Ciao Morro! I microcontrollori moderni hanno diversi pin di alimentazione ciascuno dei quali alimenta una parte specifica del micro. Per esempio alcuni microcontrollori hanno il pin per alimentare il core, quello per alimentare alcune periferiche (per esempio RTC integrato, DAC integrato, ecc.). A ciascuno di questi pin deve essere fornita un'alimentazione, generalmente a 3.3V o 5V. Tuttavia alcuni microcontrollori hanno un range di tolleranza che può variare, per esempio alcuni microcontrollori a 3.3V accettano anche 2.7V, cambierà ovviamente la tensione di uscita dei pin impostati come output e, per i più smanettoni, la velocità di clock impostabile (più si è vicini al livello nominale, più alta potremo impostare la frequenza di clock). Sulle schede a microcontrollore come Arduino, ESP-32, RPI-Pico ecc. è già presente la porta USB che provvede a fornire alimentazione ai pin sopra citati. I microcontrollori in realtà non sono pensati solamente per schede a scopo didattico, ma sono pensati soprattutto per applicazioni specifiche, nelle quali generalmente si fornisce alimentazione al chip attraverso un circuito di alimentazione studiato specificatamente per quel sistema. Ecco perchè ci sono diversi pin di alimentazione oltre alla porta USB. Quello che serve per fornire alimentazione alle periferiche esterne al chip come sensori e quant'altro, è il pin genericamente chiamato V-out, che di fatto "sputa" in uscita la tensione fornita in ingresso. Volendo è possibile fornire alimentazione alle periferiche esterne collegando queste ad un pin qualsiasi di I/O rispettando sempre i limiti di tensione e corrente supportati dal microcontrollore e impostando su un valore HIGH il pin scelto. Osservazione: Normalmente non è facile danneggiare un microcontrollore, sono studiati apposta per fare il loro lavoro in condizioni estreme, inoltre è difficile bruciare una scheda a microcontrollore come la RPI-Pico poichè hanno un sistema di protezione al loro interno che cerca di evitare le sovratensioni. Diciamo che c'è da avere assai immaginazione e dedizione nel bruciare una scheda come quella mostrata nel video. Un saluto e buon proseguimento nel mondo dei microcontrollori!
Diciamo che se alimenti il microcontrollore da PIN devi avere una sorgente ben stabilizzata perché poi dipende da cosa ci colleghi e cosa ci alimenti col microcontrollore
Per chi è alle prime armi il consiglio generale è iniziare con Arduino: ha una sintassi simile al C, molte librerie, una vasta comunità, è un progetto completamente aperto ed è sulla scena da molti anni. Comunque è sempre interessante vedere nuove alternative.
ben venuto nel mondo dei micro controllori 😄 ... io ho fatto una mini stazione metereologica con un esp32 e una fake-bomb con un arduino e un sacco di altri progetti 💪
Caro Moreno, come ti già detto in altre occasioni, è buona cosa leggere prima la documentazione, il tempo che impieghi per la lettura ti sarà ampiamente ripagato poi in errori evitati e, cosa non trascurabile, in salute. :) Ti abbraccio con sincera stima e affetto. Stammi bene. Giovanni
Sei un grande anche quando devi imparare qualcosa (non lo credevo possibile 😃), e comunque , con la testolina che ti ritrovi, ne esci sempre alla grande
Per lavorare con i micro conoscere bene l'elettronica è un gran valore aggiunto. Prova a smanettare con i timer: puoi usarli come base dei tempi per fare un orologio o per dimmerare in PWM l'intensità di un led, o per farlo lampeggiare senza fare delle sleep sul micro. Insomma, sono una figata
Ciao! Bellissimo video, mi hai fatto morire dal ridere con le tue imprecazioni 😂. Anch'io sono alle prime armi con i microcontrollori e mi sono rivisto in te. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai dato un sacco di spunti e idee. Continua così!
sono curioso di vedere il video e scoprire in cosa, secondo quelli di elecrow, rpi pico sarebbe il microcontrollore più semplice ed orientato alla comunità. parto però con un bel po di preconcetti, forse dovuti al fatto che: 1)esiste arduno da decenni; 2)esiste la piattaforma esp, che si può sintetizzare come arduino sotto steroidi (; 3)esistono tonnellate di librerie belle e pronte per i due sopra menzionati, testate, corrette e funzionanti; 4)esistono comunità di supporto in cui il 99% dei task che si cercano di eseguire e le relative problematiche che si possono incontrare sono già state affrontate; 5)confrontando le caratteristiche il 2040 è più lento, ha meno gpio e meno memoria; L'unico vantaggio (su carta, da verificare poi nel mondo reale) è il minor consumo energetico. Discorso a parte per il linguaggio di programmazione: Ora, io non conosco il micropython, ma tempo fa sviluppai un termoregolatore basato su rpi e python del quale ricordo solo che diventai letteralmente scemo per fare le cose più banali, cosa che col più stupido degli arduino si fa in 5 minuti. Ovviamente questa non è una critica al video, ma una critica al 2040 stesso che, sinceramente, mi sembra un tentativo maldestro di accaparrarsi una fetta di mercato MCU con un prodotto che di fatto non innova nulla e costa quanto gli altri.
bella domanda e cercherò anch'io di capire. da quando sono passato a esp32 e visual studio con platformio tutti i miei desideri sono stati esauditi. vedremo.......
Bhe è possibile utilizzare l'ide di arduino anche per programmare il pico, e per di più esiste un arduino ufficiale nano con controller 2040...sono dell'idea che sia un bene che si facciano avanti nuovi progetti, il monopolio non è un buon partito per progredire e avanzare (a mio parere).
Intorno al minuto 6 e 30. Cosa ci portiamo a casa di tutta questa storia? Che ci sarà SEMPRE un tutorial di uno sconosciuto indiano che ci sbloccherà da una situazione di stallo.
Il sensore di movimento funziona grazie al principio della piroelettricità. Un cristallo (anzi, più di uno in realtà) genera una piccola differenza di tensione quando viene rilevata una variazione nell'irradiazione infrarossa. Per chi volesse approfondire, consiglio questo video che tra l'altro è uscito pochi giorni fa: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-XRCprhlz4D8.html
si, ci sono sensori di livello dell'acqua, temperatura, umidità sia del suolo e sia quello ambientale, relay per comandare pompe o elettrovalvole, insomma si può verdamente fare di tutto, fotoresistenze per rilevare la presenza di luce, insomma una persona interessata in quel campo potrebbe fare qualcosa di interessante.
@@telperion3 Premetto che non ci capisco nulla in questo settore, ma potresti fare un sistema di irrigazione intelligente, basandoti sull'umidità del suolo e la temperatura esterna. magari implementando la verifica del livello dell'acqua del serbatoio nel caso non volessi farlo attaccato al rubinetto!
@@telperion3 premesso che sto studiando agraria all’università e non ho tutte le conoscenze, quindi magari potrei dire qualche castroneria colossale L’idea era quella di rendere domotico un vigneto senza che ci sia una stazione Metereologica. Quindi avere sensori di umidità, di temperatura, magari anche misurare la presenza di clorofilla all’interno di una pianta, gestire un impianto di irrigazione oppure magari sviluppare un sistema (anche se sarà complesso) in cui sia in grado di dare informazioni su micro e macro nutritienti presenti nel suolo e l’indice di assorbimento della pianta
@@telperion3 anche magari aggiungere un sensore su un drone in cui hai montato Linux. Da quanto ho capito, puoi acquistare dei droni senza un os e installarci Linux, quindi poi hai un mondo infinito da esplorare
hahahaha morrow ha scoperto i microcontrollori e l'iot annesso :D ESP8266 e ESP32 hanno il micropython se vuoi e con quelli veramente ci fai tante cose, io ho sul mio git diversi progetti e ne sto realizzando giusto adesso un altro
Leggendario Moreno, proVi a dare uno sguardo anche alla serie di Arduino Seeduino Xiao, fantastici, molto più piccoli, e ruuulotamburesco: dotati di USB-C.
Gli esp32 se si vuole integrare in homeassistant la configurazione si può fare direttamente da dentro homeassistant con pochissime righe di codice e poi con le autorizzazioni si possono gestire. Anche con questo micro Raspberry si può fare?
Domanda; la documentazione insieme al kit compre anche il C in parallelo al python? Io da vecchio stagionato sistemista conosco il C e non vorrei studiarmi il python. Grazie
Se non ho visto male gli esempi a inizio video sono effettivamente in C (infatti li gestiva dall'IDE di RPi, non Thonny), non so dirti la documentazione, ma penso di sì..
Puoi sempre utilizzare l'ide di arduino che è basto sul c/c++...ma ti consiglio di provare micropython, se hai gia esperienza nella programmazione non ti sarà difficile comprenderlo ed utilizzarlo...è molto più snello e comprensibile...
Volendo scrivere in un linguaggio più efficiente senza rinunciare alla modernità: vai di Rust! L'ambiente MicroPython è un dramma da gestire, soprattutto in termini di dipendenze. Oltretutto, con MicroPython sei limitato anche nella quantità di spazio dentro il Pico visto che l'ambiente stesso occupa dello spazio mentre il firmware creato a partire da C/Rust è super ottimizzato
con il display e-ink (costosetti) e un ESP32 firebettle a basso consumo (sapendo gestire i deep sleep) ( sfruttando ESPhome) ci fai mesi con una batteria da cellulare che lui si occupa di ricaricare collegandolo con usb, basta riattivarlo ogni tot minuti solo per aggiornare display e connettersi al server.
Preso anch'io un Pico W da due mesi per realizzare una centralina led con emulazione del ciclo solare giornaliero auto aggiornante e ho perso il conto delle bestemmie tirate, ma sta venendo molto bene. Consiglio: se come sensore di temperatura ed umidità hai il classico DHT11 (quello blu) passa direttamente al fratello maggiore DHT22 (quello bianco). L'11 ha una precisione a dir poco imbarazzante.
Ahhh, la lettura delle istruzioni, quella cosa che frega tutti.... ;) Benvenuto nel mondo dei microcontrollori, divertiti responsabilmente... ;) ma la tastiera è nuova? Perché mai ansi?
come gestisci la grande quantità di lipo e li-ion che, come tutti, hai? io ho sempre "paura" di usare batterie infiammabili per progetti di cui potrei scordarmi (e mandarle in deep discharge) o in generale di porre rischi di incendio maggiore con tutto 'sto "litio" in casa. Capisco sia una paranoia un po' pazza, ma da studente di informatica non puoi aspettarti che io sia sano 😆 Bel video btw, ora so cosa fare col pi pico che ho preso il mese scorso
Per le batterie del drone ho una "bat-safe" e una "cassetta delle munizioni" in acciaio, entrambe utili a contenere le fiamme. Le altre batterie non mi danno particolari preoccupazioni avendo tanta elettronica dietro a proteggere questo e quello. In generale comunque non è così comune nemmeno che una LiPo "prenda fuoco" scaricandosi fino a zero. Il rischio più grande è sempre e comunque durante la carica, processo durante la quale dovresti sempre essere presente e preparato.
Seondo me ti sbagli di grosso su ESP32, infatti ESP esiste da molti piu' anni ed e' molto piu' supportato (ad esempio io ne ho un paio con esphome per aggiungere sensori ed altro ad homeassistant), ha performance migliori il doppio della ram, wifi + bluetooth integrati e molto altro in piu' rispetto ad rp2040 e costa molto meno del rp2040. Se vuoi lo puoi usare anche con micropython esattamente come hai fatto vedere con rp2040
Smadonnare per ore cercando la soluzione da degli indiani su youtube su qualcosa la cui soluzione è scritta bella in evidenza nel manuale alla riga successiva: un classico.
Beh dipende se lo fai per divertimento si, i microcontrollori mi hanno accompagnato alla pensione e ti assicuro che a volte si smadonna parecchio assieme ai colleghi HardWeristi...! 😂
io ne ho comprato uno di recente perché mi servirebbe leggere il consumo istantaneo del contatore della luce. Pare si possa ricondurre il consumo alla velocità dei lampeggi quindi dovrei cavarmela con una semplice fotoresistenza
Interessante, ma mi sfugge la differenza tra questo raspberry e i vari arduino che fanno allo stesso modo la qualunque, per utilizzi vari ed eventuali, con sensori ecc. Cioè quale è meglio, ci sono dei palesi vantaggi di uno rispetto all'altro o è equivalente?
È un video sponsorizzato, inutile chiedere quale prodotto sia meglio Comunque micropython si può usare anche su Arduino e ci sono vari modelli di Arduino grandi quanto il Pico o anche più piccoli
@@Bruzio-Py non è stato pagato per dire cose belle ma è in conflitto di interessi e di base in video sponsorizzati non si può elogiare un competitor dello sponsor o a volte anche solo citarli, basta vedere che di recente morro stesso ha messo un link in un post sulla community anziché sotto il video perché allo sponsor non andava bene
Ciao Morro io uso gli esp32 che sono dual core, puoi fare persino con questi un sitoweb e costano niente. Puoi farti la domotica con home assistant, dai un occhiata anche agli shelly che sono esp32 o 8366 con un firmware + relè, li puoi gestire anche con home assitant
Se non lo avessi fatto tu lo avrei scritto io. Sugli ESP32 ho portato molto software applicativo (su RTOS), sono talmente potenti che la definizione di "microcontrollore" è decisamente limitata.
Guarda belline anche le schede RP2040 che montano lo stesso micro-controllore e sono 100% compatibili con Raspberry Pico, io ho usato RP2040-Zero che ha sopra un LED-RGB e un FormFactor minimo, ma ne esistono molte versioni con hardware implementato sulle GPIO che non hanno portato all'esterno , c'é anche una versione con la forma del Raspberry Zero con l'uscita micro-HDMI, c'é la versione con il cavo di rete , c'é la versione con Acceleratori , ci sono versioni con Display di tutti i formati da Quelli tondi tipo SmartWatch a le versioni classiche
sinceramente non saprei se considerare i pico o gli esp32 come microcontrollori, visto che integrano dei core arm ed un proprio os a differenza di chip custom che interpreta un bytecode java/python/custom come es arduino
Ciao Moreno, ti seguo da un bel po'... una idea interessante per un progetto microcontrollore? un rilevatore diamcaza di corrente che ti avvisa su telegram... sarebbe figo!
Se si ha già un UPS è molto più affidabile utilizzare il suo sensore e rilevare da PC / Raspberry (normale, non il Pico) quando è passato a batteria, perché ci possono essere svariate ragioni per le quali "manca la corrente". Altrimenti, la cosa più semplice da fare: alimenti uno di questi microcontrollori tramite la sorgente da controllare (con un qualsiasi alimentatore USB da cellulare), e se acceso manda un heartbeat/ping ad un'altra macchina ogni X secondi. Sarà quest'ultima ad avvisarti se non riceve più segnali dal microcontrollore. Un'alternativa più precisa diventa più complessa e richiede qualche conoscenza in più dei componenti elettronici. In più parliamo di 220 V per la corrente di casa, che è pericoloso maneggiare se non si sa cosa si sta facendo: può essere fatale sia per il povero microcontrollore, sia per le persone.
In realtà non è il microcontrollore più semplice questo, anzi, direi che è uno dei più avanzati. Secondo me sarebbe meglio usare il C o C++ per la programmazione, senza framework esterni (tipo arduino) è molto più complicato programmarli perché vai a bassissimo livello, di fatto è come se tu avessi un kernel ma ti permette di capire meglio il collegamento fra software e hardware.
i microcontrollori 'moderni' sono l'anello di congiunzione tra l'elettronica e l'informatica eliminando tutto il problema di conoscenza approfondita del dispositivo, ma comunque ti consiglierei un pò di approfondimenti sull'elettronica vera e propria, oltre a leggere le istruzioni prima :-)
@@mistergrady quello che usa nel video è un raspberry pi pico w che è sempre un micro controllore (tipo Arduino) scrivi un programma e all'avvio esegue solo quello. Il Raspberry Pi 0 W è un single board computer, ci installi un sistema operativo sopra e lo usi come un PC poco potente Il Pi Pico dovrebbe avere qualcosa tipo 133 MHz di clock 264kB di SRAM e 2MB di memoria flash
Avrei già trovato una applicazione: usate il sensore di prossimità per alimentare la fontanella del mio gatto, dubito però che nel kit ci sia un alimentatore pilotabile.
