Mi dispiace Gaia, ma trovo giusto farti notare una cosa. Hai detto più volte "una portinaia non farebbe...", sottintendendo che una portinaia abbia qualcosa in meno di un borghese. Io ho conosciuto persone povere e con le terza media che leggono Marx o addirittura Nietzsche, non è il lavoro di una persona a determinarne l'intelligenza. Senza accorgerti ti sei più volte comportata proprio come le persone che la portinaia teme. Il fatto che una persona faccia un lavoro semplice non vuol dire che non guardi film impegnati o legga di filosofia. In alcuni punti di questo video ho percepito un po' di supponenza (forse perché il libro tocca il tuo ceto sociale?). Probabilmente il tuo tono è dettato dalla foga con cui vuoi esporre le ragioni della tua critica e non dal voler essere snob, ma ci ho pensato su dal giorno in cui è uscito questo tuo video e alla fine ho pensato di scriverti questo commento per darti un feedback diverso dai commenti entusiasti che ho letto.
Ciao Sara, hai fatto bene ha scrivermi questo commento e penso di essermi espressa male se in molti avete capito che penso che sia a causa del suo lavoro che lei non possa leggere libri di filosofia. La mia critica è più alla costruzione del personaggio in generale. Considerando le origini di Renée, la sua istruzione ecc ho trovato esagerato il modo in cui l’autrice ha scelto di farla esprimere e i libri che ha scelto di farle leggere. Avesse scelto un filosofo contemporaneo l’avrei capito di più ma Cartesio l’ho trovato troppo forzato. A mio avviso solo chi studia filosofia a livello accademico o deve fare una particolare tesi va a leggersi Cartesio (non a caso infatti l’autrice è proprio laureata in filosofia). Non sarebbe stata la stessa cosa se Renèe avesse letto Marx e Nietzsche ad esempio che sono filosofi più vicini a noi.
Poi in generale non bisogna leggere per forza libri di filosofia per essere intelligenti e anche questa cosa mi ha dato fastidio. Se Renèe avesse letto anche solo Tolstoj l’avrei trovata più credibile.
@@GaiaLapasini pensa che invece io al liceo ho trovato Cartesio una passeggiata in confronto a Nietzsche. Tanto più che al mondo esistono anche gli idiot savant e lei si delinea proprio cosí. Poi ognuno trova credibili cose diverse. Io ho percepito anche dal libro quanto gli inquilini siano snob e la trattino male, anche perché succede molto spesso con persone così ricche. Purtroppo lo so bene anche io quanto i ricchi possano fare schifo con i propri dipendenti.
Ahahah Io ho adorato questo libro. Quindi non posso non difenderlo :-) Ti spiego perché L'ho letto più di 10 anni fa Il tema del libro è la bellezza del riccio, ovvero l'eleganza nascosta, di quegli esseri umani fragili che hanno provato molta sofferenza e per difendersi si chiudono a riccio. Diventano chiusi verso gli altri e puntano continui aculei verso gli altri (aculei = giudizi, disprezzo ....) La portinaia è un personaggio, fatto proprio per far entrare il lettore nella psicologia di una persona che, avendo sofferto molto si è barricata nella convinzione di essere superiore come forma di difesa, proteggendosi dagli altri. (Un riccio) E ovvio che è lei che crea negli altri dei nemici immaginari, è ovvio che è la sua psiche sofferente a creare ciò. E ovvio che fa tutto da sola.Il libro è fatto proprio in modo che il lettore possa rendersi conto autonomamente degli errori percettivi della portinaia. È un così esplicito odio ingiustificato che non si può essere d'accordo con lei o non farci caso (a meno che non si abbiano vissuto gli stessi traumi). Il lettore ha modo di accedere nella psiche di un personaggio imperfetto, ingiusto verso gli altri, livoroso, barricato in un senso di superiorità vissuto in un drammatico isolamento, ... un personaggio vittima della sua stessa struttura psichica, ... risalendo poi piano piano gradualmente con il passare dei capitoli al vissuto doloroso che l'ha portata a crearsi tale impostazione. Il viaggio di crescita non lo deve fare la portinaia per migliorare e crescere. Lo deve fare il lettore, partendo dallo scandalizzarsi per il comportamento della portinaia, dal giudicarla duramente come una stronza che sbaglia tutto... allo scoprire piano piano i drammi della sua vita ... empatizzare con lei... prenderla a cuore ... farci amicizia... comprendere i suoi dolori... il perché si comporta così, il perché ha attuato queste forme di difesa ... il suo guscio di riccio, empatizzare con le sue tragedie... vivere il suo dramma, fino a comprendere il dolore e la bellezza che si nasconde dietro il suo guscio pungente da riccio che la rende inaccessibile a tutti. Per questo rimane fissa... perché siamo noi a doverci trasformare :-) Per me è stato un viaggio meraviglioso passare dal giudicare tutti gli errori della portinaia al volerla abbracciare con amore comprendendo perché si comportava così... un libro veramente ben fatto... commovente. Ho pianto un oceano di lacrime.... perché porta alla luce una quantità di dolore enorme Certo se non si riesce ad empatizzare con il suo dolore per un qualsiasi motivo, ci si ferma alla fase del giudizio spreZzante verso di lei.... e ci si perde un mondo... Per questo dico che è un libro tosto a livello emotivo... occorre essere disposti ad empatizzare con il suo dolore per goderselo. E non in tutti i momenti della vita si riesce ad empatizzare con il dolore. Alle volte si è molto schermati. Ho pianto a dirotto per cinque capitoli di seguito, è l'unico libro al mondo che mi ha fatto un effetto così forte. Ps: comunque conosco un panettiere che legge libri di filosofia avanzata ;-)
Grazie davvero per il tuo commento. Penso che sia il primo che effettivamente mi fa vedere le cose da questo punto di vista. Continuo a pensare che il libro renda poco questa prospettiva, non so quanti leggendolo abbiano percepito quello che hai percepito tu. Ad esempio il libro “Eleonor Oliphant sta benissimo” secondo me è un buon esempio per descrivere la dinamica che hai esposto. L’eleganza del riccio secondo me rimane in superficie e come hai detto, se non hai provato in prima persona certe cose non te le fa provare il libro. Penso solo alla storia abbozzata e poco credibile della famiglia della portinaia. Per quanto riguarda la questione libri di Cartesio, non dico che è poco realistico che una portinaia legga Cartesio ma che chiunque non studi filosofia lo legga. Avrei apprezzato di più che l’autrice avesse omesso questi autori per citarne alcuni di più credibili (es. Lev Tolstoj)
@@GaiaLapasini Grazie del tuo spunto leggerò con piacere il libro " Eleonor Oliphan ..." così capirò meglio cosa intendi :-) Siccome i libri a mio parere, sono creati dall'intreccio del mondo interiore dall'autore con il mondo interiore del lettore, sono convinta che l'eleganza del Riccio che hai letto tu non può essere la stessa Eleganza del Riccio che ho letto io. :-) In quello che ho letto io questo percorso risuonava molto. Ma sono sicura che è vero che nel tuo no. Però sono passati 10 anni e non so valutare cosa arrivava da me e cosa dall'autore. Magari lo rileggo... anche se purtroppo ora sarà un libro diverso, perché io sono cambiata... :-( ....uffa Ahah trovo simpatica questa cosa di cartesio :-) Però molte persone sono appassionate di filosofia anche se non la studiano all'università... :-) tipo il mio ex ha letto dei libri di Cartesio, e di tanti altri filosofi, e citava in continuazione pensieri di filosofi facendo tantissimi collegamenti interessanti con film o libri attuali e non ha fatto l'università. Era molto interessante. Anche io avevo comprato un libro di Cartesio pensando di leggerlo ... ma è scomparso non lo trovo più (magari me lo ha fregato lui XD) Comunque complimenti per il tuo canale. Ti apprezzo molto. E mi piace molto il tuo carattere :-)
@@danielap407 Mi accodo ! 😂 Sembra proprio che si sia letto un libro diverso da quello commentato nel video...Ma, forse, solo perché ho sofferto parecchio nella vita, e "la chiusura a riccio" è, per me, è una posizione tristemente familiare. Grazie per la tua difesa appassionata. 😘
Altra considerazione secondo me va fatta sul tema "intelligenza". A parte il fatto che trattandosi di una traduzione dal francese (e nel libro si nota la difficoltà nel tradurre modi di dire del francese) magari la traduzione del termine non riesce a rendere cosa l'autrice intendesse, è chiaro che prima bisogna accordarsi su cosa significhi "intelligente" in questo contesto. Mi sembra evidente che non stiamo parlando di QI, ma di una propensione ad andare oltre al piano "superficiale" o "convenzionale" delle cose, che puo' spingere una portinaia o chiunque altro ad interessarsi di filosofia, senza che ce ne sia alcuna ragione apparente. E' ovvio che per rendere credibili i personaggi (cosa non facile in partenza) questi devono avere questa "sensibilità" e trovo coerente che si rendano conto di averla in misura maggiore rispetto alle persone che li circondano (tutti ci rendiamo conto se abbiamo una marcia in piu', ma anche in meno, in qualche ambito) e che quindi possano apparire arroganti o altezzosi quando leggiamo il loro "autodialogo" di cui la scrittrice ci rende partecipi... Come detto nel commento precedente la qualità del libro prescinde il fatto che i personaggi ci stiano simpatici o ne condividiamo il punto di vista. il personaggio deve essere "credibile" e da questo punto di vista lo è. Sa di avere "una marcia in piu'" e si sente superiore per questo... ci stà.
Decisamente un libro che ha sofferto della traduzione in italiano. Per farti un esempio dire "il posticino" (cioè, "le petit coin") in francese é un modo realmente molto utilizzato per designare il bagno, quando si vuole essere educati. Cosi come dire "vado al cesso" ("je vais aux chiottes") é un espressione volgare ma non quanto in italiano e quindi anch'essa molto utilizzata. Altro esempio: il fatto che abbiano tradotto "sur-douée" con "estremamente intelligente", per la bambina, é una semplificazione assurda. I "sovradotati" (traduzione un po' piu corretta) sono bambini con un intelligenza e una maturità (per certi aspetti) fuori dal normale e che possono saltare delle classi in Francia (non é raro che i ragazzi in queste circostanze entrino all'università anche a 14 anni). É un termine specifico, che indica una condizione intellettuale ben precisa. Questi bambini sono poi effettivamente oggetto di forti opressioni e alte aspettative da parte della famiglia, della scuola e, a volte, anche dei media. Si capisce che Paloma non voglia subire tutto ciò e simuli un'intelligenza "nella norma". Insomma, il francese é una lingua estremamente complessa da saper utilizzare correttamente e nel contesto sociale giusto e la traduzione letterale e approssimativa che il libro ha subito, fa perdere al prodotto tutto il fascino che ha nella versione originale.
L'ho letto su suggerimento di una persona a cui è piaciuto molto. Il mio giudizio è positivo, alla fine mi è piaciuto, anche se l'ho trovato anch'io un po' "paraculo": l'autrice sembra mettere se stessa, le sue opinioni, i suoi giudizi, la sua "forma mentis" nei personaggi protagonisti, usa un modo di esprimersi accattivante, divide, o meglio, fa dividere ai protagonisti il mondo in buoni e cattivi... insomma è brava nell'incantare il lettore, ma questo non è necessariamente un difetto o un errore. Come un prestigiatore lo scrittore deve essere bravo a creare la magia. Il lettore come lo spettatore puo' accorgersi o meno del trucco, fa parte del gioco, e forse chi non si accorge del trucco è piu' fortunato perchè si gode lo spettacolo, la magia. Non condivido invece le critiche al "carattere" dei personaggi. Nessuno ci chiede di "amare" la portinaia o di condividere il suo punto di vista. Tra l'altro nel finale la protagonista fa una sorta di autocritica e riconosce le sue responsabilità rispetto a come ha vissuto la sua vita, ma anche se non fosse così... per certi versi queste critiche testimoniano il fatto che il personaggio è ben costruito, c'è chi lo ama, c'è chi lo trova insopportabile. Altra cosa è la credibilità dei due personaggi... puo' una portinaia essere così? puo' una ragazzina di 12 anni essere così? O si deve essere una professoressa di filosofia come l'autrice per essere così, per fare quelle considerazioni? Qui il giudizio da parte mia è sospeso, anche se ho avuto l'impressione di una forzatura.
È un libro che parla di apparenza e essenza della vita, di esteriorita'e interiorità, di pregiudizi sociali mai morti. La portinaia è volutamente antipatica e urticante ma il rapporto con la bambina e soprattutto con il condomino giapponese la miglioreranno fino a farle parlare di felicità nel momento della morte
Continuo a non vedere il miglioramento della portinaia nel corso del libro e continuo a non vedere la profondità dei rapporti creati con gli altri personaggi. Parlare per 2 volte con qualcuno non è creare un rapporto
@@GaiaLapasini È vero che ho letto il libro anni fa, ma non mi risulta che René abbia parlato due volte con gli altri personaggi. Come fai a non vedere un cambiamento alla fine della storia. René passa dall'essere un riccio scorbutico e spinoso all'aprirsi all'amore e alla vita, sia nei confronti di Paloma che di monsieur Ozu. Non vorrei dire nulla di negativo, ma la tua analisi mi è sembrata prevenuta sin da ciò che ti è stato detto prima di leggerlo (anche se tu dici di no), e alcune tue affermazioni mi sono sembrate con pregiudizi e poco empatiche.
@@aleseven1259 sicuramente mi è stato difficile empatizzare con le protagoniste perché le ho trovate entrambe poco credibili. Non credo di essere partita così prevenuta anche considerando che avevo sentito opinioni negative, ma allo stesso tempo ne avevo sentite anche di molto positive (esempio principale la mia amica che mi ha prestato il libro)
A me il libro è piaciuto. Con tutto il rispetto, pur ammirando il tuo impegno, credo che nel video ti sia solo soffermata allo sviluppo dei personaggi che popolano una trama abbastanza semplice, anche se insolita e suggestiva, e non ti sia addentrata per nulla a cercare di cogliere il messaggio che voleva trasmetterci l'autrice. Quale messaggio? Che i ricchi sono tutti stupidi e stronzi? Che le persone intelligenti sono scorbutiche per contratto? Che gli stereotipi nuociono gravemente alla salute? Già, cosa voleva dirci DAVVERO la signora Barbery? Praticamente lo fa urlare alle due protagoniste (personaggi che cantano in coro a due voci, e sono lo sdoppiamento dell'autrice stessa, versione adulta e bambina), fin dall'inizio del libro. Il loro disagio e la loro sofferenza interiore sono palpabili, e sono il perno su cui si incardina tutto. Domanda: "Per cosa vale la pena vivere?" Risposta: "Per la bellezza che sta dentro e fuori di noi." La tesi è quella dell'idea salvifica della cultura, non come medaglia appuntata sul petto, ma come strumento di redenzione. La ricerca dei tre personaggi, il loro nascondersi in una specie di gioco a rimpiattino per poi trovarsi, così diversi e così affini è, per me, commovente. Anni fa lessi un libro di teoria fotografica scritto da Andreas Feininger, un aneddoto raccontato dall'autore mi rimase particolarmente impresso. Il signor Feininger si era recato ad una mostra di un famoso collega, ed era rimasto basito davanti ad uno scatto che ritraeva, in bianco e nero, un paesaggio desolato. Nulla interrompeva il grigiore di quell'immagine, ed egli si chiese perché quel desolante piattume fosse stato esposto come opera d'arte. Poi, all'improvviso l'illuminazione: il fotografo voleva trasmettere il disagio e la tristezza, ed era proprio quello che aveva provato davanti a quella foto. Quindi il messaggio era arrivato. Forte e chiaro. Tornando alla nostra Barbery, hai detto bene quando annoti che i personaggi non sono credibili. È vero. La nostra amica usa spudoratamente la figura retorica dell'iperbole per rendere i suoi attori veramente antipatici. Tutto è veramente grigio, come nella foto del paesaggio, all'inizio. Anche la citazione, più volte ripetuta, dei nomi dei personaggi di Anna Karenina non è casuale: in quel libro si parla di infelicità e redenzione. E passione, tanta... Anna Karenina si suicida buttandosi sotto un treno, non ci trovi una vaga assonanza? No? "Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". Alla cara Muriel è andata anche di lusso che fosse laureata in filosofia, e insegnante agli insegnanti della materia (ad uno degli invitati del signor Josse fa proprio citare il detto "Chi sa fa, chi non sa insegna, chi non sa insegnare insegna agli insegnanti ", a proposito di autoironia....); pensa se fosse stata un fisico teorico?!! Per rendere odiose le sue creature ci sarebbe voluta una lunga tirata sul bosone, e la teoria delle stringhe... Dai, poteva andare peggio...😂😂
Mia mamma fa la portinaia, dopo che le persone abusano dei tuoi orari di lavoro in ogni modo (anche per cose più che inutili) penso che sia comprensibile chiudere la porta in faccia a determinati elementi. Il problema è che ci sono persone che si sentono autorizzati ad avere qualcuno al proprio servizio indiscriminatamente da orario, tipo di lavoro richiesto o giorno.
@@GaiaLapasini Mi è piaciuta molto la tua recensione e le tue argomentazioni :) Anche io penso che molto sia stato banalizzato, però da un certo punto di vista capisco cosa intende la portinaia quando parla dei "ricchi" (facendo di tutta l'erba un fascio, cosa sempre sminuente senza dubbio). Ci sono persone che quando trovano qualcuno in una posizione diciamo subalterna, vedi abitante benestante dell'immobile nei confronti della portinaia, fanno pesare questa differenza sociale, che poi non vuol dire nulla a livello nè intellettuale, nè di umanità o altro assolutamente. Però alla lunga certa gente fa nascere una sorta di risentimento nei confronti di "chi ha una vita più facile", non so se mi spiego, è un po' difficile ma sento di capire da dove viene il sottofondo del libro, che poi sia trattato male come argomento sono d'accordo XD Cari saluti e continua così con i tuoi video!
Ho letto ed AMATO diversi libri di filosofia sin dai miei 14 anni. A 16 il mio libro preferito era Aut-Aut di Kierkegaard. Ovviamente, data l'età, non avevo studiato filosofia all'Università (e mai fatto). Credo che "L'eleganza del riccio" debba molto del suo successo proprio all'eleganza e al fascino dei suoi intermezzi filosofici. E naturalmente alle profonde allegorie che lo abitano sin dalla prima pagina. Se le protagoniste sembrano "contraddirsi" è perché raccontano in prima persona, e non siamo forse tutti, almeno a volte, poco coerenti od oggettivi quando parliamo di noi stessi? L'autrice parla di come spesso ognuno di noi cerchi solo se stesso negli altri, in un mondo di specchi, e di come non cerchi veramente "l'altro". Ciò inevitabilmente porta al pregiudizio. Bisogna essere pronti a cercare l'altro e vedere oltre per potersi liberare da idee precostituite.
Ciao! Io sono tra quelli che hanno amato il libro :-), premetto xò che l'ho letto poco dopo l'uscita quindi sono passati davvero tanti anni (13!?!??) Xò ricordo bene la storia e le sensazioni che mi aveva lasciato (credo sia stato il primo libro che ho iniziato ad analizzare con un occhio più critico proprio per via dello stile, dal momento che l'avevo trovato scritto molto bene). Ricordo anche che mi aveva colpito molto a livello emotivo (fiumi di lacrime sul finale, ma è comprensibile che se la protagonista ti sta antipatica nn riesci a empatizzare, ma queste sono cose soggettive e va bene così). Per il resto x il ricordo che ne ho io, disaccordo totalmente con te. Intanto tutti quei giudizi che vengono dati (poi nn capisco la tua affermazione "non richiesti", in un libro tutto e niente è richiesto, è una cosa molto opinabile), sono comunque veritieri nella maggior parte dei casi, luoghi comuni o stereotipi che xò in quanto tali si basano su qualcosa di concreto. Poi cozza molto il discorso che fai dicendo che il libro attraverso la voce della protagonista ha pregiudizi e veicola un messaggio d'odio (x me assolutamente non vero), come se effettivamente non fosse possibile o verosimile che una persona di origini umili possa essere interessata di filosofia e leggere kant (tra l'altro tu ti dici in disaccordo con la visione classista, xò poi la chiami ripetutamente la portinaia che già sembra un volerla sminuire in quanto tale (anche se x carità parliamo di personaggi immaginari e magari nn era neanche l'intenzione che avevi ma a me è arrivato questo). Tra l'altro nn c'entra ma a questo proposito parlando di cose che sn poco in linea con la realtà a me è sembrato molto meno realistico che ne Il cardellino di Donna Tartt (che so che tu come molti altri avete amato, io invece MEH :-)) ci sia il truffatore che ricatta Theo xò poi gli lasci 6 mesi di tempo x organizzare il suo matrimonio mandandogli solo una volta al mese sì e no qualche lettera di sollecito (manco fosse un pagamento dell'agenzia delle entrate). X quanto riguarda la questione della ragazzina, non trovo inverosimile che faccia discorsi adulti e profondi dal momento che se lei ha un'intelligenza sopra la media può essere più acuta del normale rispetto a un bambino normodotato. Il fatto che i due personaggi si somiglio è voluto e non penso neanche che sia inverosimile che due persone in generale possano provare immediatamente simpatia l'una verso l'altra. Non sono neanche d'accordo sul fatto che sia sbagliato a livello generale il messaggio che se una persona è solitaria o ha pochi amici sia necessariamente colpa sua o ci sia qualcosa di irrisolto nella sua vita e/o non stia bene con se stessa. Capisco che in un libro sia una cosa interessante da approfondire, ma non trovo che il fatto che la protagonista presenti queste caratteristiche sia un difetto a livello assoluto. E comunque il cambiamento c'è; sul finale Renee ha sicuramente molta più gioia di vivere e è più felice, quindi la sua vita è stata effettivamente influenzata da quella delle persone con cui è entrata in contatto. Chiedo scusa x il papiro lunghissimo ma avendo tu fatto molti riferimenti anche io mi sono dilungata x argomentare i punti su cui non ero d'accordo, come dicevi anche tu il bello sta proprio nel confronto!! :-) :-) :-)
Ciao! Grazie mille per esserti presa un po’ di tempo per scrivere questo commento ☺️ Penso di essere stata abbastanza chiara nel video quindi non aggiungo nulla a quello che ho già detto. Comunque ci sta che il libro ti sia piaciuto, non tutti abbiamo gli stessi gusti 😉
@@GaiaLapasini A parer mio la protagonista è un personaggio che non ha avuto le stesse opportunità di una qualunque persona che abita per esempio, nel condominio in cui lei è la portinaia, ma non per questo vale meno di loro. Il suo odio nei confronti dei "ricchi" e il disprezzo per la sua vita, secondo me nasce da possibilità che lei non ha avuto e "rosica" perché invece ha molti interessi , fra cui Cartesio (non vedo cosa ci sia di male, forse sei tu ad avere pregiudizi?) e magari sarebbe potuta finire a fare altro, o studiare quello per cui è sempre stata interessata. Quello che vuole farci capire la scrittrice forse è il fatto che tutti dovremmo avere le stesse opportunità ma sappiamo bene che non è così.... infatti ,come hai giustamente detto tu Gaia, la finalità di questo libro è combattere i pregiudizi... è interessante vedere come una persona che nasce con varie opportunità può anche non essere intelligente come lei ,ma avere la strada spianata o comunque non andare a finire a fare la portinaia! dall'altra parte l'autrice decide di mettere una bambina che ha la particolarità di essere più intelligente del normale o comunque avere interessi più profondi rispetto a quelli della sua età (ma anche della famiglia) e trovarsi male in quello che è il contesto familiare! Il discorso del bagno che hai citato è legato secondo me al suo disagio. Per la prima volta una persona del condominio la invita a cena e lei da una parte è contenta perché finalmente qualcuno la nota, (o meglio, qualcuno finalmente la ritiene in grado di poterci trascorrere del tempo e scoprirla come persona che potrebbe non limitarsi a pulire le scale ma avere degli interessi) dall'altra parte ha paura perché vorrebbe esprimersi, farsi conoscere, ma ne ha timore in quanto i contesti sociali sono diversi tanto da metterla in imbarazzo chiedere una cosa sciocca come andare in bagno! Certo magari l'esempio non è calzante, ma a me ha reso bene l'idea! Scusate il papiro, in ogni caso mi piace confrontarci e trovo che i tuoi video siano molto interessanti!!!
Ciao Gaia è la prima volta che lo vedo sinceramente ..anche perché è un po' che non vado in libreria mi sto finendo di leggere tutti i libri che ho casa e che ho acquistato ultimamente 🙂📚📖🌞non so.... voglio finire di vedere comunque il tuo video.... però l'impatto è più un sì che no !!! Se riesco a fare una capatina oltre la spesa che dobbiamo fare per la casa ,☺ passo da Mondadori e lo prendo !!! finisco di leggere l'ultimo libro (che poi ancora non ho pubblicato) e inizio a leggerlo ;Voglio vedere adesso ho una forte curiosità !!!farò sapere su Instagram quando lo posterò ,devo prendere dei libri che mi interessano ci sono anche delle promozioni/sconti Tra l'altro di quelli che interessano a me !!! ...l'impatto; quando ho iniziato a vedere il tuo video È stato come un fulmine devo comprarlo!!!☺😍😍 E se poi non mi piace pazienza rimane la però voglio leggerlo vediamo!!!! Finisco di vedere il video ...Ti abbraccio forte forte ,Sono interessata anche agli altri che farai vedere che hai menzionato Ciao un bacione grande🌞💋💋❤
La tua opinione è interessante. A me non ha trasmesso le sensazioni che hai avuto tu (ammetto però di aver trovato esagerate ed assurde le risposte della ragazzina agli adulti). È difficile controbattere un'ora di video qui nei commenti😅. Io, per esempio, trovo Le ricette della signora Tokue (sia libro che film) la noia più totale.
Scriveva Baudelaire nei " Fiori del male " :" l'angoscia, vinta ogni speranza ,sul mio cranio pianta ,despota, il suo vessillo nero ." Ora dimmi una persona in tale stato come può sorridere alla vita per far sì che la vita gli sorrida? Ti consiglio di leggere Thomas Bernhard per capire che in certe condizioni non si può sorridere alla vita. Inoltre non capisco perché una persona che non studia filosofia non possa leggere filosofia. Io ho studiato, con difficoltà, giurisprudenza ,eppure ho letto Nietzsche , Cioran ,Camus e tanti altri filosofi. Non voglio fare polemiche, ma solo esprimere un parere diverso dal tuo. Ciao.
I filosofi che mi hai citato sono del ‘900 e già avrei capito di più se fossero stati citati dei loro libri. Cartesio ha “pubblicato” nel 1600, per me c’è una leggera differenza. Inoltre la protagonista del libro muore felice quindi tutta questa angoscia senza speranza l’ho trovata un po’ poco totalizzate visto che sono bastate due chiacchierate con altri all’infuori di lei per fargliela passare.
@@GaiaLapasini Nietzsche visse nella seconda metà dell'ottocento. Comunque ,pur non essendo un filosofo, ho letto anche "Discorso sul metodo di Cartesio. In ogni caso hai ragione tu ,il libro ha molti punti deboli, io volevo solo sottolineare che non sempre si può sorridere alla vita ,che , a volte ,ci sono condizioni psicologiche, economiche o sociali che lo rendono impossibile.
È un libro che mi è piaciuto tantissimo. E il fatto che traspaia benissimo la voce dell'autrice dietro i personaggi secondo me lo rende autentico e sincero. Quindi per me non è affatto un "errore di scrittura". La trovo una storia che l'autrice sentiva di dover comunicare e che fa riflettere, toccando questioni profonde. Poi certamente ognuno la pensa come vuole! Volevo solo esprimere il mio parere. Se posso darti un consiglio però, cerca di imparare a pronunciare i nomi degli autori..anche nel video sui 100 libri da leggere ho sofferto un po' a causa di questo 😂 Scusa la sincerità!
Ciao Gaia, ti immagino a farti un sacco di problemi per la lunghezza del video e invece io ti dico : evviva!! =))) Ti ascolterò a più riprese, ma sono veramente contenta. Mi dispiace solo che tu abbia letto un brutto libro, ecco. Mi ha sempre respinta L'eleganza del riccio e non ho neanche mai visto il film per dare prima spazio al libro, ma sai cosa? Ascolto te e guardo il film. Amen. =) Grazie per i tuoi contenuti, è sempre un piacere ascoltarti. Like sulla fiducia e ti ascolto in serata.
Parere personale: credo che questo libro si adatti maggiormente a persone mature di età e non a persone giovani. Ottimo libro. Soprattutto per la scrittura, per nulla scontata e comune. Resta un libro di nicchia. Nonostante le numerose copie vendute.
Invece io avrei detto proprio il contrario ovvero che è per le persone più giovani. Penso che se l’avessi letto qualche anno fa l’avrei apprezzato di più. Non penso nemmeno sia un libro di nicchia anzi, è un libro che mi hanno consigliato spesso persone che leggono poco
Voglio fare 3 premesse prima di dire la mia. 1) non ho letto il libro quindi mi baso su ciò che Gaia ha detto 2) non ho letto i commenti 3) sto a minuto 29 Allora questo libro parla di pregiudizi è vero. Gaia, tu dici " ma come se è fatto di pregiudizi " appunto. Nel senso che la povera portinaia dice che i ricchi hanno dei pregiudizi sia sui poveri sia su i ricchi stessi, quando è la prima a farli. Penso che l'autore ha voluto dire che anche i poveri hanno dei pregiudizi sui ricchi. Che i poveri criticano i ricchi ma hanno anche loro i pregiudizi. Tipo uno è ricco quindi è cattivo, superficiale ecc quando se lo fai a conoscere può essere la persona più gentile di sto mondo. Anche la scena dei diritti dei lavoratori, penso che in chiave ironica ha voluto dire che si va bene i diritti dei lavoratori ma alcune cose sono è devono essere viste come gentilezza ma ormai non è così. Siamo abituati a vederle in chiave negativo quando non è così. Penso che intendeva questo l'autore che i pregiudizi non nascono solo dai ricchi ma anche dai poveri, da chi vuole fare la lotta sociale anche quando non serve. Ribadisco che non ho letto il libro quindi non so se l'autore ha detto qualcosa in più ma io ho percepito questo dalla spiegazione di Gaia.
In certi punti ho riso molto ahahahahahahah Non l'ho ancora letto, ma adesso sono proprio curiosa di leggerlo per vedere se ho anche io queste sensazioni! Brava brava :*
Peccato che anche il commento ribadisca dei pregiudizi e fraintenda il concetto di intelligenza in senso riduttivo. Inoltre se i personaggi sono per definizione fuori dal comune, non ci si dovrebbe meravigliare che si esprimamano in modo diverso dalla media delle persone ascrivibili nella categoria: portinaie o bambine.
Letto il libro e visto il film. mi son piaciuti entrambi ma condivido appieno le tue critiche, la portinaia è un po' snob e aspetta passivamente che qualcuno "la salvi", modello Cenerentola. Del film mi è piaciuto il paragone dei nascondigli della bimba con i nascondigli fatti di libri della portinaia
Ciao Gaia, speravo di "portarti con me" per qualche giorno e invece ho già guardato tutto il video ahah. Innanzitutto ottima la scelta di consigliare altri libri affini e l'idea di guardare anche il film è farne un confronto immediato =) Purtroppo mi hai confermato quello che già intuivo su questo libro e che me ne aveva sempre tenuto alla larga.. anche il film non mi ha mai particolarmente attirata (e ti assicuro che sono cinefila quanto bibliofila), ma penso lo guarderò una volta o l'altra. Sono sempre diffidente verso questi grandi 'casi letterari', soprattutto se provengono dalla Francia moderna (e lo stesso vale per il cinema e le sue brillanti commedie francesi.. il cinema francese per me è strepitoso, ma non le commedie che vanno per la maggiore oggi, a mio gusto naturalmente). E a tal proposito, in un video ho visto che hai un libreria Cambiare l'acqua ai fiori, altro grande caso editoriale. Questo mi son fatta convincere a leggerlo l'anno scorso e.... mah. È tutta un'altra cosa rispetto al riccio, la protagonista è stata paragonata a Renè la portinaia, ma mi sembra di capire dalle tue parole che non c'entri proprio nulla.. eppure anche con Cambiare l'acqua non comprendo questo grido al capolavoro. Chissà se hai in mente di leggerlo e cosa ne penserai. Lo scoprirò continuando a seguirti ;) un caro abbraccio virtuale
Ah! Un appunto! (altrimenti povera letteratura francese contemporanea ahah) Ho letto, dello scorso anno, "E i figli dopo di loro" di Nicholas Mathieu, scrittore francese sulla quarantina. Parla di gioventù, periferia, integrazione, crisi del settore terziario, differenza di classe.. è una sorta di romanzo di formazione, ma molto interessante. Altro che ricci e fiori, pardòn. ^^'
Grazie per il commento e per il breve confronto con "Cambiare l'acqua ai fiori" ☺️ Lo leggerò sicuramente perché avevo già sentito il paragone tra i due libri e vorrei capire se sono voci fondate o no 😉
Neanche a me è piaciuto, l'ho letto alle superiori e l'ho lasciato neanche a metà. Mi dispiace sempre lasciare libri a metà però quando si fa fatica a leggere significa che quel libro non fa per me.
Ho letto questo libro anni fa, per aiutare un mio studente che doveva scriverci una relazione. Fino a poco tempo fa credevo che il mio giudizio fosse stato influenzato dal fatto che fosse una lettura "obbligata", dovuta appunto a un motivo di lavoro. Questo video mi ha dato la conferma, insieme ad altre recensioni negative, che la mia impressione non era sbagliata. Posso capire perché questo libro sia stato apprezzato, ma io l'ho trovato uno specchietto per le allodole: uno di quei romanzi il cui stile e le cui frasi d'effetto, condite con la presunzione di trattare tematiche originali e/o importanti, riesce in un primo momento a incantare chi legge, ma che non tiene in piedi la staffa non appena si va ad analizzare un po' più in profondità. Renée e Paloma lamentano in continuazione di quanto il mondo intorno a loro sia gretto, giudicante, superficiale, a tratti grottesco, e come non riesca assolutamente ad andare oltre le apparenze e a capire la loro intelligenza sopraffina, come si fermi solo alle etichette di "portinaia ignorante" e "bambina dodicenne". Peccato che loro stesse per prime non facciano altro che dare nomi e ruoli a persone e cose, senza andare oltre la superficie di ciò che vedono. La convinzione di Renée secondo cui il mondo non accetterebbe mai una portinaia colta e che legge - alla fine l'autrice cerca di dare una spiegazione a ciò raccontando la storia della sorella che, francamente, mi è sembrata un copia-incolla estremamente pigro di una storiella strappalacrime presa da un romanzo dell'800 - mi ha dato l'idea di una mania persecutoria, avvalorata anche dai suoi sforzi quasi ossessivi per dare l'impressione di essere esattamente ciò che gli altri credono - tipo il far andare la TV a tutta manetta su programmi spazzatura PERCHE' PENSA CHE GLI ALTRI PENSINO CHE UNA PORTINAIA IGNORANTE DEBBA PER FORZA PASSARE IL TEMPO A GUARDARE REALITY E TALK SHOW TRASH, roba da matti O.o Fra l'altro - sono passati un po' di anni, potrei non ricordarmi bene -, non mi pare che i "ricchi" del suo palazzo abbiano mai dato mostra di avere questi pregiudizi, o che siano mai stati sgarbati con lei (perfettamente d'accordo sul discorso della portineria...a parte che non è che l'ha buttata giù dal letto alle tre del mattino, ma c'era modo e modo di dire di tornare un'ora più tardi): sono persone magari un po' egocentriche che pensano ai fatti loro, ma non ricordo che l'abbiano mai trattata male o con sufficienza. Paloma l'ho capita ancora di meno. Non discuto sui suoi impulsi suicidi, posso anche credere che a dodici anni soffrisse di depressione, ma non è che la depressione si cura ricercando "la bellezza nel mondo" (che fra l'altro è un concetto totalmente soggettivo, anche perché Paloma decide lei cosa merita la sua attenzione e cosa no). A me è però piuttosto parsa una bambina ricca e viziata non malata di depressione, ma con delle normali oscillazioni del carattere dovute alla preadolescenza e dei moti di ribellione che però l'autrice vuole farci passare come manifestazioni di uno spirito elevato: vogliamo parlare di quanto rompe l'anima solo perché sua sorella maggiore fa la vita da universitaria normale (studia, lavora, esce con gli amici e il fidanzato) e di taccia suo padre di essere uno stereotipo vivente, solo perché questo pover'uomo dopo una giornata di lavoro vuole vedersi in santa pace una benedetta partita alla televisione? O.o Figlia mia, ma vola più basso! Non è che per essere al tuo livello uno deve trascorrere le ore con la testa piantata su volumoni di saggistica da 3.000 pagine, o sui tuoi amati manga. Fra l'altro ho trovato anche un forte stereotipo sulla cultura giapponese. Viene a più riprese fatta passare come la cultura top del globo, la cultura perfetta, più equilibrata e più raffinata di tutte. Perché? Boh. Sono rimasta anche sconcertata dal delirio da cui si fa travolgere l'intero condominio quando vi si trasferisce il signor Ozu: automaticamente, senza nemmeno averlo prima conosciuto, Renée e Paloma (ma non solo loro) impazziscono pensando di trovarsi di fronte a un esemplare di raffinatezza, eleganza, intelligenza, cultura...perché? SOLO PERCHE' E' GIAPPONESE! Sembra come nei sequel di serie B di "Karate Kid", dove se c'è un personaggio asiatico nei film automaticamente deve essere un esperto di arti marziali. Infine, ho trovato lo stile non tanto pomposo o pretenzioso, quanto usato talvolta a sproposito. Pur di far passare le sue protagoniste come moralmente e mentalmente elevate, l'autrice a volte mi scade in dei ragionamenti inutili (come Paloma che si fa mille elucubrazioni mentali su quanto sia raffinato bere il té O.o io sono una tossicodipendente per quanto riguarda il té caldo, ne bevo almeno cinque tazze al giorno, ma non mi sono mai sentita elegante perché bevo il té!) e si dilunga in descrizioni che scadono nel cringe (tipo quella che hai citato tu sul chiedere del bagno - cosa c'era di così difficile nel domandare "Per cortesia, potrebbe indicarmi dov'è il bagno?"?! -; o ancora, subito dopo, quella in cui riflette sulla qualità della carta igienica O.o). Ti chiedo scusa per il papiro, ma ci tenevo a dire la mia. Personalmente apprezzo molto questi video molto lunghi - ti ho scoperta da poco e sto recuperando pian piano i tuoi video, ma mi piace come parli e come esponi le tue idee, quindi tanti complimenti e continua così :).
@@manuelafilippini4392 assolutamente vero, ci sono stati studi clinici che hanno dimostrato questo fenomeno. I bambini plusdotati sono spesso depressi e tendono all'isolamento sociale, credo che non ci voglia una specializzazione in neuropsichiatria infantile per intuire il perchè...
Ciao! Ti ascolterò ma io non ho letto questo libro e sinceramente non mi ha mai piu di tanto incuriosita anche se so che è un libro molto letto. Sono curiosa di ascoltare quali altri libri consigli! Sempre brava!
Alle persone che lo hanno apprezzato: questo libro insulta su vari livelli, dal negarne l'intelligenza, alla cultura, alla stessa umanità, per lo meno una ventina di categorie di persone, tra cui quasi certamente voi, nel caso non ve ne foste accorti. La protagonista, verso cui è molto difficile empatizzare trattandosi di un personaggio finto (i miei genitori hanno la sua età, non sono ricchi e non hanno vissuto un centesimo delle sue fittizie disgrazie) e molto lontana dalla prospettiva di chi legge abitualmente romanzi, ha i propri gusti personali in fatto di: scrittori (Lev sarebbe chiaramente ispirato a Tostoi; peccato che ci siano altri personaggi, tra cui un certo principe di Dostoevskij con quel nome), arte (un singolo quadro fiammingo varrebbe più di tutto il Quattrocento italiano), cibo (dal cibo riconosceresti la classe sociale a cui appartiene un uomo; lei e la sua protetta adorano in segreto la cucina asiatica, le triglie e il nobile tè al gelsomino), animali (il Barboncino sarebbe stupido, ma le sta simpatico il Cocker), "cultura" (la "cultura" inglese varrebbe più di quella "inglese" ... ma che?!), politica (non si sarebbe mai abbastanza di Sinistra, apparentemente. A quando il Kolchoz per i liberi professionisti?). Non dirò nulla su Miss "sono più intelligente di chi conosco, di chi non conosco e soprattutto di te che mi stai a sentire". Il mondo si dividerebbe nella categoria "noi tre che apprezziamo la Cosa A", e quei disgustosi subumani che apprezzano, o immaginano apprezzino, il resto dell'alfabeto. Questo libro mi ha illustrato benissimo cosa pensa l'autrice di chi si discosta dai suoi personali gusti letterari, e mi auguro fortemente che il suo sdegno non appicchi fuoco al mondo intero, uno di questi giorni. Ad ogni modo, io personalmente ho letto la quasi totalità dei libri da lei (è abbastanza palese che autrice e portinaia sono la stessa persona, tolto il passato inutilmente tragico) citati, ma non disprezzo chi non lo ha ancora fatto, né gli sbatterei la porta in faccia, gesto con cui la protagonista crede di aggiustare i torti subiti dalla sua nobile "casta". A chi prova soggezione leggendo di una persona che legge testi di filosofia ed è riuscita a terminare Alla ricerca del Tempo Perduto: ritagliatevi un'ora al giorno e leggete. Non è difficile, e magari vedreste questo concentrato di misantropia con un cuore diverso. Molto ben scritto, comunque. Un pizzico di odio in meno e l'autrice potrebbe scrivere qualche bel comizio elettorale.
Che brava Gaia!!! Il libro e’ super scontato . Può essere usato per fare le trame delle telenovelas . Mi scrivo i libri che consigli !!! Bravissima👏👏👏.
Sono sempre Stefania. Grazie x la risposta. Gaia sei fenomenale sei riuscita a smolecolare i due personaggi. Mi capita che un personaggio non mi piaccia, ma che addirittura detesti come se fosse reale, mai mi viene un'irritazione epidermica a sentire parlare fi questo libro. Di sicuro è stato spinto molto bene commercialmente. Non conosco una persona che lo abbia tollerato. Complimenti Gaia. Un abbraccio
Ciao Gaia. Con fatica ho letto un centinaio di pagine e mai mi sono sentita così infastidita da un libro. Non ho nessuna intenzione di proseguire nella lettura, se ci penso provo solo repulsione 😂
Ho finito la settimana scorsa questo libro che avevo in libreria da anni e subito ho pensato “chissà se Gaia l’ha letto?”😂 Per fortuna ho trovato la tua attenta analisi e sono d’accordo con te, non mi è piaciuto. Già durante la lettura l’ho trovato confuso, con uno stile di scrittura a volte semplice e a volte esageratamente pretenzioso, tutti i richiami alla filosofia mi sono sembrati a volte forzati. Peccato perché nell’ultima parte mi ha maggiormente preso ma a mio avviso il libro di chiude in modo brusco è poco coerente. Non l’ho capito😅 Darò una possibilità al film. Grazie comunque Gaia🥰
L'eleganza del riccio è un gran bell libro.Siamo tutti superficiali,giudichiamo dall'aspetto,tipico esempio la portinaia.La vediamo come l'ultima ruota del carro,insignificante,una vita piatta.Poi scopriamo che è istruista,il gatto si chiama lev un omaggio a Tolstoy è istruita.Ricordo questo l'ho letto una decina di anni fa
L' ho letto e non mi è rimasto nulla neanche un qualcosa di clamorosamente negativo forse perché questo è un libro falso e cosi l' ho archiviato immediatamente. Sono quei libri dove persone anonime sono in realtà filosofe così come molto spesso in televisione si spacciano i coatti per persone vere.
Aggiungo che mi ha fatto "ridere" conoscere il finale, soprattutto avendo visto un video di Sara Gavioli, una editor qui su youtube, in cui fa l'elenco di scene da NON inserire in un libro. Minuto 1:16 ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-B49B-IVxjK4.html
Avevo letto questo libro qualche anno fa ... mi aveva lasciato indifferente .. un po’ meglio il film😐 bellissimo video 🌷ho letto anche Eleonor Oliphant sta benissimo....ho letto Estasi culinarie della stessa scrittrice 🙋♀️
@Gaia Lapasini Se non ti è piaciuto il riccio non ti piacerà nemmeno Estasi Culinarie, che tra l'altro richiama uno dei personaggi che nel riccio si accennano all'inizio della storia. È vero anche che Estasi culinarie è un librettino che leggi in un'ora, quindi se ne hai voglia ti togli subito la curiosità.
Ne lessi qualche pagina e non mi piacque assolutamente, di un pretenzioso davvero urticante e scritto, qua mi picchieranno, in maniera ridicola. Non mi permetto di parlare di trama o personaggi perché la scrittura così artefatta è stata un ostacolo insormontabile, quasi non-narrativa.
Io sono nei no. Non mi è piaciuto x niente. Lo trovo un po' presuntuoso e mi sta antipatico il fatto che una portinaia super acculturata debba far finta di essere ignorante, il prototipo delle portinaie di una volta. Il fatto di amare leggere, di avere pateti, più cultura non ci sia niente di male conosco persone che hanno due o tre lauree, ma uno x esempio fa il camionista e legge ininterrottamente. Ho iniziato ben tre volte ma non vado avanti. Non riesco. Il film è corretto non è fedele al libro (questo me lo hanno detto però)
Hai letto un libro che non è alla tua altezza , è normale che non lo capisci e pensi di fare una " recensione " da principiante .... se non hai ancora svilupatto l intelletto del saper cogliere le bellezze nascoste dietro gli schemi umani vai a leggere altro ....
Mi dispiace Manuela che tu abbia percepito questo dal mio video. Secondo te cosa dovrei leggere? Perché io non penso che questo sia un libro solo per chi se lo merita…
Dai Manuela, grazie al tuo intelletto sopraffino e alle tue competenze che avrai maturato grazie a studi dedicati (quali? Sono curiosa..) spiegaci le caratteristiche di questo romanzo e cosa dovremmo capire per apprezzarlo :)
Manuela cara, commenti come il tuo non dovrebbero trovare spazio su un canale che tratta di libri, e sai perché? Perché da questa tua frustrazione nel commentare (e talvolta inneggiare al poco acume di una ragazza che manco conosci ) si percepisce che consideri tutto ciò che leggi di stato elitario non comprendendo una critica ad un libro. Evidentemente consideri i libri come oggetti sacri non sapendo che sono oggetti come tanti altri, e come tali vanno sviscerati e talvolta massacrati senza pietà. Quindi non credere di essere furba te, ma piuttosto devi interrogare te stessa su ciò che ti ha fatto amare il libro e non estraendo la spada del: "tu non puoi capirlo" altrimenti mi spiace dirlo ma la lettura non fa per te, vissuta con tale affronto e becera sfrontatezza.