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Il colesterolo LDL, quello aterogeno - che porta quindi alla formazione di placche aterosclerotiche all'interno delle pareti della arterie - è purtroppo in costante aumento nella popolazione mondiale, specie nei paesi occidentali, a causa di una alimentazione sbagliata troppo ricca di grassi animali e dalla mancanza di attività fisica. E il rischio cardiovascolare legato a valori troppo elevati del colesterolo sono ormai accertati e quindi è fondamentale intervenire il più precocemente con modifiche dello stile di vita e farmaci quando necessario per abbassare il livello anche in considerazione del proprio fattore di rischio personale, che va valutato in base ad altre patologie, familiarità... E proprio a proposito di familiarità non si deve dimenticare che esiste una forma, anzi più forme, ci ipercolesterolemia familiare, in alcuni casi molto grave, che va identificata fin dall'età pediatrica per evitare che i danni d'organo insorgano fin dalla più giovane età. parliamo di tutto questo con il Prof. Francesco Angelico, Responsabile del Day Service di Medicina Generale e Malattie Metaboliche del Policlinico Umberto I di Roma che ci spiega innanzitutto il ruolo del colesterolo nell'organismo, come interpretare i valori di LDL e HDL nelle analisi, quali valori non devono essere superati e come si diagnostica il fattore di rischio personale in base a cui si deciderà il tipo di terapia che è naturalmente a base di statine che possono essere date a concentrazione più o meno alta a seconda della gravità della situazione. Parliamo poi del ruolo degli integratori nel controllo del ipercolesterolemia e del futuro con i farmaci biologici che andranno ad agire sul meccanismo, legato all'enzima PCSK9, che rimuove il colesterolo dal sangue. Un passo avanti davvero rivoluzionario soprattutto nelle forme resistenti alle statine, o per chi deve abbandonarle per effetti collaterali vari, e per tutte le forme familiari gravi che potranno beneficiare di questi nuovi anticorpi monoclonali.
26 авг 2024
