grazie a te vlad per la serie! noto con molto piacere che in questi video recenti c'è stato un notevole miglioramento riguardo l'aspetto tecnico dei video... sei proprio sulla strada per la perfezione!
Grazie per questo video, spesso nello studio della storia ci si sofferma soprattutto sulla geopolitica. Comprendere lo sviluppo dell arte bellica è altrettanto importante
Grazie per questo video che offre molti spunti per ulteriori approfondimenti. Ovviamente citando il tuo canale, utilizzerò alcuni fotogrammi in una mia conferenza nel prossimo mese di maggio. Ancora complimenti.
La narrazione non è male, ma ci sono alcune imprecisioni importanti. La cronaca che citi dell'assedio di Cividale è stata scritta diversi decenni più tardi, così come la cronaca di Forlì. Il cannone datato "1322" si trovava a Mantova, lo schizzo è riportato da Angelo Angelucci in "Documenti inediti per la storia delle armi da fuoco in Italia ".
Complimenti Vlad video bellissimo, adoro quando parli di storia delle armi da fuoco e della guerra in generale pur non essendo io un appassionato di armi! Mi piacerebbe un sacco sentirti parlare della conquista di Costantinopoli e dei cannoni enormi usati da Maometto II!
Era un modo per prendere atto del declino della cavalleria in un'epoca in cui le armi da fuoco erano già abbandantemente usate, è un anacronismo funzionale ad illustrare l'opinione di Ariosto sul mondo moderno.
Video molto interessanti. Secondo me dovresti mettere in descrizione delle letture per approfondire il tema….magari i libri che ti sono serviti per la preparazione del video.
Perdonami, solo una piccola precisazione. Il comune vicino Torino si pronuncia Gàssino e non Gassìno. Grazie mille invece per i tuoi sempre interessantissimi video.
Apprezzo molto come leghi l'argomento "arma" all'industria e all'economia del tempo. Infatti malgrado la connotazione negativa che le si da, le armi sono solo macchine non diverse da un trapano o altro.
Stupendo video e utilissimo per capire i primordi delle armi da fuoco in Europa. Sinceramente mi hai tolto alcuni dubbi, ma al tempo stesso me ne hai scatenato degli altri. Se davvero nel 1326 le armi da fuoco erano già entrate nell'uso comune, come mai ancora ai primordi del XVI secolo, due secoli dopo, c'è un così grande rigetto verso queste armi? Possibile che si trattasse unicamente degli ultimi strepiti dell'etica cavalleresca, fortemente ritrosa verso queste nuove armi? E come mai se già a Crécy, alla metà del '300, si utilizzavano armi da fuoco, in Italia il primo uso intensivo di esse fu solo nel 1467 con la battaglia della Riccardina in cui il condottiero Bartolomeo Colleoni ne fece un ampio uso? C'è stata una qualche cesura? Un blocco che ha rallentato il loro svilupparsi per quasi due secoli? Non mi spiego il motivo o perlomeno, potrei anche pensare che il disastro della Peste Nera del 1348 abbia rallentato tale innovazione, ma sinceramente mi pare esagerata come spiegazione. Attendo riscontri, grazie in anticipo.
tantissimi motivi... ma ci arriverò anche lì con questa storia :) perdonami ma la risposta sarebbe davvero lunga - ma abbi pazienza e vedrai che cercherò di rispondere a questi dubbi
anche la balestra e l'arco convissero a lungo, ma poi l'arco in guerra scomparve e rimase la balestra per un paio di secoli a convivere con gli archibugi ma poi dalla metà del sedicesimo secolo in poi anche la balestra scomparve dai campi di battaglia.
Il problema con le cronache forlivesi non è che utilizzino un termine ambiguo, ma che siano state scritte molto più tardi rispetto agli eventi discritti (l'autore nasce nel 1450...) e che pertanto non siamo molto attendibili. Gli "sclopi" non sono mai andati a significare delle grosse balestre (non è che ci si confonde con il termine spingarde? queste armi effettivamente son passate da essere delle balestre pesanti da posizione a delle armi da fuoco), ma, proprio per Cividale e ancora negli anni 70 e 80 del '300, lanciavano sia "balotte" di metallo, sia dardi.
Una domanda sullo studio di H. Brackenbury: il costo del metallo quando incideva in percentuale sul prezzo complessivo delle armi da fuoco? E quanto pesava invece il costo della legna e della manodopera?
il legno era di gran lunga più economico, a confronto quasi trascurabile e la manodopera per costruirla alla fine non è poi molta, il grosso della manodopera era necessario per l'estrazione dei minerali e la loro separazione dalla roccia, quindi appunto incluso nel prezzo del ferro. tuttavia bisogna ricordare che seppur costoso, era comunque più accessibile e diffuso che un Asia orientale, dove ancora per vari secoli rimasero in uso i cannoni in legno, rinforzati da fasce di ferro...
@@Tonyx.yt. Non è propio così: una libbra di ferro costava costava solo 1/7 o meno della paga giornaliera di un maestro artigiano. Per fare uno schioppo o una bombarda bisognava fondere il metallo o scaldarlo a sufficienza per lavorarlo e piegare le piastre. Insomma era un compito tutt'altro che semplice e che richiedeva grosse quantità di legname.
@@Tonyx.yt. Il metallo non lavorato veniva commerciato normalmente in barre o in filo (anche se c'erano pure dei prodotti "semilavorati" nella produzione di armi difensive come sappiamo dalla documentazione del mercante Francesco Datini). Quindi un artigiano aveva bisogno di tanto legno per fonderlo nuovamente o, almeno, per scaldarlo a sufficienza per piegarlo e lavorarlo. Per quanto ho potuto vedere, un carro di legna costava quanto 5 libbre di ferro.
1216 bolognesi espugnano Sant'Arcangelo di Romagna Rerum italicarum scriptores 1239 bolognesi espugnano Vignola Rerum italicorum scriptores Fiorentini usano bombarde Leonardo aretino ....histirie fiorentine Bellissimo video 🦾