Occhio a quello che dice la nazione è qualcosa di molto più profondo delle feste folcloristiche che ha citato il fatto che un fiorentino non si sentisse prettamente italiano e relativo al periodo storico e comunque il processo che porta alla formazione di uno stato è lungo e tormentato
Ottima spiegazione. Quando avrà tempo e voglia una lezione sulla guerra delle Rose inglese. Mi farebbe proprio piacere. L'ascesa di Enrico VII Tudor non è ben chiara nella guerra tra Lancaster e York. Grazie Prof. Sempre fantastico.
Davvero gradevoli e ben fatte le sue video lezioni. Mi permetta un suggerimento: usi un nome diverso per il suo canale, attinente alle sue materie, magari accattivante e facile da ricordare. Ne gioverebbe il passaparola tra gli studenti oltre alla crescita del suo canale che a mio avviso merita ben altri numeri. Con stima
Molto bello. Da ricordare però che l'adozione di un'unica lingua, quella parlata dal popolo, su tutto il territorio del regno rispondeva all'esigenza dei sovrani di affermare un unico sistema giudiziario e amministrativo. Ed è stata la premessa per il coinvolgimento partecipativo del popolo. A servi e contadini non si potevano certo leggere gli editti in latino. Le istituzioni dovevano parlare la loro lingua, se si voleva che capissero qualcosa.
L'idea di Italia intesa come popolo con stessa lingua e tradizioni diciamo esisteva gia ai tempi di Dante. Cioé un fiorentino, un genovese un veneziano un milanese etc sapevano di avere molto in comune te di loro, rispetto a un francese o un inglese. Cioé un barlume di coscienza nazionale italiana già si intravvedeva. Mi corregga se sbaglio
Mi scusi, ma è totalmente sbagliata la sua espiegazione, specialmente per quanto riguarda alla Spagna: La Spagna neanche adesso non è un stato-nazione -come abbiamo dimostrato i catalani votando per costituire la nostra repubblica in 2017, per un 90,18% degli elettori. La Spagna è la struttutra estatale dietro la cui si nasconde la Castiglia. Nella penisola iberica esistono oggi quattro nazioni: la nazione galaico-portoghese, i baschi, i catalani -che in linea di massimo occuppiamo la Valencia, le isole Baleari e la Catalogna-, i la Castiglia che dopo guerre sanguiniose domina gli altri popoli -a eccezione del Portogallo-. Con i matrimoni d'Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona lo unico che si può dire dal punto de vista storico è che due rami cadetti della casata borgongona dei Trastamara arrivarano alla cuspide del potere, ognuno nel suo regno. Entrambi i regni mantennero le loro forme di rappresentanza politica, parlamenti, leggi, valute, confini ed eserciti. È rimarrà questa situazione fino a 1705, 1714 e 1715 quando li esserciti castigliani, aiutati per i stranieri eserciti francesi, sconfissero, prima agli esserciti valenciani e aragonesi, dopo ai catalani e poi a quelli nelle isole baleari, radendo al suolo le istituzioni politiche della Aragona, Valencia e Catalogna e sottomettendoli come colonie allo stesso modo di quelle americane. Siamo poi una colonia della Castiglia, e non si può costruire uno stato-nazione per la forza, come la Castiglia ha voluto farlo per secoli. Ancora una altra cosa: lei ha signalato come segni d'identità d'una nazione la lingua, la nostra è diversa di quella della Castiglia, il senso di pertinenza, 90,18% dei catalani vulonno adarsene via della Spagna, e i santi patroni, diversi anche in questo caso che l'agressivo "Santiago mata moros" quello della Castiglia mentre che alla Catalogna il nostro santo patrono è San Giorgio che mata il drago della ignoranza con la festa dei libri e le rose del 23 d'aprile. Altra differenza importante da cui lei non ha parlato: la Festa Nazionale. Qualla della Spagna, dominata della Castiglia è il 12 di Ottobre che segna l'inizio dello genocidio dei popoli indigeni dell'America, mentre che la Festa Nazionali dei catalani è l'11 di settembro, data de la caduta di Barcellona in mano ai castigliani in 1714, in memoria dei nostri eroi che lottarono in difesa delle leggi e libertà dei catalani, contra castigliani e francesi. Saluti cordiali d'uno studente di storia. Jordi Millan.
Dopo il matrimonio tra Ferdinando e Isabella nel 1469 i due regni rimangono separati, ma con Carlo V d’Asburgo si uniscono (1516 se non ricordo male). Lo Stato spagnolo esiste da allora.