Una lezione simile me la diede mia madre parecchi anni fa, quando la vidi mettersi il rossetto e pettinarsi ben bene i capelli prima di andare a lavorare in giardino. Mi disse che si faceva bella per i suoi fiori e le sue piante. Da allora tengo a mente quelle sue parole per ricordarmi quando sia importante avere cura del proprio aspetto per dimostrare rispetto a ciò che si ama fare in vita. Non è in contraddizione con l'essere autentici o con il seguire la propria indole sia nell'apparire che nel proprio intimo, anzi: secondo me la vera cura di sé e della propria intimità trova la sua maggior espressione nella relazione che abbiamo con le cose con cui entriamo in contatto. Grazie, bella cogitata
@@MrSRV94 verissimo! Ma poi i film di Leone sono stracolmi di battute iconiche. Sempre in quel film, è bellissima anche l'ultima battuta, quando lui dice a Eastwood, dopo che ha sentito gli spari: "Che succede ragazzo" e l'altro: "Niente vecchio, non mi tornavano i conti" ah ah Invece, come ultima cosa, nella scena del duello. Quando Clint Eastwood appare e dà la pistola al colonnello, Gian Maria Volontè (per me, per i mei gusti, il più grande attore italiano, senza nulla togliere agli altri giganti), cambia espressione e gli si vede scendere una lacrima: anche lì, in un attimo, c'è tutta la consapevolezza dell'Indio che capisce di avere perso....Ciao
Per la prima volta da quando ti seguo sono d'accordo con te su ogni punto! Mio nonno dice sempre che è un atto di rispetto verso sé stessi mostrarsi ben curati, ed aggiunge: "scarpe pulite, dice tanto dell'igiene di una persona". Gli sono molto grato per avermelo insegnato da bambino
Questo video mi ha fatto venire in mente i miei esami di maturità. All'epoca ero un punk, e mi sono sempre presentato a scuola come tale, trovavo giusto esprimermi per quello che ero(il che, in un tecnico per futuri geometri era al quanto compromettente) infatti questa scelta mi fruttò non pochi problemi di credibilità😂. Arrivato alla maturità, e rischiando la bocciatura ( con voti buoni ma 7in condotta nonostante in classe fossi stato sempre educato con tutti) ho deciso di vestirmi a tutto punto per gli esami, per fare credere appunto di essere "maturato". Ne conseguì che fui promosso con il 75, ma all'atto di ritirare il "pezzo di carta" mi presentai vestito più punk che mai in quella scuola... Lo feci per far capire che il vestito fa il monaco se chi ti giudica guarda più al vestito che al merito.. Quindi si, è importante l'intenzionalità della scelta estetica rispetto al contesto ed all'impatto che vuoi avere su coloro con cui hai a che fare. Grazie della riflessione e complimenti per la trasmissione a te Rick e ai collaboratori!
Dal titolo il video poteva facilmente rivelarsi una predica di una persona che si veste in maniera elegante verso chi non lo fa. Così non è stato (e me lo aspettavo), i miei complimenti 👏🏼
Per completezza, andrebbe aggiunto che molti si vestono a caso anche perché non hanno la capacità di osservare, cosa che sicuramente si sviluppa studiando arte, sebbene si possa sviluppare in altri modi. Si ha la capacità di vedere e guardare, ma non si ha quella di osservare: ossia, avere dimistichezza col colore, con gli abbinamenti, coi vari contrasti; avere dimistichezza con le trame, con le fantasie, con gli accessori; confrontare roba di buona qualità con roba di qualità scadente. Io, studiando arti visive come percorso accademico, ho sviluppato l'osservazione, e noto molte differenze di approccio nel vedere il mondo che mi circonda. E mi ricordo, più o meno, di quando vedevo senza osservare. Quindi, più o meno, capsico che molta gente si vesta a caso, tranne per eventi speciali, perché non ha avuto modo nella vita di imparare in modo efficace la teoria del colore, gli abbinamenti, l'osservazione, o che possa esistere un percorso mentale e quanto sia utile. Da una parte non li biasimo, e penso che a scuola un po' di arte vada insegnata per risolvere molti blocchi; ma dall'altra siamo nell'era di internet, dove tutto è disponibile, quindi non hanno scuse per non formarsi un gusto e uno stile. Non so quanto dipenda dalla cultura e quanto dall'individuo, ma per completezza penso che andrebbe citata questa lacuna: perché uno potrebbe rispondere che vuole curarsi e tutto, ma se non sa da dove cominciare, non farà passi avanti. Un suggerimento accessibile è il canale di Douglas Mortimer, ma da solo non basta, perché tratta quasi solo eleganza classica; quindi conviene spaziare anche su vari libri e siti che trattanno sia le arti visive sia l'abbigliamento, affinché ci si contamini bene e si possano prendere decisioni consapevoli.
Come mi sono riconosciuto in quella frase che in fondo ci spedavo che facessi un video specifico a riguardo. L abbigliamento (soprattutto quello elegante/casual ) mi ha forgiato dopo i venti, anni in cui ero ancora insicuro, il vestirmi sempre meglio anno in anno, creandomi in guardaroba di ottimo livello con passare degli anni facendo tanti errori,mi ha permesso oggi di identificarmi con il mio stile, posso dire che è una vera forma di espressione vera e propria naturalmente contestualizzata in ogni occasione diversa
Questo video tocca un mio nodo profondo. Sono disabile e il mio vestito di muscoli e ossa genera un livello di giudizio ulteriore, di approccio falsato, nel bene e nel male. Ho vissuto un’adolescenza in cui mortificavo il mio aspetto sperando che qualcuno di più coraggioso arrivasse alla mia interiorità. Ho avuto un decennio in cui al contrario ho curato molto l’aspetto, sentendo una fatica enorme e capendo che ad un primo acchito passavo al massimo per “quellla poverina che vorrebbe ma non può “. Ora ho 43 anni, ho fatto tanto lavoro su me stessa e semplicemente vivo, libera dal giudizio degli altri. Ora mi amo, penso agisco e sono. Stop. Libera dalla convenzione di tingermi i capelli, mi vesto casual, scarpe comode, mondi e persone da esplorare. Ho lasciato alle spalle tanto materialismo e conformismo. Più mi apro e do, più ricevo. Ora l’interno combacia perfettamente con l’esterno e il pensiero con le azioni…È questo il concetto fondamentale che tu hai ben espresso quando parli di ricerca personale. Grazie @rickedufer
Ottimo argomento, coraggioso (come sempre) a scegliere un tema che è facilmente fonte di disguidi e cattive interpretazioni. Nel mio piccolo io ho tentato più volte a proporre questo argomento in classe con i ragazzi per aiutarli a responsabilizzarsi e a diventare più consapevoli, ma anche loro (come tantissimi adulti) temono sia una richiesta di “eleganza obbligatoria” o, peggio, un’implicita censura della loro personalità per uniformarsi al volere del potere dominante. Vorrei solo capissero che in qualunque modo si vestano fanno una scelta e trasmettono un messaggio ed è bene ne siano consapevoli.
Mi è piaciuto molto questo video! "Pensare all'abito in relazione ai contesti" mi fa pensare anche ai bambini, che imparano giorno per giorno, anche grazie all'abbigliamento, ad inserirsi virtualmente nella loro giornata. Proporre ai bambini di pensare alla giornata successiva e di preparare coi genitori il cambio per quando si sveglieranno, dà loro modo di migliorare anche il loro dialogo emotivo, oltre che le tempistiche della mattina dopo! Grazie
Argomento interessante, condivido un pensiero analogo e anche io ho usato il processo di "vestizione" per calarmi nel ruolo che volevo assumere. Contemporaneamente, una cosa che amo dei cinici è il "vergognarsi di ciò di cui bisogna vergognarsi veramente", quindi usare un abbigliamento trasandato (insieme con le lenticchie) per allenare la "giusta vergogna"... Ho molto riso quando ho scoperto che il famigerato Mistery dava lo stesso consiglio agli aspiranti pick up artists 😂
Mi sento di dare un altro spunto o consiglio a tutti, fate anche molta attenzione al profumo che indossate, i cinquantenni con profumi da tredicenni e viceversa o profumi prettamente invernali indossati in periodo estivo creano reazioni emotive ed evocative forti...se usate il profumo fatevi un pó di cultura olfattiva per non risultare fuori contesto o addirittura disturbanti.
La puntata sulla democrazia è stata l'apice di Daily Cogito. Penso che debbano mandarlo nelle scuole e che ogni persona debba ascoltare quello che hai detto, poiché di fondamentale importanza. Ho amato e fatto mio ogni minuto di quella cogitata. In questo caso ero partito ultra-prevenuto, io da sempre sono un fiero sostenitore del tutti in tuta, e mondo più felice. Ed infatti, ho apprezzato alcune parti del tuo discorso, ed altre le ho profondamente ripugnate. Ma non posso comunque non apprezzare l'impegno dietro questo podcast ed ammirare la lucidità di pensiero. Ti amo e ti odio profondamente Rick 🤣 fiero ascoltatore di Daily Cogito dal giorno 1, seppur in disaccordo su molto di ciò che hai da dire, trovo comunque super interessante il progetto e continuerò a seguirlo volentieri. Grande ❤
Sì, l'abito fa il monaco. A causa del mio lavoro (in ospedale), passo buona parte della giornata in divisa. Recentemente la dirigenza ha deciso che tutti (o quasi) usassero la stessa divisa. Una cosa che non mi piace, perché ritengo che sia utile e necessario che ogni ruolo sia riconoscibile. Vorrei aggiungere che secondo me anche il "portamento" e la scelta della taglia giusta abbiano la loro importanza.
Sono parzialmente d’accordo con quello che dici. Ad esempio quando parli di studenti e professori, vedo molta più scelta nel vestiario dei ragazzi, personalmente quando andavo a scuola la scelta si cosa indossare era una scelta importante ma non per una ragione di rispetto per la scuola ecc. ma piuttosto perché il vestiario serviva ad attirare le ragazze e a confrontarsi coi ragazzi. L’essere bello era una delle cose più importanti. Va anche detto che un adulto non debba necessariamente vestire in camicia ma possa scegliere di vestire in jeans e t-shirt (anche con un vestiario studiato). L’importante è che faccia figura a vedersi. Poi non dimentichiamoci che corpo e vestiti sono un tutt’uno e questi devono essere al servizio del corpo. Quindi un fisico flaccido rivestito bene fa una pessima figura come un fisico allenato dentro la maglietta dei pokemon.
mi rivedo in tutto quello che hai detto. Ho 21 anni ma sono ancora bambino dentro, soprattutto nel dialogo. Parlo di fretta, non riesco a farmi capire.
Posso dire però che questo ragionamento non fa che sottolineare la superficialità di approccio all'altro? Prendiamo per vero che il modo in cui ci si veste deve essere ragionato e motivato, e assodato anche che il modo di vestire trasmette un messaggio, esattamente qual è, in senso generale il modo di non prendersi cura di se? Nel senso che dal momento che una persona da un giudizio sul modo di vestirsi da una propria libera interpretazione di quel messaggio, sta dunque facendo un processo all'intenzione, e l'interpretazione può essere molteplice, non univoca: Una persona elegante qualcuno la può vedere semplicemente come attenta e ben curata, qualcun altro, se quest'eleganza c'è anche dove non richiesta, per esempio se uno è semplicemente a casa o in un ufficio, o anche semplicemente per andarsi a prendere un caffè con gli amici può essere visto come narcisista o altezzoso, o magari tutta apparenza e niente sostanza ecc. Viceversa qualcuno che si veste in maniera sempre informale può essere visto in maniere diverse, può essere preso per uno sciatto , disattento e. inaffidabile, viceversa può essere percepito come persona dai gusti semplici, o magari semplicemente come qualcuno molto alla mano, oppure come uno che si veste in maniera semplice perchè magari concentra sia l'attenzione che i soldi in altro. Quindi insomma il Messaggio che trasmette l'abito mi sembra che sia più un problema ed un pregiudizio di chi l'abito lo vede piuttosto che di chi lo indossa, ed essendo soggetto a molteplici interpretazioni talvolta opposte farsi influenzare dall'abito è comunque superficiale, poichè il messaggio lo potrai conoscere solo parlando a quell'individuo
Sento di aver in qualche modo fatto parte del big bang che ha dato vita a questa puntata 😂 Come già detto una settimana fa, ti ringrazio perché sto utilizzando molto del mio tempo dedicato alle mie considerazioni per rivedere questo punto. Sia chiaro, mi dà ancora maledettamente fastidio sia così, ma lo é e posso solo lavorare su di me per modificare delle cose che sono, ammetto, recondite.
La T-shirt se ponderata va bene, ma allo stesso tempo l'abito è un messaggio, quindi la T-shirt casual è indice di trascuratezza... Oppure sei tu a interpretarla così? Se tutti ci vestissimo in giacca e cravatta a un certo punto ci chiederemmo tutti a quale matrimonio stiamo andando e ricominceremo a vestirci comodi, perché banalmente è più comodo. La comodità ha semplicemente vinto sull'eleganza (e non è difficile capire perché), non ne farei una questione di intelligenza o meno...
Il video riguarda l'atteggiamento mentale di non scegliere necessariamente la via più comoda, nel caso in cui la comodità sia l'unico valore apportato, l'unico criterio di selezione della scelta.
Questa cosa che o si è vestiti comodi o si è vestiti "bene" ha da fini'. Oltre al fatto che qui si parla di ponderare sull'abbigliamento invece di vestirsi al buio, ma davvero, ci sono anche capi comodi e belli, non solo tuta e ciabatta col calzino...
Ma nessuno si è ancora reso conto che le camicie (della giusta misura) sono più comode delle t-shirt?! Fatevi una camicia di lino in estate e poi ditemi.
Il problema è che questo nobile ragionamento che hai fatto scade quasi sempre in conformismo e nel più becero arrivismo in cui questo gioco si trasforma in una gara, un esercizio stupido che sottrae energia, soldi e tempo a chi vi partecipa e diventa una specie di dipendenza per molti da qui la visione di molti del rigetto della moda e di un modo ricercato di vestirsi... non è che se i pavoni maschi un natura si fanno la guerra a chi si "veste" meglio noi dobbiamo necessariamente imitarli... io ho raggiunto un equilibrio: non provo vergogna ad andare in giro in tuta o con la felpa o in camicia al mcdonald ma sono almeno consapevole che questo mi potrebbe rendere svantaggiato in certe situazioni... diciamo che quando voglio mi vesto bene se voglio utilizzare i vestiti come un'arma ma al contempo quando posso mando avanti la mia silente lotta nel dire che tutto sommato è ok e sarebbe bello se ognuno si potesse vestire come vuole libero da pregiudizi (che posso assicurare dona un senso di libertà e sicurezza)
Sapersi vestire a seconda del contesto è fondamentale per ottenere risultati migliori. Il cervello umano lavora inconsciamente sulla prima impressione, se vediamo uno sconosciuto curato ci sembrerà molto più affidabile di uno che magari ha la felpa sporca ed i capelli tutti scombinati. (Magari quello trasandato invece è migliore sotto ogni punto di vista, ma il nostro cervello ha già etichettato le due persone e noi preferiremo quella curata). È una questione evolutiva, il cervello ci aiuta subito a capire di chi potremmo fidarci e di chi no. Ultimo esempio: se vado ad un incontro con un commercialista per scegliere se affidarmi a lui o meno, mi aspetterò di trovarlo vestito elegante o comunque in modo formale, viceversa se lo trovassi in felpa con orecchini ecc sicuramente non mi darebbe sensazione di fiducia in quel contesto.
Essendo sempre stato uno sportivo, ed essendomi sempre vestito da tale, mi accingo a 5 minuti dal video versoni successivi con nessun trasporto emotivo di difesa della mia opinione e tanta curiosità su che sberla mi potresti darmi
Domanda: può essere utile introdurre un "codice di abbigliamento" in determinati contesti, oppure è preferibile affidarsi al buon senso? Non penso a qualcosa di troppo definito come la classica uniforme scolastica, ma magari a una serie di criteri molto generali, che lasci comunque spazio a ciascuno per esprimere se stesso.
Concordo su tutto: io mi vesto e trucco ogni giorno, pur stando in casa. Unica eccezione: quando devo fare pulizie :D Se resto in pigiama, ho la netta sensazione di impigrirmi e la vivo negativamente.
Due osservazioni su questo discorso, che mi trova sostanzialmente d'accordo. 1. Non potrebbe essere che il rapporto di causalità sia invertito? Perciò, la mia metodologia del vestire è in realtà conseguenza (così come l'espressione del viso, il modo di muoversi e parlare, ecc.) di un certo atteggiamento mentale, organizzato e "adulto". Anche se riconosco che la prima può comunque avere un'influenza sul secondo, dato che si tratta comunque di un passo avanti verso una presa di responsabilità nei confronti di se stessi. 2. Se non si è economicamente in grado di curare l'aspetto del vestirsi che si fa? Ad esempio io, da studente/lavoratore che ancora a stento paga l'affitto, seppur abbia bene in mente cosa vorrei trasmettere con il mio modo di vestirmi, le mie opzioni sono estremamente limitate a causa della mia attuale condizione economica.
Io mi vesto sempre uguale. Jeans, camicia, stivali....e poi stoicamente in tuta da ginnastica...come mio zio , lo vedevo cosi tranquillo, e fumava anche la pipa...
ed ecco perché il proprio aspetto è dannatamente importante, ma come dici tu, non è bisogna sempre essere vestiti di tutto punto, ma essere vestiti e curare il proprio aspetto con intenzione, e non casualmente
un indumento può essere bellissimo ma se mi fa sudare e/o se mi fa dannare per infilarmici dentro e/o se mi limita l'escursione articolare (ovvero non è elasticizzato), non lo compro
L'idea che i capi belli siano anche scomodi andrebbe superata, esistono tantissimi capi (che attenzione, non devono essere per forza il completo giacca e cravatta: si può essere attenti e curati in molti modi diversi) che sono pratici ed esteticamente gradevoli. A volte poi è solo un problema di taglia, tantissima gente non ha idea di che taglia porti, inspiegabilmente. Certo se non si è abituati a starci attenti l'inizio può essere sempre duro e costellato di errori, ma nessuno "nasce imparato", è anche così che si migliora.
@@Monique-inv capi e taglie si è limitati a ciò che passa in convento nei negozi, che non hanno tutto il repertorio mondiale e solo ciò che vende... i più vestono a vita bassa o viceversa indumenti rigidi e attillati, il che significa che di perdere il 99% della mobilità dal ginocchio alle vertebre lombari non se ne preoccupano
Al contrario di questo video, la prima cosa che penso di una persona curatissima nell'aspetto è che non sia affidabile perché o troppo concentrato su se stesso, quindi perditempo, oppure che sta cercando di compiacermi per ottenere qualcosa da me. Una persona invece trafelata, sempre di corsa, che si arrabatta a fare mille cose e magari ha, esempio estremo ma tanto sto commentando questo video, qualche macchia di grasso sul pantalone perché prima di parlare con me ha messo a posto la propria macchina ai miei occhi diventa esattamente una persona stimabile perché si sbatte.
puoi trovare camicie decenti a 40 euro (anche meno ma chiedono più attenzione, si rovineranno più in fretta), idem per pantaloni eleganti 40/50, cintura buona 50, forse la giacca costa un po' di più ma già pantoloni camicia e cintura ti cambiano, puoi fare un investimento per i cambi per una settimana lavorativa, meno di 500 euro che ti durano tanto tempo, aggiungici altri 500 e sei già a posto per parecchio tempo, sono scelte interessanti da fare, per esempio invece di avere un iPhone da 1k
Purtroppo da quando è iniziata la nuova stagione seguo molto di meno i tuoi contenuti per 2 principali motivi: - il nuovo format di video più brevi (di circa 20-25 minuti) non mi piace e spesso mi dà la sensazione che tu debba accorciare o tirar via su certi concetti, soprattutto seguendoti in live si vede proprio che rushi su alcune parti - la seconda criticità è proprio gli argomenti che tratti, sono scarichi di senso anche se sembra tu voglia parlare dei massimi sistemi; capisco perchè Boldrin abbia detto che "stai facendo il GURU". Altro esempio ne è stato quella specie di incontro imbarazzante con Flora in cui lui dice per la 40esima volta le stesse cose e parlate in modo molto generico e fuffoso della questione PS: i numeri delle visualizzazioni dei video mi sembrano certificare che non sia l'unico ad aver riscontrato criticità, mi auguro in un cambio di rotta perchè mi dispiacerebbe il progetto andasse verso un lento declino
Ho notato abbastanza velocemente che da quando mi vesto come dio comanda, la gente mi considera con più attenzione e serietà. Ironia della sorte, lo fanno soprattutto quelli che si vestono più sciatti ahah
Alla festa dell’unicorno a Vinci venni al tuo stand a comprare dei libri con la maglia di Pikachu 😂😂 Detto questo in ogni luogo bisogna essere vestiti in modo adeguato perché si se vado a lavoro con la maglia di Pikachu mi vedono strano e ugualmente se vado alla fiera del fumetto in giacca e cravatta mi guardano strano ugualmente, si viene giudicati per quello che mettiamo quindi prima si impara questo concetto e prima possiamo trarne un vantaggio positivo in ogni situazione. E si anche io ogni sera preparo vestiti e la colazione per il giorno dopo perché mi piace fare un favore al me del futuro 😂
Riscontro un dato fattuale che mi colpisce. Sarei curioso di caprine il motivo visto che sei molto attento all'attualità politica. Non offendo nessuno.
Se vieni su un video che tratta di tutt'altro e scrivi un messaggio dal tono accusatorio che si chiude con una parola tutta maiuscola, sei uno spettatore che io non ho desiderio di incontrare nella mia community. Perciò, sei pregato di trovare altri canali, grazie.
Sono d'accordo per quanto riguarda adattarsi al contesto, per l'utilità dell'ordine anche...ma il terzo punto lo leggo come: curare l'estetica a discapito dell'impatto ecologico e alimentare il consumo di questi beni. Per me bisogna dare l'esempio e guardare oltre queste cose, guardare invece la longevità, il riciclo e l'impatto ambientale basso sono cose di gran lunga più importanti, a mio parere. La moda soprattutto è il grimaldello con la quale il capitalismo ci vuole soggiogare. Per me meglio vestirsi "male" ma di qualità
Concordo con te, ma ti faccio notare che lo stile classico ha tra i suoi capisaldi la costruzione di un guardaroba composto da capi duraturi (che in quanto "classici" travalicano le mode del momento) ed in fibre 100% naturali, pertanto è il più sostenibile che possa esistere. Inoltre è anche esteticamente bello.
@@abulafia9834 tralasciando il fatto che fibre naturali non è sinonimo di sostenibilità(e neanche di etica del lavoro spesso e volentieri)...meglio conoscere le aziende più virtuose e acquistare da loro a prescindere dallo stile...anche se convengo che lo stile classico può essere un buon indicatore di capi non eccessivamente strutturati, meglio non fidarsi troppo
Io credo che una persona che ci tiene e pondera bene su come vestirsi abbia più possibilità di avere un occhio di riguardo anche per la questione ecologica. Chi si mette la prima cosa che capita di certo non si fa troppe domande su come sia stata prodotta. Ma forse sono di parte perché personalmente sono curatissima ma acquisto la maggior parte dei miei vestiti all'usato.
La cravatta è la spina dorsale anteriore dell' uomo, dicono ma se devo recuperare un credito da qualcuno presentarsi in tuta e mocassini aiuta parecchio
A proposito di vestirsi in modo consono a scuola. Non so se vi ricordate del caso della Giovii la bulla di Bollate. Una delle cose che mi colpì del video era lei e tanti ragazzi vestiti in tuta per andare a scuola, aggiungeva degrado alla scena.
Sono i parte d accordo con te ma non si puo negare che la tuta non sia esteticamente appetibile. Da un segnale di non ricerca e non curadel dettaglio. Difatti quando indossiamo la tuta? E solitamente in quali contesti? Quando si è stanchi.. di fretta si vuolw stare comodi. non si sa che mettere per andare a far la spesa .. stare in casa e infine fare sport. Also non lascia molto intendere la personalità individuale come le uniformi..