IL Trash spiegato da Philippe Daverio in una intervista con Vittorio Gregotti Qui trovi gli ultimi libri di Philippe IBS www.ibs.it/mio.... AMAZON www.amazon.it/... Passepartout stagione 08/09
La cosa più triste è che mano a mano che vengono a mancare queste grandi persone, guardandoti attorno ti rendi conto che non c'è un ricambio degno....che tristezza...
Daverio e Gregotti, entrambi grandi intelletuali. Sono pochi, per non dire nessuno, gli architetti che abitino o abbiano lo studio in quelle cose che progettano. Si potrebbero paragonare progetti a Bilbao (Gerhy) a Lisbona Belem(Gregotti) e poi provare ad avere una opinione obiettiva.
Noi siamo cresciuti con la sua dolce voce che ci fatto amare la cultura e il bello .... Insostituibile figura ..... Di grande genio ,fascino e simpatia .... Perché non ho avuto un professore così....mm
Porca vacca quanto ancora ignoravo anche del settore dell'architettura! -.- Mi si è aperto un mondo comunque! Grazie per questa "pillola" di sapere! ^_^
è possibile, il problema è che per motivi di copyright vanno eliminate parti molto importanti. l'idea è quindi quella di metter mano al girato complessivo e rieditarlo, potrò cosi proporvi la "chiaccherata" integrale contenente molto materiale inedito... con calma e la dovuta attenzione sarà fatto. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i fan di Philippe che seguono il canale e che con il loro affetto mi dimostrano che anche la cultura può avere un suo piccolo spazio su youtube grazie a tutti Seb
Quanto avrei voluto fargli leggere i miei scritti di filosofia, avrei dovuto terminarli prima. Non abbiamo neanche concluso la discussione iniziata al grattacielo Sanpaolo. Il lavoro che avevo abbozzato era proprio sulla "semplificazione" come vettore di comunicazione contemporaneo e le sue problematiche estetiche. Avrei voluto il suo parere alla luce di queste affermazioni che, al tempo, mi ero perse e riscopro. Rientra nella definizione perfettamente. Accidenti, avrei voluto un suo parere. :( L'opera, se mai la pubblicherò e riuscirò a chiuderla, sarà anche dedicata alla stella polare del mio divenire umano che è stata scintilla di ispirazione umana, fortissima. Innegabilmente. Mi domando come farò senza continuare il dialogo, senza le risposte alle curiosità inespresse e la giusta triangolazione del pensiero nella sua trigonometria intimista che mi tirava sempre su il morale ogni volta. Sulla bigness, l'equivalente funzionale e stilistico in architettura, del trash sarebbero da indagare gli impulsi e gli impatti del gusto estetico di stampo americano e anglosassone che ci siam portati dietro come percolato involontario della globalizzazione dei costumi. Perché è negli Stati Uniti che la parola "big" ha connotato di "beautifull". Come insegnava questo "beau" che non sanno cosa sia e quindi lo vogliono denso di una grandezza vuota tipica dei non luoghi, malls vitrei e anonimi. Di una cosa son sicuro: alcuni curiosi ci han provato seriamente ad apprendere. Grazie per averlo pubblicato sul canale.
Mi piace Gregotti che disprezza le cose che costruisce o utilizza;è come se Rembrand ,mentre dipingeva la “Ronda di notte “ avesse continuato a dire ai suoi allievi”guardate che schifo”
In effetti mi chiedo se la corsa a grattacieli sempre più alti non vada a cozzare con l’idea di sostenibilità di cui si parla: se non altro da un punto di vista meramente strutturale.