Тёмный

"Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana". La lettera di Antonio Brancati 

Massimo Micieli
Подписаться 7 тыс.
Просмотров 2,3 тыс.
50% 1

Antonio Brancati aveva 23 anni quando morì per la libertà dell’Italia. Come molti altri siciliani, anche lui dopo l’8 settembre decise di unirsi alle formazioni partigiane per liberare l’Italia dal giogo del nazifascismo, che con la creazione della repubblica di Salò aveva dato vita a una feroce guerra civile. Era uno studente di Ispica, paese del Ragusano, che da allievo ufficiale di fanteria l’1 marzo 1944 scelse la libertà ed entrò a far parte del Gruppo di Organizzazione del Comando Militare di Grosseto. Poche settimane dopo fu catturato durante un rastrellamento. Processato da un tribunale composto da nazisti tedeschi e fascisti italiani, fu fucilato con altri dieci compagni. La lettera che invia alla famiglia poco prima di morire è solo una delle centinaia che altri uomini e donne, alcuni giovanissimi, scrissero per lasciare un’ultima testimonianza della loro lotta per la libertà di tutti gli italiani. “Carissimi genitori, non so se mi sarà possibile potervi rivedere, per la qual cosa vi scrivo questa lettera. Sono stato condannato a morte per non essermi associato a coloro che vogliono distruggere completamente l’Italia. Vi giuro di non aver commessa nessuna colpa se non quella di aver voluto più bene di costoro all’Italia, nostra amabile e martoriata Patria. Voi potete dire questo sempre a voce alta dinanzi a tutti.
Se muoio, muoio innocente. Vi prego di perdonarmi se qualche volta vi ho fatto arrabbiare, vi ho disobbedito, ero allora un ragazzo.
Solo pregate per me il buon Dio. Non prendetevi parecchi pensieri. Fate del bene ai poveri per la salvezza della mia povera anima.
Vi ringrazio per quanto avete fatto per me e per la mia educazione. Speriamo che Iddio vi dia giusta ricompensa.
Baciate per me tutti i fratelli: Felice, Costantino, Luigi, Vincenzo e Alberto e la mia cara fidanzata. Non affliggetevi e fatevi coraggio, ci sarà chi mi vendicherà. Ricompensate e ricordatevi finché vivrete di quei signori Matteini per il bene che mi hanno fatto, per l’amore di madre che hanno avuto nei miei riguardi. Io vi ho sempre pensato in tutti i momenti della giornata.
Dispiacente tanto se non ci rivedremo su questa terra; ma ci rivedremo lassù, in un luogo più bello, più giusto e più santo. Ricordatevi sempre di me. Un forte bacione, Antonio.
PS Sappiate che il vostro Antonio penserà sempre a voi anche dopo morto e che vi guarderà dal cielo”.

Опубликовано:

 

7 сен 2024

Поделиться:

Ссылка:

Скачать:

Готовим ссылку...

Добавить в:

Мой плейлист
Посмотреть позже
Комментарии : 1   
@claudiaavitabile5216
@claudiaavitabile5216 4 месяца назад
Sembra quasi che non voglia finire di scrivere, per rimanere il più possibile attaccato alla vita e agli affetti.
Далее
Le bande della Repubblica Sociale Italiana
14:26
Просмотров 13 тыс.