Il ritorno del lupo in Italia 

I terremoti sono eventi costruttivi ne devono venire ad ogni minuto, a casa tua però!

Grazie mille! E... giustissimo! I cani randagi sono davvero un problema, sia in ambiti rurali sia anche in contesti urbani!

Cambiamo la prospettiva: i randagi attaccano solo in alcune circostanze, e solo se scacciati e minacciati, e spesso malmenati anche se pacifici. In ogni caso, i cani prima di attaccare mandano una serie di segnali per avvertire che sono a disagio. Non attaccano così, random. E chi li minaccia? L'uomo, che li ha fatti randagi con abbandoni e via dicendo. Quindi forse, siamo noi il problema dei randagi, e non proprio viceversa.

Perfetto perché dice ciò che fa comodo a lei? E vorrebbe fare passare il messaggio che a massacrare gli armenti non sono i lupi ma fantomatici cani inselvatichiti? Vada pure a raccontarla a qualche cittadino che non ha mai visto un coniglio o una gallina. E che magari pensa che gli alimenti si producono nel retro dei supermercati.

questo video è assolutamente e per la maggiore ricco di falsità palesi. Ma comunque fa comodo a chi le mani non se le sporca e vive nel limbo della società artificiale e virtuale. Mario Tozzi in una trasmissione Rai afferma che il lupo è stato introdotto citando fatti date e somme investite. Quando ci si scollega dai ritmi della natura si generano idee surreali e credenze che fanno proprio inorridire. 😂🖐️

@@FG-gk8ov Mario Tozzi infatti ha detto una gran cazzata, d'altronde lui non è zoologo ma geologo, infatti in seguito gli è stato fatto notare l'errore e ha chiesto scusa pubblicamente. I lupi non sono stati reintrodotti in Italia, questa leggenda va ancora avanti come quella delle vipere lanciate dall'elicottero. Il numero di individui è semplicemente aumentato per cause naturali e si sono espansi naturalmente col fenomeno del dispersal, seguendo anche prede come i cinghiali, quelli si introdotti a scopo venatorio, sottospecie dell'est Europa più grandi e più prolifiche.

PAROLE SANTE! Purtroppo non tutti la pensano così. Anzi, moltissima gente è ancora convinta alle storie e leggende che dipingono il lupo come feroce animale assassino. Fortunatamente, questa gente è sempre di meno. Grazie ai progetti di sensibilizzazione e divulgazione, il lupo forse sta un po' cambiando nell'immaginario collettivo. Speriamo cambi!! E speriamo che anche gli allevatori vengano tutelati con adeguati rimborsi, finanziamenti, incentivi e contributi per svolgere le loro attività in completa sicurezza.

Sono convinto che se le cose fossero gestite meglio, gli allevatori non avrebbero neanche bisogno di rimborsi, visto che, come giustamente dite nel video, i lupi difficilmente si avvicinano al centro abitato. Basterebbe molto più rispetto verso questo animale, usando metodi molto importanti come i cani infatti, portando spesso al povero lupo malcapitato alla fuga, o recinti elettrici. Avevo visto anche un documentario di un parco qui in italia che il lupo non solo migliorava la questione del sovraffollamento degli ungulati, ma ovviamente anche i predatori più piccoli. Infatti, il predatore alfa gestisce tutto il patrimonio ambientale nel suo territorio, compresi volpi, tassi ecc... Sono convinto che non si voglia dare così tanta libertà a questo animale anche perché in effetti potrebbe risolvere molte cose, purtroppo, molta gente non vuole questo ( ma questa è una mia opinione ). Un saluto grande, continuate così, mi piace molto ciò che dite e fate, complimenti per tutto.

Grazie mille Leonardo! Gentilissimo come sempre. E se questo video ti è piaciuto... beh, allora aspetta settimana prossima... ;)

Pedro II Do Brasil grazie mille!! Felice che il video ti sia stato esaustivo :)

Grazie mille! Era da un sacco che lo stavamo preparando :D

Grazie mille Stefano! Eh si, in merito al lupo se ne sentono proprio di tutti i colori... Noi abbiamo fatto la nostra parte per informare chiunque voglia saperne di più!

Assoltamente! ;)

Ugo Colombo oh addirittura? Grazie mille ;)

Grazie mille :) Sempre viva la natura!

Grazie a te per aver apprezzato, e grazie mille della condivisione! :D

Grazie! Beh, in fin dei conti gli ibridi sono un po' cane e un po' lupo... possono essere a volte più diffidenti o a volte più confidenti (e questo non va bene!)

Non è vero, perché visto che gli ibridi sono sempre provenienti da mamme cane, e visto che i cani randagi non hanno paura del lupo quindi sono meno diffidenti perché la madre gli insegna a andare vicino all'uomo

In realtà non è così, non ci sono studi che dimostrano che gli ibridi sono più confidenti, anzi, fino ad ora hanno dimostrato l'esatto contrario. E la maggior parte della volte è il cane maschio che si accoppia con la femmina lupo.

Grazie a te!

Grazie 😉

Grazie mille 😃

Grazie mille! Ci fa piacere che il video sia apprezzato da molti :)

Grazie :)

Marasandola grazie mille per la condivisione :D Comunque penso che se le cose continueranno positivamente in questo modo e se il lupo verrà trattato come deve essere, allora potrà colonizzare tranquillamente anche la Val d'Ossola. Se ci pensiamo bene, è stato visto anche in valli più piccole, basse e antropizzate, come la Val Menaggio o anche al Pian di Spagna (zona alto lago di Como) :)

Se fosse un ebreo non amerebbe molto il nazismo, ergo, se fosse un pastore la sua idea sarebbe assolutamente opposta. Questo significa che i fatti reali modificano fattivamente le idee false e scollegate dalla realtà.

Grazie mille! In effetti è proprio il nostro obiettivo quello di fare divulgazione scientifica e riuscire a informare tutti quanti !

@@AmbienteNatura scientifiche balle.

Grazie! Come detto, noi cerchiamo proprio di fare chiarezza in merito. Grazie anche per avermi passato questi due articoli... li leggerò volentieri! (P.S.: bel blog ;) )

The Mountain Rambler Ciao, ho letto tuoi articoli, belli. Leggi il mio commento che ho scritto anche sopra e dimmi cosa ne pensi. Io studio forestale presso Università di Padova. Numerosi studi sono stati fatti su questo “mammalia” in russia e kazakistan. Questi studi hanno dimostrato la pericolosità dei lupi in dispersione. Inoltre cacciando e uccidendo maschio alfa si è osservato che il branco non sempre si ricompone e molti dei lupi possono andare in dispersione. Infatti i lupi che sono in dispersione si uniscono ( per esempio un giovane in cerca di territori e uno vecchio cacciato dal branco) e formano delle vere e proprie bande. Le conseguenze di queste bande che sono in cerca di prede facili e spesso attaccano il bestiame domestico. Invece il branco dei lupi si comporta in modo diverso: cerca di stare lontano da abitazione cosi che la prole che nascerà è più lontana dagli uomini. Quello che volevo dire io che le nostre autorità hanno fatto un programma di reintroduzione del lupo ma nessun programma in merito alla gestione del lupo. Una volta introdotto quale l’obbiettivo dopo?! Siamo capaci noi di gestire lupo?! Se un giorno è necessario ridurre il numero siamo capaci di cacciarlo con le “bandierine”, con elicottero o uccidere i cucioli in maniera preventiva come si fa da me in russia?! Tante volte sento che si fanno le ricerche in merito ma credo che non bisogna fare proprio niente perché ci sono altri paesi che li fanno già fatto per filo e per segno. Un altra cosa vergonosa quei 80 % che danno agli allevatori in caso dì uccisione di bestie. Per me se non siamo capaci di gestirli meglio ucciderli a tutti o far le cose come si devono, ma parlando con molti esperti non hanno un minimo di idea su come si gestiscono

KingElgard grazie mille! Spero che questo video porti un po' di chiarezza a tutti coloro che si vogliono informare :)

Ci sei?

Ciao! Grazie per i complimenti :D Allora, la questione è la seguente: sì, è possibile. Questo perché gli animali superiori possono abituarsi tranquillamente all'uomo e non averne paura. L'uomo dal canto suo per interagire in questo modo così stretto deve "farsi capire": insomma, imparare tutti quei segnali di comunicazione differenti dalla parola! Poi qui si entra in discorsi etologici un po' complessi, e ci vorrebbe un altro video intero per spiegare a fondo la faccenda ;)

E invece li stanno facendo i danni.

Grazie per aver apprezzato! Tuttavia, cosa intendi per "difetti logopedici"?

Ahahah, grazie ;)

Ciò che fa comodo e ci si specchia si ama, certo povera

Ciao! Il "nostro" lupo è abituato a vivere sugli Appennini, un territorio più ristretto e limitato rispetto alle grandi foreste del centro-nord Europa. Quindi meno spazio = meno risorse, e meno risorse = branchi piccoli. Un branco costituito da pochi individui è un sistema per autoregolare la popolazione. Un branco di pochi individui attacca prede più facili (come le pecore). Tuttavia non è vero che il lupo grigio è più aggressivo del lupo appenninico. I casi di attacco del lupo in Europa negli ultimi 200 anni si contano sulla punta delle dita. A tal proposito, per informarti meglio, guarda qui: en.m.wikipedia.org/wiki/List_of_wolf_attacks

P.S.: sulle Alpi, da nord est, sta tornando il lupo grigio, come appunto originariamente doveva essere ;)

Cioe..vuoi dire che in Trentino e quelle zone lì potrebbe tornare il Lupo Grigio? A tal punto cosa succederà, si smisterà con quello italiano?

Poichè io sapevo sulle Alpi c'era il nostro Canis lupus italicus

Il lupo grigio in Trentino c'è già! È già tornato, grazie all'aumento delle popolazioni slovene. Come dico nel video, il ritorno del lupo da est è proprio a opera dei lupi centro-est europei. In Val Lessina c'è già stato un primo incontro tra lupo appenninico e grigio, che ha dato origine a una prima cucciolata "mista" 😉 Ed erano più di 200 anni che il lupo grigio e l'appenninico non si incontravano! È un bene che la natura torni a fare il suo corso

Povero lupo davvero! Anche se, come spiego del video, la specie non è stata né reintrodotta né ripopolata nel nostro Paese ;)

@@AmbienteNatura Intendevo con '' ripopolata '' una politica di conservazione della razza.

Parli chi è a contatto con la realtà non buonisti da tastiera che profondono parole ipocrite e false.

@@AmbienteNatura altra falsità smentita da Mario Tozzi in una trasmissione Rai che cita numeri, date, progetto e cifre economiche. 👍

Svezia ha fatto un contenimento di circa il 50 % della popolazione

Lasciamo perdere la Svizzera, che è un Paese extracomunitario, arretrato per quanto riguarda le politiche di gestione e conservazione della fauna, proprio a causa del mancato recepimento delle direttive europee. Gli altri Paesi che hai nominato, hanno popolazioni di lupi stabili, non in aumento e "ri-colonizzazione" come da noi in Italia. Si tratta di popolazioni già integrate nell'ecosistema locale, che svolgono il loro ruolo di predatori. Le proposte di gestione in suddetti Paesi non sono "abbattimenti per contenerli": non si tratta di un'"invasione" dei lupi da dover contenere. Semplicemente, proprio perché si tratta di popolazioni già stabili, vengono fatti degli abbattimenti in aree con attività pastorale per limitare la predazione su bestiame. Tale proposta di gestione è indipendente dal fatto che il lupo stia tornando naturalmente, con numeri contenuti, e piano piano stia migliorando il nostro ecosistema italiano. In Italia si era votato proprio per permettere gli abbattimenti selettivi in questo senso, ma la legge non è passata. Quando il lupo dovesse aver riconquistato tutti i suoi territori in Italia, e solo allora, con popolazioni stabili, dovesse dare problemi per le attività di pastorizia, allora sì che si potrebbe parlare di gestione nel senso di selezione. Ma questo è un altro discorso, che deve essere rimandato al futuro... ovviamente se e solo se non avremo imparato a proteggere il bestiame con altri metodi. Io credo che abbiamo tutte le possibilità e il tempo di imparare questi metodi per una pacifica convivenza con il lupo... quella che manca è la volontà, perché nell'immaginario collettivo, il lupo è ancora visto come animale cattivo da uccidere a tutti i costi.

Per ciò che concerne, invece il dato in merito agli abbattimenti in Svezia... io ho trovato ben altre cose. Da che fonte l'hai recuperato?

@@AmbienteNatura certo la Svezia è un paese del quarto mondo che però crea modelli sociali copiati nel mondo. Vada a raccontare falsità ai suoi fan, Clown.

Buonasera Sig./ra, per risponderle nel modo più preciso possibile e comprendere meglio i nostri errori vorremmo chiederle se potesse riportare in modo esplicito le affermazioni imprecise e false. Allo stesso modo saremo lieti di consultare le fonti a cui si riferisce ma che non riporta. Noi abbiamo fatto fede soprattutto a due fonti autorevoli: - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia (ftp://ftp.minambiente.it/PNM/Strategia_Nazionale_Biodiversita/Organi%20di%20governance%20della%20Strategia%20Nazionale%20Biodiversit%E0/Comitato_Paritetico_Biodiversita/Riunione_2016_02_17/Piano%20azione%20lupo.pdf) - e il Progetto LIFE WOLFALPS (www.lifewolfalps.eu/download/). La ringraziamo per il tempo che vorrà dedicarci.

Gentili Sig.ri di Ambiente & Natura. Se non sono importuno, più che volentieri. Anche se non son cacciatore, in quanto appassionato di tiro a segno, ho parecchi amici e conoscenti fra cacciatori ed allevatori. Posso riferire dei numeri e dei fatti. In questo momento mi viene in mente il panorama Toscano. Le statistiche che mi son state riferite provengono dalla Coldiretti Toscana. Alcune testimonianze mi son stare altresì riferite da testimoni oculari. La realtà della (non c'è altro modo di chiamarla) 'sovrapopolazione' di lupi e ungulati in Toscana è un dato di fatto. La modalità degli attacchi dei lupi ad insediamenti/fattorie è esattamente complementare a quanto dite nel vostro video. Gli attacchi sono quasi sempre attuati da gruppi di lupi più che da lupi solitari. Il numero di elementi che compongono i branchi (da testimoni oculari) si aggira tra la decina e la ventina. I lupi in questo territorio si son fatti più audaci proprio in ragione del fatto che si son aggregati in gruppi piuttosto numerosi. Il lupo, da solitario, è molto più cauto e diffidente nell'avvicinare allevamenti (o persone umane). Nonostante questa forza data dall'aggregarsi puttosto numeroso i lupi non costituiscono efficacemente un nemico per il gran numero di cinghiali. La presenza di numerose fattorie/allevamenti con possibilità di predazioni più facili li attrae molto di più. (Parole di un allevatore di mia conoscenza) La naturale ridiffusione del lupo in Italia... aihnoi... magari fosse stata naturale. Nei primi anni 90 ci fu qualcuno che tentò la ripopolazione del lupo nei nostri appenninni con l'inserimento di dei lupi Iberici. Fu una catastrofe biologica. Il lupo Iberico, benchè geneticamente compatibile con il lupo Italico, era comportamentalmente molto più aggressivo. Ricordo un'operazione laboriosa di ricattura da parte del WWF nel tentativo di salvaguardare la (allora realmente in crisi) razza 'lupus Italicus'. Si pensi che negli anni 90 in tutta Italia si censiva poco più di 400 di lupi. Nel 2015, mi vien riferito da chi vive lì, solo in Toscana son stati censiti circa 600 esemplari di lupo. Pensiamo alla differenza tra quel che era nel 1990 a ciò che è nel 2015. SI pensi che nel 2016 nel suolo Toscano è stata raggiunta la media 1.3 attacchi al giorno. E questo parlando solo degli attacchi denunciati. (Credo che in mezzo a tali attacchi ve ne siano anche alcuni diretti a persone). Di sicuro la presenza del lupo rappresenta un patrimonio per ciò che riguarda la biodiverstà ma comunque andrebbe sempre circoscritta a zone idonee, riserve. Diversamente tale presenza (considerato anche il grande numero nel caso della Toscana) rappresenta una minaccia che destabilizza tutto l'ambiente (anche solo conisderando l'ambiente per allevamento ed agricoltura). In altre regioni di cui ho meno informazione ci sono problemi analoghi. Gli attacchi a bovini in molte zone alpine si stanno infittendo e diventano di giorno in giorno sempre più preoccupanti. Se foste interessati non esitate a chiedere, posso procurarvi i contatti con alcune persone che han vissuto direttamente delle esperienze con lupi. (Aihmè che esulano parecchio da quel comportamento schivo e timoroso dei lupi descritto nel video.) Permettetemi un abbozzo bonario sulle fonti citate: sull'autorevolezza nessun dubbio, per carità... ma concedetemene per ciò che riguarda la loro eventuale 'apoliticità'. Più che a ministeri operanti su vasto territorio, vi consiglio di cercare documentazioni da organizzazioni di zone più ristrette... quali le regioni per esempio. Di sicuro vi forniranno, per ciò che riguarda il loro territorio, dati più coerenti, reali, in quanto direttamente interessati. Un cordiale saluto.

Buongiorno! Prima di tutto vorrei premettere che la Regione Toscana, in quanto a dati, statistiche e eventi legati al lupo è inaffidabile: vorrei ricordare semplicemente la polemica nata qualche mese fa dopo un servizio di Striscia la notizia, in cui proprio la Regione Toscana affermava notizie false. Bufale, come attacchi all'uomo, branchi di lupi da decine di individui, e anche la reintroduzione del lupo americano o siberiano. Infatti, il lupo non è stato reintrodotto in Italia, né negli anni '90 né mai. Se lei sostiene che questo si sia verificato, sono più che curioso di vedere le fonti da cui ha attinto. Anche per ciò che concerne il numero di individui per branco, è impossibile che ci siano 10 o 20 individui a costituirlo. In una qualsiasi discussione o lavoro scientifico, però, le fonti devono essere affidabili. Mi spiace, ma non posso reputare il racconto di alcuni suoi amici allevatori/cacciatori arrabbiati come fonte veritiera, senza fotografie, rilievi o dati inequivocabili. Perché è vero quello che sostiene lei: il lupo attacca il bestiame. Ed è un problema da non sottovalutare, per poter creare una corretta convivenza con il lupo. Tuttavia, sia il Ministero sia il progetto Life WolfAlps hanno pubblicato e sovvenzionato linee per la protezione del bestiame. Gli attacchi al bestiame nelle zone alpine non sono sempre più preoccupanti, stanno sì aumentando, ovviamente, ma lungi da diventare la nuova apocalisse. Anche le Regioni non sono così preoccupate (a parte la Toscana che, difatti, afferma continue bufale per "portare acqua al suo mulino"), a conferma di ciò l'abolito piano di abbattimento del lupo (febbraio). Infine, quando dice "SI pensi che nel 2016 nel suolo Toscano è stata raggiunta la media 1.3 attacchi al giorno. E questo parlando solo degli attacchi denunciati. (Credo che in mezzo a tali attacchi ve ne siano anche alcuni diretti a persone)." bisogna rimarcare il fatto che sono attacchi al bestiame, e non alle persone, e quel "CREDO" non vale niente. I dati parlano che l'ultimo attacco del lupo nei confronti dell'uomo risale al 1805. Per quanto riguarda la sovrappopolazione di lupi in Italia, anche questo è falso. In Italia il lupo sta aumentando, ed è in costante aumento proprio perché il territorio e le risorse lo permettono. Detto semplicemente, molti dei nostri boschi possono essere ancora colonizzati, perché non ancora saturi di lupi. Scelga con cura le sue fonti. Se ha voglia di informarsi, la invito a vedere quest'altro video, realizzato con il professor Martinoli, docente e ricercatore dell'Università degli studi dell'Insubria, presso l'Unità di analisi e gestione delle risorse ambientali, uno dei responsabili del progetto WolfAlps facebook.com/uninsubria/videos/1277998192286078/ Cordialmente,

Buongiorno Ambiente & Natura. Mi spiace che questa discussione assuma questi toni. Non avevo la minima intenzione di screditare nessuno (fino ad ora). Invito sempre all'obiettività. "Scegliere con cura le fonti." Vostro stesso consiglio che dovreste osservare per primi. "I dati parlano che l'ultimo attacco del lupo nei confronti dell'uomo risale al 1805." Vi Invito a riflettere su questa vostra affermazione e risalire alle fonti di tali 'dati' (se ci riuscite). Se tale frase la collochiamo temporalmente nel 1805 può avere un significato, letta al giorno d'oggi, anche solo a livello probabilistico, senza andare in cerca di prove (che per l'altro ci sono), è un controsenso. Considerato che la frase così riportata non definisce nemmeno un luogo/paese specifico, le possibilità che in oltre 2 secoli nessun essere umano sia stato aggredito da un lupo sono nulle! Lo sarebbero comunque anche se circoscrivessimo l'affermazione al suolo Italiano. Continuo ad incoraggiare la volstra attività documetnaristica ma invito a perseguire una maggiore obiettività anche contestuale. Mi rendo conto che parlare di un animale 'in senso generale' non è facile, vi ammiro perchè ci avete provato. Già parlare del 'Lupo in Italia' è veramente una generalizzazione... ripeto, difficile da fare. Nel nostro paese le condizioni di habitat, densita dell' animale lupo, variano moltissimo da zona a zona ed in modo importante. Permettetemi tuttavia di constatare che se stiamo citando come autorevoli gli intereventi e le polemiche di 'Striscia la notizia', forse siamo sulla strada sbagliata. Nulla contro i signori di 'Striscia la notizia' che han fatto dello scandalo, anche divertente in qualche caso, il loro lavoro. Ma, 'ricordare semplicemente le loro polemiche', scusatemi, non lo possiamo considerare probante su una presunta mendacità della regione Toscana. WolfAlp era, è, (e temo sarà) uno degli enti più controversi per la manipolazione di dati su (chiamiamoli così) eventi naturali. La regione Toscana la ho citata perchè è una delle regioni più problematiche per ciò che riguarda la odierna presenza di lupi in gran numero. Non posssiamo negare che dalla notte dei tempi arrivi sino ai giorni nostri, nell' immaginario collettivo, l'immagine del (fatemelo chiamare così) 'Lupo cattivo' , mangiatore di armenti, greggi e uomini. Che quest' immagine possa infastidire biologi, naturalisti ed appassionati è perfettamente comprensibile. La storia ci insegna che sotto a quello che viene considerato 'leggenda' qualche volta si nasonde anche una parte di verità. Quantomeno una leggenda può essere generata da fatti. Tuttavia valutiamo razionalmente questa possibilità: Il lupo, come animale, per come è connaturato, ha la possibilità di aggredire l'uomo. Lo ha fatto in passato, lo può fare oggi e sempre potrà farlo. Questo in ragione del presupposto che uomo e lupo si sono incontrati, si incontrano, e si incontreranno. Son il primo a dirlo: negli anni in cui vi erano poche centinaia di lupi in tutt' Italia quest'incontro, nel nostro paese, era così raro da poter essere considerato impossibile... e dunque cadeva ogni possibilità di poter essere aggrediti da un lupo. Con l'attuale ripopolazione (in qualche zona sovrapopolazione, lo ripeto) queste possibilità aumentano. E fin qui stiamo parlando della possibiltià di incontro fra uomo e lupo. Certo non è un'abitudine del lupo quella di aggredire l'uomo, tuttavia, vista la 'ripopolazione' di cui si sta parlando, negare che ci sia la possibilità, scusate, è estremanente sconsiderato ed incosciente... e, lo devo dire, è 'da mistificatori'. Mistificare, o fomentare timori per ideologia o per partito preso, son entrambi comportamenti che allontanano dallo stato reale delle cose. Ci sono tuttavia documentazioni di aggressioni che vi invito a cercare, abbandonando i preconcetti che sono solo deleteri. Essere scientifici oggi richiede uno sforzo e non indifferente. Pare che nel nostro paese tutto debba aderire ad un' idea in modo incondizionato, ogni sforzo è diretto ad avvallare tale idea. (Questo, aihnoi, anche al di fuori del campo scientifico/biologico). Indipendentemente da quando ci siamo scritti vi faccio un augurio: Diventate veramente dei biologi, divulgatori (come si dice oggi? Vlogger? spero di averlo scritto giusto) appassionati ma sempre obiettivi, pronti all' indagine e pronti (e questo so che è molto difficile in quanto le passioni spesso ci chiudono gli occhi) anche ad accettare quanto non ci si sarebbe aspettati. Saluti.

@@camillacallegarini fa molto più paura l uomo che il lupo e non esiste al mondo nessun animale più pericoloso del uomo siamo i primi a sterminare e distruggere .W IL LUPO.