Ciao Alessio, che sei un rompiballe lo penso anche io, però lo sei nella maniera sana. Persona competente e preparata che con il tuo modo di esprimerti spesso bacchettone fai recepire meglio i concetti a chi ti ascolta. Io ora sono in pensione, ho fatto l' elettricista dipendente x tanti anni e mi sarebbe piaciuto averti come progettista o DL nei cantieri, avrei imparato molte più cose, avrei detto devo far cosi se no quello mi rompe le balle Adesso da pensionato potrei fregarmene di acquisire altre conoscenze, invece guardo i tuoi video con l'interesse di chi vuole imparare, non so puoi chiamarla deformazione professionale. Riguardo l'elettricista che si è lamentato non gli do completamente torto, ci sono dei clienti che ti chiamano per fare qualche lavoro, e volendo spendere poco, se gli fai notare che bisogna seguire certe normative ai fini della sicurezza, sembra che tu gli proponga un contratto con chissa quale compagnia. Qualcuno capisce, qualcuno accetta lo stesso altri non lo capiscono per cui la risposta è se lo faccia fare da qualcun altro.
Il problema sta nel che non ci sono controlli , faccio questo lavoro da quarant'anni e mi sono dovuto confrontare con i dopo lavoristi , cioè impiegati che nel pomeriggio oppure nei giorni di riposo si vanno a fare i lavoretti per arrotondare lo stipendio. Ne ho visti dagli impiegati dell'enel della vecchia Sip e pure forze dell'ordine , di cosa stiamo parlando , in Italia purtroppo funziona cosi il prezzo fa tutto. Ci vogliono i controlli degli impianti e una vita che faccio presente questo problema possono fare tutti i D.M. e le Leggi di questo mondo se non vigila nessuno non si ottiene nulla. Auguri di buon Anno a tutti.
Alcuni elettricisti non capiscono, fiato sprecato. Il problema nasce dal fatto che i committenti si rivolgono quasi sempre agli elettrici che non comprendono il termine di efficienza di un impianto, il risultato è che spessisimo anch'io mi trovo davanti impianti di m..... La tua informazione è utile, tranquillo, vai avanti così
Ciao Alessio, sono Alessandro da La Spezia e da un po' seguo il tuo canale, per il quale mi complimento con te, ringraziandotene soprattutto, per il contributo notevole che puo' dare alla nostra professionalita'.....posso farti una domanda " fuori contesto"....? Un installatore che si trovi a dover trattare un cliente che vive in casa/ appartamento con impianto " fuori norma" , ma ,soprattutto, spesso pericoloso, e richieda di " metterne in sicurezza" solo un parte( ad esempio una linea cucina/ lavanderia), come deve comportarsi? Ovvero noi siamo davvero obbligati a rifiutare e proporre " solo" un rifacimento totale di tale impianto ? Mi scuso con te per il quesito, ma, al di la' di quanto la normativa ci dice, ritengo ci sia molta confusione in merito.....ringraziandoti ti mando tanti auguri per il proseguo delle feste, a te e tutti i colleghi del canale.....ALESSANDRO
Tu Alessandro devi fare ciò per cui sei pagato. Se un impianto non è a norma e ti commissionano di metterne a norma una parte, lo fai ma... fai sottoscrivere al cliente tutte le deficienze dell'impianto con particolare riferimento alla pericolosità e, magari, lo diffidi pure dall'utilizzare l'energia elettrica. Essendo tu il professionista, sei tu che deve dare queste indicazioni di sicurezza ai committenti che non le sanno
@@ilprofessionistaelettricoGrazie Alessio, sei stato molto esplicativo come sempre, e grazie anche per la risposta al quesito un po' " fuori posto"......importante la conferma che tu mi hai dato sul fatto che il cliente un certo " qualcosa" dovrebbe sottoscrivere per sua responsabilita' parziale......buon lavoro e complimenti per il canale ancora.....ALESSANDRO
Nella mia vita ho trovato pochissimi clienti che hanno preteso il meglio per l'impianto, la maggior parte vogliono risparmiare. Si deve partire da un minimo sotto al quale rifiuto il lavoro. Quel minimo deve comunque garantire che il lavoro venga fatto in un certo modo per avere una sicurezza io e il cliente, poi ognuno ha il suo modo di portare avanti il proprio lavoro e fa come meglio crede.
Anche se il personaggio che parla non mi simpatico, almeno in video, concordo su ogni parola. Il lavoro del professionista, specialmente se laureato, va pagato in un certo modo; studiamo anche per il bene dei clienti. Un professionista vero, ha una grande responsabilità e sa cosa e come fare a costruire impianti che ti dureranno anche 40 anni. Come disse quello, sul lungo termine il lavoro di un incompetente costa più di un professionista serio, qualificato, certificato ed iscritto all'albo. Che poi alla fine mica si spende molto di più eh! (poi ovvio, se mi chiami l'ingegnere elettrico per un misero impianto di casa... Ad ognuno il suo ruolo).
la questione non è né il prezzo né la competenza dell'elettricista, ma sposterei il discorso su come sia possibile per il cliente valutare il lavoro potenziale del tecnico a cui affidare l'incarico, sia di un nuovo impianto sia di una ristrutturazione di un impianto esistente; ossia un cliente medio non ha la competenza per valutare a priori se l'elettricista effettuerà un lavoro a regola d'arte o se installerà i componenti, cavi, magnetotermici, etc, adatti all'impianto che realizzerà.
Ciao Alessio purtroppo c'e gente che i soldi non c'e' l ' ha propio e quando hai teminato e hai fatto un buon lavoro si fa lo sconto in fattura da solo e invece di darti cio' che chiedi ti paga dantomi meno soldi del lavoro realizzato..Allora dipende dalle zone in cui uno si trova deve cercare di quadrare bypassando qualche norma pur facendo un buon lavoro
Se uno ti paga meno di quel lavoro che vale e hai fatto a regola d'arte tutto quanto non ce problema ti stacco il montante e resti al buio fino a che non paghi.
Da Ingegnere Elettrico dico che tutti, a tutti i livelli, possono sbagliare. Però nel tecnico si può e si deve giudicare. Io passo molto del mio tempo a fare capire ai clienti che il mio compenso non cambia iin funzione della qualità dell'impianto e che quindi non mi converrebbe "difendere" le scelte progettuali messe in discussione senza argomentazioni da parte dell'installatore.. il punto è che c'è la pretesa di sapere per il solo fatto che "fare così da 30 anni". La verità è che sono finiti i tempi in cui si poteva fare gli impianti come "li faceva lo zio" ma bisogna studiare!
Manca forse una mentalità piu europea e meno provinciale nella quale l'unica cosa che conta è il mestiere e la pratica presa da ragazzini e la formazione è sol roba da "fighetti"
Opero nel settore e concordo a pieno con Alessio. Esempio lampante in Italia gli impianti di "merda" che si realizzano per mezzo di Appalti pubblici con ribassi folli...... Grz Alessio sei un gran professionista
I prezzi bassi non li fa il cliente, li fanno gli installatori che non sono capaci di fare i conti e/o di imporsi e quindi si piegano al volere del cliente. Non sta scritto da nessuna parte che io installatore debba necessariamente lavorare per tutti, anche per chi non mi vuole o non può pagare un lavoro a regola d'arte. Poi non esistono clienti che non possono pagare, non vogliono è diverso.... Perché la differenza tra un impianto dimmerda ed uno fatto correttamente è magari 4000 invece di 3400.... 600€ li hanno per tutto ma gli girano i coglioni a tirarli fuori nell' impianto elettrico, anche perché generalmente tanti colleghi non sa no minimamente vendere e non sanno minimamente spiegare e far capire perché uno dovrebbe investire quei 600€ in più. Certamente è molto più facile scaricare la colpa su altro piuttosto che dire "ok non ho capito una minchia, non so vendere, non so benissimo come si fa il mio mestiere... Forse meglio fermarmi a studiare" Il problema è che solo con una vera e sincera autocritica possiamo dare una svolta al nostro lavoro.
