"La scomparsa del corpo di Gesù: Resurrezione o Evento X?" - In Principio p. 30 

Grazie mille carissima!

Grazie molte! La mia passione per quello che faccio è alimentata anche dal vostro incredibile supporto! 🤗

Intanto grazie a te per le belle parole! :) Ottima domanda, che può avere due risposte: 1) l'onnipresente intervento redazionale da parte degli evangelisti: mostrare quindi i romani senza alcuna colpa nei confronti della morte di Gesù (non solo questi atti di pietà come il fiele e l'aceto, ma la confessione del centurione che riconosce in lui il "Figlio di Dio"), accentuando così l'antisemitismo evangelico nel trovare solo nei giudei gli unici colpevoli di deicidio; 2) forse (e sottolineo FORSE) la possibilità che potesse esserci una volontà ben precisa nel dare una parvenza di crocifissione di Gesù per poi salvarlo alla chetichella. In questo video suggerisco questo aspetto, sottolineando come sia solo una teoria e soprattutto una pura speculazione. Ma considerato che gli evangelisti, l'originale greco e gli apocrifi tendono a suggerirci (chi bisbigliando e chi a gran voce) che il corpo di Gesù non è morto sulla croce ma si è "risvegliato" (termine corretto nei confronti dell'originale greco, mentre la traduzione si butta a capofitto sul "risorgere"), allora trovo sia giusto mettere in campo anche questa REMOTISSIMA possibilità e tentare di ragionarci su; Spero di aver soddisfatto la tua curiosità. E se vuoi sostenere il canale, o magari chiedere un video di approfondimento su un dato argomento, puoi anche utilizzare la funzione "Grazie" che trovi sotto al video offrendo una cifra a tua scelta :) Grazie mille ancora!

Grazie mille a te Roger, per il supporto! ^_^

Buongiorno Dott. Francesco. Apprezzo e seguo con estremo interesse i video pubblicati e ho anche alcuni suoi testi. Mi permetta un suggerimento: tra le modalità di invio di contributo aggiungerei Pay Pal. Molto comodo e facilissimo da usare. Vorrei inoltre sottoporle una mia suggestione a proposito di Paolo. Potessi avere un recapito vorrei illustrargliela. Cordialmente Roger Zanesco

@@rogerzan2757 Buonasera Roger. Purtroppo sulle modalità di pagamento non ho potuto scegliere, in quanto Google mi ha solo permesso di attivare la modalità "Grazie". Non so se esiste un modo per abilitare anche Paypal. Sulle sue considerazioni riguardanti Paolo, può contattarmi privatamente sulla mia pagina autoriale di Facebook "Esposito Francesco Scrittore". Le risponderò appena posso :) Grazie ancora!

@@fexpo A proposito di Paolo...Sarebbe folle immaginare che l’azione di Paolo fosse confacente agli obiettivi dei Romani? Almeno nella primissima fase? Se è vero, come ne sono convinto. che l’opera di Gesù fu nella forma e nella sostanza opera politica e rivoluzionaria, far virare il suo lascito da ambito politico ad ambito religioso trascendentale avrebbe depotenziato eventuali iniziative dei seguaci gesuani. A maggior ragione imponendo l’allargamento del nascente cristianesimo spirituale anche ai gentili. Tutto favoriva la "decaratterizzazione" della originale opera di Gesù e discepoli. E tutto ciò non poteva certo dispiacere ai Romani padroni. Paolo agente degli invasori? Mah! D’altronde mi risulta che Paolo prima d’iniziare la sua attività di predicatore, oltre che essere uomo di ampia cultura, era uso frequentare ogni ambiente di potere. E’ solo una mia supposizione!

@@rogerzan2757 Carissimo, la tua considerazione non è così peregrina. Anzi, nel mio primo libro, "Il Cristianesimo. Un'invenzione di San Paolo", avanzo addirittura l'ipotesi che l'arresto di Paolo da parte dei Romani descritto negli Atti degli Apostoli potesse essere concordato. Paolo è cittadino romano, chiaro collaborazionista nella lettera ai romani quando afferma che bisogna ubbidire all'autorità, e la sua attività di commerciante di tende nelle regioni occupate poteva essere riferibile (secondo alcuni autori) proprio alle tende degli accampamenti dell'esercito occupante. Ma a parte queste speculazioni, direi che l'intento di Paolo di depotenziare il messaggio (politico) rivoluzionario di Gesù e delegittimare così i gesuani sia evidente. Sono perfettamente d'accordo con te. Ed è evidente che un Cristo soteriologico, di matrice puramente spirituale, come quello paolino è molto meno fastidioso per i Romani, rispetto invece ad un Messia politico crocifisso per sedizione. Se non lo hai già fatto, ti invito e recuperare questo video, in cui rispondo al Prof. Mauro Pesce in merito proprio alla figura di Paolo e al suo tentativo di distaccarsi dal giudaismo rivoluzionario e legalista, per abbracciarne uno aperto al mondo gentile e più universalista: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-jX2EDiiZ9Rs.html

Privatamente, sulla mia pagina autoriale "Esposito Francesco Scrittore". Buona giornata!

Grazie mille per le belle parole! :) Sulla differenza delle parole, bisogna chiedersi in che modo si intende lo stesso concetto in epoche e scuole differenti: per Paolo il concetto di resurrezione è una trasformazione del proprio corpo; per noi è un ritornare dai morti e quindi risvegliarsi dal sonno della morte; per altri Gesù, forse, era un atto di "rinascita" più intima e personale ("lascia che i morti seppelliscano i loro morti"), e quindi aveva un'accezione forse più simbolica; per l'autore dell'Apocalisse è addirittura una rinascita piena nel vero senso della parola. Magari fra un po' di tempo dedicherò un video specifico ai diversi concetti di resurrezione tanto diversi nello stesso recinto neotestamentario.

@@fexpo Grazie!

@@fexpo Forse il mondo possiamo leggerlo nella sua complessita' dove coesistono diversi aspetti. Nella sostanza la parola Re indica qualcosa o qualcuno che primeggia che è superiore e quindi potrebbe riferirsi solo a chi possiede questo stato. Tant'è che nelle antiche credenze egiziane solo il Faraone esegue il viaggio verso il duat,l'aldila' un luigo posto oltre l'aldiqua'.

Penso che sia una questione molto controversa, e che rimango sul "non so". La cosa curiosa dei detrattori della tomba di Talpiot (quindi teologi, archeologi, studiosi, etc.) è che non contestano le datazioni della tomba e degli ossari trovati,;ma molte delle loro affermazioni le basano non solo sui più antichi testi cristiani (e quindi presupponendo, in maniera quasi subdola, l'elemento miracoloso della resurrezione e quindi l'impossibilità della tomba di Gesù e famiglia), ma sulla probabilità onomastica affermando che, qualora siano vere le iscrizioni, si tratta di nomi comuni al tempo (vero fino ad un certo punto in quanto le combinazioni di nomi come "Gesù figlio di Giuseppe" riducono di molto la percentuale probabilistica). Comunque questa estate organizzerò una nuova chiacchierata con lo studioso Andrea Di Lenardo che, con lo studio Enrico Baccarini, ha scritto un libro anche sulla Tomba di Talpiot (di cui ho curato la prefazione) ed entreremo molto nello specifico :)

@@fexpo magari!

Concordo. E il punto è proprio questo: visto che nessuno potrà mai conoscere la risposta (almeno per adesso), allora è limitativo ridurre tale questione alla sola sfera della fede.

Mario biglino e un massone per favore smettiamola