Faccio il manovale da quasi un anno appena dopo aver finito le superiori, ho lavorato per un periodo con Gaetano, un muratore napoletano di 67 anni venuto in Friuli chiamato “il nonno”, fa questo mestiere da quando aveva 9 anni e altro non saprebbe fare, ogni giorno cantava quella stessa canzone che si sente all’inizio del video. Quando il nonno ti offre un caffè, una sigaretta o una colombiana, non puoi dirgli di no. I vecchi muratori sono gente dura ma sicuramente di buon cuore
Ecco l'altro volto del boom economico... la miseria NERA di tutta questa povera gente. Una vita di lavoro durissimo per non potersi permettere nulla. Riflettiamo su ciò che anche il più modesto di noi ha. So che sembra il classico luogo comune.... ma vedo tanta.... troppa gente che si lamenta senza averne alcun diritto!
io ho fatto il muratore per scelta per 44 anni e se tornassi indietro lo rifarei . Tutto dipende se piace fare o no un determinato mestiere : se c'è la passione , anche il lavoro che sembra umile e faticoso è pieno di soddisfazione . Il lavoro ( qualsiasi lavoro ) significa dignità
Anche io mi sveglio alle 5 e finisco alle 4,in cantiere navale...ma non posso paragonarmi a questi Uomini... vestiti logori, niente scarpe antinfortunistiche,nessun DPI,ne imbrago di sicurezza.. rischiavano la vita ogni giorno... sabato compreso...onore ed ammirazione davvero per i sacrifici che hanno fatto...da prendere almeno un po' ad esempio....
Tutti dovrebbero guardare questo video e riflettere. Quello che manca oggi alla gran parte delle persone è l'umiltà e la poca memoria delle persone che hanno onorato l'italia fatta di gente umile e onesta. Complimenti per il video.
Che vita alienante e che miseria ,tutto questo per fare quei capolavori di cemento nei quali siamo prigionieri ...mangiandosi poco a poco tutto il verde che c'era ...
Una volta, la gente, era molto più umile, tanto sui luoghi di lavoro, come fuori. Oggi, gli ultimi arrivati comandano, chi é sponsorizzato o paraculato, si sente importante, anche se, non é nessuno. Chi invece, lavora seriamente, é l'ultima ruota del carro.
Conosco la fatica, in passato ho lavorato in nero in diversi lavori, sempre ovviamente sottopagati con tanto sfruttamento. Quando ti vedevi passare i beati figli di papà nati nel benessere, vestiti bene, profumati, con la macchina e la fidanzata accanto, che magari vanno a divertirsi e tu eri li sudato, sporco, affaticato col fiatone, ti crollava il mondo sulla tua autostima e la solitudine si faceva sentire molto forte davanti a quelle visioni...
Ma quale onore e quale gloria, questi sono solo poveri martiri. Sfruttati e costretti al lavoro più duro senza comunque riuscire ad uscire dalla miseria nera. Una vita compressa in otto ore, a spaccarsi la schiena per campare a malapena la famiglia e ingrassare qualcun'altro, senza mai poter concedersi nulla. Ti ritrovi a 60 anni sentendone addosso 80, magari hai resistito perchè ci mettevi passione ma dopo tutto quel tempo sei disilluso e ti accorgi solo che nessuno ti ha mai riconosciuto i tuoi meriti ed hai passato la tua intera esistenza non a vivere ma a sopravvivere.
Madonna mia che vitaccia!!!!!!contando che anch io fino a poco tempo fa facevo il carpentiere ed adesso faccio il boscaiolo!!!!!!!porelli solo la domenica libera....e in quel giorno nn facevano praticamente niente!!!!!!