Molto interessante Luciano , grazie per il tempo speso per i tuoi iscritti. inoltre vorrei far notare che lavorare pensando anche alle inquadrature è un grande sforzo di tempo e mentale. Grazie ancora.
Ciao Andrea,grazie,si fare le riprese mentre si lavora comporta tre volte il tempo che ci vuole per fare il solo lavoro e poi c'è il montaggio del video che prende almeno tre ore.
Grazie mille con questo tipo di stringi tubi sono riuscito a fare un po di pulizia ,separando dei rubinetti antichi da dei monconi di tubo, grazie tanto e auguri di buona Pasqua a tutta la sua famiglia
Ne è venuto fuori un'attrezzo pesante e molto robusto...io credo che regga alla grande. Gran bel lavoro e buona Pasqua a te e a tutti gli amici del canale.
Complimenti sig.Luciano come sempre preciso e risolutivo: sono in procinto di costruire una chiave a leva per aprire dei chiusini stradali in ghisa;sono molto pesanti (classe d400-centro strada)e specialmente se non sì aprono spesso si incastrano in una maniera incredibile.Aggiungiamo poi che la fessura dove infilare un eventuale piede di porco è molto ridotta e quindi può capire che tirare fuori un tombino del genere risulta molto arduo;guardando questo video ho avuto lo spunto giusto.Mille grazie 🙏 ed auguri di buona Pasqua a tutti
Ciao Mario,Buona Pasqua,spero che trovi la soluzione giusta per aprire i tombini in ghisa,anche a me è capitato e come in tutti gli elementi che si innestano a "baciare" sai che la prima cosa è scollarli con le vibrazioni,per questo nel caso dei tombini gli si danno prima delle mazzate tutte intorno a farlo vibrare e solo a quel punto si prova a tirarlo.
ughetto50 grazie,infatti la tecnica usata è proprio questa ma siccome sono incassati come dice lei a”baciare” diventa molto difficile (e quindi molto pesanti)sollevarli a livello sia nel caso in cui abbiano il punto di aggancio centrale o viceversa laterale:parlo di tombini che pesano all’incirca kg60 (la vecchia ghisa non sferoidale è una brutta bestia) ed avendo la costola alta cm8 può immaginare lo sforzo che fa la persona che lo mantiene fino a che questo non è uscito almeno quel poco che basta per infilarci sotto o il taglio del piede di porco o il puntale di un piccone; ho pensato di realizzare un attrezzo che sfrutta il principio della leva (ecco perché dicevo che mi ha ispirato la soluzione) in modo che si riesca a sollevarlo anche da soli senza l’ausilio di una seconda persona. Mi ha fatto piacere il suo interessamento della mia questione ed è sempre un piacere parlare con una persona come leiche capisce ciò che uno le dice; rinnovo gli auguri e a presto
Ciao tecNico,come dico nel video quelli per lo smontaggio delle cartucce sono in vendita e sono più piccoli,come quelli che faccio vedere all'inizio del video.
Non ne trovavo per i grossi filtri con i quali usualmente ho a che fare...Ho cercato più volte di usare catene di bicicletta e grosse strisce di gomma.... Forse mi conviene copiare il tuo sistema...
@@tecnico2843 so che ce ne sono di grandi ma non so quanto grandi ti servono a te,comunque la puoi fare come nel video e potrai svitare cartucce anche di 30 Cm o più.
Ughetto quel manicotto, credo in ghisa, potrebbe essere il punto debole di un lavoro meccanicamente perfetto... facci sapere. Buona pasqua e come sempre, c'è sempre da imparare dai tuoi video
Ciao Raffaele,grazie,no i raccordi dei tubi come i tubi per l'acqua o gas non sono in ghisa ma in ferro e zinco e sono fatti per sostenere sforzi meccanici forti.Per questo sono obbligatori a norma per gli impianti del gas.
Oddio Luciano, credevo fossero in ghisa ad eccezione dei tappi a "perno" che, forse per il processo di lavorazione, dovessero essere in acciaio. Avevo questa convinzione poiché nell'impianto esterno dell'acqua (quando purtroppo non ho modo di chiuderla) i primi a esplodere - e che devo sostituire - per la formazione di ghiaccio sono i gomiti e i T e mai la canna zincata, meglio poi se Dalmine. Un caro saluto e ancora buona Pasqua
@@IronWorker13 si capisco cosa intendi,ma la rottura dei vari pezzi come gomiti,manicotti e raccorderia in genere,è dovuto alla minore resistenza che hanno rispetto al tubo dovuto alla loro minore lunghezza e lega.Per evitare che si rompono per il ghiaccio bisogna usare quelli di acciaio, sono in lega di acciaio e molto più tenaci di quelli normali di ferro-zinco,ma detti impropriamente di ghisa, e costano un po di più.Qui puoi veder le varie tipologie di raccorderia www.comid.it/it/13-raccordi-idraulici
Per il gas e in esterno sono indicati a norma obbligatori come "Metallici" possono essere normali a filettare con raccorderia in "ghisa" o a "canna nera" così sono chiamati quelli a saldare di ferro a fiamma come li monta la rete dell'italgas,o d'acciaio ecc.ma non più il piombo come si usava una volta, mentre per l'interno sono ammessi anche quelli in rame a saldare, ma io a casa mia non li monterei mai proprio per la loro bassa resistenza meccanica.Poi è chiaro che un impianto esposto al gelo ha bisogno di coperture di coibentazione in qualunque modo sia fatto e svuotarlo se non si usa per un po di tempo come quelli che hanno seconde case in posti freddi.Quelli in acciaio inox invece sono indicati e obbligatori per il trasporto di alcuni acidi corrosivi ma anche per prodotti alimentare come per esempio il latte e sono utilizzati in genere nelle fabbriche.
Con una catena lunga il giusto,si ottiene lo smontaggio dei volano degli scooter moderni,tenendoli fermi con l'attrezzo,se non si ha la pistola pneumatica...
Io mi chiedo quale lavoro o lavori abbia fatto questo signore che sa fare di tutto spiegando in maniera semplice anche le cose piu complicate. Viesto che ora sarà un pensionato fa benissimo a divulgare il suo sapere.
Ciao alessandrozani2006,grazie,se vai alla home page del mio canale di youtube troverai dei link dove potrai vedere quello che è stato il mio lavoro.Oppure da qui it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Muratori