Anas, ora sei tutto e vedi il Volto Santo di Cristo che nella tua vita tra noi, Hai sempre desiderato incontrare. Domanda al Signore per noi il tuo amore appassionato ad ogni cosa e persona. Non stancarti di chiedergli che il nostro sguardo i nostri cuori siano spalancati alla realtà quotidiana, che ci rivela il disegno buono di Dio per ogni creatura
Walter ha chiesto la storia direttamente alla figlia di Ennio (persona alla quale è dedicata), questa la sua risposta: Storia della canzone La festa... Mio padre ha compiuto 95 anni l'8 maggio 2015, la domenica gli ho organizzato la festa in campagna con 40 invitati tra amici e parenti, con pappardelle al cinghiale e fagioli all'uccelletta. Lui amava la compagnia e il buon cibo. Era lucidissimo (aveva lavorato come commercialista fino all'estate precedente) e molto scherzoso. Aveva un bellissimo giardino con le rose. Due giorni prima della festa ci avevano chiamato dall'ospedale dove era seguito essendo diabetico perché le analisi non andavano bene. Al termine della festa l'ho portato al pronto soccorso per verificare cosa stava succedendo, pensando che gli avrebbero fatto qualche flebo per aiutare i valori a tornare normali. Dall'ecografia di routine è risultato che aveva metastasi al fegato e ai polmoni, metastasi di un tumore di cui ignoravamo l'esistenza. Poco tempo di vita! Mio padre non era un uomo di chiesa, non andava a messa se non in casi particolari, bestemmiava se mentre annaffiava si bloccava la canna, insomma non era facile proporre il prete in quel momento. Anas mi ha molto aiutato a rischiare, dicendomi che era il regalo più grande che potevo fargli. Dare consigli agli altri e' facile, quando mi sono trovata io è stato durissimo. Comunque trovando il coraggio nell'obbedienza ad Anas ho chiesto a mio padre se potevo chiamare un prete di Grosseto con cui sono amica per fargli avere l'unzione degli infermi per aiutarlo e mio padre incredibilmente ha detto si. Il sabato successivo alla festa di compleanno, al mattino, è venuto don Egidio. Io gli avevo detto che una persona non può morire da sola senza nessuno con cui poter condividere quel momento. Don Egidio è stato bravissimo. Dopo avergli amministrato i sacramenti gli ha chiesto "Hai paura?" Mio padre gli ha detto che ne aveva certo. Gli ha chiesto "Sai dove stai andando?" Mio padre "So che sto andando in un posto bellissimo" La sera ad un certo punto mi ha detto "Mi sa che questa volta non ce la faccio" Gli ho risposto che non doveva aver paura di come Gesù gli si sarebbe presentato perché sarebbe stato bellissimo e luminoso e che non doveva pensare di non prendersi più cura di noi. Sono stata con lui fino alle 4, poi sono andata a riposare nella camera accanto. È morto dopo due ore, la domenica mattina alle 6, a letto mano nella mano con mia mamma. Anas è venuto a Grosseto per il funerale e mi ha portato questa bellissima canzone che aveva scritto appena saputo della morte. Mio padre si chiamava Ennio.
Ciao Sabina, la canzone è stata scritta per il papà di una cara amica di Anas che stava per morire. Questo uomo non era credente ed Anas gli ha dedicato questa canzone di grande speranza. Questo è quello che ricordo, ma se vuoi posso chiedere meglio all'amica in questione!!
Walter un'ultima domanda se è possibile: il papà della vostra amica ha potuto ascoltarla? Cosa ha detto?? Perché chi non vorrebbe essere abbracciato così!!