Dio lo benedica,il mondo ha bisogno di persone come lei, tutti noi,un pelino più giovani, impariamo e facciamo a casa nostra,con gli adattamenti necessari le stufe o bruciatori per pellets o legna.
Complimenti Angelo, bellissima spiegazione, molto generosa nel condividere questi studi sulla piro-gassificazione. Spero di poter vedere presto una di queste stufe. Grande dedizione e impegno, grazie
Caro Angelo, ti devo dire che sei fantastico e ti devo ringraziare perche' grazie a te ho imparato ad apprezzare il mio accento romagnolo e trovato il coraggio di espormi in alcune conferenze, sei genuino e trasmetti con semplicita' e simpatia dei contenuti notevolissimi. Ho seguito questa lezione con rispetto e ammirazione delle tue conoscenze e mi sono anche divertito, cosa si puo volere di piu da un insegnante? Bravissimo!
Salve Valerio Laghi , grazie di tutto troppo buono , le cose si possono esporre i diversi modi ma il modo più antipatico è il "cattredratico " che non vuol dire essere il più intelligente o sapere di + ma solo un'arroganza di un ipotetico sapere per nascondere l'ignoranza , chi più sa davvero sa anche che è un grande ignorante e quindi non si pavoneggia del sapere che ha , già altri che lavorano col pubblico mi hanno chiesto il permesso di usare il mio modo di fare nei loro approcci col pubblico , comunque ancora grazie del gradito commento e saluti .
Signor Angelo, buonasera. È la prima volta che vedo questo tipo di stufa ma è stupefacente ! Non dipendere più da energia elettrica con questo sistema andrà a rivoluzionare anche il sistema di riscaldamento per l'acqua sanitaria, cosa molto interessante.. Bene le faccio i miei più sinceri complimenti e le auguro di poter costruirla in serie quanto prima. Io non aspetterei l'Europa per il brevetto ma questa idea merita di essere vista da tutti. Specialmente in questo periodo di caro dei costi energetici voluto. Cordiali saluti e buon proseguimento 👍🤩
Salve Marco , sicuramente è la prima volta per tutti vedere questa stufa , non esisteva prima che la inventassi ( altrimenti non mi avrebbero dato il brevetto Italiano ed Europeo ) , ho già firmato la licenza a dei licenziatari che la vogliono commercializzare e ci sarà per tutti , saluti .
Lei e" un grande : ) , complimenti per l'esperimento, sono sicuro che il sistema va alla grande e che potrebbe aggiornarsi alle versioni future , provero' ad effettuare dei prototipi, verranno forniti i risultati rilevati ed ottenuti
Salve The Future .., grazie dei complimenti , queste schede non illustrano un esperimento ma a GRANDI LINEE il risultato dei miei studi su pirolisi e gassificazione con costruzione di prototipi testati in laboratorio e ottenimento di Brevetto Italiano ed in attesa di quello Europeo , con queste schede mi interessava far vedere il sistema di combustione che ho inventato per ottenere numerosi vantaggi che illustro nel video della stufa ,è diverso anche dal sistema industriale ,di cui ho visto subito errori tecnici , nel campo domestico nessuno al mondo è mai riuscito a fare un bruciatore in piro-gassificazione cosi piccolo da potere essere usato in questo ambito , stanno sperimentando il mio sistema nel campo industriale e agricolo per fare bruciatori enormi a cippato che brucia benissimo , intendo sottolineare che essendo un brevetto ovviamente ho omesso e alterato diverse cose nelle schede ma il concetto di base è quello , tuttavia per far funzionare bene la stufa servono molte altre informazioni sulla costruzione oltre che ad altri aggeggi interni che per ora non rivelo , saluti
Mi scusi.. ma nel disegno non vedo entrate di aria secondaria necessaria per la combustione del gas prodotto ma vedo solamente una sola aria (primaria??) che entra nella zona sottostante. Mi sbaglio?
Mi sono appena iscritto. Bravissimo👍👍👍 La mia stufa a nocciolino di sansa, funziona quasi allo stesso modo, ma con un ma: essendo gestita elettronicamente con un software alla cavolo di cane, le emissioni distano anni luce dai tuoi risultati. Ancora complimenti👍👍👍👏👏👏
Salve Pietro , grazie dei complimenti e del resto , è molto difficile o direi impossibile che funzioni come la mia , la gassificazione domestica l'ho inventata io con tanto di brevetti già approvati con attestati , sono convinto che le emissioni siano molto distanti dalle mie e centrano poco i software dato che si parte da una combustione che da millenni non è cambiata , al posto della nonna che soffiava sul fuoco oggi ci sono i ventilatori ma il risultato non è cambiato di molto , saluti
Ciao Angelo, mi piacerebbe sapere se il principio di discesa della biomassa e il condotto dell’aria primario hanno lo stesso principio di funzionamento della rocket stove. Grazie della risposta, ciao
Salve amedado , le roket stove usano molta aria quindi sono combustioni normali ottimizzate ,io invece ne uso pochissima (come tutte le gassificazioni ) e il risultato cambia specialmente nelle emissioni , poi le arie si devono dare in entrambi i casi in modo opportuno , solo che le roket sono facilissime da fare anche un bambino le sa fare , invece ottenere una gassificazione come la mia no perchè ci sono da considerare molti aspetti oltre alla semplice gassificazione , c'è già una caldaia a cippato (Austriaca ) considerata la Rols Rois delle caldaie che lavora in gassificazione ma io ho fatto qualcosa che è più performante ma che non ho mai fatto vedere , le roket possono usare i pezzi di legno la mia no solo roba sminuzzata, forse la discesa può essere simile dato che entrambe lavorano a caduta , l'aria primaria c'è sempre ma necessita di condizioni diverse , saluti .
Grazie della risposta, io ti seguo da qualche anno e credo che tu abbia creato una stufa assolutamente unica nel suo genere, strano che nonostante tutto nessuno si sia fatto avanti per produrla in serie... una cosa mi preme dirti, hai mai pensato di circondare la camera di combustione (creando una sorta di intercapedine che circondi l’intera stufa) con materiale tipo terra, sabbia, o materiale che riesca a mantenere alte e costante la temperatura della camera di combustione? Potrebbe essere una buona soluzione nella parte finale dello spegnimento, sai, mi sembra di aver capito che l’accensione e lo spegnimento sono le fasi di maggiori emissioni dovute all’abbassamento di temperatura, (credo), ecco, se tu circondassi la camera di combustione di materiale refrattario “direttamente a contatto” con la camera di combustione riusciresti (credo), se non altro, a risolvere il problema delle emissioni “ inquinanti “nella parte finale della combustione in quanto le temperature verrebbero mantenute alte dalle terre refrattari che circondano la camera. Comunque, io non sono un esperto e puoi anche non rispondermi... ti ringrazio di tutto e ti auguro il meglio, ciao!
Salve amedado , sicuramente è unica nel suo genere , la temperatura in camera di combustione va già bene se si alza troppo si creano altri problemi tipo gli ossidi di azoto( a 1100-1200° ) o la fusione ceneri , alla partenza non ha emissioni perchè entra subito in pirolisi e alla fine i carboni bruciano con fiamme blù , sono solo 2 cucchiai di carbone che alla fine non hanno più il calore necessario e quindi fanno solo brace ma è irrisorio , la gassificazione produce delle calorie impensabili è una altra chimica del fuoco diversa da quella normale , i refrattari vedremo in fase costruttiva definitiva , saluti
Il Brevetto consiste nella modifica il cui i gas non toccano la pentola dall'interno verso l'esterno. La fiamma attraverso MEV riparte dal centro della pentola verso il camino. Aspetto coordinate per discussione del progetto avanzato.
Salve Marco Amato , grazie , già moltissimi me la chiedono ma è difficile da mettere in commercio , ci sono un sacco di cose burocratiche da fare , saluti .
Salve Angelo. La forma che lei ha applicato in maniera inversa è la stessa che scopri Venturi. In pratica le fiamme una volta innescate e riscaldate in quel tubo più alto e lungo hanno la funzione di effetto tiraggio effetto camino. Quindi impossibile la risalita nella parte del carico. Lei ha applicato un sistema inverso di Venturi e questo dovrebbe far capire che è un sistema funzionale e valido. Diciamo che per escludere ogni problema una volta caricato il tubo si può fare un semplice tappo per impedire qualsiasi risalita. Si potrebbero fare almeno due chiusure interne per chiusura alla discesa del pellet così si è sicuri al 100%
Salver Lu Laki , più che tiraggio è l'espansione dei gas che espandendosi e avendo una sola uscita libera risalgono velocemente ,ci può essere anche un effetto venturi ma non dico di più , si le chiusure andranno fatte ma basta la lama che ho predisposto , saluti
Buongiorno Angelo, complimenti, io che sono un po tecnico mi sorge un dubbio, nel canale di alimentazione della biomassa si potrebbe creare un tappo con conseguente ritorno di fiamma?
Salve Enrico , il canale di alimentazione funge da tappo fluido , non c'è aria sufficiente per le combustioni ed in più c'è risucchio , quindi nessun ritorno di fiamma , è più che collaudata ,a casa mia la uso da 6 anni , saluti .
Salve Mathew ..., le poche ceneri cadono durante e sono solo i minerali del legno , alla fine rimane solo un pò di cenere ( 2 cucchiai ) che si fanno cadere nel cassetto prima di iniziare un nuovo ciclo , basta muoverle con un pennello o qualcosa del genere , saluti
Salve Mathew ..., le poche ceneri cadono DURANTE e sono solo i minerali del legno , alla fine rimane poca cenere ( 2 cucchiai ) e basta muoverla con un pennello o simili per farla cadere nel cassetto prima di iniziare un nuovo ciclo , saluti
Salve Iurii Cebotari , 1) tutti i produttori di stufe raccomandano il pellet migliore e nessuno dice di usare spazzatura , 2) la pochissima cenere generata è data dal sistema di gassificazione che ho inventato , io non brucio il legno ma il gas del legno , la cenere è una parte solida che si stacca dal legno quando ci spari sopra l'aria , ma io non uso ventilatori , non ho provato ma sicuramente farà poca cenere anche con pellet con molta cenere perchè lavora in modo diverso dal normale , saluti
Caro Angelo ,ho costruito un bruciatore che funziona perfettamente e l'ho inserito in una bombola gpl che fa da stufa e da raccoglitore di eventuali fumi.Sono due anni che la uso in cucina e quelli che la vedono in azione ne rimangono stupiti e questo grazie a te . Un sincero saluto
per Amedeo il principio è uguale,, se hai notato , Angelo ha usato angolo di 45 gradi, la Rochet anche esso usa angolo 45 gradi, comunque sia, sono entrambi validissimi, cambia il Design in parte anche la funzione , la Rochet, è una vera e propria cucina, Angelo ha creato un vero e proprio termosifone, per me in base al uso che se ne fa, sono tutti e due validi e grandiosi un bravo, anzi bravissimo ad Angelo e anche a Rochet
Salve Felice , la funzione può essere uguale ma è LA GENERAZIONE DEL FUOCO CHE CAMBIA , le Roket hanno combustioni normali ottimizzate , infatti possono bruciare legno a ciocchi , nella mia stufa la generazione del fuoco è iin gassificazione e non può bruciare legno a ciocchi , l'uso può essere uguale ma la chimica del fuoco è diversa , la Roket usa molta aria la mia pochissima e questo porta notevoli vantaggi di pulizia fumi e calore , non dico che le Roket non siano efficienti ma usano una combustione tradizionale , saluti .
Salve Matteo Ravasini , grazie dei complimenti , certo che funziona a cippato senza problemi , però il cippato non scorre e necessita di qualcosa che lo spinge dentro , saluti .
Merci beaucoup pour ces explications très claires. Ho capito tutto, grazie mille a lei. Seulement un petit problème...la quantité d'air primaire et secondaire nécessaires au bon fonctionnement... C'est peut-être là le secret?
Salve , prego , penso che abbia capito ciò che ho spiegato ma non è tutto ( per ovvie ragioni ) , il segreto non è la quantità d'aria , che nella gassificazione è poca , ma è tutto il sistema che completamente diverso sia dall'industriale che dalle stufe a pellet commerciali , è una idea nuova e inedita di produrre calore pulito , saluti .
Penso che anche non avendolo mai visto, il vostro sistema per generare il gas dalla pirolisi sarebbe estremamente difficile da utilizzare in una stufa a monocarica senza il caricatore laterale per capirci. Però a volte si dice: è nato prima il caricatore laterale o la gallina? Saluti
Salve complimenti per la sua realizzazione é un Artista!!!!Ma con la A maiuscola!!!! Sono un profano e mi piace sperimentare cose che non conosco e quindi studiarle è capirle come dice lei in molti video, mi piacerebbe sapere per il dimensionamento di cui non ha parlato nei video almeno che non me ne sia perso qualcuno dicevo per il dimensionamento della camera di combustione e gassificazione inteso come diametro, altezza e misura e numero fori aria primaria e secondaria ha fatto delle prove empiriche o ci sono delle apposite formule? Inoltre può funzionare solo a pellet o potrebbe anche funzionare a pezzi di legno medio piccoli? In questo caso ci potrebbe essere ritorno di fiamma nel serbatoio per gli spazi d aria che potrebbero crearsi? Si potrebbe utilizzare uno scambiatore ad acqua circolante (tipo caldaie a gas) per utilizzare termosifoni collegati? Grazie e ancora complimenti
Buona sera, per quanto riguarda misure e diametri credo che Angelo non le potrà dare risposta, informazioni riservate direbbe probabilmente, visto che si tratta di un brevetto. Per avere le risposte a tutte le sue domande io le cosiglio di attendere l'uscita in vendita della stufa in questione, una volta in possesso potrà privatamente verificare ogni cosa. Per acquistarla l'attesa è quasi finita, si parla di questa primavera inoltrata. Il prezzo potrebbe oscillare fra i €.1.600 €.2.000 Tiro ad indovinare ovviamnete, ma visto che l'intera struttura è in acciaio inox il prezzo potrebbe aggirarsi su quelle cifre. Funzionamento esclusivamente a pellet o biomassa che comunque rispetti per dimensione più o meno quella del pellet, potrebbero andare bene anche semi di vari tipi di frutti (olive, mandorle, scaglie di pigne ecc.) Dimensioni e forma della biomassa contano molto. Tenedo conto che l'aria calda va sempre verso l'alto, anche a serbatoio vuoto non arriverebbe ossigeno nel gassificatore. Unico potenziale pericolo potrebbe essere con stufa a regime andare ad aprire il potrello di accensione, questo potrebbe innescare forse una piccola esplosione o sbuffo ad alta pressione a temperatura molto elevata. Per il resto la stufa è sicura ed ecologiga al 100%. buona serata.
Salve Saverio , principalmente le ha già risposto Nuxum ( informazioni riservate ) su molti punti , aggiungo che sicuramente si potrà aggiungere uno scambiatore aria-acqua ma le applicazioni e variazioni si faranno in un secondo momento , non si può far tutto subito dato che è già pesante portare a commercializzare un prodotto nuovo e appena ideato , saluti .
Al minuto 12:30 Argomento il preriscaldo della biomassa entrante. È solo una supposizione magari i gas della pirolisi escono e si incendiano proprio là dove coincide con l'entrata della biomassa
Complimenti per la sua creatività, la sua stufa assomiglia a una roket stove con la differenza che viene accesa sopra la bio massa e riceve l'aria secondaria preriscaldata che sale esternamente il bracere per entrare attraverso dei fori dove avviene la pirolisi. Penso che ha difficoltà a comercializzarla perchè non ha tutti quei dispositivi elettronici che servono solo a fregare la gente , con schede che si bruciano sensori da cambiare e assistenze fasulle da tecnici altrettanto fasulli. La sua stufa si può pulire da soli non si rompe e se qualche pezzo si consuma è solo un pezzo di ferro che uno può farsi da solo. Tanti complimenti è una sufa che può risolvere molti problemi ambientali e economici.
Salve Valentino Dolci , esternamente assomiglia a una roket ma internamente è tutto un altro sistema , l'aria 2° entra sopra la pirolisi per bruciare i gas , le roket hanno una combustione normale ottimizzata ,per il resto ha ragione , comunque grazie dei complimenti , saluti .
Sempre riguardo alla seconda scheda. Ovviamente per tutelarsi il brevetto, lei ha dovuto omettere la presenza di un particolare riguardante il gassificatore. Per questo chiunque vede questa scheda per quanto lei lo spieghi bene la gente pensa di trovarsi davanti ad una normale stufetta pirolitica che però in più ha un caricatore laterale. E invece trattandosi di un gassificatore si potrebbe anche intuire che manca qualcosa nella scheda appena citata. E ne sono passati di anni da che ha messo il primo video della sua scoperta. E penso che ne passeranno anche altri di anni prima che qualcuno capisca di cosa si trattava.
Ciao Angelo, il tuo brevetto per quanto riguarda la gassificazione non fa una piega, diciamo che va considerato tra i più efficaci. Però sorgono spontanee altre domande. Il preriscaldamento nella zona indicata, genera tar, ma genera anche reazioni esotermiche al metallo, ciò significa rilascio di ossido di metallo, le cosi dette nano particelle o isotopo di metallo, questa a loro volta generano spinta verso la parte alta del serbatoio della biomassa, non avendo in questa zona alcun filtro e avendo esotermicità diversa nella biomassa, queste particelle portano con loro scorie metalliche, oltre CO2, in questo CASO SONO PESANTI, perche prive di spinta combusta. Ciò significa che dal serbatoio biomassa si espellono elementi pesanti, cosa che non accada in parte nella campana dove si genera la pirolisi, dico in parte perche anche nella camera di combustione e nella campana della pirolisi si ha anche li la stessa reazione esotermica. come riesci a recuperare e re introdurre queste particelle nella camera di combustione, o le lasci semplicemente espellere nel aria. Faccio questa domanda perche se hai applicato una soluzione, Penso devi spiegare anche questa soluzione grazie, comunque sia il tuo progetto è molto valido
Salve Felice , rilascio di ossidi di metallo ???, ma che dici ,,tutte le stufe al mondo usano metallo per contenere il calore , le nano particelle sono ossidi di combustibile non della stufa , le reazioni esotermiche del metallo sono i raggi infrarossi che scaldano l'ambiente e non rilasciano nessun ossido ne scorie ne CO2 , ma scherziamo , dal serbatoio non esce niente e fino ad oltre la metà del condotto di alimentazione ci puoi mettere la mano dentro e non scotta e i primi 20 cm sono freddi , dal serbatoio non viene espulso niente tantomeno "elementi pesanti " , in quanto al TAR dico solo che viene bruciato in camera di combustione per il resto non devo spiegare niente , comunque mi piacerebbe sapere che conoscenze ed esperienze di chimica hai sia per le combustioni che per i metalli e le loro reazioni perchè mi sembri un tantino saccente , saluti .
Salve Angelo, ho fatto questa domanda perche avendo fotto delle scintigrafie ad alcune piastre usate in caldaie, abbiamo notato usura a livello nanicoparticellato carenza di questo, credevo avevi notato anche tu questa carenza
Salve Felice , la scintigrafia non si fa ai metalli ma ai corpi biologici dove si introduce un tracciante che si va a depositare negli organi da analizzare ciò perchè un corpo biologico ha una circolazione che trasporta ,un metallo non trasporta niente ne circola niente in esso quindi è un termine sbagliato , in più tutti sanno che il metallo sottoposto ad alta temperatura si consuma , non è ne una novità dato che le caldaie o anche stufe hanno delle pietre refrattarie a protezione del metallo , è sempre stato cosi e qui non sto a dirti il perchè (anche se io lo so ) ,da questi termini scientifici che usi a sproposito mi sembra di capire che ti dai aria di sapere cose che in effetti non sai , io ho fatto molti studi sulla letteratura scientifica , l'evaporazione del metallo è cosa assai nota anche il cannello da taglio fa evaporare il ferro ed è da molto che si usa quindi non dici niente di nuovo ne di allarmante , lo sai cosa è il fuoco e il come e perchè si genera ? (io lo so ) , saluti .
Buon giorno Angelo una breve domanda cosa che forse lei ha già sperimentato: una volta che la sua stufa a raggiunto il livello di REGIME, caricando del pellet già carbonizzato da precedente pirolisi, io credo che il processo di gassificazione continuerebbe e potrebbe addirittura raggiungere temperature ancor maggiori ai 1100c Ha mai verificato questa possibilità?
Caricare carbone col 30 % di potere calorico Non ha senso , ma lo può bruciare , le temperature oltre i 1000° si raggiungono facilmente ma possono creare problemi e non dipendono dal l'immissione di carbone esausto da piro ,saluti .
@@angelozardi Non mi risulta che nelle normali pirolitiche la latta diventi rovente quando è in corso la pirolisi ma bensì quando è in corso la gassificazione. Le temperature più alte nel vostro video del prototipo vengono raggiunte quando la stufa è già a regime quindi quando c'è già la gassificazione. Per questo ritengo che la tua stufa una volta a regime sia in grado sia di bruciare altro pellet già carbonizzato sia di raggiungere livelli ancor più elevati di temperature e pulizia. Presumo comunque che questa cosa non la abbiate ancora sperimentata. Saluti
Salve Enrico , grazie dei complimenti , i consumi non sono un parametro valido , diciamo che se se prendi una o più candele queste durano molto e costano poco MA SCALDANO ANCHE POCO , la botte pena e la moglie ubriaca non è mai esistito , se serve poco calore avrai pochi consumi se invece ti vuoi scaldare bene i consumi aumenteranno , comunque sappi che la gassificazione è l'unico sistema che aumenta le calorie emesse dalla biomassa base perchè brucia anche parte della Anidride Carbonica (diversamente nessun sistema fa questo ) e in + si hanno anche altre reazioni che ne elevano la potenza termica , SALUTI
Punti interessanti ce ne sarebbero tanti, ma voglio soffermarmi su uno in particolare. Al minuto 14:24 La fase di accensione. Questo è lunico momento in cui dell'ossigeno entra nel gassificatore. avviata la fiamma iniziale, una volta chiusto il portello inizia all'istane o quasi, la fase di pirolisi il cui gas uscendo dal gassificatore va a trovare l'aria secondaria nella camera di combustione incendiandosi all'istante raggiungendo da subito alte temperature, infatti stiamo parlando di gas combustibile, e non di pellet che brucia libero chissà dove. In effetti questo sistema, questa divisione elimina l'eventualità che si possa formare del fumo in uscita. Come sempre se nota imprecisioni mi corregga pure. saluti e a presto
l'eventuale vapore derivante da biomassa non proprio secca viene scaricato verso l'alto da una valvola? Sarebbe interessante un reattore che consuma rifiuti, una quantità di energia immensa. I resti del cloro ed altre porcherie derivanti dalla plastica si potrebbero raccogliere e passare al plasma. Alla fine di una montagna di rifiuti rimarrebbero pochi vetrini.
Risalve Walter , un po troppo difficile il congegno , il vapore non nuoce , industrialmente lo immettono appositamente , i reattori da rifiuti già li fanno e normalmente funzionano male , sono decenni che li fanno , non è affatto semplice separare le porcherie da reattore , nessuno c'è mai riuscito , servono rifiuti già selezionati per far funzionare bene un reattore , i componenti dei rifiuti sono troppo eterogenei e hanno reazioni diverse e a temperature diverse , inoltre contengono sostanze che vanno trattate coi dovuti accorgimenti , chi riesce a trovare la quadra diventa miliardario perchè tutti hanno problemi coi rifiuti , saluti .
@@angelozardi si infatti hai ragione, sono questi i problemi fondamentali. Un tizio napoletano sosteneva che invece di creare l'eco mostro sarebbe più utile muoversi con un camion e a bordo il reattore e varie diavolerie per risolvere il problema sul posto, oppure creare piccole centraline di quartiere o comune. Pero' non ho nulla per dimostrare ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-8KlLQ6n1Rjc.html
Buona sera Angelo. Oltre al video sui diritti copyright del vostro brevetto, lei crede si possano fare nouve scoperte per quello che possa riguardare la gassificazione e pirolisi? Unico neo del vostro gassificatore è la riduzione del calore emesso. Al momento io sono dell'idea che l'unico modo per arrivare a tale risultato sia unicamente rendere ancora più piccolo il gassificatore, non vedo altre strade, perchè non si possono applicare modifiche variabili al bisogno alle apreture delle uscite gas, questo potrebbe compromettere il risultato finale. Un gassificatore più piccolo produce meno consumo e meno calore complessivo, il resto si gioca sul recupero del calore nel girofumi. Quindi: gassificatore più piccolo, serbatoio grande quanto basta e tutto si potrebbe risolvere. Sottolineo comunque l'unicità di questa vostra stufa, non sto esprimendo nessuna critica. Mi meraviglia che ancora nessuna ditta di stufe o cucine si interessi seriamente al vostro brevetto. Saluti
Salve Nuxum , in quanto a nuove scoperte non saprei , il neo che dici non esiste in quanto posso regolare il calore emesso , le tue immaginazioni sulla mia stufa non sono esatte , per la ditta interessata a produrle mi chiedo anch'io perchè non si è ancora fatta viva , alla fine dovrò concederla al francese che me l'ha chiesta o all'americano ,
Salve Angelo,sei un grande spiegando!ma non capisco ancora il cosa hai brevettato,ci sono già aziende che producono alla stessa maniera stufe così.In privato potrei mandarti qualche foto,ma anche io ho la stufa così.L'ho studiato perché avevo una stufa a pellet che quando esageravo con il carico di pellet (avevo le impostazioni manuali),facevo riempire tutto il tutto di scarico del pellet e bruciavo il pellet in pirolisi
Salve Giovanni Salvatore .., lo so che producono stufe senza corrente ma sono le solite combustioni normali come tutte le altre , la mia no perchè lavora in gassificazione , non penso che la tua stufa modificata possa essere in pirolisi dato che le stufe sono predisposte già per l'ingresso di aria in quantità e sicuramente ok brucia il pellet ma in modo normale ( posso sbagliare ma penso sia così) , cosa ho brevettato te lo ho già spiegato che non è la la discesa a caduta ma il sistema di combustione e come l'ho fatto, saluti
Salve Giovanni Salvatore ..., in vendita c'è di tutto dalle sigarette di contrabbando ai Rolex fasulli ai riscaldatori da 40 € che ti scaldano la casa ecc. , non le è venuto in mente che è uno che ha cercato di copiare ? , lo conosco da tempo , guardi le date di caricamento dei video e vedrà che l'ha caricato + di 2 mesi dopo , il tempo di scopiazzare , apparentemente è simile ma mancano dei particolari molto importanti che io non ho mai rivelato e quindi lui non li ha fatti , ma questi sono molto importanti per il buon funzionamento , inoltre dice che ha depositato un brevetto (?) e dà i risultati di analisi , c'è da sapere che di parole se ne possono dire tante ma quello che conta è dimostrare e io ho dimostrato con documenti lui no , non sa che può cacciarsi in guai seri perchè copiare un brevetto è reato , per vendere un prodotto da combustione servono i certificati CE + altri e secondo lei lui li ha ? , potrei farlo presente a RU-vid che ha violato il mio copyrait e farlgli togliere il video perchè più volte ho detto che è un brevetto ma aspetto che si renda conto e lo faccia da solo , nei brevetti ci sono regole per cui non basta cambiare qualcosa per annullarlo se copi il sistema o il modo di fare, non è cosi semplice come di solito la gente crede ,saluti.
@@angelozardi alla fine è vero,succede anche con le barche,se ci fa caso sono quasi tutte simili,bastano 5 caratteristiche diverse che non è più uguale.Io lo vorrei come vicino di casa per inventarne delle belle!Anche il mio sistema è simile al suo ma allo stesso tempo è diverso,l'unica cosa uguale è la serranda per spegnere la stufa perché o fai così o fai così non esistono altri metodi,ma il mio intento è tutto un altro ma per arrivare a quello dovevo passare a questa fase.C'è in Facebook?perché mi farebbe piacere averla tra gli amici e chi lo sa magari costruire qualcosa insieme!Saluti e buona domenica.
@@angelozardi mi sono scordato di risponderle su l'aria,no perché entrando in centralina si riesce a gestire l'aria,aria al minimo e pellet al massimo si riesce a creare la pirolisi.
Guardando diversi video su Gasogeni e Gassificatori, emerge un altro dettaglio che rende la vostra scoperta ulteriormente migliore a questi ultimi. In pratica sia il Gasogeno che il Gassificatore richiedono che l'aria per la combustione venga spinta dentro attraverso ventole a turbina "Richiede elettricità". Il vostro gassificatore sfrutta la pirolisi in "assenza di aria" per produrre il gas in maniera separata rispetto la "zona di combusttione dove sono situate le entrate dell'aria secondaria". Quindi non serve spingerci l'aria dentro perchè se la tira dentro in maniera naturale. Le alte temperature nella zona combustione motivano ulteriormente la stessa produzione del gas pirolitico nel gassificatore sottostante. A sua volta nel gassificatore la tendenza va all'aumento della temperatura e della pressione e produzione di idrocarburi e gas che non hanno altra via di fuga se non in verticale nella zona combustione, vaporizzando e incendiandosi quindi aumentando la forza calorifera. A questo punto non rimane altro da bruciare se non il rimanente prodotto della gassificazione CO e H2. Un sistema azzeccatissimo. saluti
@@angelozardi Alla teoria sul funzionamento ci si può arrivare, basta solo ragionarci e concentrarsi bene sull'argomento di ricerca. Chiunque azzardasse nel passare alla fase successiva, cioè quella di una spuria costruzione, si ritroverebbe comunque a dover affrontare ostacoli riguardanti proprio la fase di combustione ottimale dei gas. Questi sono dettagli che immagino lei conosce bene. Io le cose le immagino soltanto, quindi tiro conclusioni su ciò che considero materiale di studio cioè i vostri video. Ho cominciato a capire in quale direzione portare le mie ricerche da dopo la pubblicazione del vostro video sul prototipo della Pedrotti. Si vedono dei dettagli importanti fra le fiamme dalla superfice esterna del gassificatore. Da li tutti i tasselli sono andati al loro posto da soli grazie alle vostre spiegazioni e da queste schede in questo video. Ma ripeto: una costruzione senza la vostra assistenza, quasi sicuramente sarebbe fallimantare per chiunque. Infatti quei pochi 2 o 3 che hanno copiato l'estetica esteriore, non hanno capito però le cose basilari sul funzionamento. La Gaspy parla di un brevetto "inesistente" La Uomoetrno è solo bella di estetiica, ma in quanto a prestazioni escludo grandi risultati. Poi un modello della Sardegna che non è altro che una Roket ben modificata, ma sempre una Roket rimane. Saluti.
@@nuxum Salve Nuxum , infatti chi ha copiato non ne sa niente delle basi del funzionamento perchè non ha studiato e capito il perche funziona se fatta in un certo modo , ci sono relazioni tra i componenti e poi io non ho mai spiegato o fatto vedre certe cose importanti e non le hanno messe , quei due li non hanno nessun titolo da far valere e palesemente hanno copiato da me , a breve rilascierò un video sui brevetti dove dimostro , con risoluzioni di tribunali ,che anche se la costruzione è diversa o copiata solo in parte in certi particolari e sempre una violazione di copyright, saluti
In ogni caso il corso degli eventi si susseguirá nei tempi richiesti dalle varie burocrazie ecc. Il suo brevetto verrà acquistato da qualche anche grossa azienda produttrice di stufe o cucine e tutto andrà come deve... Ma nel frattempo qua e là verranno messe in circolazione delle vere e proprie copie del vostro brevetto. Ad esempio la Gaspy sfrutta le stesse procedure di pirogassificazione, cambia solo la portata del gassificatore e un po' nell'estetica, ed anch'essa gode a quanto pare di un brevetto. Sono comunque dell'idea che lei dopo aver reso noto il funzionamento della pirogassificazione descritto nel video Ora ci vorrà ben poco per quasi chiunque, comprendere come assemblarne una, l'importante è solo non renderlo noto. Onestamente io, confermato anche da lei stesso, alla teoria di come costruirne una ci sono arrivato, e mi ritengo un po' ingenuo che glielo sono venuto a dire. Ma la cosa buona è che alla fine ci ho rinunciato. Mi accontento di lei che mi ha detto che ero riuscito a riprodurre in un'animazione grafica il funzionamento del sistema brevettato da lei. Chissà forse prima che entri in commercio, riuscirò a trovarne una magari in qualche mercatino a pochi spiccioli. In ogni caso la sua scoperta entrerà ugualmente in commercio e verrà conosciuta spero ovunque. Saluti.
Salve Nuxum . quella che lei indica è uno che ha copiato in pieno ( quasi ) , se guarda le date dei video ha pubblicato dopo + di 2 mesi dal mio video , il tempo di costruire , non gode di un brevetto , si può depositare un brevetto ma deve passare un esame di priorità e molte altre sono le regole per ottenere un brevetto , io ho mostrato i risultati lui no , il dire che è un brevetto è ridicolo e falso , lo conosco da tempo , è tanto vero quello che dico dato che ha fatto solo quello che ho mostrato e non quello che non ho mostrato , lui non sa perchè si deve fare certe cose ,dato che non sa il principio per cui si deve fare certe cose non avendole ne studiate ne sperimentate , io anche se ho mostrato il sistema non ho mai spiegato cosa c'è all'interno , le parti interne sono molto importanti per il buon funzionamento e l'abbattimento degli inquinanti , da dei dati senza far vedere niente sono solo sue parole e di parole se ne possono dire tante , le stufe devono essere certificate da un ente terzo autorizzato , dove sono le certificazioni ? , devono avere il CE ma quello lo fa lui ? , non fa vedere nessun documento ma dobbiamo credere a lui ? lei la comprerebbe ? io di sicuro no , di Rolex fasulli ne vendono tanti come molta altra roba fasulla e qualcuno ci casca , già altri mi hanno inviato la sua segnalazione , la sua animazione era bella ( io non ne sono capace ) ma non mostrava più delle mie schede dato che anche lei non sa come è fatta dentro e se pensa di esserci arrivato si sbaglia , è arrivato a metà , la metà + facile , cosi può andare ma ha problemi e io lo so , e le dico che il brevetto me l'hanno concesso + per ciò che c'è dentro che per il sistema anche se il sistema è ugualmente oggetto di brevetto , comunque grazie degli auguri e saluti .
Ovviamente si percorrono le distanze camminando, si va per passi, e quando si incontra un ostacolo si cerca la soluzione e quando la si trova si ricomincia ad andare avanti per passi, come credo abbiano fatto tutti. Ma questo non mi riguarda più. Saluti
Salve, mi.chiamo Marco, sarei interessato a realizzarne una per me,io sono di Alessandria, anche lei mi da l impressione che sia delle mie parti!! Distinti saluti!
Il vostro sistema di sfruttare la gassificazione differisce su almeno 2 cose principalmente dai gassificatori vecchi o nuovi che siano. Loro generano la fonte del calore che fa gassificare la biomassa partendo dalla parte bassa inferiore della struttura, poi nella parte superiore incanalano il gas prodotto passando attraverso filtri e passaggi di raffreddamento. Lei ha saltato questi passaggi sfruttando la priolisi partendo dalla parte superiore interna del gassificatore da cui avvia l’accensione in maniera tradizionale attraverso l’apertura del portello, e al momento della chiusura dello stesso, l’assenza d’ossigeno avvia anche la pirolisi che genera il gas. Stavolta però lei questo gas non lo fa andare da nessun’altra parte se non nella camera di combustione che si trova subito sopra. Quindi il gas uscendo da quelli che io chiamo “erogatori” essendo già ad una temperatura elevata a motivo della combustione avvenuta mentre il portello era aperto, appena raggiunge l’aria uscendo dagli erogatori nella zona di combustione continua a bruciare semplicemente perché lo stava già facendo anche se in presenza d’aria mentre il portello era ancora aperto. E può stare certo che fino a quando nessun produttore di stufe o caldaie si interesserà di produrre il vostro gassificatore, la produzione dei suddetti continuerà ad andare avanti sulle stesse basi citate sopra. Il passo sarebbe anche breve ma è la voglia di innovazione che manca. Saluti
Altro dettaglio tecnico sui cui non voglio soffermarmi più del necessario riguarda l'espansione dei gas pirolitici. "i punti di uscita dei gas non si possono regolare, cioè devi azzeccare un diametro ottimale ". Perchè il volume dei gas varia, non rimane sempre stabile, ci sono delle variazioni fra le varie fasi, "c'è un massimo, c'è un minimo e una costante. I punti di uscita dovrebbero solo avvicinarsi al picco massimo come capacità di rilascio, ma non troppo. Tutto il resto se lo gioca l'aria secondaria, ma di questo se ne parla più avanti. saluti.
Il motore di testa fa si che la fiamma nella pentola nel contatto con la pentola va dall'esterno all'interno pe uscire dal centro della pentola in basso per entrare nel camino.
Mi permetto di sottolineare che con la spiegazione del suo brevetto non ha più menzionato che fine fanno i TAR. Ed a prescindere di ciò questi sistemi che bruciano il carbone in centri vanificano gli effetti utili della pirolisi. (Sequestrare carbonio ottimizzando il rendimento di combustione.) Senza contare che dal suo stesso schema si evidenzia che parte dei gas pirolitici possono risalire il condotto di alimentazione. =^•^=
Salve Francesco Noacco , 1) i TAR non vanno da nessuna parte perchè li brucio ed essendo sostanzialmente degli idrocarburi aumentano di molto la resa calorica complessiva , infatti viene dimostrato come i fumi siano molto puliti , e si vede ad occhio oltre che dalle analisi di laboratorio , le polveri rilevate in laboratorio sono 1,5 mg sul totale di 5,20 ore di rilevamenti , nessuno raggiunge questi valori cosi bassi , 2) ho letto anch'io che dicono che il carbone sequestri il carbonio , io non ho la possibilità di verificare ma sono molto in dubbio su ciò che dicono e che non viene dimostrato , sono parole alle quali si deve credere cecamente come i vari dogmi che ci propinano , io voglio vedere non credere cecamente , 2. A) il carbone di pirolisi contiene ancora il 30 % di potere calorifico , se lo butti sotto terra viene persa questa risorsa di calore , ossia paghi per qualcosa che devi smaltire , non tutti hanno voglia di buttare soldi inutilmente e poi lo devi sotterrare e pochi hanno un terreno dove poterlo mettere e quindi va a finire in discarica , possono essere belle idee ma di fatto inapplicabili nelle nostre civiltà , inoltre questo uso del carbone è uscito dal fatto che chi usa industrialmente la pirolisi si ritrova molto prodotto di risulta da smaltire come speciale e hanno cercato il modo di utilizzarlo e non spendere per smaltirlo , 3 ) i gas non possono risalire nel condotto di alimentazione = A )perchè è pieno e lo scarico fumi vuoto quindi qualsiasi gas segue la via più facile , B ) i gas che diventano fuoco si espandono e di fatto risucchiano verso l'alto che è vuoto , C ) all'interno del condotto di alimentazione ci metto la mano fino a più di metà perchè si scalda solo l'ultima parte prima di entrare nel gassificatore , è una zona che rimane fredda e non ha neanche lontanamente la temperatura per una combustione , poi ci si può mettere un coperchio che chiuda l'ingresso ma io non ne ho mai avuto bisogno , andrà fatto in fase costruttiva finale sicuramente , credo di aver risposto ai suoi dubbi e la saluto .
E anche interessante in questo suo video al minuto 17 lei spiega che i gas prodotti dalla pirolisi vengono bruciati a contatto con l'aria secondaria. Nella vostra scheda non viene rappresentata, però dalla sua spiegazione ,sembra che i gas provenienti dalla pirolisi "escano" Attraverso qualcosa che divide il combustibile dalla camera di combustione. Quel qualcosa io lo definisco emettitore del gas. Ad un certo punto lei spiega anche che per la pirolisi in questo contesto sono necessarie solo una microscopica quantità d'aria. E cioè quanto basta a produrre il gas che poi verrà incendiato uscendo dal emettitore. SALUTI
Giustamente ha ragionato tempo fa sul fatto che per la sua stufa potrebbe essere problematico il bruciare la legna (non parlo del pellet). Potrebbe anche essere, ma… Ho visto che nei gasogeni che alimentavano i motori delle automobili, trattori ecc. La legna veniva anticipatamente processata su misure cubiche secondo la misura e la portata del gasogeno. Quindi secondo la portata del gassificatore ci si dovrebbe regolare. Capisco anche che la sua modifica a ciò che è il vostro gassificatore non possa determinare una tenuta stagna della camera di gassificazione, perché è subito da li che i gas prodotti devono uscire in verticale ed incendiarsi. Quindi per ottenere l’assenza di ossigeno nella biomassa sottostante, lo spazio che potrebbe far passare ossigeno fra la legna deve essere microscopico. Allora quale potrebbe essere una soluzione? Se andassimo a proporzioni, la vostra stufa dovrebbe andare solo a pellet o biomasse processate sminuzzate a dovere. Oppure anche pezzi di legno sempre portati a dovute misure, ma mischiati a semplice segatura per far riempire gli spazi, e nn è detto che sia funzionale. Lei che ne pensa? Potrebbe essere un’idea fattibile? Saluti
Salve Nuxum , la legna a ciocchi non va bene sia perchè la combustione genera sempre CO , anche mischiata , sia perchè la mia stufa funziona con biomassa tritata ( pellet , cippato , gusci ecc.) non può funzionare a ciocchi , i gassogeni richiedono contenitori ermetici ed è un'altra tecnologia , la sostanza è quasi uguale ma ottenuta con metodi diversi , i gassogeni servivano per produrre gas che poi veniva fatto bruciare nei motori , la mia stufa genera gas che viene bruciato subito eliminando i problemi connessi agli inquinanti ( che tutti hanno utilizzando il gas per far funzionare i motori termici ) , in più genero temperature molto alte e le temperature sono il principale fattore per le trasformazioni chimiche che avvengono nei gassificatori , saluti
Buona sera Angelo, senz'altro gliene avranno già parlato, io me ne sono accorto solo oggi, ultimamaente sono un po impegnato... Si tratta di una ditta che produce stufe, e che afferma nel video di presentazione che questo sistema da loro utilizzato si è sviluppato nel corso del 2018 in poi. Io 5 minuti li perderei a guardare questo video. Loro producono qualcosa forse è quasi a livello sella sua stufa, si parla di 4 stelle su 5 ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-gJxGR2vwQ-M.html Saluti
Salve Nuxum , ho guardato ma non hanno fatto vedere il bruciatore come funziona e non hanno fatto vedere nessun dato scritto di analisi , parole solo parole ( come quasi tutti ) , è la vecchia storia dell'oste che dice che il suo vino è buono , potrebbe essere vero quello che dice ma bisogna dimostrarlo , poi io non vedo nessun gassificatore , i veri gassificatori (come il mio ) prima formano il gas POI bruciano il gas e i gas vanno verso l'alto non verso il basso , un gassificatore ha un comparto a se stante per produrre il gas che poi viene o bruciato direttamente o inviato all'utilizzo esternamente , qui non ho visto niente di tutto ciò quindi a mio giudizio non è gassificazione anche se di questa parola se ne riempiono la bocca in parecchi (a sproposito ) , saluti .
Salve Bernardo Coccia , prima cosa : questo è un brevetto e nessuno lo può copiare ne costruire nenche parzialmente , 2) mettendo un motore dipende da elettricità , 3) lei crede che sia cosi stupido da dire TUTTO , ci sono cose che mi sono guardato bene dal dire e fare vedere ,sono molto importanti e nessuno le ha mai fatte , 4) cosa ne sa dell'efficienza della mia , 5 ) si fa presto a dire Brevetto , ci provi e spenda parecchi soldi solo per vedere se lo passano . Come ho sempre detto il legno brucia sempre il come è un altro paio di maniche , chi scopiazza un brevetto viola un copyright e la legge lo protegge , saluti .
Non mi stanco mai di trovare spunti interessanti su queste spiegazioni. Min 11:55 Zona di calore elevato ingresso della biomassa. Ricordiamo che nel punto di calore elevato non si trovano fiamme ma solo gas molto densi e caldissimi, ma quello che sprigiona il vero calore è la pirolisi che sta lavorando dentro il pellet e oltre ad andare verso la zona inferiore del gasificatore, la pirolisi si propaga e va anche in parte verso la zona del caricatore riscaldandone così l’ingresso.
I'm sure that between Google translate and my limited Italian I missed many important elements but I did not see you address the addition of air aka oxygen inlet ports at strategic locations for combustion. Additionally would you address the burn grate geometry which best limits fouling. Thank you.
Salve Douglas Pohl , non ho dato volutamente altre spiegazioni ne dettagli tecnici , mi interessava illustrare il sistema in generale e spiegare il meccanismo che per molti è sconosciuto , le schede le ho fatte in modo che siano abbastanza conprensibil anche in altre lingue poi non so , la spiegazione completa è lunga intanto ne ho fatto una parte ,saluti .
@@angelozardi While I appreciate your details again - you have repeatedly covered this subject and any DIY fabricator understands how a rocket stove relates to pyrolitic gasification. Since you have patent your invention, why not educate those finer design details to validate your invention. Best Holiday wishes!
Salve Douglas Pohl , so che aspetta di vedere i dettagli tecnici di costruzione e che è impaziente di duplicarli ma per ora non li dico , il brevetto , come lei ben sa , ti protegge solo nei paesi scelti , ci sono dei dettagli tecnici che nessuno ha mai fatto e che sono molto importanti per il buon funzionamento poi c'è il know-how , il video l'ho messo per portare conoscenza come io l'ho avuta guardando i video di RU-vid , è uno scambio e se poi qualcuno ne trae beneficio tanto meglio , molti auguri anche a lei ,saluti .
@@angelozardi So many times a patent is all theory. The proof as to useful comes by a third-party building the device by referring to the patent document. Your invention is protected by full disclosure. IF you keep parts of it secret it is not a valid patent and the secrets are not protected. Good luck!
@@angelozardi NEW patent law protects you worldwide if an when you file based upon your original filing date. HAS ANYONE ELSE BUILT YOUR INVENTION OTHER THAN YOU?
Salve Ranieri , in queste schede mi interessava far capire , a grandi linee , come è diverso il mio sistema rispetto ad altre tecnologie prodotte , le ho fatte volutamente incomplete e abbozzate , spero mi comprenda , saluti .
Salve Matteo , ci sono diverse differenze e non da poco , sembra una roket ad un primo sguardo ma è tutta un'altra combustione ed anche il funzionamento , saluti .
Stessa funzione di una stufa a pellet in commercio 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 Bella illustrazione ciò che non fanno i produttori di stufe a pellet Ma la sostanza non cambia 🙋🙋🙋🙋🙋🙋🙋 Ma lei è un ingegnere in pensione ??????????
Risalve Tiziana , sembra ma non lo è , ho tenuto la stessa praticità di una stufa a pellet in commercio ma se osserva bene l'alimentatore ( il tubo a scivolo ) non sfocia dove ci sono le fiamme ma dove ci sono solo braci per cui il pellet entrante funge da tappo fluido per ottenere la pirolisi (altrimenti non la si ha ) , spiego tutto nel video , LA SOSTANZA CAMBIA DI MOLTO , diversamente da ciò che dice lei , è una novità assoluta mondiale , quando chiedi un brevetto questo viene esaminato da ingegneri del settore specifico in cui si colloca e se c'è qualcosa di esistente al mondo di simile col cavolo che ti danno la licenza , io la uso in casa da 5 anni ed è una bomba . Mi danno la pensione ma questo non vuol dire che sono un vecchio rimbambito , la mente non segue l'età anagrafica , ci sono molti giovani che mentalmente sono molto più vecchi di me , avere una laurea in ingegneria non comporta automaticamente di essere capaci , io ho insegnato anche a diversi ingegneri nella mia vita , le capacità personali sono quello che conta non le lauree , non ho titoli accademici da sbandierare ma ho passato una vita a risolvere problemi pratici e a scervellarmi pur di riuscire , io ho imparato a non fidarmi di chi , avendo un titolo accademico , vuol dirmi come stanno le cose , le cose le analizzo e le giudico io e sono le sole cose a cui credo , saluti .
Salve Paolo , è solo una delle tante roket , sono semplici da fare ma le roket lavorano in combustione normale , non ha niente a che fare con il mio brevetto dato che lavoro in piro-gassificazione ed ha una tecnologia più sofisticata ma migliore di qualsiasi combustione normale , saluti .
Infatti come le ha spiegato Angelo Questa è una Rocket stove e la sintesi del suo funzionamento è una combustione normale che non ha nulla a che vedere con la sua. La combustione delle rocket avviene sempre dal basso verso l'alto, verticale o diagonale, ma sempre da sotto, mai da sopra il combustibile. La forma più tipica della rocket è la "L" Quella di angelo si avvia in verticale e riceve il combustibile dal fianco. Angelo ha brevettato qualcosa che mai nessuno aveva fatto prima di lui, si può cercare quanto si vuole ma non si troverà nulla che la possa eguagliare questa stufa.
