiunto il fondo, si può notare di non aver bisogno di respirare, la pressione stessa comprimendo la gabbia toracica, comprime i polmoni per cui anche l'aria all'interno risulta compressa, di conseguenza anche l'ossigeno , il problema lo si avrà quando si inizia la risalita, man mano che si sale diminuisce la pressione, diminuisce così anche la pressione dei polmoni, per cui il sangue non verrà più ossigenato a dovere. Viene a mancare il cosidetto blood schit. Praticamente con l'aumentare della pressione il sangue si trasferisce ai polmoni perché essendo un liquido e i liquidi non sono comprimibili evita il collasso dei polmoni (ovviamente per le alte profondità) e questo favorisce l'ossigenazione del sangue e il trasporto dell'ossigeno al cervello. Il vero problema è la risalita, molti fanno un errore enorme, quello di pinneggiare forte negli ultimi metri. Ragazzi è sbagliatissimo, gli ultimi metri sempre con gambe ferme, si consuma ossigeno quel poco che è rimasto e non và assolutamente bene, perché la maggior parte degli incidenti avviene proprio negli ultimi metri, quando l'ossigenazione, o meglio la percentuale di ossigeno ancora presente scende al di sotto (nom ricordo bene) del 60 per cento, puff si sviene, e se non c'è un compagno un aiuto, c'è poco da fare. Comunque ci vorebbe un libro per spiegare bene. Un consiglio spassionato, il mare è bello, ma chi vuole iniziare a fare apnea ma così giusto per fare una nuotata senza troppo impegno, anche delle discese mordi e fuggi, fatelo sempre con gli occhi aperti, non strafate mai, non scendete oltre il proprio limite, mai, non guardate l'amico o un altro che scende a 20 a 30 metri, un conto è scendere a 15 metri e un conto è scendere a 16 metri... È una differenza enorme. Una cosa ho dimenticato, non la compensazione delle orecchie, quella è ovvia, ma la compensazione della maschera, quella è importante, quando si scende un po' più giù, occorre soffiare un pochino d'aria dal naso per evitare l'effetto ventosa della maschera.
@@andreagiordano2298 non ho una grande esperienza (a mare non si finisce mai di imparare) anche se pratico il mare sin da piccolo, mi sono sempre trovato a mio completo agio, con rispetto sempre, e quando vedo dei video o su yutube o su Facebook, cerco quasi sempre di frenare gli entusiasmi, di consigliare gradualità nelle cose, perché ci sono stati e purtroppo ci sono e ci saranno troppi incidenti per cose che sono di una banalità unica. Il mare è per me una casa, ma sempre con prudenza, saper dire basta, saper dire oggi non và bene, meglio stare a casa, conoscenza assoluta dei propri limiti e delle proprie paure.
Bravo questi sono i discorsi che andrebbero fatti nei video, non che insegnano a fare cose e la gente le fa senza sapere cosa succede all'interno del nostro corpo
Dimmi se sei d'accordo con me : meglio praticare l'apnea da principiante e non da professionista (che sottovaluta le situazioni perché è troppo sicuro di sé) che conosce troppo. Io pratico apnea da quando ho 5 anni ora ne ho 16, mi diverto nella pesca subacquea anche se dove abito io è quasi tutto parco quindi non posso praticarla spesso, perciò mi dedico all'osservazione e alla quiete che c'è. Per fortuna ho un padre apneista il quale mi vieta di fare corsi di apnea proprio perché conosce i rischi, che mi insegna tutto ciò che hai detto tu e mi segue per bene, sa come muoversi in casi di malanni istantanei e mi insegna come mi devi muore, e io, conoscendo questi rischi e le tecniche che lo provocano, quando vedi video dle genere mi viene un colpo.
@@chrybigman5851 allora c'è una differenza enorme tra chi è principiante e chi è un professionista, e così tra chi è seppur chi abbia anni e anni di esperienza e chi lo fà per professionismo. Ci si dedica esclusivamente al concetto di apnea, si dedica ore e ore di esercizi a secco e in acqua, si bada all'alimentazione, a mantenere una vita sana, a non abusare di troppo, a non fumare (io appena finivo la pescata mi accendevo una sigaretta). Ora il principiante può sembrare che sia più prudente, faccia attenzione, e non sia soggetto a incidenti, rispetto a chi è un professionista o uno che ha mezzo secolo di esperienza. È un errore enorme in cui tutti incappano e in ogni sport e in ogni attività lavorativa. Il principiante è vero che è prudente, non azzarda, cerca di andare piano, può sembrare che incidenti o problemi non possano sorgere, ma se all'improvviso si presenta un qualsiasi pericolo, una situazione particolare, ed è una cosa che non sà gestire, succede il guaio, il professionista invece sà anche dinanzi a una situazione mai vista, sà mantenere la calma, sà valutare, sà come affrontare, sà se può o non può. Mi ricordo quando le prime volte che pescavo, mi era successo di trovarmi una rete davanti, in superficie di vederla all'improvviso, e per evitare di andare con la testa, ci ho buttato le gambe dentro, e poi col coltello la feci a pezzi, senza problemi, però successe che una volta non me ne accorsi aggancia col coltello al polpaccio la cima di una serie di nasse, mentre salivo verso la superficie sentii che c'era un peso enorme, ma ecco il principiante (era gli inizi) tirai dritto fino alla superficie, uno sforzo enorme, quando poi bastava semplicemente guardare la gamba, un secondo e toglievo la cima incastrata. Allora vedi l'errore che noi commettiamo credere che il principiante non commette errori perché prudente. Un professionista ci avrebbe impiegato una frazione di secondo a capire che qualcosa non andava, appena faceva lo stacco dal fondo. Il professionista o quello che se pur non professionista ma è esperto in materia, non andrà a sottovalutare una situazione, sarebbe una cosa assurda, anche se comunque l'incidente per un motivo qualsiasi è sempre dietro l'angolo. Per questo dico che ci vogliono anni e anni per raggiungere una altissima esperienza per ridurre gli incidenti. Poi e questo è fondamentale mai essere autodidatti, ma avere sempre un maestro, perché se si assimilano degli errori, poi una volta che sono metabolizzati e diventano una cosa automatica, poi dopo sarà molto difficile riuscire a correggere. Tuo padre fà bene a non fare certe cose. Si fanno passo dopo passo, con la consapevolezza dei propri limiti, anzi mantenersi al di sotto di essi, esempio se la mia massima profondità è mettiamo 30 metri, non significa che posso scendere a 30 in piena sicurezza, assolutamente no, significa che io per quel tuffo sono sceso ho toccato e sono risalito, chiuso il discorso. A 30 non posso andare perché sarebbe anche non solo pericoloso, ma del tutto inutile, non posso pescarci, non avrei autonomia sufficiente, diverso se pur avendo il limite a 30 però scendo a 20 (dieci metri sembrano una sciocchezza ma sono una cosa enorme) stò in sicurezza, e riesco a pescare. Quindi conclusione mantenersi sempre abbondantemente sotto i propri limiti, mai arrivare. E infine, lo avrai notato anche tu, quando i tempi di apnea durante la pescata iniziano a ridursi in modo evidente, la pescata è conclusa.
......con 5 ferri di ombrello facevamo l'arco e con 1 la freccia. Senza maschera(nemmeno occhialini),senza pinne scendevano sul fondo dove rimanevano pancia a terra grazie ai sassi che avevamo messi nelle tasche del calzoncino-costume, aspettavamo che passasse la sagoma argentea del pesce per infilarla perché senza maschera era tutto molto sfuocato.E gli occhi bruciavano e si arrossavanoma pigliavamo un pò di pesciolini e con tanta contentezza lì portavamo a casa convinti di aver fatto una cosa da grandi.E mi ricordo la mamma che per farmi sentire importante con un certo tono di voce in modo che sentissero gli altri della famiglia diceva: è turnat' Tonino ha purtat' 'o sicond'(è tornato Tonino, ha portato il secondo,intendendo il piatto).E li friggere.Ora sono vecchio ma ricordo ancora ricordo il suono ovattato appena percettibile della freccia che bucata la sagoma dei saragotti.
Due piccole consigli che secondo me vanno sempre inseriti in video "tutorial" a costo di essere ripetitivi. Mai e poi mai fare iperventilazione prima di un'apnea, la sensazione è quella di avere più ossigeno in realtà si sta abbassando la concentrazione di CO2 che è la nostra "amica" e ci dà con le contrazioni diaframmatiche come segnale di riprendere a respirare. Seconda cosa, il recupero deve essere sempre almeno doppio o triplo rispetto all'apnea e la successiva comunque può avvenire solo dopo essere sicuri che la respirazione sia tornata normale .
Quando feci il corso di apnea ben 16 anni fà grazie alle tecniche di respirazione diaframmatica ed al rilassamento passai da 3 minuti scarsi 4 minuti e oltre,il mio record in statica è stato 4:52 ....il mio istruttore si incazzava perchè durante la statica in piscina devi comunicare con il dito per non sprecare ossigeno gli facevo il dito medio con il piegamento delle due dita di fianco🤣🤣🤣🤣ora purtroppo per un problema ad un orecchio sono un paio di anni che non scendo oltre 10/12 metri ma prima anche grazie al corso e alla pratica andavo giù tranquillamente sui 25/30 metri
@@BonnyandGava vivendo in un paese nella costa nel sud della Sardegna ho a disposizione tutto l'anno per fare pratica,un pò mi aiuta anche la bradicardia cioè circa 45 battiti al minuto,almeno così mi spiegarono i medici tanti anni fà.Avessi visto che pescate mi facevo in pieno inverno quando praticavo pesca sub...non passavo mica in pescheria quando volevo del buon pesce🙂🙂🙂🙂🙋♂️🙋♂️🙋♂️🙋♂️
io sono professionista in apnea subacquea lo fatto per 13 anni non semplice anche a mal tempo 😢 e difficile per bambini. Ho ragazzi solo professionisti come me poso farlo io ando ha 19 metri di profondità se i bambini vogliono farlo mi raccomando utilizzate maschera subacquea con bombole di ossigeno pinne la sorveglianza di un adulto ho un bagnino il costo dei oggetti subacquei e 37.34
Grazie per i consigli, l'ultima volta che l'ho fatto riuscivo a fare 20-30 secondi la prossima volta proverò e spero quest'estate insieme a pratica di arrivare al minuto
O mio dio non ci ho mai dato molto peso a questa cosa della respirazione che già conoscevo ma dopo aver visto il video sono arrivato a restare senza respirare per in minuto e 20
Grazie mille siete stati molto bravi a spiegare e utilizzerò molto questi consigli il mio record del mantenere il respiro è stato di un minuto e 1 e ho 12 anni secondo solo grazie ai vostri consigli ❤️❤️ciao vvb
Ciao ragazzi! Bellissimo canale, ironico ma serio quando si deve. Ho una sola domanda, ovvero quand'è che abbiamo davvero bisogno di risalire in superficie, oppure in modo un po' più semplice quali sono le sensazioni che ci dicono che siamo a corto di aria! Grazie
Ciao Edoardo, grazie mille🥰 la domanda è molto giusta, non è facile rispondere. Più fai apnea e più impari a conoscere il tuo corpo e le tue capacità. Impari a sapere quanto ti ci vuole a tornare in superficie da una data profondità e quindi quanta aria ti serve. Piano piano, con la giusta assistenza capisci dove sono i tuoi limiti e li spingi sempre un po' più in là. Puoi provare in statica a secco, fuori dall'acqua a portarti più vicino al tuo limite, a sentire qualche contrazione del diaframma che sono i primi veri segnali del limite 😃
@@BonnyandGava wow, non mi sarei mai aspettato una risposta così dettagliata. Ancora non sono riuscito ad arrivare alle contrazioni, ho un po' paura 😅. Grazie per il riscontro! Ciao.
Con tutto il rispetto, ma questi video devono assolutamente essere bannati, sono tutte tecniche che portano a dei rischi che a sto punto penso che non li conosciate nenache. Ricordatevi che in tutti i casi muoiono i professionisti non i principianti proprio, perché il principiante non utilizza tecniche speciali, in mare per stare tranquilli bisogna conoscere le minime cose e non conoscere tecniche varie, la parte sulla resperazione a meno che non fai dell'apnea una specie di secondo lavoro e quindi sei seguito da tante persone, allora bisogna lasciarla perdere. Ed è per gente come voi che persone potrebbero lasciarci la pelle, e penso che ha sto punto quello non sia un professionista, perché un professionista spiegherebbe cosa fanno succedere all'interno del nostro corpo l'utilizzo di certe tecniche e non farebbe un video dove insegna ad utilizzare.
Prendo aria al 100% o non arrivo proprio al 100 ma diciamo un 90% nella fase di inspirazione prima del tutffo? Lo chiedo perchè su di me (neofita) ho notato molta più resistenza se proprio non mi riempio tutto. Poi.... penso a tutto.... o a nulla... ma cerco di non pensare di avere fame d'aria ;) .... sapere sentire il proprio fisico è fondamentale.
Ciao Antonio, in apnea nessuna profondità se sai compensare correttamente pone un rischio di per sé. L'importante è non essere mai da soli, se no si può affogare in una pozzanghera anche 😅
Io faccio più di 25 m di nuoto sotto fondo...quando salgo forte ai ultimi metri mi gira la testa..forse per mancanza aria???Se qualcuno riesce farmi spiegare,grazie!
Grazie mille per questi consigli! Una domanda (sono alle prime armi): in generale, quando si è sott'acqua anche per una semplice nuotata di 20-30 secondi, non ho capito - se bisogna trattenere il fiato per tutto il tempo (e poi una volta fuori dall'acqua espirare e naturalmente dopo inspirare), - se trattenere il fiato per una parte dei 30 secondi, quindi espirare per gli ultimi secondi, - oppure cominciare subito ad espirare (lentamente) fin dal momento dell'immersione.
Grande Lucia, se vai al mare e ti fanno male le orecchie sott'acqua guarda anche questo che è molto importante! ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-k2sprmmdpcY.html
I tempi di apnea si guadagnano lentamente praticando la disciplina. Quando si va in mare, i fattori che influiscono negativamente, possono essere tantissimi, da quelli mentali come ad esempio la vista di una bella preda o pensieri negativi, alla temperatura dell'acqua, alla visibilità, corrente, piombatura, muta che opprime etc. Quindi credo che nella pesca in apnea, l'apnea sia una delle componenti importanti ma credo anche che la componente più importante sia l'esperienza intesa come conoscenza della tecnica e delle condizioni necessarie per metterla in pratica. Poi le belle catture si possono fare anche senza allenamento e senza grandi apnee anche se per alcune prede e per alcune tecniche, il fiato e l'allenamento sono quasi indispensabili. L'importante è essere ben consapevoli della propria condizione e renersi sempre ben al di sotto del limite senza rischiare mai nulla. Quello che conta è divertirsi, c'è sempre tempo per una cattura.
Ciao bella gente,io vivo nella bellissima Sardegna ma guardando il video sono un po' lontano ( nello sfondo si vede l'isola di Tavolara)! Grazie mille per il consiglio e ajo 😅
Molto interessante. L'ho fatto per anni a livello amatoriale poi una lunga pausa ed ora vorai riprendere. Una domanda: chi è stato operato al cuore (valvola aortica) può creare problemi trattenere a lungo il respiro? Grazie
grazie caro. domani ho una prova di 25 m apnea. tecnica nuoto la conosco per nuotare in apnea ma per prendere aria consigli comunque detto volgarmente di riempire la pancia anche in modo non eccessivo e poi partire? grazie
Devi compensare: chiudi la bocca, tappa il naso e soffia fino a quando non ti sentirai meglio. Se non riesci a compensare prova a risalire e riprovarci.
Ciao ragazzi da poco faccio apnea Statica da autodidatta... Vi volevo chiedere pk quando vado sotto acqua.. Anche a un metro di profondità mi fanno male le orecchie... Questa cosa mi scoraggia molto..
Raga’ con questi tempi di “lavaggio” dei polmoni il tasso di CO2 cala parecchio. Bellissimo! Va bene se scendi pochi metri, se fai una immersione un po’ più impegnativa durante la risalita rischi la perdita di conoscenza per il rapido calo di pressione. Per anni ho fatto apnee di circa 2 minuti con 3, 4 inspirazioni scendo a 14/16 metri. L’aria contenuta nei polmoni ha sufficiente O, ossigeno, per immergersi. Non capisco le basi fisiologiche di questa didattica P.S. Statisticamente sono più gli incidenti per gli appetisti che per chi utilizza l’ARA
Se presti attenzione non c’è lavaggio in realtà perché prima dell’immersione c’è una lunga fase di solo rilassamento con respirazione normale. Questa ristabilisce livelli normali di CO2 fino all’ultimo respiro pieno. Così ti immergi con i polmoni pieni di aria nuova ma avendo ancora in circolo un livello adeguato di CO2 per un corretto rilascio dell’ossigeno verso i muscoli durante l’apnea. Dimmi se avevi capito male il video o se ancora non sei d’accordo con questa preparazione ☺️ (premesso che la fa un professionista che si immerge a quasi 100metri 😉)
@@BonnyandGava chiedo scusa: avevo capito male io forse perché ho fatto immersioni per anni tutto il lavoro di preparazione ormai era diventato automatico facendomi entrare in modalità “sub” in automatico. Chiedo ancora scusa
ma l'espirazione bisogna fare un respiro parte inferiore e un respiro parte superiore (quindi alternandoli) o prima si consuma una parte e poi l'altra?
Dipende dalla profondità a cui sei e dalla quantità di pesi. Anche senza pesi a polmoni pieni dopo una certa profondità 15 metri circa (dipende dal tuo corpo) affonderai
La manovra di compensazione più utilizzata è quella di Valsalva. Consiste nel chiudere la bocca, tappare il naso e dopodiché ristabilire la pressione soffiando, come se tu volessi ripulirti il naso.
Oggi ho provato per la prima volta a fare apnea, senza muovermi, ho registrato alcuni tempi: il più basso è stato 47/48 secondi e il più alto 1:59 il ché mi sembra un grande balzo in avanti!
Ciao io mi sto informando su questo mondo perché in piscina mi pace stare sotto acqua……però se i polmoni sono pieni tu nn puoi affondare come quando a polmoni chiusi sprofondi
Io ho seguito tutto il video con attenzione e l'ho rivisto più e più volte e grazie a voi adesso so rimanere in apnea 45 minuti prima il mio record era di 10 minuti grazie