Vi ho scoperti da poco. Non solo siete piacevoli da ascoltare e seguire, siete anche stimolanti e mi fate venire voglia di ampliare ulteriormente il mio punto di vista e concedere ancora più spazio alla mia propensione alla meraviglia! Grazie!
Non ho studiato filosofia ,ma mi sono fermata ad ascoltare fermando,bloccando le mie attività domestiche A proposito di sensi di colpa ,se mi telefona un'amica e mi chiede "cosa hai fatto stamattina "avrei risposto "niente" Invece quel niente ho conosciuto la mia vita Grazie
''Perché in fondo, se ti fai più domande della media ,vuol dire che avrai più successo della media ''. Queste 4 chiacchiere dovrebbero avere più visibilità, non solo per i contenuti, ma anche perché chi parla, parla chiaro, parla ai giovani.
HO TROVATO IL MIO GIUSTO CANALE GRAZIE MILLE. SIETE BRAVISSIMI A TRASMETTERE COME SI DEVE FARE LA CONOSCENZA DI UNO SCIBILE SCONOSCIUTO CHE A MOLTI E' APPUNTO LA NOSTRA FILOSOFIA OVVERO PENSIERO/AZIONE. GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Meraviglia è sentire il discorso sugli Incredibili e Ratattuille proprio come lo avevo sentito io. Grazie! Io lo associo anche all'annoso discorso su cosa sia o non sia arte nella modernità. Tutto è arte vuol dire che nulla lo è? E quindi la risposta di Gustò il critico culinario. Non tutto è arte ma l'arte può nascondersi in qualsiasi cosa.
siete splendenti. state minando tutte le convinzioni che il liceo scientifico mi aveva inculcato riguardo la filosofia: per anni l'ho detestata pensandola qualcosa di lontanissimo da me, che facevo anche molta fatica a capire, ora mi accorgo che invece è stata sempre dentro di me. tutto questo mi ricorda uno sketch di Bill Hicks in cui racconta dei suoi studi universitari: entra il professore di filosofia orientale snocciolando concetti di grandissima profondità e ricerca interiore e il compagno di banco di Hicks alza la mano chiedendo 'ma questo ce lo chiederà all'esame??'
Ho letto sia il libro di cui parlate qua, sia il codice del mito... l'impressione che ho avuto per entrambe le conferenze è che non siano semplici presentazioni che riassumono il libro ma delle vere e proprie integrazioni e approfondimenti dei libri stessi... Non seguono il classico paradigma "presentazione del libro"
Ho uno spirito filosofico insomma... Anzi, l'ho sempre avuto ma per questo mi sono sempre sentita un po' diversa, una persona che va molto più a fondo di una persona comune... Nelle domande che mi faccio, nelle cose che sento... Bello però 😊
Verissimo il concetto della mappa, faccio i massaggi energetici, shatsu e riflessologia, finite le scuole niente è uguale a come te lo presentano, dopo sviluppi altro la sensibita nelle mani, l occhio che vede oltre, se non succede questo non puoi trattare, no come dite voi, non siamo tutti uguali
Mi permetto di dire il mio punto di vista personale: qualunque prospettiva io guardi il mondo, sia essa la mia o di chiunque altro è e sarà sempre solo maya, illusione, perché il guardare le cose come soggetto che contempla l'oggetto è sempre solo la mente che lo produce e la mente per sua natura (vorrei dire per definizione) quando pensa, agisce o prova sentimenti crea illusione, ovvero crea ciò che conosciamo come realtà così detta relativa con le sue infinite vasrianti di meraviglia ma che non sarà mai la realtà assoluta, o meglio vivamo la realtà assoluta ma la vediamo attraverso il gioco della mente come relativa. Solo quando ci sarà una mente in cui vi è assenza di pensiero, cioè priva di soggettività, potrà consentire alla coscienza (unica realtà immutabile) di "vedere" le cose come sono, ma a questo punto sparirà il mondo così come normalmente viene concepito perché è sparita l'egoicità e con la personalità e rimane solo l'essere individuale. Chiediamoci chi è che cerca, chi è che si meraviglia, chi è che pensa e crede e vedremo che è sempre e solo un gioco della mente che prolunga il sogno. In altri termini non potremmo mai sperimentare la realtà [assoluta] sino a quando la mente attiva o iperattiva cercherà ciò che considera verità. Fermarsi [è fermare la mente] diventa l'unica via per avvicinarsi a "conoscere" ciò che definiamo Assoluto di cui siamo intima(mente) parte, così come la stessa manifestazione.
Purtroppo non è questione solo di questo giovane coach perché queste teorie hanno e hanno avuto una pervasivita notevole fino a influenzare anche le comuni modalità di interagire tra persone
ma se io sono filosofo e non so di esserlo...sapere di esserlo cosa mi porta? sei tu che mi appiccichi un'etichetta, ma non mi chiedi prima se puoi appiccicarmela...anche se a me non importa cosa mi appiccichi, in fondo son cavoli tuoi, non miei...quindi va bene, per te sono un filosofo, quindi? (nota: ho ascoltato solo il primo minuto e mezzo del video, poi ho lasciato).
e se invece il Vedere l'Essere fosse la vista naturale, ma dato che ci riflettiamo sopra si crea un phileîn, un amare la Sophia come fosse altro dal Vedere stesso?
Non era una critica, sono io che sono un pò tardo.... Comunque mi chiedo spesso come facciate a parlare così velocemente e in modo chiaro, ci vuole una padronanza assoluta dell'argomento! Siete proprio baravi....
