Ho le lacrime agli occhi ... e penso al dolore che inutilmente si rinnova negli uomini con il ripetersi degli errori che l'umanità ripete. Pace a tutti.
Onore onore e ancora onore a i nostri giovani soldati che hanno dato la vita per la nostra Italia spesso denigrata da certi giovani di oggi senza valori 🇮🇹
Ho visitato il Sacrario una settimana dopo che è stato girato questo video,per onorare la memoria del mio Prozio, lì tumulato. Avevo notato e fotografato la lettera in questione e adesso ne so sicuramente di più,grazie. Onore e gloria!
Che tristezza, poveri ragazzi. Vite spezzate così presto. C'era un grande amore per la patria, la famiglia. Quest'amore è svanito. Queste persone hanno dato la propria vita per rendere il nostro paese un posto migliore e le generazioni dopo lo hanno distrutto. Onore a voi grandi eroi 🇮🇹🫡
Le guerre le decidono i vecchi potenti. In guerra devono andare i vecchi. In guerra NON devono andare i giovani innocenti. Se in guerra dovessero andare i vecchi, non ci sarebbero guerre.
Tanto più che l'Austria aveva offerto all'Italia quello che voleva, purché non entrasse in guerra. Ovviamente, qualche politico era stato a Londra e aveva preso accordi per l'entrata in guerra costi quel che costi. La volontà della maggioranza della popolazione e anche il parlamento furono scavalcati. Senza contare che il Capo di Stato Maggiore morì (misteriosamente, manco a dirlo) nel 1914 e sostituito con il guerrafondaio (e incapace) Cadorna.
La storia vera non è mai o quasi mai quella comunemente raccontata, soprattutto sui libri di scuola. Le cose, comunque, ancor meno sono andate come dice lei. Il primo ministro austriaco di allora per protervia e/o per storici rancori e chissà cos'altro, forse, di indicibile, fatalmente, non accettò i consigli ovvero le reiterate raccomandazioni del cancelliere del kaiser Guglielmo II di Germania, Theobald von Bethmann-Hollweg, di trovare a tutti i costi un accordo con l'Italia. Se non fosse stato più possibile averla alleata, che almeno l'Italia fosse rimasta neutrale. Perché c'erano dei margini di trattativa e non era affatto vero che la maggioranza degli italiani volesse la guerra contro l'Austria, tanto più per fame di territori non italiani. Se ha modo di seguire le conferenze di Enrico Cernuschi o di leggere dei suoi libri, potrebbe saperne di più. Questo studioso ha scoperto negli archivi britannici desecretati che i maggiori giornali italiani all'epoca erano praticamente al soldo inglese e fomentavano l'interventismo a fianco degli anglo-franco-russi. Francesi ed inglesi hanno esercitato ogni tipo pressione, da promesse di aiuti e dal riconoscimento di molte delle eventuali istanze e rivendicazioni italiane fino ad arrivare a veri e propri ricatti. Gli anglo-francesi, per esempio avevano chiuso a singhiozzo il canale di Suez alle navi italiane, isolando, di fatto, le colonie del corno d'Africa, allora Somalia ed Eritrea, dalla madre patria. Qualcosa di peggiore avvenne per lo stretto di Gibilterra, dove gli inglesi avevano posto un blocco navale per le navi dirette in Italia cariche di grano, di carne, di gomma, di acciaio ed altre materie prime provenienti dalle Americhe. Pensi un po' che, per aver tergiversato quasi un anno, i buoni alleati britannici pretesero un "risarcimento" dal Regno d'Italia: la comproprietà delle ferrovie regie, la proprietà del porto di Genova ed altro ancora. Ci sono dei libri ben documentati riguardo all'influenza nefasta inglese da allora ad oggi. Sono d'accordo, l'Italia non doveva assolutamente entrare in guerra né allora né ventidue anni dopo. Quella della prima guerra mondiale è stata per noi una vittoria di Pirro. Ci è costata tantissimo, troppo. Sarebbe stata molto dura rimanere neutrali, senza materie prime e soprattutto senza grano, si sarebbero rischiate rivolte sociali, ma si doveva e poteva fare. Alla fine ci avremmo guadagnato, in vite umane, innanzitutto, ma anche in onorabilità e in economia. Probabilmente avremmo evitato il fascismo e un'altra terribile guerra.
Basta conoscere un minimo la storia per sapere che ci avrebbero attaccati presto, se tu la sapessi un minimo sapresti che volevano attaccarci durante il terremoto di Messina del 1908 studia@@gianluigirupel7957
A distanza di più di cento anni questa Storia, come tantissime altre, segna un profondo solco nell'Animo. La commozione è sempre altissima perchè, anche se appartenuti ad un altro Secolo, ci sentiamo di considerarli un po' "I Nostri Figli Perduti". Il ricordo che di tanto in tanto ci sorprende ancora, con una lettera, una foto o pochi brandelli di stracci ritrovati su qualche monte che a noi non dice gran che, riaccende in Noi un legame Spirituale e di affetto verso quelli che pochi istanti prima ci erano sconosciuti. Il suo modo di descrivere questi attimi a chi non li conosceva, rende rivivere quei momenti un atto di profondo legame con la Nostra Storia. "La Storia siamo Noi", una frase che dice tanto. Grazie