«Da te sia l'inizio, Febo, a che io ricordi le gesta degli eroi antichi che attraverso le bocche del Ponto e le rupi Cianee, eseguendo i comandi di Pelia, guidarono al vello d'oro Argo, la solida nave.» (Apollonio Rodio, Le Argonautiche, I, 1-4, traduzione di Guido Paduano) Tanta roba!😅
La storia di Giasone e gli Argonauti è una delle saghe più celebri della mitologia greca. È un racconto epico che coinvolge avventura, eroismo, amore e tradimento. La missione principale di Giasone è recuperare il Vello d'Oro, un'impresa che lo porterà attraverso molti pericoli e terre sconosciute. Origini di Giasone Giasone è il figlio di Esone, re di Iolco in Tessaglia. Suo zio Pelia usurpa il trono e teme che Giasone possa un giorno reclamare il regno. Per evitare che ciò accada, Pelia manda Giasone in una missione quasi impossibile: recuperare il Vello d'Oro dalla Colchide, una regione lontana e pericolosa. La Formazione degli Argonauti Per affrontare questa impresa, Giasone raduna un gruppo di eroi, conosciuti come gli Argonauti, così chiamati per la loro nave, l'Argo. Tra di loro ci sono alcuni dei più grandi eroi dell'epoca, inclusi Eracle, Orfeo, Castore e Polluce, Meleagro e molti altri. Il Viaggio Verso la Colchide Il viaggio degli Argonauti è pieno di avventure e pericoli. Ecco alcuni degli episodi più significativi: L'isola di Lemno: Gli Argonauti sbarcano sull'isola abitata solo da donne, che avevano ucciso tutti gli uomini dell'isola. Gli eroi restano lì per un po' e hanno relazioni con le donne. Gli uomini di Dolione: Gli Argonauti incontrano re Cizico, che li accoglie amichevolmente. Tuttavia, durante la notte, gli Argonauti e gli uomini di Dolione si scontrano per errore, e re Cizico viene ucciso. L'isola di Misia: Qui, Eracle perde il suo giovane amico Ila, rapito dalle ninfe dell'acqua. Eracle abbandona la spedizione per cercarlo. Fineo e le Arpie: Gli Argonauti liberano il veggente Fineo dalle Arpie, creature alate che lo tormentano. In cambio, Fineo rivela loro come superare le Simplegadi, due rocce mobili che distruggono qualsiasi nave tenti di passare. La Colchide e il Vello d'Oro Quando gli Argonauti arrivano in Colchide, il re Eeta pone a Giasone delle prove impossibili, sperando che fallisca: I Tori dal Respiro di Fuoco: Giasone deve aggiogare due tori che sputano fuoco e usarli per arare un campo. I Guerrieri della Terra: Dopo aver arato il campo, deve seminare denti di drago, dai quali spuntano guerrieri armati. Con l'aiuto di Medea, la figlia del re, che si innamora di lui, Giasone riesce a superare queste prove. Medea gli dà un unguento magico per proteggersi dal fuoco e lo avverte di lanciare una pietra tra i guerrieri della terra, che si uccidono tra loro nel caos che ne segue. La Fuga dalla Colchide Medea aiuta Giasone a rubare il Vello d'Oro e fugge con lui. Durante la fuga, Medea commette un atto terribile: uccide il proprio fratello Apsirto e ne sparge i pezzi in mare per ritardare l'inseguimento del padre, Eeta. Il Ritorno a Iolco Il ritorno degli Argonauti a Iolco è segnato da ulteriori avventure, inclusi incontri con Sirene e il gigante Talos. Quando finalmente arrivano a Iolco, Giasone scopre che Pelia ha fatto uccidere suo padre Esone. Il Tradimento di Pelia e la Vendetta di Medea Medea, utilizzando la sua astuzia e magia, convince le figlie di Pelia a uccidere il proprio padre. Le convince che possono ringiovanirlo tagliandolo a pezzi e bollendolo in un calderone magico. Tuttavia, il rituale non funziona, e Pelia muore. La Tragica Fine di Giasone Dopo la morte di Pelia, Giasone e Medea vengono esiliati e si stabiliscono a Corinto. Qui, Giasone abbandona Medea per sposare Glauce, la figlia del re Creonte. Medea, furiosa per il tradimento, uccide Glauce con un abito avvelenato e, nel gesto più terribile di tutti, uccide i suoi stessi figli avuti con Giasone, lasciandolo devastato. Morte di Giasone Giasone vive il resto della sua vita in disgrazia. Secondo alcune versioni della leggenda, muore solo e disperato, schiacciato da un pezzo della sua nave, l'Argo, che cade su di lui mentre riposa all'ombra. Simbolismo e Importanza La storia di Giasone e gli Argonauti è ricca di simbolismi e temi universali: Eroismo e Avventura: Il viaggio rappresenta l'eterna ricerca dell'uomo per raggiungere obiettivi impossibili. Amore e Tradimento: Le relazioni tra Giasone, Medea e altri personaggi mostrano i complessi intrecci di amore, lealtà e vendetta. Destino e Tragedia: La vita di Giasone è un esempio di come il destino e le azioni personali possano portare alla grandezza ma anche alla rovina. La saga di Giasone e gli Argonauti rimane una delle più affascinanti e tragiche storie della mitologia greca, rappresentando la lotta umana contro avversità insormontabili e le conseguenze delle proprie scelte.
Consiglio di guardare il film *Medea* di Pier Paolo Pasolini. La protagonista viene interpretata nientemeno che dalla grande Maria Callas. Il film tratta la storia con crudezza onirica. Secondo lo stile del maestro molti degli attori sono alla prima (per alcuni anche unica) esperienza sul set. Tra i professionisti c'è Massimo Girotti, fratello di Terence Hill, mentre Giasone è l'esordiente Giuseppe Gentile, un atleta vincitore di una medaglia olimpica. Più che dal mito il film è ispirato alla tragedia di Euripide. Ottenne consensi dalla critica ma non fu un successo di pubblico. Oggi viene considerato uno dei capolavori del maestro.
