Complimenti e grazie per la spiegazione di concetti non semplici. Io ho immaginato il processo di noesi come ciò che vede un bambino per la prima volta: l'osserazione in cui viene fissato un primo termine di conoscenza, il più puro, senza giudizio. Ed è come se poi il noema fosse incrementale. Se riuscissimo a sospendere il giudizio a lungo, rouscissimo solo a stupirci ingenuamente dei fenomeni, forse riusciremmo a cogliere sempre più in profondità l'essenza delle cose, e conoscerle davvero, per poter poi esprimere un giudizio oggettivo.
E' stato un vero Genio della filosofia , grazie a Lui , ma anche assieme ad Arthur Schopenhauer , ho compreso molte cose ! Peccato che intellettuali come loro non esistano più ..purtroppo !!
Il fenomeno si verifica quando c' è un 'essenza ,un 'entità . Quando si guarda es. un albero o un grande dipinto si coglie dapprima l'insieme e poi se si va a scorporare tramite una ricerca più oculata ci si sofferma sui dettagli che ti suscitano un pensiero ,un emozione e quant'altro nasce l'idea . Mi sembra che al mondo d'oggi si fermi raramente ad osservare e contemplare ,parallelamente alle attitudini degli antichi filosofi Socrate, Platone, Aristotele
Ritengo che gli psicologi non dovrebbero mai entrare nelle dinamiche filosofiche. La semplificazione non favorisce la complessità, in particolare per una disciplina intrinsecamente complessa come la filosofia. Niente di personale.
Sinceramente ho letto e riletto il tuo commento e non lo capisco, sono onesta. Me lo rispieghi gentilmente perchè non ho capito il tuo punto, la tua tesi. Che uno psicologo (generalizzazione) non può entrare nelle dinamiche filosofiche (quali e in che modo queste sono diverse da quelle psicologiche, dove il confine?) ma soprattutto "la semplificazione (di chi e su cosa? nel senso che gli psicologi semplificano?) non favorisce la complessità (in che senso? cosa e chi favorisce la complessità? uno che sulla carta ha una laurea in filosofia? Quindi, a dire il vero un laureato in filosofia non dovrebbe entrare nelle dinamiche psicologiche di autori come Freud, Jung e poi dove c'è il confine tra un autore da "filosofia" e uno da "psicologia"). Nulla di persona, semplicemente non mi piace generalizzare e sono certa che anche chi dovrebbe entrare nelle dinamiche filosofiche non lo farebbe mai ;)
