Direi di inoltrare questa intervista al ministro dello sport, contiene tantissime verità. Salviamo il ciclismo. Abbiamo insegnato al mondo intero ad andare in bici, le bici le abbiamo create e fabbricate noi in Italia.
Siamo un paese con seri problemi di progettualità e di visione a lungo termine.E, a mio parere,questa situazione è figlia della mancanza di competenza nei posti giusti. Bella intervista, complimenti Gcn
Bravo 👏 come in tanti altri ambiti in Italia… ormai ci mangiano in testa tutti… ormai non puoi tralasciare discorsi come alimentazione ed allenamento strutturato, misuratore di potenza magari anche lattato… se da bimbo non nasci in Veneto/Emilia/ Toscana sei già fregato in partenza
Grande Reverberi una persona che parla fuori dai denti, a discapito dell'età lo trovo molto più attuale informato e realistico di tanti personaggi (politici) che gravitano nel ciclismo. Bisognerebbe ascoltare e provvedere avendo la fortuna di avere a disposizione un simile patrimonio ciclistico
Mi sono commosso,persona di vecchia scuola con tanti meriti e ragioni, nella mia città del nord ho due figli appassionati e praticanti di ciclismo anche con una discreta capacità, ma non esiste una scuola una società un club,insomma un qualcosa per iscriversi e imparare,di contro siamo pieni di campi di calcio,alcuni in cattivo stato e scuole calcio improbabili , c'è tanto lavoro da fare e speriamo nelle generazioni future che abbiano le capacità e le competenze all'altezza e di portarci a livelli competitivi ,grande signore grazie Bruno grazie GCN
Eh Zio Bruno... intervista breve purtroppo... ne avrebbe da dire per ore contro il sistema. Io sono stato anni con lui e quello che è stato detto qua è una minima parte... grande Maranga.
Senza peli sulla lingua, altro che gambe depilate. Condivido al 100% le riflessioni di Bruno Reverberi! Interessante intervista ... da sottotitolare in inglese. Bravi GCN Italia!!
Finalmente qualcuno che parla chiaro sulla vera situazione delle ciclabili in Italia....se vuoi allenarti seriamente (amatore o professionista che sia),devi comunque andare per strada, con i rischi che ne comporta.... Camion,Auto,Pullman,Moto e per non essere ipocriti anche il comportamento di alcuni ciclisti che mettono a repentaglio la loro incolumità( vedi sorpassi a dx, mancate precedenze ad incroci e semafori rossi per non perdere tempo,gruppi disordinati a tutta corsia....). Le regioni italiane ha problemi di spazi e fondi per poter realizzare percorsi ben separati per bici e pedoni e purtroppo ne consegue quanto sopra
Ero a vedere il giro d Italia l anno scorso in terra reggiana e vedemmo in un tornante l ammiraglia Bardiani con su il sig.Reverberi sorridente perché facevamo un tifo da ultrà essendo del posto .Persona con una passione indescrivibile!
Ascoltare questa intervista mi ha fatto ricordare xchè amo la bici, i sui valori e le persone come mio padre che me li hanno insegnati. Grazie Bruno e grazie Maranga. Le tecnologie avanzano ma i valori non vanno dimenticati....
mi ricorda il mio direttore sportivo quando correvo 45 anni fa bruno perolio , mancato da poco , riverberi è uguale stessa saggezza, visione, mentalità e tempra!!!!!
Grandissimo Reverberi!!! Piccola esperienza personale: il 31/12/2022 abbiamo dovuto chiudere una società giovanile (Giovanissimi, Esordienti ed Allievi) con quarant’anni di storia per mancanza di fondi
@@valeriogiongo3773 qualche scheletro nell'armadio nel ciclismo lo hanno credo tutti, ciò non toglie che i temi affrontati nell'intervista sono più che condivisibili. Ovviamente secondo me
Il popolo sa quello che bisognerebbe fare ma poi tutto s'infrange contro i palazzi della politica. Un'intervista vera ad un uomo schietto. Un pezzo unico. Grazie Maranga
Intervista apprezzatissima. Il punto di vista di Reverberi è ovviamente parziale, come è giusto che sia. Ma è uno di quei parziali necessari a costruire il totale. Piace sempre ascoltare chi "ha il mestiere".
Un'ottima intervista, che dovrebbe far riflettere chi ha la possibilità di salvaguardare il movimento ciclistico italiano. Sulle ciclopedonali parole sacrosante. Per le strade abbiamo gli automobilisti che si credono i padroni della strada, in cui molti compiono sorpassi millimetrici nonostante si pedala da soli lungo la linea bianca laterale; sulle ciclabili abbiamo spesso pedoni distratti che occupano l'intera larghezza disponibile
Bellissima intervista per un amante del ciclismo tocca veramente il ❤.Bruno Reverberi un maestro di sport e di vita!! I suoi ragionamenti non fanno una piega , in Italia eravamo i migliori in moltissimi sport. Ora siamo mediocri per essere ottimisti , è chiaro ormai a tutti si sta lavorando malissimo nei settori giovanili. Come dice Bruno i futuri corridori li fanno le mamme e sta alle società e tecnici trovarli e farli emergere. Il problema è che non ci sono più piccole società e tecnici bravi , se poi ci mettiamo il poco impegno e la svogliatezza profusa dai giovani capiamo perché non abbiamo più i campioni !!!!!!
Che gran bella intervista! Parole di un certo valore, sarebbe da far sentire al Governo, bisogna agire il più presto possibile e parlo da ragazzo di 25 anni che va in bici… la strada è diventata troppo pericolosa
ci vorrebbero 1000 reverberi sparsi per l italia! grande, bellissima intervista...in realtà è un monologo 😅 ma sui contenuti li ha centrati tutti in pieno!
Bellissima intervista che dovrebbe continuare Reverberi ha pienamente ragione, chissà quanti campioni avremmo in casa e per vari motivi va tutto in fumo.
Quest'uomo in 10 minuti ha detto TUTTO! Concordo specialmente sulle ciclabili ... una vergogna. Se vai a vedere la quantita' di corridori di successo da un determinato paese e' direttamente proporzionale ai chilometri di piste ciclabili che hanno a casa.
Una delle interviste più veritiere che io abbia mai sentito... Ha detto tutto quello che c'era da dire... Grandissimo... Speriamo cambi qualcosa, per noi e per il ciclismo italiano..
Cosa vuoi dirgli a uno come Reverberi? Solo bravo, bravo , bravo. Condivido in pieno tutto quello che ha detto. D’altronde se riesce ancora a costruire una squadra che fra le professional può ritenersi un esempio nonostante tutte le difficoltà e le diseguaglianze che l’attuale struttura del ciclismo ha creato significa che è una persona sicuramente capace, oltre che con una passione incrollabile. Grande
Un grande complimenti x la grande professionalità, in effetti in Italia dal ritiro di nibali si è creato veramente un buco enorme che nn si riesce a chiudere
Condivido appieno quanto espresso dal Sig. Bruno Reverberi, persona che ha vissuto il ciclismo in modo diretto e che ha dalla sua la chiarezza e schiettezza nell'esprimere idee che sono "sentenze" e realtà che purtroppo oggi in Italia ci vedono comprimari; ci consoliamo solo perchè abbiamo ancora Imprenditori/Fornitori (abbigliamento, biciclette* , accessori, ecc. ) che sono riferimenti mondiali nell'ambiente del ciclismo. Attendiamo con ansia che CONI e/o Federazioni proponga soluzioni (non politichese) che ci traghettino fuori da questa stagnazione nazionale. GRAZIE Sig. Reverberi.
Grande personaggio..... come mai una persona di così grande esperienza e visione delle problematiche del ciclismo non ha la possibilità di potere migliorare le cose. Grazie Alan per avere dato voce a Reverberi . continua così ciao
beh, fantastico, direi un'analisi lucidissima e chiarissima da chi sa, da dentro. Io ho pensato che potrebbe essere introdotto un tetto agli ingaggi, che potrebbe portare riduzione dei costi, equilibrio agonistico e rendere il ciclismo più appetibile anche per sponsor più piccoli, che però potrebbero investire a lungo termine, con un ritorno importante
Grande Bruno.....Bella intervista......in Italia abbiamo perso tutto....emblematico il discorso x i giovani......mio padre aveva un gruppo sportivo , se ripenso a come lo gestiva sembra preistoria.....
@@stefanoviaggio8096 Sicuramente si. Ma se hai vissuto Moser, Saronni, Bugno, Pantani, Chiappucci etc. etc, con le maggiori squadre sponsorizzate da aziende Italiane (es. SCIC, Mercatone, Carrera, Mapei) non puoi non vedere il deserto che si è creato dal punto di vista economico, industriale e di conseguenza anche sportivo (per il sociale non è il caso qui di approfondire). Non resta che sperare ma non mi sembra una strategia per il futuro.
Esperienza personale, volevo iscrivere mio figlio 14anni ad una squadra di mtb per farlo gareggiare, l’unica cosa è che devi iscriverti acquistare divisa estiva invernale poi fai tu tutto a tue spese. È passata la voglia a me figuriamoci a lui. Se non sei tesserato non gareggi. E poi nelle categorie basse tutte gare da proloco nei parchi o boiate del genere.
Quanta saggezza, quanta conoscenza, quanta poesia. Persone così andrebbero salvaguardate, invece abbiamo un ministro che voleva mettere targa e assicurazione alle bici. Siamo i maestri storici del ciclismo e ora ci troviamo a dover imparare da altri paesi. Che tristezza 😢 meno male che esistono persone come i Reverberi.
Bellissimo video #alan e #giorgione ! Chissà se qualcuno della federazione lo ascolta!? Tocca tanti punti con molta semplicitá! Concordo tantissimo quando parla degli italiani che hanno insegnato agl’altri questo sport ed oggi ad una gara WT uci come il Tour ci siano solo 7 italiani. Concordo quando parla di fare vie adibite a sole biciclette e che le ciclo/pedonali non abbiano senso cosi si darebbe modo a tutti i ciclisti di allenarsi decentemente diminuendo anche il rischio di incidentabilità
È andato sul concreto. Ha parlato dei problemi reali che ci sono nel fare ciclismo. A sparato contro tutti e tutto ciò che ha detto sono cose vere. Ci fossero tra noi giovani gente con lo spirito del signor Reverberi.
Simone, cosa posso dire che, il sig. Reverberi abbia novanta anni, stento a crederci. Straordinario il suo dinamismo e la bellezza del viso che, non dimostra la reale eta'. Sarei perdente se mi confrontarsi con la sua persona. Che dire: ECCEZIONALE. Lunga vita alla sua eccezionale vita.