Quando cresci con thriller stranieri e poi ti rendi conto che American Psycho è solo una parodia estremizzata di un Gian Maria Volonté in completa nevrosi.
Una scena da brividi, che resta stampata nella memoria per sempre. Volontè raggiunge vette insuperate ed insuperabili della recitazione: sguardo profondo e folle, espressione talvolta tragica, talvolta ironica, ora serio ora comico, trasmette una girandola di emozioni passando in un millisecondo dall'una all'altra, restando sempre sé stesso. Sbalorditivo. Non riesco a trovare aggettivi adatti per descrivere un Attore così.
OK. Ma Gianmaria Volonté é un mostro sacro del cinema che ha reso immortate questa scena con la sua grande interpretazione da bavissimo attore quale era.
Il film è del 1970. Il 12 dicembre 1969 ci fu la strage di Piazza Fontana, che scosse fortemente tutta l'Italia. Tre giorni dopo ci fu il tragico caso Pinelli, precipitato da una finestra della Questura dopo un interrogatorio, il nome del commissario Calabresi cominciò a correre sulla bocca di tutti, anche se non era presente in quella stanza della Questura al momento della morte. Il 12 febbraio 1970 uscì il film solo a Milano, Petri intanto era già "scappato" in Francia perchè giustamente temeva una ritorsione e l'arresto con la scusa del "vilipendio alle Forze dell'Ordine e di importanti cariche dello Stato". Invece la polizia non intervenne, per ordini superiori, non si voleva creare e fomentare un caso politico, visto il clima di tensione enorme che si era creato per il caso Pinelli. Si sparse la voce che Volonté interpretasse un commissario che ricalcalva la figura di Calabresi (ma Petri non aveva scritto la sceneggiatura con Pirro pensando a Calabresi, assolutamente no, il film fu scritto e girato prima della strage di Piazza Fontana pensando a una figura universale del potere, caratterizzata poi da Volontè in salsa nazional-meridionale, come la maggior parte dei dirigenti nelle Forze dell'Ordine). Otto giorni dopo Milano il film uscì a Roma; la gente in seguito al passaparola cominciava a fare code chilometriche per entrare nel cinema e si dovette chiudere e regolamentare il traffico nel quartiere. All'inizio di marzo 1970 uscì anche a Torino, raccogliendo un successo crescente e inarrestabile, e da lì in poi uscì finalmente in tutte le principali sale italiane. Mesi dopo, il film creava ancora ressa ai botteghini, anche durante le ferie estive di luglio e agosto. Nell'aprile del 1971 ci fu la premiazione degli Oscar e il film di Petri vinse la statuetta per il Miglior film straniero. Kubrick vide il film e fu molto colpito dalla colonna sonora, perfetta, rivoluzionaria, ipnotica. Gli venne il desiderio di chiedere a Morricone di fare le musiche per il suo prossimo film in cantiere, Arancia Meccanica, ma non interpellò direttamente Morricone, volle chiedere prima a Sergio Leone il permesso di poter utilizzare il "suo" musicista. Per un disguido riguardante le tempistiche e anche a causa di una latente 'gelosia' di Leone nei confronti del "suo" compositore, Kubrick fu spinto da Leone a pensare che Morricone non fosse disponibile e la cosa non si fece più. Kubrick allora chiese la colonna sonora al compositore pioniere di musica elettronica Walter Carlos, che un anno dopo la collaborazione con Kubrick e il successo mondiale di _Arancia meccanica_ decise di mettere in atto una cosa che aveva in mente da anni, di cambiare sesso e di farsi chiamare Wendy Carlos, nome per cui è tuttora famosa.
Regia di Petri, musiche di Morricone, recitato da Gian Maria Volonté e non dimentichiamo il montaggio superbo di un grande Ruggero Mastroianni. Quando vuoi proprio essere sicuro di fare un capolavoro
Si tende a ricordare sempre i soliti: Sordi, Mastroianni, Manfredi,Gassman. Ma Volontè non ha nulla da invidiare a nessuno di loro. Forse il suo essere "uomo contro" lo ha messo in una posizione inferiore rispetto agli altri.
Una parolina sul tema musicale del Maestro?La vogliamo dire?ma....ogni parola sarebbe inutile...o forse solo una e questa volta meritata:capolavoro!un film veramente come pochi nel panorama mondiale.
Ma più che altro per velleità, non hanno più coraggio, con la crisi del cinema, dovuto al boom delle tv private negli '80, se non hanno le spalle ben coperte, la certezza di trovare periodicamente finanziatori all' altezza delle aspettative qualitative degli artisti, nessuno più si espone tanto. Altrimenti io un Filippo Timi ce lo vedrei benissimo in questa parte, non al livello di Volonté, sia ben chiaro. Però guardando questo film, e sapendo cosa il Potere della Destra ha fatto al G8 di Genova, la sospensione dello Stato di Diritto, cosa che, a parte poche (e mai di tale portata) eccezioni, non succedeva dalla fine del II Conflitto Mondiale, almeno qui in Italia, ci vorrebbe un film così su quei fatti, e non solo Bolzaneto, ma anche Gianfranco Fini che passò tutto il suo tempo in una caserma militare di Genova durante quei fatti, etc., etc.,... Ma il coraggio è i soldi oggi chi c'è li ha, con Berlusconi ancora al potere, dopo aver divorato Bossi, Casini e Fini, dopo aver usato, finché Renzi aveva i numeri, Alfano con le truppe cammellate, al mercenario Renzi si affiancano i pupazzi Salvini e Meloni, ma senza di lui, senza i suoi agganci soprattutto internazionali, non solo Putin, e i suoi mezzi di comunicazione, ringraziando Renzusconi per Mondazzoli, in RAI i soliti burattini proni, i giornali del gruppo del Corriere della Sera in mano a Urbano Cairo, cosa che non gli riuscì con Ricucci, perché c'era un vero CSx, gli riuscì con Cairo, e le e Radio della RCS a una società di cui Berlusconi è azionista, quindi non controlla soltanto Radio 101, ma anche altre come Radio 105, Radio Montecarlo,...
Santuccio in questo film tiene testa a Volonté.... Binomio bellissimo... Anche nella scena quando "L'eccellenza" lo riceve nel proprio ufficio,attorniato da oggetti di valore antichi dentro a teche di cristallo, sequestrate e adibite ad uso personale.... 🏺 Sto film riassume il sistema politico e il potere come funziona dall'alba dei tempi in tutta la sua merdosa essenza. La cosa che mi rattrista di più è il sapere che la popolazione questo lo sa,e continua a votare e dare potere ad un sistema corrotto e ipocrita nella sua essenza più profonda,grazie a soggetti di questo tipo,sempre esistiti e sempre in grado di omettere occultare e infangare la giustizia e la verità..... Grazie per questo immenso capolavoro,che magari (anche se poi non è servito a un cazzo per come sono andate le cose negli anni...) ha fatto capire a qualcuno qualcosa in più... (Anche se non è servito a un emerito cazzo alla fine perché il popolo è stolto nel suo insieme.... e lo è meno individualmente.) "Qualunque impressione faccia su di noi,egli è un servo della legge,quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano"
A movie I saw in 1971.! A movie one should see at least once in his life..!!! A masterpiece..that changes all vision of men of power....lies about democracy....abuse of power...!!!!
Un immenso capolavoro. Divinamente scritto, con Ugo Pirro, e diretto da Elio Petri, superbamente interpretato da Gian Maria Volontè. Il film, nel 1971, vinse il Premio Oscar come miglior film straniero. Volontè avrebbe meritato l'Oscar come migliore attore protagonista; Ennio Morricone avrebbe meritato l'Oscar come migliore colonna sonora.
@@carlodifranco7502 Certo,mi scuse.Ma,come sono argentino non ho ascoltato bene questa parte de la recitazione...Una seconda ascoltata mi ha dato proprio certo...Lei ha raggione...
La qualita', la professionalita', l'emozione, il valore con cui, io, confronto i film che vedo oggi, con quello, per esempio, postato, non si raggiungono piu'....pepe...aggiungono pepe per coprire le mancanze....ma che sempre mancanze rimangono
La confessione di una sconfitta “Quando ho detto che i procedimenti usati dalla Chiesa non erano quelli degli Apostoli, poiché oggi si usa la forza e non l’amore.. quando ho detto questo, non avevo torto. Ho sbagliato quando ho creduto di chiedere proprio a Voi, di condannare un sistema di arbitrio, di sopraffazione, di violenza.. che mortificazione.. chiedere a chi ha il potere di riformare il potere! Che ingenuità!” Giordano Bruno, 1600
Mamma mia che film, non me lo ricordavo il finale, pazzesco ! E che musica di Ennio Morricone, assolutamente nuova e indiscussa protagonista del film stesso: un capolavoro !!!!!
Io mi sono sempre chiesto quale potrebbe essere il "vero" finale del film, subito dopo la scena che il protagonista immagina. So che è una domanda stupida, nel senso che il finale è volutamente aperto, comunque secondo me il colloquio "reale" non dovrebbe essere molto diverso da quello sognato. Se non altro per il fatto che nel sogno compaiano esattamente le stesse persone che davvero andranno poi a trovarlo e soprattutto per la citazione finale.
probabilmente lo stratagemma del finale aperto venne messo per evitare guai con la legge e la censura. secondo me il vero finale è quello sognato, gli ultimi 2 minuti sono un escamotage da ignorare
Anche io penso che il vero finale sia quello sognato dal protagonista. Quello "reale" interrotto dai titoli di coda, servì probabilmente solo ad evitare guai maggiori con la censura.
"L'uso prolungato del Potere provoca nevrosi"........ mi ricorda un certo "MOVIMENTO" che diceva che avrebbe aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno.
l attore seduto e' il Diavolo ne:" Il Delitto del Diavolo (film gemello di :" Hanno Cambiato Faccia" ); c'e' anche il commendatore bausetti de :" Il Boom"
Il poliziotto napoletano con i baffi mi sembrava tra tutti quello meno inquinato, ma poi si dimostra peggiore degli altri. Vorrei chiedere quindi: e' una scelta voluta, oppure è un'impressione sbagliata che mi sono fatto io?
Orazio Orlando? È proprio così! Ho visto il film in prima visione e non si credeva ai propri occhi che la Polizia fosse messa sotto accusa. Si pensava alla censura ma poi finì che girò liberamente senza problemi.
Bravissimo eccezionale grandissimo straordinario Gian maria volonte ' in una famosissima memorabile scena di un bellissimo straordinario drammatico film
Loro lo vogliono far discolpare perchè se viene fuori che lui è il colpevole sarebbero nei guai anche loro giusto? Il fatto che non capisco è il motivo per il quale lui vuole per forza costituirsi anche se lo vogliono tutti salvare
Per lavarsi la coscienza ed essere di nuovo libero di esercitare il potere . E non essere ricattabile. Naturalmente i colleghi faranno capire lui che sono tutti come lui .
è coerente con se stesso il senso di colpa lo lacera per il gesto inconsulto , le istituzioni lo coprono per non creare scandalo ...un dramma umano insomma
C'è un fondo di veritá in quello che succede. I poliziotti devono mantenere l'ordine usando le maniere forti ed è inevitabile, perciò la figura del collega-assassino in un tale contesto trova una sua giustificazione umana nella nevrosi professionale da cui è stato colpito nell'esercizio delle proprie funzooni. La vittima lo prendeva in giro e lui nella sua mente immatura ha visto l'offesa verso il Corpo di Polizia di cui ne era un rappresentante prestigioso vendicandolo quindi dell'offesa ricevuta.