Interessanti le ultime considerazioni sul fatto che la battaglia sull'Altopiano confermasse la sfiducia del comando sulla solidità del nostro esercito. Pare che lo stesso Cadorna si lamentasse:"Comandavo l'esercito di Custoza e di Adua".. La sfiducia era certamente molto diffusa all'estero, così si esprime oggi Mearsheimer: "Anche l’Italia era una grande potenza particolarmente debole. Il problema dell’Italia non era il nazionalismo, che anzi aveva contribuito a unificare il paese nel 1860, ma il fatto di possedere uno scarso potenziale industriale e un esercito singolarmente portato alla sconfitta catastrofica. Non scherzava quel diplomatico britannico, quando nel 1909 affermava: “Non abbiamo alcun desiderio di sedurre l’Italia perché esca dalla Triplice Alleanza, poiché sarebbe più una spina nel fianco che un aiuto per la Francia e per noi” Poi cambiarono ovviamente idea, dopo i loro primi spaventi in Francia era sempre meglio averci "con" che "contro", però questo era il clima. Che la sfiducia sia mutata in fiducia subito dopo essersi attestati sul Piave non so quanto sia vero. A parte i 300.000 prigionieri c'erano anche (vado a memoria) 400.000 sbandati nelle retrovie da recuperare, non proprio un buon segnale di riscossa. Può darsi che la difesa ostinata sul Grappa in dicembre abbia dimostrato che l'EI non era pronto a dileguarsi in ogni occasione, anzi era ancora disponibile a battersi. Non per nulla "Monte Grappa tu sei la mia patria"...
Piccola correzione se mi è concesso a livello geografico: l'Altopiano di Asiago è delimitato ad Est dalla Valle del Brenta/Valsugana e ad Ovest dalla Val d'Astico,la Vallarsa delimita gli Altopiani di Folgaria tra Valli del Pasubio e Rovereto
Inoltre dice spitz tonezza sovrastante la val sugana e caldonazzo. In realtà é lo spitz verle o pizzo di levico. Il boscon è una località a sud della conca di asiago tra il lemerle e il kaberlaba, nei pressi dell'abitato di cesuna, non in vallarsa
D’accordissimo con la volontà di ritenere i teatri di italiani della Grande Guerra come un sito archeologico fondamentale per la storia nazionale. Ritenere le trinceee, gallerie, ridotte fortificate etc. di uguale importanza rispetto ad un Colosseo ritengo sia un sacro dovere morale e storico per la nostra Nazione.
Purtroppo lo stato italiano non riesce o non vuole manco mantere i suoi cimiteri di guerra; sono stato questa primavera insieme ad una associazione di cui faccio parte a ripulire dalle erbacce il sacrario di Redipuglia, che ne era pieno, per l'adunata alpina di udine, in tutto eravamo in 5 di cui tre provenienti dalla Toscana compreso me, ovviamente eravamo volontari. Purtroppo vedendo come gli italiani e lo stato italiano ignorano e svalorizzano quel enorme tributo di sangue italiano e non mi rattrista e non mi fa per niente essere ottimista per il futuro della memoria di questo conflitto (cimiteri, musei etc...).
@@emilio_biagini8717 Purtroppo, lei ha pienamente ragione. Personalmente ritengo che tutto ciò sia voluto e pianificato, la Storia fa paura al vero Potere per cui la si fa raccontare da attori prezzolati, l’anniversario della Battaglia di Caporetto ne è un disgustoso esempio. Se i nostri giovani sapessero cosa hanno dovuto sopportare i ns Padri per permetterci di avere una Patria, non la lascerebbero impunemente in mano agli avvoltoi che la stanno divorando pezzo per pezzo almeno da trent’anni.
@@sbilfdibosc3063 non so se è voluta questa situazione ma sicuramente una cosa è certa, in Italia la storia del nostro paese è stata fin troppo politicizzata da tutte e due le parti dando più valore a temi precisi cari alla politica, dalla resistenza al rapporto del fascismo della destra. Questo ha sicuramente causato molti problemi e credo che, visto come siamo mai messi, non ci sarà mai una memoria storica nazionale veramente di natura storica e razionale, I professori e la politica non hanno quell'interesse.
Da Romano sono perfettamente d'accordo il mio bisnonno ha combattuto sul Pasubio tra mille difficoltà e sacrifici, giusto onorare e ricordare sia i soldati che i siti di combattimento di quella guerra tremenda
Alcune regioni italiani, sicuramente la Lombardia, hanno delle leggi di tutela delle c.d. "vestigia" della I GM. Ergo, non si possono "asportare" cose impunemente.
Ringrazio il prof. per l'ottima disamina sull'argomento. Alla fine di tutto, e della retorica, se ne ricava ancora una volta dell'inutilità della guerra come strumento per la risoluzione dei conflitti fra esseri umani.
si ma servirebbe una grafica migliore, con delle mappe delle zone di battaglia, città, altipiani, passi....insomma, così uno che non se ne intende di geografia gode solo a metà
C’è Barbero per questo….non vuole essere per forza una frecciata ma è cosi, lui si rivolge soprattutto a un pubblico che conosce già un po’ di storia con dettagli e aneddoti che altri storici non forniscono.
Mah, è vero a metà. Va bene che si rivolge ad un pubblico con conoscenze pregresse, ma in molti video Cimmino fa uso di mappe e fotografie che aiutano molto il racconto. Barbero non ha mai usato nessun tipo di mappa.
bel video ma devo segnalare un paio di imprecisioni geografiche. L' altopiano di Asiago è limitato a ovest dalla Valdastico e non dalla Vallarsa. che invece si trova più a ovest. Inoltra da Caldonazzo quello che si vede non è lo spitz di Tonezza che è più a sud lungo la Valdastico, ma quello di Levico, o se si vuole di Vezzena.
Prof. ho conosciuto un fante della Brigata Sassari che vi partecipò : aveva sui 70 anni e ne parlava ogni domenica con mio Nonno che nella Grande Guerra, fu radiotelegrafista dietro la prima linea.
"Vabbe', facciam finta di niente" a 57:35 credo riassuma bene l'amarezza di molti spettatori nel vedere questo video: dagli eventi tragici e i personaggi spesso inadeguati alla mancanza di memoria.
La battaglia di è svolta proprio vicino a dove sono nato. Sono legato sentimentalmente all'altopiano di Asiago, alla valle del Brenta. La mia famiglia ha perso quattro uomini; lo zio medaglia d'argento al valor militare, un altro zio morto dopo la guerra per le malattie contratte ed infine due cugini primi di mio nonno, classe 1892. Da ragazzo ho visitato l'altipiano ma il ricordo più struggente è il Pian delle Fugazze, con i teschi in vista.
Piccola precisazione da NordVicentino:L'altopiano di Asiago ad oriente e' delimitato dalla Val Brenta - Val Sugana,mentre ad occidente dalla Val D'astico, non dalla Vallarsa.Un saluto da Valdagno.
E già... ci ho vissuto da quelle parti, tra Montecchio, Chiampo ed infine Schio. Gli austriaci sono quasi arrivati a Valdagno e da lì a Vicenza e avrebbero infine dilagato nella pianura veneta. Onore anche ai tantissimi soldati del Mezzogiorno d'Italia che hanno difeso quei luoghi così come poi il Piave, facendosi maciullare lontanissimi da casa.
@@luisatequiero1 Comunque sia..la guerra la vogliono e la decidono sempre i potenti,chi ci rimette e' la povera gente.C'e' da dire che a quei tempi la vita di un soldato non valeva nulla.Mio nonno classe 1898 la fece sul Grappa.Riusci per sua fortuna a finire la guerra illeso.Onore e solidarieta' ai soldati deceduti,a tutti i soldati.Metto in risalto i Granatieri di Sardegna e la brigata Sassari che sull'altopiano hanno dato il meglio di se'.
@@emersonfin8458 certamente, D'accordissimo!! Cmq i reggimenti dei granatieri di Sardegna nn erano costituiti da sardi ma da ma da soldati di tutte le parti d'Italia la cui caratteristica principale era l'altezza. Ho dei conoscenti uno pugliese e l'altro siciliano alti 1,85mt che hanno fatto il servizio di leva nei granatieri di Sardegna. Cosa diversa la brigata Sassari costituita quasi totalmente ( il maggiore Pugliese che conquistò la trincea delle frasca sul Carso, con manipoli di soldati della Sassari, nn era sardo) da soldati sardi, così come i battaglioni alpini costituiti da soldati provenienti dalle valli alpine. Pero ci furono anche altre brigate combatterono lì.
@@luisatequiero1tra i quali il mio bisnonno , artiglierie sull'altopiano, classe '96. Lo mandarono lì Dall'Abruzzo, dopo aver anche subito il devastante Terremoto di Avezzano del gennaio 1915! Un saluto da un "trapiantato " nel bellissimo Veneto !
In pratica abbiamo resistito grazie all'attacco di Brusilov in Galizia... Alla luce di questo, perché svalutare il piano di Conrad, che è arrivato "a un soffio" dal successo?
però Von Hötzendorf non sembra così disgraziato, era in una pessima situazione strategica e ha cercato di uscirne con un colpo tattico di primo livello. Se gli andava bene già nel 16 eravamo a Caporetto e ci è andato molto vicino
Il punto è che gli Imperi dovevano risolvere tatticamente una situazione strategica impossibile. Il tempo e la scarsità di risorse che avrebbero portato poi al collasso dei fronti avevano bisogno di una vittoria militare che mettesse fuori gioco gli avversari. Von Hötzendorf ci provò, andandoci assai vicino. Cosa sarebbe potuto succedere se i russi non avessero attaccato ad oriente per salvare il fronte italiano nessuno lo sa..
Ben tornato Prof!! Ricordo che da bambino nello zaino in spalla a mio padre visitavamo le posizioni Austriache in Val Parola, sul Sas de Stria e sul Lagazuoi...... Sono passati 50 anni e ogni volta che ci torno mi si stringe il cuore. Grazie Domus!
4.11.18; ero Redipuglia a salutare i Nostri Caduti; ricordo ancora lo scempio del sacrario con le reti arancioni dei cantieri, una vergogna indegna ed indecorosa
Lei: "Amore, ci vediamo stasera? Ho tanto bisogno di te, voglio sentirti vicino." Io: "Tesoro, non posso. Esce un nuovo video del prof. Cimmino sulla prima guerra mondiale. Sarà per un' altra volta."
Buona ricostruzione: merita un'unica osservazione! Nella grande guerra l'artiglieria era poco mobile (richiedeva una settimana). Poichè senza l'appoggio dell'artiglieria era impossibile superare le trincee, era obbligatorio IN DIFESA schierare l'artiglieria e le linea di massima resistenza al di fuori della gittata delle artiglierie nemiche. Non fu fatto da Brusati e da Capello ad Asiago ed a Caporetto e questo è stato il motivo principale della prima ritirata ad Asiago e della lunga ritirata a Caporetto. La ritirata e controffensiva di Asiago fu improvvisata da Cadorna mentre quella di Caporetto era stata pensata nel '16 ed organizzata fino all'ultima ispezione di Cadorna sul Grappa il 17 ottobre 1917.
Vgs. Legge della Regione Lombardia 31 luglio 2012, n. 16 (Valorizzazione dei reperti mobili e dei cimeli appartenenti a periodi storici diversi dalla prima guerra mondiale), della quale però alcuni articoli sono stati ritenuti incostituzionali in quanto la competenza su determinati beni culturali spetta allo Stato e al Ministero competente...
Le lezioni del prof. Cimmino sono il meglio che si possa trovare sul web. Grazie prof. Grazie domus evgrazie anche a youtube senza il quale mai avrei conosciuto il prof. Cimmino e avrei potuto ascoltarmi queste magnifiche lezioni di storia. Prof. Se mi legge potrebbe fare anche una lezione sulla battaglia dei tre monti e su quella dell'ortigara?
Mio nonno classe 96,fante dei mitici diavoli rossi,si fece un mazzo enorme...non ho avuto la fortuna di conoscerlo,però ne porto orgoglioso il nome...ho conosciuto molto bene nonna....quante serate ad ascoltarla .Grazie marco..eee china su fronte,si ses sizzidu pesa.
Grazie prof. Finalmente sento parlare delle gallerie che portano al Pasubio perché raramente ne ho sentito parlare o leggere. A Schio di recente c'è stata una mostra proprio su come era la situazione dei nostri soldati sul Pasubio . Per chi ha la mia età fare le gallerie era sempre una passeggiata per ricordare i nostri morti della grande guerra. Nella mia famiglia c'è ne sono stati tre e sono rimasti anche senza nessuna tomba.... Comunque come è stato fatto con il trincerone in Trentino anche qui è stata costruita un'entrata alle gallerie in cemento (!). Ho avuto per caso occasione di farlo presente anche a chi aveva preso questa decisione.... non mi sono sembrati contenti del mio commento negativo
Cimmino è un grande storico. Ne sento tanti storici sul novecento, ma sono più che storici, dei cantastorie, es Barbero, ma la gente non interessa la profondità della storia ma la melodia.
@@claudiocisco1 Lo spacciatore di miti Barbero? Cimmino ha detto che non avrebbe libri da scrivere se non tirasse dubbie frasi, pensieri e lezioni su per esempio Caporetto e l'esercito del Regno d'Italia.
Ho una simile considerazione anch'io di Barbero, ha una qualità radiofonica nella voce che ti mette a dormire come un pupo (se come me hai la malattia rara di conciliare il sonno con le lezioni di storia), però sembra quasi studii e memorizzi i concetti a pappagallo. Il prof Cimmino da più la sensazione organica di spiegare ad una classe di liceo.
Non mi ha convinto sulle abilità di Cadorna, l'abile generale di cui non venivano eseguiti gli ordini... contrattaccare prima di arrestare l'avanzata è solo un modo per perdere risorse preziose... e il cambiamento da così' a così dopo Caporetto è dovuto al fatto che da invasori si combatteva per difendere il suolo Patrio...
Nessuno ha detto che fosse particolarmente abile, ma è un fatto che se lo avessero ascoltato qua o a caporetto non ci si sarebbero stati i noti disastri. Non vuol dire che fosse abile o brillante, quanto che il livello del RE fosse davvero basso
Anche a me pare che le considerazioni su Cadorna siano eccessivamente generose. Fa comunque bene ascoltare una voce al di fuori della "Vulgata" storiografica
Dal punto di vista strategico è un video molto ben spiegato, però da esperto del territorio vedo lacune enormi dal punto di vista della spiegazione tattica del professore a livello geografico e cronologico, mettendo in evidenza più del dovuto l'altipiano dei 7 comuni come fosse l'unico protagonista della battaglia, e non concentrandosi sulla grossissima spina nel fianco che fu l'avanzata sugli altipiani di Folgaria, Fiorentini, Tonezza e successivamente il fronte del Novegno-Priaforà. Questa avanzata rese così, giustamente assieme al Cengio, il punto più pericoloso la val d'Astico. Il mio intento non è di rimproverare o criticare chi ha ben svolto questo lavoro, ma di correggere quei dettagli trattati troppo grossolanamente, in modo sereno e pacato.
Di certo il valore e il coraggio dei Dimonios è stato un valore aggiunto,il mio Prozio del 151* e' caduto per la Patria e riposa al Sacrario. Onore e gloria 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Salve sono sempre io che faccio richieste al Prof, Cimmino perché non ci parla un giorno del motto di" Berghem de sass" e in che occasione si meritano le attenzioni dello stato Mag del regio esercito? Grazie mille
Prof abbiamo meno di un decennio di differenza e la strada delle 52 gallerie proseguendo fino al dente italiano e discesa per gli scarubbi l'ho fatta di corsa. Non è affatto faticosa (ci ho visto sgambettare degli over 70 per quanto in forma) quanto piuttosto frequentatissima😉
Complimenti , mi permetto di correggere, Giorgetto di Calceranica non era un 38 cm, ma un 35 cm. (Fonte: LANGE GEORG di L. Girotto). Più volte viene nominata come Vallarsa la valle che delimita ad ovest l'Altopiano di Asiago, in realtà è la Val d'Astico.
Eh no eh no. Dove vivo sono le 2.12. Chiudo il bar alle 3-3.30. E niente mi tocca..cuffiette, mega pasta e alba con Cimmino (di cui tra l'altro aspettavo questo argomento. Grazie 🙏)
Sempre Grande prof Cimmino. Sempre grande l'esposizione pratico - teorica, tecnica e umana. L'unico. Una cosa sola... Spesso al finire della frase non si capiscono bene le parole perche il tono e il volume della voce si abbassano considerevolmente... So che è una caratteristica della voce del prof ma si fa veramente fatica a capire. Con tutto il rispetto, ci mancherebbe.
Complimenti al professore e a domus orobica come sempre! Sto seguendo questo intervento con maggior attenzione in quanto un mio bisnonno fu preso prigioniero nel "fatto d'armi di Costa Violina". Fortunatamente tornò a casa dalla prigionia.
Grazie Professore per aver ricordato e onorato l'enorme lavoro e sacrificio del Genio minatori. Mio nonno,classe 1887 ne fece parte ,operando come sergente maggiore nell 5° reggimento. Io non lo conobbi ,purtroppo morì prima della mia nascita ma,ascoltando mia nonna ,Lui si rifiutava di parlare del periodo bellico,come se volesse in qualche modo dimenticare le atrocità e le condizioni vissute ,unica cosa che azzardava a dire era a coloro che partecipavano alle commemorazioni post conflitto in quei luoghi ,partecipavano perché in quei luoghi non avevano combattuto!!
@@domusorobica2014 ovviamente scherzavo. Grazie per gli approfondimenti che fate, Cimmino è il migliore ed è sempre un piacere ascoltarlo. Peccato stia a ferrara, altrimenti verrei a sentirlo di persona
Mah.....tante valutazioni o alcune certezze - vedi quella sulla discesa AU nella provincia di Vicenza che avrebbe condotto alla vittoria italiana😁 - sono discutibili, se non del tutto personali. Anche di psicologia si straparla un po' e va bene la divulgazione, però col.giusto criterio. Infine, ma è una valutazione del tutto personale, è assai stucchevole questo irridere certi grandi comandanti, ridotti quasi a macchiette.... Verrebbe da dire: che sfortuna non aver avuto nel '15 generali d'armata così ben informarti come il relatore.
Grazie professore! Un mio prozio è morto combattendo in Val d'Assa il 21 maggio 1916. 90 esimo reggimento fanteria. Ad oggi sto ancora cercando di sapere dove è sepolto. Ad Asiago non c è.....
Hai chiesto a Onorcaduti?Devi compilare il foglio notizie da parte del congiunto più prossimo.Puo'darsi anche che sia sepolto nei sacelli dei caduti ignoti e cioè che all' atto della esumazione e successiva traslazione non vi erano oggetti che potessero indicare l'identità del caduto. In bocca al lupo
Come sempre impari sempre qualcosa di nuovo, oltre che delle varie battaglie della grande guerra,condivido i vari concetti espressi,grazie mille prof,per un appassionato di storia.. onora i nostri caduti,per non essere dimenticati!!!
C'era anche la strada della Marcesina costruita interamente dai prigionieri italiani che dalla Valsugana saliva su nell'altipiano...molti prigionieri morirono per costruirla
Minuti 1:08:00 quando si parla di Caporetto. Da aggiungere che c'è chi sostiene che in fondo fu una debacle voluta, desiderata, anche per ragioni finanziarie... E troverò i riferimenti perchè ne ha parlato Enrico Montermini in un documentario RU-vid con Ubaldo Croce (sicuramente meno organizzato e meno "professionale" di Domus Orobica e Nova Lectio, ma con altri meriti innegabili di ricerca e divulgazione) oggi sparito, dove spiegava bene, autori alla mano, i retroscena della battaglia.
Nonni pestiferi domeniche intere di racconti "e la guerra non si deve fare ma per i Tognini si fa' una eccezione" pochi sopravvissuti 133 134 brigata reggimento Benevento.
Un video che mi ha tolto dubbi e confermato e consolidato le conoscenze sul fatto che Brusati avesse fatto di testa sua (cosa peraltro confermata, con grande delicatezza ma sicuramente, anche da Bencivenga). Un commento sulla ritirata del Piave: Enrico Cosenz (capo di stato maggiore 1881-1893) pianificò già la ritirata come la sviluppò e perfezionò Cadorna. Sarebbe bello approfondire la cosa, anche perchè restituirebbe dignità a chi la pensò e a chi la applicò con successo
Ricostruire con muri a secco il trincerone? Prima provare poi commentare.....credo che il recupero fatto da volontari schutzen ed alpini sia straordinario.......km e km di trincee e gallerie svutate restaurate e rese nuovamente percorribili.....ma soprattutto mantenute con costanza e lavoro.....
Non andateci nel week end alle 52 gallerie... Pare di stare a Gardaland da quanta gente c'è che non ha la minima idea di dov'è... L ultima galleria è presa d assalto per fare il selfie finale poi..
@@kor900 sì in effetti mangiare patatine panini in mezzo alle gallerie in un luogo praticamente sacro e girare con le converse a 2000 metri in effetti sì è capito in che posto ci si trova... Il punto non è tanto il mangiare e le foto, è la mancanza completa di capire in che posto ci sì trova
Perchè non facciamo un raffronto di quanti generali ha il nostro esercito e quanti ne hanno altri eserciti ? Quanti generali abbiamo per un giorno, andando in pensione con tale qualifica ?? Quanti cadetti possono diventare generale, con relative prebende a spese nostre?? Avendo la giusta politica dietro le spalle, i gradi, nella maggioranza dei casi, si acquistano distinguendoti nella repressione dei moti sociali.. E' una casta, che si è cementata da anni e anni su determinate logiche, estremamente impermeabile alle modifiche che metterebbero in discussione la loro posizione privilegiata.. Possiamo definire il nostro esercito democratico ??
spedizione punitiva anche per punire l italia , che aveva tradito l' alleanza con austria e germania . Tra l' altro sembrerebbe che , pur di evitare l' ingresso dell' Italia in guerra e l' apertura di un secondo fronte , l' Austria sarebbe stata disposta a darci i territori irredenti. Così, a gratis.
Bene ricordare , come accennato dallo storico Cimmino (nella fase finale dell'ottimo video) che, parte delle gallerie del Pasubio fu opera del S.ten (complemento) ,poi, tenente Giuseppe Zappa che, dal 17 gennaio al 22 aprile 1917, comandò gli uomini della 33ª compagna minatori (5° reggimento Genio). Fu Zappa, ingegnere meccanico con laurea al Politecnico di Milano, che studiò la realizzazione e portò a termine la costruzione della parte iniziale della strada mulattiera delle gallerie. Poi, la sua opera fu completata dal capitano Picone che lo aveva sostituito quando il tenente Zappa era stato promosso capitano e trasferito alla direzione Aviazione di Torino.
Bravissimo come sempre. Mio nonno paterno ,nella prima guerra mondiale ,insieme a due figli stava in zona di guerra a costruire e riparare strade. In quanto in Sardegna gestiva una casa cantoniera e faceva la manutenzione delle strade sotto competenza della casa cantoniera. Scampati alla guerra i due figli morirono di spagnola in Sardegna. Bravo prof.
Non ho capito una cosa: se il 22 marzo del '16 Brusati disobbedisce all'ordine di Cadorna di contrarsi a difesa e, conseguentemente, viene sostituito con Pecori Giraldi, perchè il 15 maggio, quasi due mesi dopo, siamo ancora tanto impreparati all'attacco?