Ragazzi io non so se sia per puro masochismo ma, dal basso della mia terza media, mi sono sparato tutto il video con estremo interesse. Poi alla fine avevo anche pochissimo sangue al naso 😂😂😂 Complimenti davvero per questo approfondimento da addetti ai lavori. Per le mie capacità è totalmente inutile ma l’ho trovato ugualmente interrante. Bravo Mr. Rip e bravissimo al tuo ospite 👋👋
La strategia usata dai market maker è una delle tante strategie che ci sono in questo mondo. Non l'unica. C'è la stategia value, il trend following, il momentum trading, l'arbitraggio, scommettere sul turnaround, la macro, e mille altre ancora. Certo, la maggiorparte dei retail trader perde, come il 95% delle start-up italiane fallisce entro il primo anno di attività. Nella cosidetta "libera professione" pochi riescono e la maggiorpate fallisce o tira a sopravvivere. Comunque, posso fare i nomi di retail trader cosidetti "da cameretta" come Kristjan Kullamagi, 100 milioni guadagnati dal 2013 ad oggi, Oliver Kell; Dan Zanger, Takashi Kotegawa, Marios Stamatoudis, Deepak Uppak, Anthony Shy, Randy Opper, Ryan Pierpont, Lance Breitsten. Tutta gente che fa trading di professione e che non vende corsi. Ovviamente la maggioranza di chi ci prova non ottiene risultati. Ma questo succede, come ho già detto, anche nella libera professione. L'unico trading non è solo quello dei market makers o dei fondi quant.
Tranquillo che purtroppo c'è gente che al tuo ragionamento non arriva. La maggior parte delle persone ha delle convinzioni veramente difficili da togliere. Ad esempio la profondità del book di livello 2 è assolutamente disponibile anche dalla cameretta. Con le giuste competenze si può fare quasi tutto. Il ragazzo del video tra l'altro ha un canale RU-vid dove dice espressamente che l'obiettivo dei suoi colleghi (e anche suo) è di fare proprio il passaggio da azienda a cameretta. La difficoltà sta nel trovare una formazione corretta, avere un atteggiamento adatto ai mercati e mettere insieme un vantaggio dagli strumenti che ti forniscono le informazioni (piattaforme di orderflow, analisi dei dati e rendimenti ecc)
I think that if you study a lot , and you bring infos from the companies you targeted, you can have good results in a 1D , but you have to stay on that day , well concentrated , from everywhere, “cameratta , Studio, office , toilet, …. NO MATTER FROM WHERE , but just using your brain , and without being SUPERFICIAL !! 😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊
Finalmente qualcuno che li nomina. Su questo canale fino ad ora il trading è contemplato solo a livello istituzionale e algoritmico. I trading discrezionale è un’altra cosa ed è possibile essere profittevoli
Io ti adoro mr. Rip, Giorgio. Però però, durante questo episodio hai interrotto l'ospite fin troppo per provare a indovinare le sue spiegazioni. Pareva come se volessi dimostrar(gli) che qualcosa di finanza ne sai. Non mi è andato particolarmente a genio, ha un po' interrotto il flow dei ragionamenti di Marco ed ho dovuto riguardare delle parti un po' di volte per riprenderli al meglio. Tutto sommato ottimo episodio e ospite, meno Giorgio e più spazio all'ospite se in un futuro si dovesse andare di nuovo sul tecnico con questa profondità, please ❤️
Credo che lui in primis voglia capire meglio cosa sta dicendo l'ospite. Credo sia giusto che interrompa e faccia domande e più l'argomento è difficile più è necessario farlo, altrimenti si va troppo sul tecnico e pochi riescono a seguire il filo del discorso
@@89loal68 Non mi pare il modo giusto per farlo, my 2 cents, se al prossimo episodio tecnico va così lo chiudo direttamente e mi risparmio l'andare avanti e indietro, ez :D
Permettimi di esprimere il mio disaccordo. Ascoltare attentamente un interlocutore molto più preparato, per poi cercare di confermare la propria comprensione, è un conto. Tuttavia, interrompere ogni tre minuti per intuire e indovinare la spiegazione è tutt'altra storia. Ho trovato questo comportamento piuttosto maleducato. Fortunatamente, l'enorme umiltà di Marco è proporzionale alla sua eccellente preparazione. Spesso ha risposto con un grande sorriso. Insomma, una persona gentile e a modo, un matematico empatico, che è davvero notevole. Un altro, con un carattere diverso, alla terza interruzione avrebbe chiuso la telecamera e addio!Detto questo, l'iniziativa lodevole di portare persone di grande valore sul canale mi tiene incollato allo schermo, desideroso di conoscenza. Quindi, molta sostanza, magari con un piccolo miglioramento nella forma. 🎉
Faccio eco all'utente che ha suggerito un video con Marco Casario. Dopo "cos'è il vero trading" potresti chiudere il cerchio con un "cosa il trading NON è".
@@TechFinance-ps9yc In una manciata di parole hai esemplificato la fuffoneria di Casario e tracciato un identikit del suo follower-tipo. Primo: già di per sè le stime sui patrimoni non valgono praticamente nulla, visto che non sono valutazioni oggettive ma indicazioni di massima. Quando le suddette valutazioni sono "auto denunciate" poi valgono meno di zero. Secondo: facciamo finta che abbia davvero 3 milioni. In che modo questo farebbe di lui un trader di successo? È l'unico modo per accumulare denaro? Terzo: guarda che io non devo dimostrare nulla, è LUI che deve prendersi l'onere di dimostrare quanto afferma. E ad oggi non ha dimostrato NULLA.
@@federicobidone7789 Concordo al 100%. Non ha senso - è come far perdere due ore (utili) di vita a Fermi per farsi due risate vedendolo che percula un terrapiattista
@@Daniele-hg2uq ma non deve dimostrare nulla, basta ascolta ciò che dice. Cioè se io so di filosofia so riconoscere un filosofo da uno che non sa. Quindi il problema è che voi non sapete niente di trading, non siete in grado di capire cosa viene detto ma giudicate gli altri. E poi li fate con argomenti tipo quelli che stai criticando "mostrate gli sgreeeeen".
grazie infinite per questa opportunità che ci dai: capire come lavora un vero trader, come ragiona ma anche cosa pensa non ha prezzo. Marco nel video ti fa percepire l'amore per il suo lavoro, l'entusiasmo ma anche la consapevolezza di quanto sia difficile e logorante. Mi permetto di condividere il link perchè ritengo che tutti gli appassionati di trading dovrebbero ascoltare queste due ore abbondanti di informazione di elevatissimo livello. Grazie veramente.
Penso che 1 su 1000 di quelli che definite “trader professionisti” (parlando di privati) lo sia davvero. E io intendo che viva di quello. Tutto il resto vivono con corsi, affiliazioni, collaborazioni con broker e via dicendo. Unger, campione mondiale di trading, spende una considerevole quantità di denaro nello sponsorizzare i suoi corsi. Casario, che conosco bene, non vive di trading. Essere un grande conoscitore non si traduce automaticamente nel saper vivere di trading. Ficcatevelo in testa perché è molto pericoloso crearsi l’aspettativa che sia un qualcosa di fattibile.
Per quale motivo un trader dovrebbe vivere solamente di Trading? Oltre che sarebbe una scelta totalmente stupida a livello economico perché avere più asset di reddito dovrebbe essere la base per ogni persona che vuole aumentare il proprio capitale.
bello tutto assolutamente e bravo Marco , vedere però che Rip si sia stupito del fatto che la vola implicita delle opzioni sia sempre sovrastimata (e che quindi VENDERE opzioni sia di per se un edge rispetto al mercato ) mi fa pensare che ne sa forse troppo poco per poter parlare male del mondo del trading sempre e comunque. respect however
Sono d’accordo. Il problema è che è troppo saccente per capire che non ne capisce molto e oltre a criticare (giustamente) i fuffaguru non è in grado di confrontarsi con chi fa trading da privato perché lui stesso non ne è capace.
“Mi vergogno a dire che lavoro faccio”... una frase che purtroppo ho pensato spesso anch'io. Sto facendo un percorso molto simile a quello di Marco (laurea in ingegneria al polimi con il fine di andare a lavorare come Quant in Olanda, più varie esperienze in trading desk seri presenti in Italia) e spesso mi sono ritrovato a mentire sulla mia professione perché dire “quant trader” veniva automaticamente associato a ciò che vediamo ogni giorno sui vari social media, quando di fatto sono due mondi che stanno ai poli. Marco lavora per UTR8 e credo che il 99% del grande pubblico non abbia idea di quanto bisogna impegnarsi per essere assunti in un posto del genere. Non è di certo ai livelli di Optiver, 2Sigma o Jane Street, ma è una delle compagnie più forti ad Amsterdam, ed è davvero durissima arrivare lì. Serve una preparazione importante sia dal punto di vista matematico sia dal punto di vista della creatività e dell'intelligenza. Non è un lavoro per tutti e c’è da “soffrire” per anni sui libri prima di arrivare agli standard d’ingresso di quelle società … è la serie A Complimenti, intervista fantastica.
Bella come intervista, Peccato per la copertina del video decisamente provocatoria ed ignorante ....come se solo i trader non privati fossero veri trader. Fa ridere, ma anche riflettere come comunque ci sia un commento fortemente positivo di marco morrone sotto il video di stealth retail, quando intervista enrico stucchi (trader italiano leggendario). A dimostrazione di come i "veri trader" sono i trader profittevoli, non quelli che lavorano per grosse compagnie
Video interessante, però devo sempre arrivare alla solita conclusione: per capire che tutto cio che dice è "buono", bisogna che in live ci dica che cosa farà il mercato, uno a sua scelta.
Ciao RIP, ti seguo e ti apprezzo sempre e concordo con gran parte delle cose che dici, ma vorrei chiederti una cosa. Partendo dal presupposto che un’entità dai grandi capitali come un hedge fund o una Proprietary trading firm privata non potrà mai avere lo stesso tipo di operatività di un piccolo retail, non pensi sia figo portare anche persone sul canale che riescono a vivere di trading “dalla cameretta”? Ovviamente non parlo di personaggi meme di RU-vid, ma di trader che sono dimostrabilmente profittevoli. Questo sia per portare l’altro lato della medaglia, ma anche per non fare il classico cherry picking di personaggi d’accordo con la tua opinione a riguardo (provocazione benigna)
Il problema è che non ci sono trader dimostrabilmente profittevoli tra quelli da cameretta, perché tutto il profitto che si può fare con algoritmi noti oggi è già fatto da algoritmic trading, tutto il draw è esaurito. Ci sono traders che scommettono in leva e riescono a vincere poco a lungo con strategie di martingala, finché non perdono tutto. Puoi facilmente fare una strategia in cui mostri che per 2 anni vinci costantemente poco alla roulette ogni settimana, ma non stai "dimostrandoti profittevole", così come il fatto che compri tutte le settimane il biglietto del superenalotto e non hai mai vinto non _dimostra_ che non sia profittevole. A parità di media puoi sempre nascondere le perdite o le vincite dietro eventi estremi.
@@bobon123 non è così. Competere al microsecondo contro macchinette o algoritmi è follia totale, tuttavia ciò non esaurisce lo scibile del trading. Si può fare benissimo trading di posizione avendo strategie testate e ruotate in portafoglio. Il fatto che io non riesca a battere un market maker aprendo e chiudendo, ad esempio, uno put ratio spread venduto diciamo a 90 e riacquistato dopo una frazione di secondo a 89,95 non vuol dire che non si possa avere una strategia sistematica che abbia "ruotato" in portafoglio quel ratio spread per essere venduto in un qualunque intorno di 100 (qualunque prezzo diciamo da 98,5 a 101,5 per esagerare ovviamente) e poi essere chiuso, secondo le regole della strategia dopo giorni o settimane ad un 10% o 15% inferiore o in stop ad un 8% superiore, ad esempio. Se vendo a 98,5 rispetto al teorico 100 e poi ricompro ad un 10% teorico inferiore (=90 teorico), ma di fatto lo chiudo a 91 ho pur sempre guaddagnato, nella peggiore delle ipotesi 7,5 punti rispetto ai 10 teorici previsti (di questo e delle commissioni bisogna tenerne conto nei backtest ovviamente). Che cakkio me ne frega di mettermi a litigare al microsecondo contro bid-ask in quel momento presente sul book se poi l'average trade della strategia è sufficiente ad inglobarlo senza degrado significativo. E se anche questa strategia dovesse degradare perchè mai non dovrei essere in grado di avere un sistema di rotazione testato che, sotto determinate condizioni, la bloccherebbe e ne farebbe entrare un'altra. C'è una gran confusione quando si parla in termini generici di trading. "Non puoi competere con le macchine" non implica che, fottendomene dellla microstruttura al microsecondo, possa comunque trarre un vantaggio statistico mantenendo posizioni puù o meno lunghe.
@@82fedlom Siamo tutti d'accordo che competere sui millesecondi con le macchine sia assurdo a sufficienza che nessuno ci proverebbe, tipo provare a correre contro un treno. Ma anche l'idea che per attualizzare gli algoritmi che insegnano nei corsi di trading, dall'analisi tecnica a altre burle che hanno a che fare con il riconoscimento di pattern - che sono le stesse da vent'anni e quindi non segrete - un umano sia superiore ad un algoritmo è assurdo. Meno assurdo dei millisecondi, ma ad oggi comunque assurdo. Non puoi competere con le macchine neanche sul tenere una posizione. Il fatto che tu ti possa _convincere_ di essere profittevole non è sorprendente, considerando che quella che hai descritta è una martingala. Ma non c'è stato nessun test pubblico in cui un trader ha mostrato di essere profittevole. Non ho problemi a credere che _esistano_ trader profittevoli, che sfruttano vere imperfezioni del mercato. Ma necessariamente chi lo è non va a mostrare gli algoritmi usati, necessariamente segreti, in un test pubblico. Piuttosto si fa una azienda, trasforma gli algoritmi in codice, e prende tutto il draw che si può prendere dall'imperfezione individuata: non li va a insegnare per nessuna cifra, perché appena sono pubblici io creo una macchina che fa la stessa cosa in tutti i mercati e prende _tutto_ il draw da quella strategia. Se definiamo con "trader da cameretta" i trader che hanno fatto dei corsi per imparare una tecnica, vs aziende che hanno sviluppato loro stesse tecniche per identificare loro stesse imperfezioni di mercato e le tengono segrete, non ci sono trader da cameretta profittevoli. Chi vende corsi di trading avrebbe un grosso vantaggio a dimostrare che la sua strategia funziona, e non ce ne sono mai stati che lo abbiano fatto in contesti di ricerca.
@@bobon123 non ho descritto nessuna martingala, ma un esempio di un trade, con stop e profit, come un altro. Non ho mai detto che, a stop preso, la strategia debba necessariamente rientrare nell'immediato incrementando la size. Semmai, a stop o profit preso, la strategia rivaluterebbe le nuove condizioni per entrare con la size appropriata, al limiite si può tradare sempre e solo un contratto/leg. Siamo d'accordo sul fatto che la maggior parte dei corsi in giro è pura fuffa. Tuttavia, come ad esempio ho fatto 5 anni fa acquistando un corso in opzioni da un noto trader che mostra e traccia costantemente le equity lines di tutte le strategie, mi è servito a sviluppare le mie, non a copiarle. Anche questa storia delle inefficienze, la capacity, la non divulgazione, è assolutamente ragionevole e non può che essere così. Ma, di nuovo, è un tipo di trading. Chi fa order flow, ad esempio, spesso tende a ragionare (giustamente) in questi termini. E spesso anche chi fa intraday sclping. Se, d'altro canto, io vendessi ipoteticamente a 1 dollaro la strategia "compra oggi in apertura /NQ (o QQQ) se Close (ieri) < Open(ieri) e Close (l'altro ieri) < Open (l'altro ieri) (daily, sessione cash) e vendi in chiusura, puoi stare certo che 1) funziona e mostra un'equity line "migliore", ovviamente non sovraperformante, rispetto al B&H, 2) la divulgazione non farà un fico secco al mercato NQ 3) avrò incassato un pò di dollari. Le strategie da ricerca di inefficienze, che richiedono piattaforme proprietarie molto sofisticate, fanno parte del trading "ineguagliabile" di Prop e Hedge Found. Ma non tutto il trading si basa su questi principi. Lo spread trading di posizione sui futures, con tattiche di hedging e uso delle stagionalità, ad esempio, non cerca inefficienze (tutti sono al corrente delle stagionalità). Analisi tecnica e pattern da due soldi sono pure coglionate e chi vende questa roba lo fa in malafede. Inoltre, chi dice che non si possa implementare un hedging di posizione semplicemente avvantaggiandosi di una strategia "semplice", senza ricerca di inefficienze, tradata su più sottostanti e con tecniche personalizzate di hedging e position size/scaling?? Quale "mega algoritmo" mi impedirebbe di implementare (in maniera profittevole nel tempo) il mio scaling di posizione, operato in maniera diversa su sottostanti diversi (come può la macchina della Prop sapere che tra poco chiuderò 1/3 della posizione su \ZW e prenderò parzialmente profitto da 1/4 della posizione contrapposta su /ZS, ad esempio?). E' certo che chi fa trading affidandosi alle regolette meccaniche a contratto fisso prima o poi vedrà decadere la validità di tali regolette, a meno di non fare un banale trend-following su un titolo o un indice dal forte bias rialzista.
@@82fedlom Prima di rispondere in qualsiasi modo mi devi spiegare cosa voglia dire che il tuo algoritmo abbia "una equity line "migliore" seppur ovviamente non overperformante rispetto a B&H." In che senso sarebbe migliore? Perché chiaramente è underperformante, quindi in che senso sarebbe "migliore" ?
Buonasera a tutti, dopo aver fatto il broker per un po' ,i sono passato alla posizione da trader nel 2007, lavorando per diverse aziende private e ora sono in proprio dal 2022 . Confesso che non seguo il canale, il video me l'ha segnalato un amico. Credo che chiarisca bene alcuni concetti e ci sia contenuto di valore. Quindi vi faccio i complimenti e vi auguro una buona continuazione.
cosa ne pensate di andrea cimi? nonostante abbia venduto un corso sull'analisi volumetrica, spiegando concetti avanzati, attraverso le piattaforme volsys e volbook mi sembra uno molto serio e che non vende fuffa. grazie
preferisco tutta la vita essere trader da " cameretta". I soldi che faccio sono i miei e non devo dar conto a nessuno. E soprattutto in base alla mia operatività, non devo stare tutta la giornata sui grafici.
A parte che nessuno sta qui per flexare, ma anche fosse, è di sicuro più flex avere qualcuno che sceglie di pagarti qualche centinaia di kappa l'anno che essere "capo di se stesso".
@@TechFinance-ps9yc guarda che sei stato tu a parlare di flex, qui nessuno stava flexando. E vedere flex dove non c'è, beh, quella si che è una tristezza. Che vita misera.
Mr. Rip, il corso di laurea magistrale in Scienze Statistiche, Finanziarie e Attuariali presso l'Università di Bologna è perfetto per prepararsi a una carriera nel trading?
È stato interessante sentire L’intervista di una persona che lavora all’interno di questo mondo. Però ho L’impressione che Mr.rip voglia far passare il messaggio che quello è l’unico modo per fare trading e che sia impossibile farlo in modo indipendente. Il paragone non va fatto con i ragazzini che condividono finti risultati e macchine a Dubai e nemmeno con chi vince il campionato del mondo (cosa che lascia il tempo che trova) ; per correttezza dovrebbe intervistare un trader indipendente coi contro coglioni. Io ti consiglierei di intervistare Enrico Stucchi (non fa corsi) che è il trader più preparato e con risultati dimostrabili che c è in Italia.
Hai ragione, passa proprio questo messaggio. O sei dipendente di una Proprietary, Hedge Found etc o sei da "cameretta". Ciò è abbastanza offensivo nei confronti di chi col trading ci vive realmete da retail o comunque vi trae profitti sistematici. Ho citato più sopra altri trader retail noti e preparatissimi, bel lontani dal modello Dubai/Lambo..
@@filippo4246 vincere il campionato del mondo di trading non vuol dire assolutamente nulla. Le % che vengono fatte sono alte perche per arrivare primi si assumono molto più rischio spesso bruciando conti. Cose che nel trading al di fuori del campionato non faresti mai. Senza contare chi si apre più conti e apre posizioni opposte per andare in profit almeno con un conto. Chi partecipa lo fa anche in ottica marketing per vendere corsi dicendo “ho vinto il campionato”.
@@filippo4246 i campionati del mondo non dimostrano nulla sulla bravura di un trader. Vengono fatti spingendo sull acceleratore, tanto può andare bene come puoi bruciare conti.
Valore immenso, già solo per il fatto di aver spiegato che i venditori di strategie di trading sono delle sóle 😅. Ma come imparare dunque, un trading da seconda entrata?
Non sono d'accordo sul fatto che un trader vero automaticamente non fa formazione, prima di arrivare alla capacità max di capitale peruna strategia ci possono volere svariati anni soprattutto per un retail, e la formazione può rappresentare anche una forma di diversificazione per i periodi di sottoperformance della propria strategia
1:53:40 pausa studio e continuo a vedere il video per staccare, ma vedo formule e stesso format delle slide (sto studiando teoria dei mercati finanziari )💀
Quanto stanno avanti i giovani di oggi!!! Tutti sfoggiano la loro esperienza di qualche anno. Io sono 30 anni che faccio trading e sento che ancora ho molto da imparare. Complimenti ragazzi siete l'orgoglio di noi matusalemme.
Non voglio fare flame, ma al minuto 40 ha spiegato esattamente quello per cui Anima e altri nei commenti (me compreso) sono stati insultati e giudicati ignoranti: nel trading non va considerato l'interesse composto!
la differenza sostanziale e' che in questo caso si sa che la strategia ha una certa capacity e quindi non vai a "venderla" fuori. E' questa la differenza sostanziale e lo spiega pure lui nel video... Se Anima quella startegia la vende vuol dire che: a) non funziona oppure b) non ha problemi di capacity.
Finalmente uno che parla di trading con cognizione di causa...Ottimo contenuto informativo ( io non trado, investo sul lungo ), ma è interessantissimo conoscere questo tipo di informazioni.
Ha parlato di come ti fregano con lo spread. Le prop poi ti fregano due volte, una lato market maker di appoggio e una sul simulato proprietario. Le opzioni lato retail andrebbero usate solo per il loro scopo assicurativo quando esposti su scommesse su altri derivati. Vanno considerate soldi persi.
@@orsodaspiaggia puoi farie varie cose con le opzioni calcolando max gain/max loss e incrociandole, sono molto utili anche per un investitore. Per esempio nel 2021 Mr Rip invece di vendere i suoi asset come ha detto, poteva vendere call sugli asset, ricevere il premium e tenersi gli asset. E poi reinvestire il premium in Put o reinvestito in azioni o etf...una strategia di accumulo con anche uso di Call/put sovraperforma una senza
Ha anche fatto capire quanto sia difficile ed impegnativo questo lavoro fatto seriamente ( non alla fuffaguru )...10-12 ore senza staccare vale la pena solo se ti puoi ritirare a 30-32 anni con un bel malloppo. Daccordissimo sulle affermazioni "se qualcuno ti vende qualcosa nel trading significa che non funziona più".
Giorgio a me piacerebbe che intervistassi Lorenzo di "Investire in Borsa a Caccia di Dividendi". Ha un portafoglio da dividendi e affianca una operatività di vendita di opzioni. Mi sembra una persona molto onesta e competente, inoltre "non vende nulla" e non fa titoli clickbait, mi sembra già un ottimo biglietto da visita.
La gestione relativamente all'automazione assoluta è che i sistemi vanno seguiti in "produzione" e inoltre vanno scelti quali sistemi vanno messi in real e quali no, va considerata anche la stagionalità, i bias, il backtesting dei sistemi e il risultato dei sistemi messi insieme che hanno correlazioni differenti quindi la gestione di questa parte va necessariamente seguita discrezionalmente e non può essere demandata solo ai bot ... al momento....
Semplicemente il mercato tende allo stato di efficienza tramite il costante intervento degli agenti che sfruttano le opportunita fornite dalle inefficienze che costantemente si formano
io avevo partecipato l'anno scorso ai career day di optiver (sia quelli online fatti da loro, sia a quelli del politecnico di milano) e le cifre di cui si parlavano per graduate (total compensation) era di 225k
Conoscere i modelli come ad esempio B&S che ti ha mostrato a fine video, sapere cos'è il drift, conoscere gli strumenti, conoscere i paper accademici, conoscere matematica e statistica....
La gente vuol trading x essere finanziariamente imdipendente e questo signore fa trading x essere dipendente 😂 mr rip vieni a vedere i trader che riskiano col loro capitale e ci vivono ....pure tu ti curi i tuoi soldi e nn sei un dipendente ....comunque video interessante
@@mr_rip un vero simpaticone io x giudicare il tuo video lo guardo tu x criticare me .....chiacchere vieni a vedere cosa faccio ...spero di aver scritto in italiano corretto....saluti
sto preparando un video di risposta al tuo commento sia per la parte grammaticale che per la parte offensiva del tuo commento nulla dı davvero pesante ma son obblıgato a farlo ...buona visione
Questa persona occupa il ruolo " da banco " non è presente in sala. Per capirsi meglio " Passa il responsabile ad attaccagli un biglietto sullo schermo con scritto il QQ = quanto e quando". Chi decide quel "foglietto" è un trader(architetto), questa persona fa l'operatore (manovale). Sicuramente interessante come intervista. p.s. Gli architetti firmano NDA a non finire... Parola si scout
Complimenti! È un video estremamente affascinante ed esplicativo...vorrei approfittarne per fare una domanda, come mai dici che vendi e basta opzioni? Le strangle non usano più? Ad ogni modo siccome ne so poco più di zero, sapresti darmi qualche consiglio per informarmi molto meglio al riguardo e magari anche qualche broker funzionale? (anche se immagino che in italia utilizzino quasi tutti ibkr) P.S: Grazie per rendere tutto questo disponibile, ci ho messo 3 giorni per cogliere tutti gli aspetti di questa live
Sto guardando la registrazione e quando si parla di staccare un mese oppure una settimana ogni tanto e Marco risponde che di base se non sei li davanti perdi soldi. Ti vorrei chiedere, quanto questo lavoro fatto così si avvicina alla ludopatia? Quel piacere nel "vincere" quanto può portare nell'ambito ludopatico? Inoltre qui, a differenza dei giochini, c'è anche la vincita piuttosto certa.
@@orsodaspiaggia no per carità non volevo dire questo. Quello che mi sarebbe piaciuto chiedergli è se questo tipo di lavoro può generare quel meccanismo. Ho apprezzato tantissimo questa intervista, credo sia stata la cosa più bella e interessante che abbia visto sull'argomento. 💪
@@FabioBo78 ti posso dire che dopo un po' di anni che lo fai di piacere in questo lavoro rimangono le ferie quando sei staccato dai mk e riesci a spendere quello che hai guadagnato con tanto stress
Complimenti, è stata l'occasione per ben completare un "quadro" della situazione che già avevo chiaro per lo più, grazie mille e grazie anche per le formule matematiche sempre utilissime. Buon lavoro!
Primi secondi :"Ti lascio la parola", tanto poi te la toglierò... Sotto la scheda di Marco si sarebbe potuto scrivere "Trader Professionista" come quando si intervista Coletti, si potrebbe dire almeno una volta che é un Professore Universitario.
comunque si può automatizzare, la difficoltà è che ci sono troppe variabili per le poche capacità di calcolo attuali, ma è da ingenui pensare che non si possa automatizzare in futuro.
La AI attuale non ancora, ma una AGI potrà farlo agevolmente. Ho visto bot che guardava un tizio fare un caffé e imparava a farlo, non vedo perché non possa evolvere e imparare a fare cose molto più complesse con l'intento di massimizzare un profitto. In fondo già adesso se invio una serie di variabili complesse ad un semplice algo generativo, lui mi trova le configurazioni migliori per ottenere un certo risultato. Non credo sia difficile lavorando lato market maker.
@@luigiggig ci sono una serie di limitazioni agli automatismi-trading systems: -In primis la replicabilità dell idea a monte dell' automatizzazione(e' effettivamente un Edge o solo ricorrenza statistica semi-casuale ?) -una volta trovato un Edge (e credimi non basta una media mobile o criteri classici triti e ritriti tra libri e corsi ) bisogna evitare l overfitting, applicando una serie di accortezze lato dataseries e soprattutto durante la scrittura degli script -oltre all overfitting ci sono da mitigare i vari Selection bias e Survivorship bias , soprattutto quando si parla di azioni(è chiaro che se backtesti dal 2000 ad oggi ottieni un equity esponenziale, ma quante volte sono cambiati i panieri nel tempo ? Quali azioni ci sono ancora e quali no? Quali hanno fatto stock split ? Eccetera.. Quindi... automatizzare non e' solo scrivere codice, ma presuppone conoscenze tecniche del settore oltre che esperienze pratiche per accelerare il processo di apprendimento. Non mi dilungo ulteriormente, ma per farla breve, molto difficile automatizzare da privato ...il discorso cambia se lavori in un desk, sia per le diverse risorse investibili ovviamente , sia per l' expected result. Nel mio piccolo avendo qualche esperienza, ed avendo bruciato tempo e soldi da privato , ho compreso meglio come funzionasse solo dopo essere stato in un trading desk per due anni. Per questo motivo mi permetto di dare la mia umile opinione. Perdona la mancanza di voglia , ma sono in vacanza! A presto
"Tu sai che i giorni in cui non stai davanti allo schermo sono soldi che non hai guadagnato" Questa, in mia onesta opinione, è una mentalità dannosa derivante da fomo, che può portare a fare overtrading. Paradossalmente io ho avuto migliori performance, e di conseguenza maggiori rendimenti, nei periodi in cui tradavo meno ore al giorno, e meno giorni alla settimana *mia personale esperienza, che varia da persona a persona, e a seconda dell'operatività, ma prendere quelle parole per necessariamente vere secondo me è sbagliato
1:48:22 non sono sicuro di che percentuale della popolazione mondiale al di fuori di una facoltà di matematica definirebbe una dimostrazione "simpatica" 😆
Non mi è piaciuta la spiegazione sull'assenza di interesse composto, o forse non l'ho capita Non è proprio il fatto di calcolare la size per ogni singola operazione, ciò che ti permette di fare interesse composto? Basterebbe calcolare la percentuale di rischio/size su ogni nuovo equity high, anzichè sul bilancio iniziale del mese o dell'anno - cosa che si può fare anche in automatico. ?
Vabbeh, dico solo che ho comprato un libro di finanza quantitativa. Sicuramente non fa male e da un pizzico di consapevolezza in più. Intervista molto bella e motivante!
perche queste società sono ad Amsterdam? che fiscalita' c'e'? non converrebbe fare la societa' in qualche paradiso fiscale? A tradare in costume e canotta alle seychelles?
Sarebbe interessare approfondire per curiosità personale in cosa consiste l'approccio razionale al trading che Marco e suoi colleghi fanno poi privatamente da casa. Senza voler replicarlo, ma per capire poi senza gli strumenti potenti dell'ufficio come applicano la loro pura skill umana
volevo chiedere se le persone che escono da una triennale di economia e fanno la magistrale in quantitative finance hanno qualche chance di intraprendere questa carriera?
Se usano una leva da 20 a 50 per le loro operazioni, ed ottengo tra il 50 e 100 % di rendimento all’anno … senza leva e’ come se facessero tra il 2 ed il 5 %, se non ho sbagliato i calcoli, non è poi così impressionante
Ma di che stai parlando? Lavora per un market maker che fa arbitraggio. Ma che c'entrano la leva i rendimenti e compagnia cantante? Funziona come un casino, loro sono il casino. Forniscono liquidità ai mercati in un modo che li fa guadagnare sempre e comunque. Quello bravo li fa guadagnare qualcosa in più.
@@mr_ripnono ho capito … a livello di rischio rendimento non mi pare efficiente, e pura scommessa … poi la loro funzione di market making è un’altra cosa … ma se devo valutare il puro trading, no, non mi convince per nulla
Il vero vincitore di questa live sei tu RIP. Personalmente ho una formazione accademica da quant e lavoro nel trading desk più “strano” d’ Italia. Era tanto che non ti vedevo portare un contenuto veramente tecnico e ti assicuro che ne giova solo il tuo canale. Hai la possibilità di portare grandi persone in live, se fossi in te mi concentrerei sul fare informazione di questo tipo ed ispirare i ragazzi nei loro percorsi. Purtroppo personalmente trovo che i contenuti che riguardano i consulenti finanziari ormai siano stati già tutti ampliamente trattati e hanno una quantità di nuove nozioni sempre minore. Continua così e non si sá mai che un giorno mi faccia vivo per parlarti di un lato del trading che so per certo che non hai mai valutato ahah😂
Ottima intervista. Sarebbe però interessante portare qualche intervista di trader che lo fanno in modo indipendente, i trader da cameretta per intenderci.
finalmente qualcuno che fa capire che avere miliordi e milioni per fare trading c'e una differenza abissale e quindi anche i rendimenti possono essere ben differenti e poter battere il mercato fino a certe cifre
@@mr_rip si e secondo luc montagnier i vaccini fanno male....ma che vor di😂 nessuno ha detto che il confronto sarebbe solo di chiacchie sicuramente ci sono quantità di dati sufficienti per motivare determinare affermazioni, btw é chiaro che ti sei creato un bias cognitivo tutto tuo sul trading e non fai altro che trovare conferme al tuo ragionamento, intervistando solo trader che confermino il tuo bias
La matematica veloce sarebbe fare calcoli percentuali e "numeri"... come ha detto il tizio? Perché io questi calcoli veloci a mente li sapevo fare già alle scuole Medie 😅
Ciao Rip! Intervista interessantissima. È sempre bello sentire spiegazioni di professionisti da diversi settori. A ta proposito sarebbe bellissimo vedere una live con un professionista che lavora in Private Equity. Complimenti per il tuo lavoro!
1:18:27 sarebbe interessante andare a vedere cosa ci fanno le aziende di trading con i soldi che guadagnano, se li usano solo per fare ancora più soldi o se a un certo punto iniziano ad investire in progetti che possono essere utili a qualcosa. Per come sono io un tale generatore di soldi lo vedrei come un mezzo per poter investire pesantemente in innovazione. Una volta raggiunto il punto di divergenza non vedrei che senso ha continuare ad usare tutto solo per aumentare la velocità di crescita dei soldi gestiti (che poi investire in innovazione non vuol dire regalarli i soldi eh, è qualcosa che può comunque diventare altamente remunerativo).
I contenuti di questo video sono tanto complessi da comprendere (per non addetti ai lavori), quanto interessanti e assolutamente rari per spessore finanziario. Da vedere e rivedere più volte. C'è solo Mr Rip! W Marco Morrone ovviamente!! 😊
Il Forex è un mercato monetario interbancario usato per lo scambio di valute. I futures, le opzioni, i CFD sono i derivati cioè lo strumento con cui si tradano.
@@luciodallo3447 puoi andare in banca e farti cambiare euro in dollari per fare un viaggio in USA. anche quello è fare trading senza leva e con spread alti 🙂
Mi sono avvicinato a RIP per allontanarmi dal trading per poi vedere la transizione di RIP da passive a trader in 5 minuti e comprargli il corso sulle opzioni iron condor → che mondo 😄
Bel video, anche io studio la materia e sto seguendo un percorso molto simile. Una cosa che ho notato é che si parla sempre di rendimenti di un fondo, ma non si parla mai del rischio associato a quel rendimento. Per calcolare il rischio usate misure come il Var, Sharpe Ratio o altri fattori. Mi piacerebbe capire quale sarebbe una buona misura di sintesi per rapportare il rendimento a un livello di rischio medio associato. Grazie
