Ho aperto questo video e dopo cinque secondi mi sono scese due enormi lacrimone: l'ultima volta che ero venuto sul canale preparavo la maturità e adesso ascolto il prof. Saudino da matricola di filosofia! Gli anni passano, ma lei rimane una certezza :,)
Grazie alle sue chiare esposizioni, sono riuscito (all'età di 72 anni) ad appassionarmi alla filosofia, ora l'orizzonte è più ampio. La ringrazio per la sua missione divulgativa.
Io adoro quest'uomo! Soprattutto quando dice "questo passaggio è bellissimo"...lo dice di ogni filosofo: ti trasporta con se nella bellezza del pensiero umano! Grazie !
Mi piace questo recupero della soggettività dell'uomo in risposta al nozionismo del sapere scientifico-tecnico e all'esaltazione del progresso di Bacone e Comte.
Grande, prof! Come sempre, del resto. Sarebbe interessante, a questo punto, anche una sua spiegazione de "Il visibile e l'invisibile" di Merleau Ponty. Grazie per questo video!
Interessante il punto di vista di Husserl, anche per il giorno d'oggi che pretende di oggettivare e oggettificare la realtà e l'uomo inscatolando tutto e tutti con i parametri scientifici trascurando i campi d'esperienza
Ascolto le sue lezioni con estrema cura. Prima o poi la incontrerò per ringraziarla del superbo lavoro che ha Fatto nella mia mente. Buon Lavoro Grande Prof.
Grazie : ho capito che è il Filosofo che tenta di riportare la filosofia come riflessione sul mondo in un periodo ,il 1900 ,che tende a sminuirne il valore epistemologico a favore esclusivo della scienza .
Sto studiando pedagogia generale per i crediti formativi utili alla professione dell'insegnante. Oltre ad aver trovato molti punti di riflessione interessanti mai toccati dai miei precedenti ed attuali studi (liceo artistico ed uni d'architettura) e sconosciuti purtroppo ai molti, mi è apparso proprio Husserl, mai studiato al liceo, se non erro. Trovo molto interessante quanto attuale questo pensiero, nel bene e nel male, se malamente interpretato. Oggi potrebbe forse scadere in una sfiducia aprioristica nei confronti della scienza, utile invece a migliorare la nostra vita offrendo nuovo sapere, scadendo in complotti (ripeto, se male interpretato). Nel bene perchè mi sembra un pensiero abbastanza affine alla psicoanalisi, studio analitico della nostra mente considerante chi noi siamo ora, compreso di contesto attuale, per arrivare a riconoscere dei "modelli generali" e non assoluti, senza però essere astratti dalla singola persona. Comunque grazie mille per la chiarezza, sarebbe molto interessante un approfondimento; nel frattempo provvederò autonomamente quando ne avrò la possibilità (la seguo dal quarto liceo)
Da Husserl spiegato così viene fuori che la divulgazione (di qualsiasi disciplina, compresa la filosofia) senza esserne consapevole è la vera attività fenomenologica
Prof. sono davvero contento che abbia parlato di Edmund Husserl, tutta la mia stima, ma si deve approfondire, parlo a chi si avvicina a questo autore davvero ostico, ne vale la pena veramente!
Buonasera professore, Pincherle M. ricercatore , storico, poeta, aveva acquisito ventuno segni archetipi , comprendente ognuno molte modalità di lettura. Questi potevano fare si che un uomo potesse capire il trascendente ciò che non è identificabile dal nostro intelletto ne dai nostri sensi. Forse i maggiori filosofi che trattano la materia hanno avuto esperienza dell' intangibile , dell'introvabile ma con uno strumento inadatto alla descrizione. Cosa né pensa.
Salve professore, Lezione preziosa, complimenti! Ho solo un dubbio sull'accezione del termine "intenzionalità" nel gioco linguistico husserliano, come va inteso? Mi sembra di aver letto in un'opera di Timothy Morton che Husserl lo utilizzi per significare "qualcosa che ha luogo nella mente" (in particolare Morton stava descrivendo il concetto husserliano di "oggetto intenzionale") e non come ciò che implica la partecipazione attiva e consapevole della volontà, come viene comunemente inteso, è corretto? Sono un po' confuso perché in effetti, basandomi su quanto lei ha spiegato, la progettualità emerge come carattere intrinseco dell'esperienza viva, quindi alla fine mi paiono sensate entrambe le accezioni del termine, essendo progettualità e intenzionalità interconnesse. Mi spiego? Spero di essere stato chiaro, Grazie!
Ciao, anche io avevo questo dubbio: credo che con il termine "coscienza intenzionale" si intenda che essa è costitutivamente aperta, intenzionale significa che è sempre aperta ad altro da sé, rivolta a qualcosa di altro, a un fenomeno. Questo è quello che suppongo di aver capito. O almeno, è quello che sto capendo dalle lezioni di filosofia morale su Husserl e gli eretici.
Husserl lo trovo molto vicino quando analizzo l'esperienza del fare arte e anche quando guardo nello sguardo degli spettatori . fenomenologia dell'arte. L'esperienza artistica è una dimensione, un luogo che per quanto è esperienza pura è ancora un mistero che pare tutti i giorni differente e inesplorato.
Per me purtroppo è troppo difficile. All'università siamo passati dalla filosofia antica a husserl e quindi mi manca tutto ciò che sta in mezzo. Magari andando avanti col corso di filosofia morale capirò meglio.
Grazie Rende un ottimo servizio Mi dica: l epoche' è un atto morale oltre ad essere un metodo per non cadere in errore, per avvicinarci alla verità o alle verità?
Bellissima lezione! Piccolo quesito: E se immaginassimo un "mondo della vita intersoggettivo" esteso al singolo rapportarsi nei confronti di tutta l'umanità? Anzi... di tutto il cosiddetto "creato?"
Premetto di non essere nessuno per rispondere, se non uno studente liceale molto curioso che si è interessato di filosofia. Quello che dici si avvicina molto a Sartre (1905-1980),fra i massimi esponenti dell'esistenzialismo filosofico. In particolare, in "Essere e Nulla", Sartre ci parla di un essere IN SÉ (il mondo per com'è) in contrapposizione ad un essere PER SÉ (l'uomo, coscienza che ha come caratteristica peculiare la totale libertà di pensiero ). L'essere per sé è chiamato "nulla", in quanto contribuisce alla cosiddetta "ontologia negativa", ossia ha una potenza nullificatrice, che annulla la neutralità del mondo, dandogli una propria visione. Per esempio, se io considero l'in sé da solo, posso vedere un albero, una bicicletta, un tavolo ;nel momento in cui il per sé si relaziona con l'in sé, annulla la sua "neutralità", dandogli una visione soggettiva e relativa ad un fine, un po' come la progettualità in heidegger. Posso vedere il tavolo come un semplice tavolo, o come il mio compagno inseparabile di lettura e dove consumo tutti i giorni il mio pane quotidiano. Per Sartre vediamo quindi come il rapporto fra soggetto e oggetto sia fondamentale tanto quanto quello fra soggetto e soggetto. Ad esempio, essendo noi una coscienza libera, diventiamo quello che ci facciamo attraverso le nostre scelte(ciò che può giudicare un senso di angoscia kierkegaardiana in noi). Ne deriva che, mentre noi ci scegliamo e ci creiamo come essere umano nel mondo, è inevitabile anche una scelta che coinvolge l'umanità intera, in quanto nullifichiamo tutti gli altri esseri umani nel tentativo di progettarci e sorgere nel mondo. In seguito a varie critiche da parte di marxisti e cristiani, oltre alle critiche di pessimismo paralizzante e solipsismo, Sartre tenne una conferenza di volgarizzazione intitolata "l'esistenzialismo è un unanismo", il 29 ottobre 1945, dove molte delle sue posizioni venivano spiegate in maniera chiara e semplice, superando alcuni concetti pessimisti di "essere e il nulla". In questa conferenza, Sartre stesso parla dell'esistenzialismo come "una dottrina che rende possibile la vita umana e che, d'altra parte, dichiara che ogni verità e ogni azione implicano sia un ambiente, sia una soggettività umana", affermando la fertilità di un terreno relativista e intersoggettivo. Il soggettivismo di cui era stato accusato, non è da intendersi come "uomo solo nel mondo che opera per l'individuo" con accezione solipsista, ma come impossibilità per l'uomo di superare la soggettività umana. Non so se fosse questa la tua domanda, ma spero di aver potuto chiarire quello che chiedevi.
Ottima spiegazione prof! Potrei chiederle di realizzare un video in cui si spiega il tempo inteso da Husserl in modo ritenzionale e protenzionale (passato-presente-futuro) ? Grazie in anticipo!
Salve, grazie sempre per le sue splendide lezioni. Volevo chiederle se al minuto 4.40 parlando di Kant avesse confuso fenomeno e noumeno perchè non mi ritrovo. Dice che tutti percependo lo stesso fenomeno potessero dire che esso era anche il fenomeno ( intendeva il noumeno, giusto?) poi dice che il fenomeno è inconoscibile e dunque non riguarda più le scienze(intendeva nuovamente il noumeno?). Grazie se potrà farmi chiarezza su questo punto.
Quindi l'approccio fenomenologico propone un sapere fondato sullo studio dei fenomeni su base sensoriale emozionale per superare il limite dell'approccio oggettivo razionale ( soprattutto se aprioristico) delle scienze?
Professore farà mai una lezione sulle ricerche logiche di Husserl? Sarebbe interessante ascoltare la sua interpretazione di Espressione e Significato. Un abbraccio
Potrebbe fare una riflessione sulle diverse interpretazioni possibili della fenomenologia, dal punto di vista di destra e da quello di sinistra, e sue pericolose possibili conseguenze estremiste (specialmente a destra)
grazie, molto chiaro! potrebbe approfondire i concetti di Noesi, noema, époque, coscienza assoluta e intenzionalità? mi sarebbe immensamente d'aiuto, grazie
Riassunto che ha del miracoloso! Come abbia fatto a sintetizzare così bene Husserl il 20'... Kant solo lo sa! Prof, per cortesia, prepari una lezione di 30 minuti su Merleau-Ponty! Sia gentile!
chiarissimo; non ho trovato solo Husserl, ma anche un'accurata descrizione della crisi dell'intero 1900. Forse Paul Ricoeur avrebbe dovuto inserire anche Edmond Husserl tra i ''maestri del sospetto''
@@MatteoSaudino Tra una settimana ho l'esame di maturita' e mi sento di ringraziarti io per tutte le tue lezioni che ho potuto seguire qui su youtube... grazie mille prof :' )
Matteo Saudino - BarbaSophia non credo che sia legale mettere pubblicità politiche così a ridosso delle elezioni, nessuno controlla queste cose sul Tubo?
La invito a perseguire su questa strada. Dia voce, dopo Husserl, ad Heidegger, Merlau-Ponty, Jaspers. Riprenda il concetto di lieb e la dialettica rispetto al corpo oggetto.
ciao prof, pensavo a come husserl criticò il sistema scentifico e mi è venuto in mente se questa discrepanza tra sapere analitico oggettivo e ed esperienza soggettiva di una realtà apparente e immediata, è ancora presente oggi manifestandosi ad es. con il caso dei vaccini o il terrapiattismo. potrei aver frainteso, grazie della risposta
Husserl è una geniale riedizione di Platone, come del resto la quasi totalità del pensiero europeo. Ma vi è un altro aspetto estremamente singolare e interessante. Da questo filosofo ebreo partono due suoi allievi eccezionali: entrambi nazisti. Il primo è il celeberrimo Heidegger, che non ha bisogno di presentazioni. Il secondo è il meno famoso, ma importantissimo, razziologo Ferdinand Clauss, le cui tesi di "razzismo fenomenologico", grazie allo stesso Himmler, diventeranno il riferimento dottrinale di tutto l'ambiente SS. Clauss poi collaborerà in Italia con lo stesso J. Evola. Strane vie. Sarebbe comunque affascinante ripercorrerle.
ma quale Husserl hai letto???..astraiamo l'essenze , le idee?? husserl parla di intuizione eidetica non di astrazione...bisognerebbe studiare e non ridurre la filosofia a video su RU-vid