Il blocco della messa a fuoco serve per quando lo monti/smonti dalla fotocamera. Essendo a vite, quando vai ad avvitare e svitare la lente senza quel blocco andresti a intuire sul fondo scala della messa a fuoco e nel tempo potresti stararla.. n so se mi sono spiegato bene
Ciao Fabio, solo una segnalazione di metodo: quando versi ammoniaca e acqua ossigenata, DEVI creare la soluzione corretta in un contenitore e POI immergere la lente nella soluzione ottenuta, altrimenti tu prima versi l'ammoniaca concentrata sulla lente e poi la diluisci con l'acqua ossigenata, ma l'eventuale danno è fatto. In questo caso non è un problema, ma in generale si deve seguire sempre questa pratica. Seconda cosa, non usare la carta per asciugare la lente, perché la carta potrebbe graffiare il vetro, usa sempre microfibra. Ciao
Video interessante. La soluzione di ammoniaca e acqua ossigenata che usi è il primo step di quello che è noto come "RCA clean" usato per i wafer di silicio. Trovi info anche su Wikipedia.
4:00 per controllate gli obiettivi basta puntare la luce del cellulare e guardare dall'altra parte. le muffe sono ramificate le opacità sono dovute alla povere e all'olio delle lamelle e dell'elicoide.
si usano le lenti vintage per la resa particolare che hanno, quindi secondo me non ti devi ammattire a pulirle, il loro fascino è anche nei segni del passare del tempo che portano all'interno!
Bel video: chiaro e 'didattico'. L' Helios al quale fai riferimento verso la fine del video dovrebbe essere un 58 mm e non 55 mm. Complimenti per la chiarezza e la scorrevolezza del video
Da qualche mese ho preso anch’io 2 ottiche vintage, Konica Hexanon 50 f1.7 e 135 f3.5. Secondo il mio modesto parere, hanno una bellissima resa e come nitidezza vanno benone. Le uso con Sony A7IV e, soprattutto, con A6000 modificata full spectrum. Adesso però, dopo aver visto il video, una controllata gliela dò anche se non ho notato nulla.
Da portatore di occhiali: mai usare la carta su una lente! nè lenti plastiche nè in vetro, viene graffiato lo strato superficiale (quello che forse si è mangiata la muffa...). Io farei dei tentativi con altre sostanze come crc, acqua e sapone, candeggina, alcool isopropilico.... Soprattutto una passata finale con l'acool isopropilico rimuove tutte le tracce di sostanze precedenti e non lascia aloni. Ci sono molti videotutorial anche per questi problemi, oltre che per smontare gli obiettivi 👍
Mi sembrano anche piuttosto gialline quelle lenti. Hai controllato che non abbiano pure componenti antiriflesso al torio radioattivo? Generalmente quando te le buttano dietro è anche per quel motivo
Molto interessante, però mi ha destato la curiosità. Quante possibilità ci sono in una serie dove visiti i laboratori dove riparano obiettivi o cose del genere? Mi piacerebbe molto. Spero di averti messo una pulce nell'orecchio. 🤣
non so se i due pezzi di vetro sono incollati però io ho smontato recentemente un olympus 50mm 1.8 per lo stesso motivo, e mi pareva fossero incollate invece toccandole piano piano e cercando gli esplosi su internet ho scoperto che non lo erano e bastava ruotarle piano piano alla fine si son tolte e ho potuto pulire tutte le lenti che erano dentro. Le lenti vecchie difficilmente sono incollate
Vista la dotazione di punte che ha in confezione, penso sia universale. Il nome tecnico non lo so, comunque lo puoi trovare linkato in descrizione. Non costa tanto.
Grazie mille per il video. Devo cimentarmi anche io nella pulizia di due obbiettivi. Volevo sapere se dopo aver pulito e rimontato l'obbiettivo, si deve rifare la calibrazione della messa a fuoco?
Ciao, io ho un vecchio obiettivo della Ricoh, un 50 mm molto luminoso e che vorrei riutilizzare con un apposito adattatore con le mie Nikon, in generale è apposto anche se andrebbe fatta una revisione generale per rimetterlo in sesto, il grosso problema e che non essendo stato usato per anni, la ghiera della messa a fuoco è bloccata, secondo te è un problema che si può risolvere senza troppi problemi o non ne vale la pena,...?,... è comunque un 2 di apertura, comunque molto luminoso... mi dispiacerebbe non poterlo usare
Guarda, la mia esperienza di riparatore di ottiche vintage tende allo zero. Ho fatto un tentativo con questo obbiettivo perché mal che fosse andata avrei comunque realizzato un contenuto interessante per il canale. Ti consiglio di cercare nella tua città se c'è ancora una qualche vecchia bottega che si occupa di questo tipo di riparazioni. Magari te la cavi con poco. Se proprio non trovi nessuno puoi provare col fai da te ma solo come ultima spiaggia, perché il rischio di rovinare i delicati meccanismi interni è molto elevato.
Da neofita, guardando le foto se non dicevi nulla.....non avrei intuito nessun problemino di muffa/fungo direi ottimo acquisto sia come ricordo del viaggio sia come funzionalità
Il blocco della ghiera DOVREBBE servire per quando la lente è a riposo, tenendola a infinito ,se nello zaino la lente prende qualche botta in questo modo minimizza le probabilità di danno.
direi che le foto dimostrano che una buona lente , anche se datata, fa il suo lavoro perchè la macchina visualizza il risultato , ma è l'obiettivo che cattura l'emozione.Non sono un fotografo navigato ,ma le foto sono molto nitide , anche se vedere foto su youtube non è del tutto professional......
Il blocco all’infinito penso serva per utilizzarlo a diaframmi chiusi in iperfocale, le camere a telemetrò erano/sono fatte proprio per questo, e probabilmente la lente è studiata in questo modo, è una chicca ma anche strumento da street photography o per fotografia di reportage, almeno le fotocamere a telemetrò furono una rivoluzione proprio per via della portabilità, della leggerezza e rapidità di utilizzo, che con l’iperfocale risolvevano tutti i problemi che i costruttori oggi ancora si fanno per l’autofocus, già almeno 70 anni fa
Noi dell’era digitale non comprendiamo più l’utilità di certi meccanismi meccanici che servivano chiaramente per ovviare all’utilizzo anche di elettronica e quindi di batterie, erano macchine create anche per andare in guerra a documentare i fatti, e li non penso fosse possibile ricaricare o sostituire batterie, tantomeno chiedere di aspettare il tempo della messa a fuoco ai soggetti immortalati. È qualcosa che a livello ingegneristico era molto più all’avanguardia degli strumenti di oggi, il blocco all’infinito è proprio un tratto caratteristico, perché in tutti i casi anche quando non si ha la possibilità di settare la camera in iperfocale o guardare nel mirino cosa si sta inquadrando, è sempre meglio avere il fuoco all’infinito che al punto più vicino di messa a fuoco, e provare a scattare anche senza guardare la fotocamera, però erano regole di una semplicità ma di un’efficacia disarmante 🙂
Però fammi sapere se effettivamente l’ottica risponde bene in iperfocale con fuoco all’infinito, sul barilotto noterai anche i valori dei diaframmi che ti indicano la distanza minima e quella massima a seconda del diaframma utilizzato
Il merito delle prestazioni ottiche è da ricercare pure nella discreta dose di Torio presente soprattutto nella lente posteriore 🤣. Nulla di drammatico, ma in quegli anni (e fino agli anni ') 70 le lenti radioattive erano abbastanza comuni.
Questo obiettivo, stando agli elenchi trovati in rete qui camerapedia.fandom.com/wiki/Radioactive_lenses , non fa parte della famiglia di lenti radioattive.
@@Fabio_Porta non ho consultato gli elenchi, ma dal colore visibile dal video, sembra proprio il classico marrone/giallo. Ma magari dal vero non è così. In ogni caso ottimo video come sempre.
Lo Zeiss Biotar fu inventato nel 1927!!! L'industria fotografica giapponese è nata decenni dopo copiando quella tedesca (anche la Canon IV SB2 del 1954 che mostri ad inizio video 1:03 è chiaramente la copia di una Leica)
Io ti consiglio di portarlo da uno che lo apre e ti tara le lenti al micro perfettamente, non aprirlo a caso e rimontarlo come i lego o la messa a fuoco e nitidezza ti sballa 😅 ti consiglio il lab fotografi di sandro presta
In realtà da quel punto di vista non ha problemi anche dopo averlo smontato e rimontato. Avevo pensato di portarlo da un professionista per farlo pulire, ma ho voluto fare prima un tentativo in autonomia. Magari lo farò in futuro, sempre che il costo di riparazione non sia esagerato (visto quanto è stato pagato).
@@Fabio_Porta si ho finito adesso di vedere il video, smontando i gruppi ottici intendo, ma vedendo il risultato potresti tenerlo così, ma essendo un ricordo unico per me non ha valore 😅
@@Fabio_Porta se la muffa è tra gli elementi collati o ha mangiato lo strato antiriflesso non c'è praticamente nulla da fare. poi ci sono i matti che con il calore scollalo le lenti e cambiano la colla, ma per farlo dovresti avere gli strumenti per ricentrare gli elementi.
Le lenti di quegli anni classico schema biotar le puoi smontare e rimontare quanto vuoi, ho riparato e pulito decine di biotar,pancolar,helios etc. sono lenti appoggiate su una base perfettamente piana e strette con anelli. ovvio che non hai la precisione di un controllo di fabbrica,ma se acquinsti una lente vintage del genere è per la pasta,il carattere non sicuro per l'estrema nitidezza anche se alcuni obiettivi sono superlativi. quindi secondo me è inutile spendere cifre per un fotoriparatore.
